Lifecolor Camouflage set CS 11 “U.S. Olive Drab”
Set di sei colori acrilici da 22 ml. – “Lightly satin U.S. Army colors War time and late post War period. Testo e foto di Gabriele Luciani
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Da oltre venti anni la Astromodel di Genova produce una gamma di colori acrilici con il marchio Lifecolor, affiancandosi così alle produzioni giapponesi che già dagli 80 avevano proposto ai modellisti questo tipo di vernici. Rispetto alle tradizionali tinte a smalto, il colore acrilico è più salutare per via della possibilità di essere miscelato con diluenti molto meno aggressivi anche per le vie respiratorie e più facili da eliminare quando si devono pulire mani, aerografi e pennelli dai residui di vernice o in caso di un rifacimento parziale o totale di un modello per via di un errata colorazione. Inoltre il loro odore è molto più sopportabile non solo da parte del modellista ma anche da parte dei suoi conviventi, se si lavora al chiuso !!! Ulteriore caratteristica delle tinte acriliche è la loro più rapida essiccazione, cosa che ha portato ad un immediato gradimento di questo tipo di colore da parte dei figurinisti, (infatti questi al 90% lavorano solo con il pennello) un po’ meno da parte dei modellisti che usano l’aerografo in quanto l’essicazione del colore, anche durante una singola seduta di lavoro, alla lunga può intasare l’ugello del medesimo aerografo. I primi colori della Lifecolor erano venduti in un barattolino cilindrico di plastica con una veste spartana, purtroppo erano anche molto densi e di non facile diluizione, pure usando il thinner specifico della stessa marca… Erano invece molto più valide le tinte della serie Tensocrom, sempre della Lifecolor, destinate alla riproduzione dell’usura e dello sporco delle vernici delle superfici esterne dei mezzi e dei velivoli militari. I colori Lifecolor di nuova produzione (usciti alla fine degli anni 90) sono contenuti in un barattolino sempre di plastica ma più largo e basso dei precedenti, il contenuto di vernice è di 22 ml. al netto e la confezione dei contenitori ha all'esteno le istruzioni con una moderna veste grafica. Questi prodotti ora sono abbastanza diversi dai precedenti della stessa marca e certo sono molto più malneabili. Anche la gamma dei colori è cambiata, contandosi ora una trentina di tinte di base opache, 20 di base lucide, 101 della serie Federal Standard (fra cui i colori della Regia Aeronautica e della Luftwaffe nella 2° g.m. ), un primer, un solvente ed un addensante . A queste linee si sono aggiunti diversi sets costituiti da confezioni contenenti almeno sei barattolini per volta e destinati alla riproduzione di vernici di un tema specifico come, fra gli altri, i colori dei mezzi N.A.T.O. di ultima generazione, di quelli tedeschi della 2° G.M. (in due sets ) di quelli del Regio Esercito, delle uniformi dei militari U.S.A. , tedeschi ed italiani (tutti rispettivamente con set specifici e per diversi teatri di operazioni), quelli per dipingere l’ircarnato umano…Non potevano mancare un set per la riproduzione delle varie tonalità della ruggine ed uno di Tensocrom con ben 12 barattolini di colore (quest’ultima confezione è stata proclamata Model of year 2006 dal periodico tedesco Modelfan) veramente validi (vedi i miei recenti modelli degli S.79, S.81 in 1/72 ed MB. 326 in 1/48 su Modellismosalento) .
Per constatare personalmente la qualità della nuova produzione Lifecolor, distribuita in modo capillare anche nel Salento, ho impiegato sul kit in 1/35 della AFV Club del cannone U.S.A. da 155 mm Long Tom alcuni dei colori del set CS 11, inerente appunto la mimetica dei mezzi dell’U.S. Army durante la 2° G.M. e gli anni successivi allo stesso conflitto. I mezzi dell’U.S. Army erano per lo più in un uniforme Olive Drab ma questa tinta chiaramente con l’usura operativa dei mezzi subiva tutta una serie di alterazioni di diversa entità. Inoltre lo stesso verde oliva non fu sempre della medesima tonalità, subendo nel corso degli anni alcune variazioni. Nel set si trovano quindi quattro distinti Olive Drab, ovvero UA219, UA22O, UA 221 ed UA 222: il primo denominato Lusterless Olive Drab corrisponde al F.S. 33070 (verificato con il Federal Standard 595 B in mio possesso, edizione 1989 ed acquistato anni fa in quanto socio I.P.M.S. Italy), e, secondo le istruzioni della Lifecolor sovra impresse nel retro della confezione del set, utilizzato fino al 1943. Il secondo è denominato Lusterless Olive Drab 319 che mi sembra corrispondere al F.S. 34201: dovrebbe esser stato utilizzato negli anni 1944-45 e mi appare anche tanto simile al verde oliva dei carri dell’E.I. degli anni 70-80 ! Terzo colore è un Khaki Olive Drab che corrisponde in pieno al F.S. 34088 e che come il secondo è riferito al periodo 1944-45. Quarto colore è un Olive Drab che le istruzioni identificano come F.S. 34088 ma che sembra essere un po’ meno olivastro del 34088 e che andrebbe utilizzato per i mezzi in servizio nell’U.S. Army fino al 1950. Completano il set due ulteriori verdi oliva (UA 223 e UA 224) ovvero altrettante tonalità già “usurate” , in modo da usare tinte anche senza ricorrere alle precedenti alterandole con colori bianchi o neri, oppure utilizandole tutte anche su un unico modello realizzando così “nuances” anche molto fini ed cromaticamente interessanti.
Come detto ho usato alcune di queste tinte sul citato kit della AFV Club ed ho potuto constatare che questi nuovi Lifecolor sono tutta un’altra faccenda rispetto ai precedenti di tanti anni fa, divertendomi realmente a realizzare le varie zone cromaticamente differenti fra loro, come il dorso del cannone e delle lunghe code dell’affusto della medesima arma (ulteriori immagini nell'articolo http://www.modellismosalento.it/index.php/Mezzi-militari/long-tom-m-59-155-mm-cannon-da-kit-afv-club-scala-135-cat-no-af-35009.html ) Sono riuscito ad utilizzare in modo ottimale questi colori spruzzandoli con il diluente specifico della Lifecolor , con un aerografo Pashee H 3 con punta media e fissando l’uscita dell’aria del compressore ad una pressione di 2,5 atmosfere. Ho usato dapprima la tinta più scura (UA 219) passata su tutto il modello sul quale in precedenza avevo passato un grigio chiaro a smalto come primer; asciugatasi in brevissimo tempo questa prima tinta acrilica, sulla parte superiore del cannone e delle due code ho passato le tinte UA 221 e US 222 per riprodurre la scoloritura della vernice di queste zone dell’arma esposte maggiormente all’azione degli agenti atmosferici (credo che difficilmente viste le dimensioni del Long Tom gli stessi fossero sempre e tutti ricoverati sotto dei capannoni se non invece sotto dei “semplici” teloni…) . Credo sia stato molto importante usare in questa occasione, il Thinner specifico Lifecolor in quanto lo stesso, oltre a diluire effettivamente molto bene le tinte, conferisce maggiore fluidità agli stessi colori che così bloccano molto meno l’ugello dell’aerografo; sul modello poi i colori Lifecolor, sia il primo più scuro steso su un precedente primer di grigio chiaro a smalto, che i secondi più chiari stese sul precedente Lifecolor, sono stati applicati senza particolari difficoltà anche se la tendenza a fare un minimo di “pellicola” c’è ancora un po’…Altra caratteristica molto positiva è la facile “stendibilità” pure a pennello nel caso di qualche ritocco: praticamente non si nota la traccia della pennelata e differenza con i differenti punti con il colore steso a spruzzo, tanto che mi viene il dubbio se sia stato superfluo utilizzare questi colori con l’aerografo !!! In ultimo va annotata l’assenza di cattivo odore ma va evidenziato comunque che pur essendo acrilici si tratta sempre di colori che devono fissarsi alle fine su una superficie: vanno quindi sempre rispettate le norme per la propria sicurezza e quella altrui indicate sulle confezioni dei colori e del diluente, oltre a proteggersi adeguatamente le vie respiratorie specie se si usa l’aerografo .
Il primo test per i colori Lifecor con un aerografo a singola azione e con una duse di tipo medio è stato dunque molto entusiasmante tanto che sto già pensando ad una seconda prova ovvero realizzare una mimetica più impegnativa magari usando in una prossima occasione il set dei colori del Regio Esercito ed utilizzando un aerografo più sofisticato, magari a doppia azione…
Si ringrazia la Astromodel s.a.s. (www.astromodel.it) per il set gentilmente fornito in recensione.
Gabriele Luciani