F 35A da kit Meng scala 1/48

Alex Simonelli ci presenta questa volta un soggetto moderno assai impegnativo data la particolare finitura del velivolo. Vediamo come Alex ha interpretato puesta particolare colorazione del primo velivolo stealth dell'Aeronautica Militare.

Modello, testo e foto di Alex Simonelli.

 

Lanciato negli USA per dotare le tre Forze Aeree statunitensi di un caccia interforze da supporto tattico, il velivolo F-35 Lightning II allora denominato JSF (Joint Strike Fighter) ha ben presto riscosso l’attenzione di altri Paesi per le caratteristiche operative e per la valenza del programma industriale. Otto nazioni hanno così deciso di partecipare allo sviluppo: Regno Unito, Italia, Olanda, Canada, Australia, Turchia, Danimarca e Norvegia e altri due Paesi, il Giappone e Israele, hanno deciso di ordinare alcuni esemplari.

Le attività di programma sono iniziate negli USA nel 1994 nell'ambito del progetto JAST (Joint Advanced Strike Technology) che prevedeva lo sviluppo di un velivolo da combattimento di nuova generazione, che fosse in grado di combinare una tecnologia che garantisse un impiego a lungo termine con la possibilità di sostituire, con un unico aereo sviluppato in più versioni, un’ampia gamma di velivoli della flotta militare statunitense.

L'Italia è il secondo più importante partner internazionale, dopo il Regno Unito. Il nostro Paese contribuisce per il 4,1% alle fasi di progettazione e sviluppo dell'F-35. In Italia è stata realizzata, presso la base dell'Aeronautica Militare di Cameri (Novara), un centro autonomo di produzione e supporto per gli F-35 che in futuro faranno parte della flotta italiana. L'impianto industriale, attualmente l'unico fuori dai confini americani, è costituito da una linea di assemblaggio finale e di prova (FACO - Final Assembly and Check Out) che includerà anche centro logistico per la manutenzione, riparazione e aggiornamento in Europa degli F-35  (MRO&U).

L'F-35A della Meng in scala 1:48 si presenta a primo impatto un kit senza bisogno di fronzoli ed esente da criticismi, io personalmente parlando l'ho voluto rappresentare con i colori della AM quindi mi sono armato di decals aftermarket della DM Special Color e mi son poi voluto viziare visto l'andazzo dello stesso bellissimo modello di Davide Rovellini, delle mascherature pretagliate per le pannellature RAM (vengono fornite ulteriormente pure quelle per il canopy e luci/sensori.) della Galaxy Models.

Prima di iniziare il modello mi sono studiato la verniciatura particolare che attanaglia la maggior parte dei modellisti che si accingono nel fare un velivolo del genere. L'FS dichiarato è il Grigio FS36170, altre persone dichiarano il FS36118 ma gia vedendo alcune foto di F35 in volo combinato con F16 Fighting Falcon si può notare l'enorme differenza dei due grigi, quello dell'F35 risulta un grigio meno melanzanato e più scuro, quasi smorto. Le marche di colori per modellismo che producono questa tonalità (non tutte, solo il Kustomservice a mio avviso è quello che si avvicina di più.) lo hanno riprodotto ma in maniera non del tutta esatta risultando a volte più scuro ed altre con sfumature erronee.

 

Guardando alcuni WIP sul web e provando a fare delle chip casalinghe ho appurato che il Grigio IJN Sasebo della Tamiya (sia acrilico che lacquer) si avvicina alla tonalità esatta del velivolo, magari additivandolo con 1/2 gocce di alluminio, per le pannellature RAM invece mi è bastato mescolare il grigio di base con del Dark Ghost Grey. Finito lo studio e miscelaggio vario dei colori ritorniamo al kit, a come si monta e come si presenta.

Il Meng per me rappresenta quasi lo stato d'arte per riprodurre in scala 1:48 tale soggetto, i dettagli del cockpit da scatola sono eccellenti, vengono fornite nel kit le fotoincisioni per le cinture del seggiolino anche lui rappresentato molto bene,

con una buona pitturazione e aggiunta di decals fornite dal kit per i pannelli strumenti piu un paio rimediate per le stanag del seggiolino ed il cockpit è terminato.

A fine montaggio ho voluto aggiungere solo per mia pignoleria le avioniche con cablaggio annesso dietro al seggiolino dato che dal kit tale dettaglio è stato trascurato. Nulla di trascendentale, basta un pò di plasticard e filo di rame perricostruire tale dettaglio.

Prima di chiudere subito le valve della fusioliera il kit fornisce i condotti delle prese d'aria, i vani armamenti, pozzetti carrelli e condotto dello scarico da montare pitturare e incollare alla valva inferiore della fusoliera. Prima di chiudere tutto ho aggiunto del piombo sul muso visto il peso esiguo che lo avrebbe fatto sicuramente sedere sulla coda a montaggio ultimato.

L'assemblaggio totale delle due valve richiede un pò di dimestichezza e pazienza visto i vari punti di contatto che andranno ad essere incollati con la tappo verde lime Tamiya.


Dopo la pulizia degli incollaggi ho proseguito con il montaggio delle ali, le quali hanno ricevuto una piccola stuccatura con il liquid putty Tamiya,

essendo uno dei  punti critici del kit insieme all'incollaggio generale che andrà a comporre i timoni di coda.

Un punto dolente di queste ali è il pannello ram esagonale posizionato vicino al punto di incollaggio che, non si sa per quale motivo quelli della Meng lo hanno voluto riprodurre quando sul velivolo reale tale dettaglio non esiste effettivamente.
 

Montati i vari dettagli e antenne ho proseguito poi con il mascherare canopy, sensore EOTS, luci alari e i vani armamenti, prese d'aria e carrelli cosi chè il modello sia pronto a ricevere la prima mano di vernice. Ho spruzzato il Grigio Sasebo Tamiya Laquer Paint su tutto il modello come base senza effettuare nessun preshading ne postfading essendo l'aereo quasi nuovo di pacca. Dopodiche armatomi di santa pazienza e pinzette ho applicato tutte le mascherature pretagliate, semmai voi che state leggendo vorreste fare questo modello non cincischiate, comprate immediatamente queste mascherature, vi risparmierete ben 8 ore di lavoro tra taglia e applica di nastro tamiya, veramente.. ve le consiglio.

L'unica pecca di queste masks è che mancano alcune delle mascherature di maggiore superficie tipo i timoni e le ali, ve le dovreste fare da 0 quindi armatevi di bisturi e nastro che in un paio di ore avrete fatto pure quelle. A modello mascherato ho applicato il mix di due grigi tamiya laquer per riprodurre la tonalita di contrasto dei pannelli ram, dopo tali ho applicato delle ulteriori mascherature per le griglie sul dorso delle prese d'aria e per l'APU.

Lo scarico invece l'ho verniciato con un mix di tinte metalliche tamiya, precisamente il Gloss Alluminium e Titanium Gold su base bianco lucida, l'interno l'ho lasciato in tale colore poi invecchiato con dello Streaking for Interior della Mig, l'esterno invece il lavaggio è un Blue Black della medesima marca.
Il modello ha ricevuto poi qualche mano di Cera Future come base per le decals, le quali ho applicato aiutatomi con i liquidi emollienti della Microscale. Le decals DM sono veramente ottime e sature di colori, l'unica cosa è scontornarle essendo tali decals a film unico. per il resto sono eccezzionali e bastano 2 secondi in acqua tiepida per poterle poi subito applicare. L'esemplare da me voluto realizzare è l'M.M. 7357, 32-07 del 32° stormo di Amendola con fregi special color per celebrare il 100° anniversario del gruppo volo. Un ulteriore mano di Future per sigillare le decals e preparare tutto per i lavaggi. Ho usato stavolta il Dark Wash della MIG vecchia serie che si differenzia dai MIG attuali dalla boccetta di formato diverso e dal potere aggrappante che ha sulla superficie.

Come finitura finale ho voluto usare l'X30 satinato Kustomservice in modo che la finitura stealth del grigio prendesse bene le tonalità particolari di questo soggetto.

Come armamenti son voluto restare sul classico, niente beast mode ne altro: 2 AIM-120C AMRAAM e due GBU-12 Paveway II.

Ho ultimato il modello verniciando e lavaggiando i carrelli e i portelli dei vari vani, aggiungendo i dettagli mancanti nel canopy,

che è stato verniciato con del clear yellow e smoke Tamiya per riprodurre quella tinta fumè classica di questi velivoli.


Ed eccolo qui finalmente finito e sulle sue gambe, uno dei soggetti più criticati e più tecnologici dei nostri tempi, ammetto che inizialmente il soggetto non mi piaceva per nulla, poi dopo averlo studiato per un pò ha cominciato a piacermi e non poco!


Vorrei ringraziare i miei soci e amici della Associazione Modellismosalento, Davide Rovellini per il "Beta testing" del kit, la mia compagna per il supporto datomi durante la costruzione del modello e come sempre ricordare il mio caro amico Federico Toselli.

Buon Modellismosalento a tutti, Alex.

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