Abbiamo rotto la scatola della McLaren Mp4/2c kit # 4711 Italeri in scala 1/12
Abbiamo ricevuto da Italeri e Pama Trade il nuovo kit della serie delle Formula 1 anni 80/90 e dedicato alla McLaren MP 4/2c in scala 1/12. Ve lo presentiamo in dettaglio con tutte le foto delle stampate e del manuale.
Si rigrazia Italeri e Pama Trade per il kit concesso per la redazione di questa presentazione. Articolo rientrante nella categoria "Altre forme di Pubblicità, non retribuite" ai sensi della normativa vigente.
Testo e foto Silvio Pietropaolo
Era il 1986 quando in Formula 1 la McLaren era il team da battere. La battaglia tra McLaren e Ferrari nasce ai tempi di Lauda ed Hunt a metà degli anni 70 poi la sfida si sposta tra Ferrari e Lotus poi Inizia l'era del turbo e la sfida diventa tra Ferrari e Renault poi arriva il 1982 dove la sfida è tra Ferrari e Ferrari. La 126 C2 avrebbe vinto tutto se non fosse stato per il fatto che due gravi incidenti causarono La perdita di Gilles Villeneuve ed il ferimento grave di Didier Pironi ed altri eventi limitarono l'ascesa al titolo per Patrick Tambay che aveva sostituito l'insostituibile Gilles e che per una forte mialgia non potè correre bene e vincere tutte le gare ed alla fine Mario Andretti che da Monza sostituì anche Pironi, continuando a vincere con la 126C2. In quell'anno funesto tutti e 4 i piloti Ferrari vinsero ma il titolo piloti andò ad altri mentre la Ferrari conquistò abbondantemente il mondiale costruttori per le tantissime vittorie e piazzamenti dei 4 piloti. Da quell'anno la Ferrari ci mise a recuperare anche se rimaneva lo sfidante di tutti o la squadra da battere. La McLaren nel frattempo realizza il Progetto MP4 che rimarrà attivo per tanti anni con evluzioni e varianti delle loro vetture che con la livrea Marlboro conquistarono Gran Premi e titoli mondiali e cercarono di sfidare il primato Ferrari per n° di GP vinti e n° di Titoli Iridati conquistati. Gli incidenti del 1982 fecero si che venisse eliminato l'effetto suolo dalle vetture per cui le macchine cambiarono con pance alte, basse, corte, lunghe e telai interamente in carbonio che, se ben realizzati, facevano la differenza sull'assetto delle vetture.
Nel 1986 la McLaren è già campione del mondo e si presenta nel campionato con la MP4/2c, evoluzione della MP 4/2 dell'anno prima che con Alain Prost era diventata campione del mondo.
Il kit si presenta nella sua sontuosa scatola tipica dei modelli in scala grande prodotti dal nostro marchio nazionale. Lateralmente troviamo foto del modello montato e foto dei fogli decals con chiara indicazione della paternità Cartograf. Un nome, una garanzia.
(Immagine inserita per la discussione e che non vuole incitare all'uso della nicotina o alla diffusione del fumo che nuoce gravemente alla salute)
I fogli decals all'interno sono due: uno per gli sponsor ed uno per le texture dei materiali compositi. Il foglio dello sponsor da la possibilità di riprodurre la livrea sia senza il logo dello sponsor tabaccaio che con la scritta dello sponsor tabaccaio. Mentre quello dei materiali tecnico permette di riprodurre le parti in fibra di carbonio ed il rinforzo in kevlar del telaio.
Aprendo il libretto delle istruzioni ci si trova di fronte l'abaco delle stampate (6 più una per le parti trasparenti) con in più i due gusci del telaio, gli pneumatici in gomma, una corposa lastrina in acciaio fotoinciso ed una bustina con viti e tubicini, nastino di seta per le cinture di sicurezza e molle per gli ammortizzatori. Le istruzioni vanno ben studiate per comprendere cosa va dipinto prima o dopo essere montato.
Il manuale fornisce una ottima scala millimetrata che sarà utilissima per tagliare a misura tubicini e cinture di sicurezza.
La colorazione Marlboro andrà dipinta (sarebbe stato impossibile realizzarla a decal) in questo caso il modello ha un sistema a prova di errore. In effetti nelle parti bianche della carrozzeria sul cambio colore è stampato un bordino sottilissimo in rilievo che ci permetterà di stendere il nastro rigorosamente Tamiya per poter dipingere il rosso. Se avete paura a sbordare allora date sul punto di separazione, una volta messo il nastro per mascherare, una mano di bianco per sigillare il bordo del nastro e poi date il Rosso Marlboro nella variante più rossa e meno fluo.
Una modifica da pensare è la possibilità di separare il musetto dal resto della valva di carrozzeria come in effetti avveniva sulla vettura reale. La plastica è spessa ma la cosa non è impossibile. Una volta fatto il taglio sarà buona cosa realizzare un riscontro di battuta per far poggiare la carrozzeria sul musetto.
Il kit è una riedizione dell'ottimo stampo Protar con caratteristiche tipiche di quel periodo e da questo nascono alcune scelte semplicistiche tipo la parte superiore della carrozzeria in pezzo unico con il muso. In effetti tale soluzione assicura una migliore chiusura del coperchio carrozzeria sulle fiancate, punto critico di questi modelli se vogliamo mostrarli in configurazione chiusa. Io quando avevo 14 anni montai la Ferrari 312 T4 sempre di Protar che aveva un gap piuttosto ampio tra valva superiore e fiencate, dovuto anche alla deformazione della valva superiore in fase estrazione e raffreddamento del pezzo dallo stampo.
Le ruote hanno i cerchioni in plastica e lo pneumatico in gomma. la scritta Eagle è fornita a decal mentre quella Good Year è stampata col bordo a rilievo e va dipinta in bianco. Il battistrada slick va ripassato con carta o tampone abrasivo per dare un effetto consumato.
Il kit ha in dotazione una lastrina fotoincisa con vari dettagli molto belli ed interessanti, con delle griglie finissime, le cinghie delle cinture di sicurezza e le placche con il logo per il motore. Questa vettura utilizzava un motore preparato dalla Techniques d'Avant Garde (TAG) ma prodotto da Porsche. Il livello di dettaglio del kit è molto elevato, bisogna studiare le tubazioni ed il posizionamento. Studiare bene il telaio col motore e le gradazioni di nero che la macchina presenta dato che prorpio sulla diversificazione dei neri si gioca la riuscita dell'effetto più o meno realistico del modello. La cosa che raccomando è di trovare foto della vettura reale e dotarsi di buoni metallici e di neri con più gradazioni. la vettura è interamete riprodotta anche sotto la carrozzeria e nei dettagli dell'abitacolo per cui basterà montarla a dovere e dipingerla altrettanto attentamente. Interessante la decal che va posizionata sulla visierina frangivento trasparente e che riprodurrà la quarnizione dello stesso oltre a coprire il punto di incollaggio. Insomma un bel modello da divertirsi a montare e da mettere nella propria teca e che noi vi consigliamo vivamente. Di seguito tutte le foto delle stampate e del manuale istruzioni, buona visione.
Buon Modellismo