Lezione di storia al Liceo attraverso i modelli.
La necessità di coinvolgere maggiormente gli studenti delle nuove generazioni, sempre meno interessati allo studio delle materie per cosi dire più tradizionali ha fatto scaturire l'idea di un esperimento comunicativo ibrido. Vediamo com'è andata nel nostro resoconto.
Modelli Gabriele Luciani, testo e foto di Silvio Pietropaolo.
Chi opera nel mondo dell'insegnamento sa bene quanto è difficile far mantenere ai propri studenti un buon livello di attenzione ed interesse nelle nozioni che si vogliono trasmettere. Ogni giorno bisogna inventarsi nuovi espedienti al fine di riuscire a offrire motivo di attenzione ed interesse per quelle materie che l'avvento del consumer electronics e dell'era digitale e del social network sta facendo passare in secondo piano.
Ma noi tutti sappiamo che la storia è maestra di vita e che non conoscendo la storia si rischia di ripeterne gli errori mentre conoscendola si può far tesoro dell'esperienza regressa ed evitare di incappare nuovamente negli errori del passato.
Ma che barba la storia! In fondo che me ne frega di ciò che avvenne oltre settant'anni fa? Mica oggi c'è più la guerra? oggi c'ho il social, c'ho l'iPhone, posso fare foto in ogni momento, ascoltare musica e vedere la partita ovunque sia, non mi manca niente. E se voglio vado su wikipedia e trovo la storia. Una conoscenza ed esperienza superficiale che spesso è anche manovrata per qualche recondito interesse da chi scrive nascosto dietro una tastiera. Allora non si sa che la guerra di striscio passò anche dal Salento tacco d'Italia, non si sa che attorno le nostre coste riposano in relitti sott'acqua persone e storie di paesi lontani e che le bombe caddero anche poco lontano da qui e che le vigne di questa terra salentina ospitarono eroi ed aerei della nascente Aeronautica Militare.
Insomma abbiamo provato ad inventarci un modo nuovo per trasmettere qualche nozione storica di quelle reali, verificate e studiate anche sui libri e che facesse riferimento a fatti storici del periodo bellico salentino. Questo preambolo è importante a far capire a chi legge, e non era presente all'incontro di oggi venerdì 18 Maggio al Liceo Scientifico "Banzi "di Lecce, cosa l'esperimento odierno ha provato a fare e cioè portare gli studenti nella storia attraverso i modelli di velivoli storici ed il modellismo statico.
Il neo presidente di Associazione Modellismosalento Gabriele Luciani è noto cultore di storia militare aeronautica, l'istituzione scolastica del Liceo Banzi con dirigenti e docenti ha avuto la sensibilità di tentare questo nuova via che dai risultati ottenuti è sicuramente un punto d'inizio da sviluppare per future evoluzioni.
Nel laboratorio pomeridiano di storia,in cui alcuni studenti delle classi del terzo e del quarto anno sono stati coinvolti oggi, si è raccontato agli studenti alcuni fatti storici del secondo conflitto mondiale in terra di salento attraverso il contatto diretto con alcuni modelli realizzati da Gabriele Luciani e nella particolare lettura che solo un appassionato di storia militare aeronautica può offrire, con molte più considerazioni e dettagli che la cultura del "wikimordiefuggi" sicuramente non può offrire.
La nostra Associazione Modellismosalento è stata sicuramente lusingata per l'invito ricevuto dal nostro presidente che l'ha subito fatto proprio, ma la sensibilità e la disponibilità dimostrata dalle insegnati del corso di Storie e Filosofia del Banzi Prof.sse Tiziana Montinaro e Maria Rosaria Spedicato sono la vera chiave del successo di questo evento che è sicuramente da ripetere ed implementare in sviluppi futuri. Chi dice che le nuove generazioni non si interessano di certe cose, sbaglia. Di solito molte cose vengono sorvolate perche semplicemente sconosciute a causa di televisione spazzatura o chat monotoniche o piattezza del retaggio culturale che aleggia tra le mura domestiche o nel gruppetto delle compagnie.
Di solito basta anche solo comunicare che qualcosa esite e le nuove generazioni diventano una risorsa inesauribile di curiosità ed interessi sopiti che erano solo in attesa che qualcuno premesse il tasto giusto per risvegliarli. Per questo se i giovani chiamano noi ci saremo sempre perchè siamo stati giovani e studenti ed ora siamo padri di giovani e studenti e nulla è più importante di perdere un'oretta di tempo per raccontare qualcosa ai nostri ragazzi perchè noi non lo sappiamo ma i nostri giovani sono delle spugne che attendono di essere immerse nel mare della conoscenza per assorbirne il più possibile. Grazie per l'invito ed alla prossima...
Silvio Pietropaolo