Agusta Bell AB 205B 8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia da kit Italeri scala 1/48
Da ragazzo abitavo a Vibo Valentia e quasi ogni giorno vedevo questo AB 205 che mi passava sopra la testa. Preso da un atttacco di nostalgia ho realizzato il modello montando da scatola il buon vecchio kit Italeri in scala 1/48. Vediamo insieme come è venuto.
Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo
Il suo battito sordo e cupo, il suo colore blu tenebre anche in pieno sole per poi in virata evidenziare il suo dorso bianco brillante. Quando ero ragazzo l'AB 205 dei Carabinieri mi teneva compagnia quasi ogni giorno passandomi sopra la testa nei cieli di Vibo Valentia, mia città natale, in Calabria.
Un vero mulo dei cieli l'UH 1, macchine instancabili che ancora oggi a quasi 50 anni dalla loro nascita non disdegnano di volare. Un velivolo ben fatto, robusto semplice ed efficace, terribilmente affidabile. Un vero Utility Helicopter che ha sempre fatto egregiamente il proprio compito.
La versione italiana dei Carabinieri era direttamente mutuata da quella americana che operava in Vietnam ed era costruita in Italia su licenza Bell dall'Agusta di Cascina Costa.
Il kit da cui ho tratto il modello è l'Italeri n° 2621 in scala 1/48 uscito ad inizio anni 2000. Precedentemente anche E.S.C.I. aveva in catalogo una scatola simile ormai introvabile. Il kit permette di riprodurre due velivoli italiani, quello dei CC appunto, uno dell'Esercito Italiano ed uno immancabile dell'U.S. Army con cesoie tagliacavi sull'anteriore ed antenne sul muso.
Il kit presenta i rivetti in positivo (la cosa non dispiace ed è anche in effetti corretta) una buona riproduzione degli interni della spaziosa cabina e tutto quello che è necessario per farci uno Huey di buona qualità.
Va detto che qualche purista, confrontando le fusoliere del modello con i disegni in scala (di cui come sempre tutta la veridicità ed il riporto in scala è da verificare) ha riscontrato che a lunghezza del trave di coda del modello è di 5 mm. più corta del dovuto. Ciò significa che la misura totale del modello dovrebbe essere di circa 1/60esimo inferiore al dovuto. A voi l'ardua sentenza: aggiungere 5 mm di plasticard sagomato alla base del trave di coda dopo averla sezionata dal resto del modello dovendo spianare poi un mare di rivetti nella successiva lisciatura oppure tenersi il modello così comè tanto poi alla fine manco si vede? Inutile dire che io in quell'ottica di fare modellismo semplice e con un compromesso di buon realismo senza sprofondare nella maniacalità pura fine a se stessa, mi sono tenuto il modello così com'è con il risultato che potete vedere sotto.
L'esemplare da me riprodotto è il CC 37 che presumibilmente ha fatto parte dell'8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia servendo a fine vita operativa anche per i Cacciatori d'Aspromonte, le decals presenti nella scatola permettevano di realizzare invece l'esemplare CC 33 nel 1972 unico esemplare effettivamente documentato di cui è reperibile qualche foto in rete.
Il Codice CC 37 è presumibile per uno degli esemplari presenti a Vibo Presso l'aeroporto Luigi Razza sede della Base Logistica Operativa dei Carabinieri. in Questa sede sono presenti l'8° Nucluo Elicotteri, Il Nucleo Cinofili e lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria che pur essendo stato costituito nel 1991 all'inizio ha operato dagli AB 205 B com evidente dalla foto sotto pubblicata dal sito www.inilossum.it
Foto originale al link http://www.inilossum.it/militaria13.html tutti i diritti riservati dall'autore proprietario della foto. la foto è inserita al solo scopo di discussione modellistica.
Data l'unicità della foto che riproduce il CC 37 in una fase operativa o d'addestramento con l'elisbarco di alcuni cacciatori ho deciso di modificare i codici del modello da CC 33 a CC 37 proprio per poter riprodurre uno dei velivoli presenti nella mia città natale. Da notare che essendo la foto sicuramente successiva al 1991 dagli AB 205 erano state rimosse le antenne a filo che corrono a zig zag lungo il trave di coda e che erano presenti invece negli anni 70.
Non riuscendo a reperire l'esatta Matricola Militare ho preferito lasciare quella originaria del kit che è riferita all'esemplare CC 33, per sostiuirla magari in futuro dovessi riuscire a reperire quella dell'esemplare CC 37.
Il montaggio del kit comincia come sempre dagl'interni che sono stati dipinti con colori Italeri Acryl, Lifecolor e smalti Humbroll a pennello. Sono particolarmente rimasto sorpreso di come bene si stendesse il grigio 36231 della serie Italeri Acryl dato a pennello. Ben coprente alla prima passata e praticamente non ha lasciato tracce.
Tutte le parti hanno subito un lavaggio con lo smoke tamiya e drybrushing con tonalità sbiadite dei colori di fondo (per il verde un verde mela, per il grigio gabbiano scuro un grigio chiaro, per l'oliva un kaky drill) Il nero opaco ha subito un drybrushing con il weatering set tamiya argento ed alcuni particolari sono stati dipinti in rosso lucido sui pannelli strumenti.
Una volta montato il tetto della cabina e le paratie anteriori gl'interni sono pronti per essere inseriti in fusoliera. (Prestare attenzione a questa fase e fare un pò di prove. Potrà essere necessario spostare le paratie anteriori o limarle un poco in modo da assicurare una corretta adesione delle due valve di fusoliera e del tetto del velivolo. Riuscendo a completare bene quest'operazione si limiterà molto l'uso dello stucco e si salverà tutto il dettaglio superficiale dei rivetti non essendo necessario carteggiare.
Prima di chiudere le semifusoliere vanno inseriti i vetri della portiera.
Ho preferito dipingere a pennello il bordo dei telai intorno ai finestini prima d'inserire le parti trasparenti. Per questo motivo, pur essendo ancora lontano il momento della verniciatura della fusoliera, dovevo avere già disponibile il classico blu tenebre scurissimo anche alla luce del sole. Il mio caro compare di sito Gabriele Luciani mi direbbe: " Silvio il colore è il 15 Humbroll", E come dargli torto in effetti il codice corrispondente è quello. Ma io sui colori adoro fare alchimie per cui prendo l'X 1 Tamiya (gloss black) e prendo l'X 3 Tamiya (Royal Blue) e mischio, mischio e mischio fino ad ottenere quel blu quasi nero, profondo e con un leggero viraggio violaceo tipico dei mezzi della "Benemerita".
A questo punto dipingo i bordi dei finestrini, Maschero le parti trasparenti dei finestrini e metto i trasparenti incollati con la colla Vinavil dal lato interno.
Questa tecnica ha permesso di avere una mascheratura precisa e e dei bordi netti e ben definiti anche dopo infinite mani di colore e trasparente. Naturalmente prima del montaggio i trasparenti sono stati tutti immersi nella cera Future per migliorare la trasparenza e proteggerli dalle manipolazioni e dal nastro della mascheratura.
Dopo l'immersione nella Future i trasparenti vanno lasciati a scaricare l'eccesso di cera su un tovagliolo di carta da cucina. L'eccesso si scarica nella carta assorbente e la cera si autolivella con effetto cristallino assicurato.
Nel frattempo preparo il mozzo del rotore principale che andrà dipinto in grigio chiaro per le parti meccaniche, in argento per l'albero e bronzo per i cuscinetti.
Poi una prima prova sul tetto della cabina infilandolo nella trasmissione che è dipinta in grigio gabbiano scuro 36231.
Durante l'incollaggio delle due valve di fusoliera tutto va ammorsato con delle mollette da bucato prestando attenzione affinchè tutto combaci al meglio. Il tetto ancora non è stato fissato, per migliorare l'adesione ho inserito delle linguette di plasticard nella zona posteriore in modo da farlo meglio combaciare con la fusoliera. Prima di fissare il tetto andranno inseriti dal lato interno i due trasparenti delle finestrature sopra le postazioni dei piloti. E' caratteristica di tutti gli Huey che questi trasparenti siano colorati in verde smeraldo trasparente per schermare la luce diretta solare. Per questo motivo ho dipinto con il Clear Green tamiya il lato interno dei vetri e poi una volta asciutti li ho incollati nel lato interno del tetto con un filo di colla Vinavil accelerata con alcune toccate di colla liquida Tamiya tappo verde. Lo scarico della turbina va dipinto prima di chiudere le semivalve delle cofanature del motore.
Io ho usato un colore metallo brunito lucidabile della Humbroll; l'effetto è molto realistico. La zona della cofanatura va limata dal lato interno per migliorare l'accoppiamento con il resto della fusoliera alla radice del trave di coda. Anche in questo caso qualche prova a secco in più eviterà l'utilizzo dello stucco ed eviterà di dover carteggiare.
I portelli scorrevoli sono stati semplicemente appoggiati ed i trasparenti ancora non vengono montati. Dal lato interno ho messo del nastro tamiya per chiudere i finestrini e poter verniciare il modello.
La verniciatura comincia con il nero opaco con cui effettuo una preombreggiatura, copro le parti stuccate (sopratutto nella parte inferiore del modello) e dipingo le parti che rimarranno in nero come il caratteristico pannello antiriflesso e la zona di walkway sul tetto. Le pale del rotore hanno prima ricevuto dell'allumininio sul bordo, poi è stato dato il giallo sull'estremità, quindi ho mascherato l'estremità col nastro Tamiya ed ho dato il nero senza coprire totalmente il bordo anteriore in modo che possa trasparire l'alluminio. Ho poi striato trasversalmente alla lunghezza delle pale il nero con del grigio molto diluito a simulare l'effetto consumato per attrito e quindi ho passato del Compound Tamiya con un cotton fiock lungo il bordo anteriore per consumare un pò il colore nero sul bordo d'attacco e fare meglio affiorare l'alluminio. Solitamente è convenzione indicare che la faccia superiore delle pale sia di colore grigio chiaro simile al grigio gabbiano 36440. Ma spesso è stato possibile vedere Huey con pale di colore satin black o nato black o dark gray 36081 o olive drab 34079 o Helo drab. Io sul mio AB 205 B ho preferito il nero.
In nero sono anche la grande antenna a lama sul tetto e l'interno delle griglie. Riguardo la walkway sul tetto tra i modellisti ed appassionati di questo velivolo vi sono pareri contrastanti. Va subito detto che non vi sono in rete foto della parte superiore dell' AB 205 dei Carabinieri; sembrerà strano ma è più facile trovare foto della più fantomatica versione dell'U2 che foto di questo soggetto. Io dopo lunghe ricerche sono riuscito a trovare soltanto 4 foto di cui nessuna dall'alto. L'unica rappresentazione che permette di capire come fosse colorato il 205 è proprio l'immagine sul coperchio della scatola.
Va detto che le boxart dei kits Italeri in genere sono molto rispondenti al vero e nell'immagine non vi è walkway sul tetto (per l'esattezza non è indicata la zona trattata con l'antiscivolo) Il modello però ne è provvisto anche perchè nel proseguire nell'utilizzo di questi elicotteri, l'esperienza operativa dei gemelli che opervano in Vietnam portò all'implementazione di alcune migliorie tra cui il trattamento antiscivolo sul tetto ad indicare la zona su cui accedere per gli specialisti intenti nella manutenzione della turbina. Per altro nella boxart sembra che anche il muso sia dipinto in blu senza il classico pannello antiriflesso in nero. Anche questa, situazione molto plausibile per il primo periodo operativo di questi elicotteri. Fatto sta che stante la bella zigrinatura presente sul tetto del modello, ho preferito dipingere in nero la walkway come presumibilmente poteva essere da metà vita opertiva in poi.
Comunque alla fine la scelta di farlo così è dovuta ad un mio mero vezzo personale in base al quale la presenza della walkway da al modello un aspetto più tecnico ed una sensazione di maggior utilizzo operativo. Qualcuno dirà:"Alla faccia della fedele rispondenza della riproduzione rispetto al reale!" ed io rispondo: "In fondo fare modelli significa fare qualcosa che ci piace, ed a me questo AB 205 piace così!" Col muso nero ed il tetto nero.
Una volta mascherate le parti che dovranno restare nere ho iniziato la colorazione partendo dal Bianco. Il colore del velivolo reale è il bianco lucido ma il colore che ho usato è il bianco opaco Tamiya, più che altro per facilità di stesura e maggiore velocità per l'asciugatura. Il colore è stato diluito col normale Alchool denaturato rosa; nessuna preoccupazione il tono del bianco non cambia affatto.
Il colore va dato sulle sole superfici superiori, sul tetto e lungo tutto il trave di coda. Attenzione che gli schemi riportano un errore nella colorazione dando come bianco anche il fondo (per capirci stile AB 412 Griffon o A 109 A) e fornento anche nelle decals la scritta Carabinieri in nero (decal 1A) che non va apposta. Il verricello è invece interamente bianco con gancio in gun metal e ghiera in giallo limone.
A questo punto mascheriamo anche il bianco per dare il blu notte partendo dalle superfici inferiori fino a quelle laterali
E' bene lasciare il loco le mascherature sulle parti in nero opaco in modo da non renderle lucide con il succesivo passaggio di cera Future.
Qualche ritocco col bianco è sempre necessario.
Ma alla fine il risultato è quasi perfetto.
E' venuto il momento di lucidare a dovere il nostro Huey con un'abbondante mano di cera Future data ad aerografo su tutto il modello, sui portelli e sul verricello. E' il preludio del momento più bello per me durante la costruzione dei modelli: la posa delle decals.
Pur avendo il kit i suoi annetti addosso, anche se le decals non sono freschissime, non danno alcun tipo di problema durante la posa e malgrado i rivetti a rilievo aderiscono alla perfezione con il semplice utilizzo dei liquidi della Microscale Micro Set e Micro Sol senza lcun effetto silvering o aloni. Stendendo i liquidi può capitare che sulla Future, in particolare su fondo scuro, compaia un alone biancastro. Non vi spaventate tutto sparirà man mano che il liquido asciuga.
Un'altra mano di cera sigillerà le decalcomanie facendo sparire il satinato della pellicola trasparente. Alla fine tutto sembra dipinto direttamente sul modello. Tolte le mascherature qualcosa è passato sulla parte nera della walways ma un leggero ritocco a pennello con del nero opaco fa sparire tutto.
Non ricordo elicotteri dei Carabinieri particolarmente usurati o troppo sporchi, ma un modello bianco immacolato oltre ad essere irreale sembrerebbe una lavatrice. Essendo inutile lavorare sul blu scuro che rimane blu scuro lucido, ho leggermente lavato le parti bianche per evidenziare qualche linea di pannello e qualche rivetto usando del colore ad olio Grigio di Payne per le parti sul tetto e del Nero soltanto nella zona della cofanatura motore vicino alla turbina anche per evidenziare il fondo delle griglie di raffreddamento.
Con un pezzettino di sprue trasparente sagomato ho riprodotto la lucina dul dorso che poi dipingeremo con il Clear Red Tamiya, anche le persianine dietro al rotore sono state dipinte con metallo brunito lucidabile Humbroll e lavate con il nero ad olio diluito con diluente sintetico universale.
Pulito si; ma qualche volta questo motore lo avranno acceso! Per cui una leggera cottura e sporcatura sulla parte bianca del trave di coda subito dietro lo scarico da un tocco di vissuto al modello, per fare ciò ho spruzzato un pò di XF 1 Matt Black Tamiya molto diluito con l'alchool rosa e poi ho passato del Soot da uno dei Weathering Sets sempre della Tamiya. Sulla Walkway ho picchiettato del Sand da un'altra trousse Tamiya.
Ottenendo l'effetto stonalizzato che si vede in foto. A questo punto il nostro AB 205 è quasi pronto ma manca il tocco di dettaglio (sinceramente uno dei pochi non presenti della scatola). Corichiamo il nostro modello su un fianco e cominciamo a realizzare l'antenna a filo che corre a zig zag lungo i due lati del trave di coda. (va detto che alla fine della sua vita operativa tali antenne non erano più montate)
Dopo aver stirato a caldo alcuni tondini di sprue di scarto dalle stampate del kit, tagliamo dei segmenti a misura che poggeremo sui piccoli sostegni che abbiamo incollato prima della verniciatura. (Attenzione che i buchi vanno fatti prima di chiudere le due valve di fusoliera)
L'andamento è quello che si vede in foto e va ripetuto su entrambi i lati del trave di coda. L'incollaggio avviene tramite una goccia di Vinavil pogiata con la punta di uno stecchino sui piolini ed una successiva toccata con la colla liquida Tamiya tappo verde.
Una volta terminato il posizionamento dei segmenti ho dipinto il solo filo con del grigio chiaro. Anche l'antenna sulla sommità della deriva è stata rifatta con un segmento di sprue stirato perchè quella del kit era troppo grossolana.
Un'altra antenna da autocostruire sta sotto la cabina e corre obliqua sotto al muso, basteranno sue striscette di plasticard ed un segmento di sprue stirato. Andrà dipinta con i sostegni in blu ed il filo in grigio grafite o grigio acciaio.
Il Rotore anticoppia ha la meccanica in grigio chiaro, le pale in grigio 36081 con la parte vicino al mozzo in rosso. Il tricolore è ottenuto dall'aposita decalcomania ed il bordo d'attacco è ripassato con un pò d'alluminio.
Come sempre ho preferito lasciare aperto da un lato il portello scorrevole per far vedere gl'interni, che ho comunque montato da scatola, (chi volesse può facilmente aggiungere le cinture di sicurezza ai seggiolini dei paseggeri migliorando il realismo dell'intero abitacolo)
Mentre dall'altro lato lascio tutto chiuso per far meglio apprezzare la linea del velivolo.
Il montaggio finisce con l'assemblaggio di rotore anticoppia, verricello e rotore principale. Io di solito modifico il fissaggio dell'elica sull'albero dei miei modelli di Huey bipala lasciando libere le pale di basculare rispetto all'albero. Ciò rende, in posizione di riposo, il rotore più naturale e non rigido come verrebbe fuori dal montaggio senza la modifica, regalando maggior realismo a tutto il modello.
Ne ha fatto di rumore volteggiando sopra la mia testa durante la mia gioventù. Ora è li piccolo piccolo che mi guarda in silenzio da dentro la vetrina, silenzioso come soltanto i ricordi di gioventù sanno diventare quando ormai giovani non si è più...ed il rumore si è perso nei ricordi.
Buon modellismo Silvio Pietropaolo