Douglas C 47 Dakota Scuola Plurimotori scala 1/72
Molti velivoli donati dagli alleati fecero tanti anni di onorato servizio nelle linee della nostra Aeronautica Militare. Uno di questi è il modello che Vi presentiamo, il Douglas C 47 Dakota SP-11 riprodotto a fine carriera operativa abbandonato ai margini del campo d'aviazione della Scuola Plurimotori di Latina.
Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo
Si ringraziano le ditte Italeri e Pama Trade per aver concesso il modello oggetto dell'articolo.
Avevamo già presentato il kit Italeri n°1338 del Dakota Mk III sulle pagine del nostro sito, un kit onesto di buona qualità generale e che presenta tutti i diversi dettagli per poter riprodurre le più importanti versioni dei C 47 - 53 Skytrain - Dakota.
Come è nostro costume nelle presentazioni dei kits montiamo tramite le foto ed anche tramite il nostro racconto la prima impressione aprendo la scatola. La vera analisi del kit solitamente la riserviamo alla fase del montaggio del modello dove consultiamo la documentazione fotografica in nostro possesso, analizziamo eventulai problemi del kit sia per corretta riproduzione dei dettagli, eventuali dettagli mancanti, e problemi insiti nel mero montaggio oltre che rispondenza generale delle forme.
La scatola Italeri propone quattro velivoli con colorazioni tutte molto accattivanti. Girando sul webb mi sono ritrovato questa nota immagine proprio dell'esemplare dell'Aeronautica Militare offerto dalle decals Italeri ed abbandonato a fine vita operativa ai margini dell'Aeroporto di Latina sede in passato della Scuola Plurimotori. Il velivolo in colorazione primo tipo Natural metal e bianco appare piuttosto spento nel tono metallico con pannellature piuttosto in evidenza e sporco sulla parte camminabile sul dorso della zona d'attacco ali dove ci stanno sia le walk ways che i bocchettoni di rifornimento.
Dopo aver montato gl'interni ed aver dato del grigio scuro su tutto anche in funzione del fatto che non c'era volontà di lasciare portelli aperti ho aperto i due piccoli finestrini rettangolari prima della fila finestre e chiuso le fusoliere senza grossi problemi. Volutamente non ho installato i finestrini in plastica trasparente, che vanno montati dall'interno prima di chiudere le fusoliere, così da evitare snervanti mascherature di tali finestrini, per cui li faremo alla fine e poi vedremo come. Assemblate le semifusoliere con la colla liquida a capillarità Kcolors assimilabile alla Tamiya Tappo Verde. Questa volta per la stuccatura del gradino sulla mezzeria ho preferito stuccarla tramite la colla Cianoacrilica Colle 21 catalizzata con la polvere Magic Dust che fa indurire la Colle 21 anche in presenza d'aria.
Il tutto è stato poi lisciato con i tamponi abrasivi di Colle 21 e carta abrasiva a grana 600 ed 800. La stuccatura con la Colla Cianocrilica è più resistente di quella con lo stucco tadizionale e levigando diventa più liscia, per altro al momento di dover ripristinare le incisioni la ciano non screpola e permette di fare un lavoro più pulito in particolare in riferimento al dorso della fusoliera. Il Dakota è un vero carro armato per cui, anche se molti storcono il muso, le pannellature del kit italeri sono corrette.
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Il fatto che di solito questi grandi velivoli ci vengano proposti con immagini riprese a distanza fa si che ci sembrino sembra pannellature che in effetti come in questo caso ci sono e sono tante ed evidenti. Rimane la diatriba sul fatto se tali pannellature vanno tutte riprodotte sul modello o meno. Italerei le ha riprodotte e l'effetto sembra un pochino eccessivo ma nella realtà sono presenti queste chiodature e linne di giunzione.
L'unica parte del montaggio da curare maggiormente è l'assemblaggio del gruppo ali alla fusoliera dato che se si lavora bene in questa fase si riducono di molto le stuccature. A me è andata piuttosto bene anche se forse una rifilata all'estradosso delle ali avrebbe dato al nostro Dakota un diedro alare più rispondente all'originale dato che il mio è venuto un pochino piatto.
I motori sono stati dipinti in Engine Gray, va comunque bene un 36118 con alcuni dettagli con i metallici Citadel a pennello asciutto dopo aver fatto un lavaggio con il nero della Mig. Il montaggio delle naca fila tranquillo unica aggiunta il tubo di raffreddamento fumi di scarico che è caratteristico del Dakota ma è assente nel kit, nella foto si nota in bianco.
La verniciatura inizia come sempre con una mano di grigio Kcolors a solvente data ad aerografo. Successivamente ho dato del bianco Kcolors sulla fusoliera e sulle superfici aerodinamiche mobili di ali e timoni, mascherato il bianco ho poi dato il fondo nero lucido Kcolors per base metallici. Il colore si chiama X 100 Black e da una finitura già lucida atta a ricevere i colori metallici.
A questo punto ho dato il Natural Metal o Ghost Chrome Kcolors su tutto il modello ottenendo un effetto metallico assai convincente ed ottenendo già due differenti toni metallici per lucentenza ed opacità che hanno differenziato le superfici mobili in tela ma comunque dipinte con l'alluminata. In pratica con un unico metallico soltanto variando semplicemente la base abbiamo due toni metallici diversi. il risultato provato sui piani di coda è molto interesante.
Dato il Natural Metal ho sigillato il metallico con una mano di trasparente X 100 Kcolors per proteggerlo dalle mascherature ed ho iniziato questa fase per delimitare la parte superiore della fusoliera che sarà bianca. Nel frattempo ho anche dato il nero lucido sulle eliche tripala Hamilton Standard per poi dare il cromo a specchio sul solo coprimozzo.
L'effetto del Cromo Kcolors a specchio è difficilmente raggiungibile da altri colori. Più la base è lucida e più il Cromo viene a specchio.
Una volta rimossa la la mascheratura sugli alettoni manteniamo quella sulla fusoliera prima di dare il Natural Metal.
Il risultato del metallico Kcolors è sconvolgente, anche troppo riflettente dato che noi stiamo riproducendo un velivolo abbandonato ai margini di un campo d'aviazione. Più avanti provvederemo a smorzarlo con un trasparente satinato ed un pò di weathering e lavaggi.
Il kit italeri ha belle decalcomanie stampate dalla Cartograph le quali ben riproducono i fregi principali del velivolo incluso il pannello blu sul muso ma manca il filetto blu a zig zag che delimita la separazione colori tra bianco e metallico dal muso fino agli stabilizzatori di coda. Siccome ci sembra un dettaglio importante e che può fare la differenza tra il mio Dakota e quelli fatti da scatola da altri modellisti. Per cui non essendoci la decal l'unica soluzione è armarsi di nastro gommato tamiya bianco, blu 15050, aerografo 0,2 e dipingerselo.
Il lavoro è un pò lungo ma ne vale la pena. Bisogna prestare attenzione a mantenere lo spessore del bordino intorno a 5 decimi affinchè sia credibile, in questo la finezza dei colori Kcolors ci aiuta molto.
Sono necessarie un paio di rettifiche sopratutto nella zona del muso dove ci preoccuperemo di fondere a sperdere lo stacchetto bianco tra filetto blu e pannello blu sopra al muso.
Su questo lato risulta piu evidente la rettifica da fare sul muso che dall'altro lato era invece venuto meglio. Alla fine l'aspetto sui due lati del muso deve essere più uguale possibile e chi vi scrive è riuscito nell'intento in un paio di passaggi.
Questi velivoli nel pannello blu sul muso avevano nella parte alla case del parabrezza un vero pannello antiriflesso in materiale rugoso di colore verde oliva opaco 34087 o simile, cosi come avveniva su F 84G ed F. Ho proveduto a mascherare colnastro Tamiya bianco Gommato ottenendo una curva impeccabile.
Questo colore sbiadiva velocemente per cui sul nostro C 47 rottamato ho provveduto a desaturare pesantemente con Verde Oliva Kcolors schiarito con un pò di giallo e del Color Blender tutto sempre Kcolors al fine di avere una desaturazione più amalgamata.
Precedentemente sono stati mascherati anche i bordi antighiaccio, che vanno tiniti di colore nero, ed a mano libera con l'aerografo 0,2 si è provveduto a rettificare la parte nera delle pale rispetto al mozzo che resta color cromo.
Le ottime decals Cartograph, in accoppiata ai liquidi Micorscale Set e Sol, sono andate in aderenza perfetta, eloquente come la decal della coccarda ha fasciato le cerniere sporgenti del portellone. Alla fine una ulteriore mano di trasparente X 100 Kcolors ed il lavaggio della Mig hanno completato il modello. Prima del trsparente finale ho voluto un pochino divertirmi con un pò di Candy Nuts red, Candy Rust Brown e nero stemperato con color blender il tutto della Kcolors per dare un pò di ossidazione e bruciatura nella scia d'uscita degli scarichi dei motori
e con un pò di Candy Nuts Red sopra al dorso delle ali nella zona dei bocchettoni di carico del carburante dovute a macchie di colature di benzina e principio di ossidazione o sporco che affiora da sotto le lamiere.
La finitura del modello termina con qualche ritocco del metallico per amalgamare qualche macchia e s uccessivamente con una mano di trasparente X 60 satinato Kcolors. Invece i finestrini sono stati realizzati stendendo con uno stecchino della vinavil nei fori delle finestre.
Una volta asciutta la vinavil diventa trasparente ed i finestrini sono fatti senza necessità di mascherare. Sistemate le antenne a filo ricavate da sezioni di sprue dei grappoli pezzi il Dakota nostrano è completo, cioè quasi con dei minuscoli pezzetti di sprue abbiamo realizzato i tergicristalli su vetri principali del parabrezza.
In conclusione, c'è da dire che questo modello è stato realizzato in circa tre settimane anche grazie all'efficienza e velocità di essiccazione dei colori Kcolors. il modello è fondamentalmente montato da scatola ad esclusione dei tubi di raffreddamento scarichi, antenne a filo e tergicristalli. La parte più impegnativa è stata la riproduzione del filetto blu a zig zag che corre lungo la fiancata. Nel nostrano mondo modellistico ci stanno gli sperimentatori, come il sottoscritto, che provano sui propri lavori nuovi materiali e tecniche che possono dare risultati buoni e meno buoni; e ci stanno gli spioni e/o opportunisti, quelli che aspettano che tipi come il sottoscritto provino nuove vie per poi fare proprie soltanto quelle tecniche ed esperimenti che danno esiti positivi. Questo modello fatto in fretta ha dei difetti di realizzazione (che non sono certo le macchiette rossicce volute sopra le ali) ma sono gli esiti di aver voluto provare i metallici a solvente su basi acriliche waterbased. Tale tentativo mi ha fatto capire che una sovrapposizione del genere (cioè colore a solvente sopra colore waterbased) è da evitare dato che anche per mani leggere la reazione tra i colori ed anche plastica è sempre in agguato. L'impegno preso ormai 2 anni fa con l'amico Christian Bertolini della Kcolors era proprio di testare questi colori per capire le eventuali interazioni che mischiando colori all'acqua e colori a solvente si possono verificare cosa invece impossibile se si usano tutti colori all'acqua o tutti a solvente. il fatto che attenti valutatori abbiano visto la macchia nell'uovo ed non abbiano notato problemi ben più gravi che si sono potuti verificare e che io ho provveduto ad ammurgare allora vuol dire o che io sono particolarmente bravo ad ammurgare oppure che i valutatori erano un pò miopi. Meditate gente meditate e comunque come già scrutto altrove: "Ogni scarrafone e bello a mamma sojie"! Buon Modellismo.