Esclusiva: Savoia
Marchetti S 55 Jah
Il restauro delle travi e
dei piani di coda
Si ringrazia la Direzione del 10 Reparto
Manutenzione Velivoli nella figura del Direttore Col. Ingegnere Roberto Filippi
Ironia della sorte chi avrebbe mai scommesso che
proprio quellS 55 e proprio quello, che per ben due volte aveva tentato di
solcare loceano e soltanto la seconda volta dopo lunghe peripezie cera
riuscito, Proprio quellS 55 sarebbe rimasto lultimo esistente. Altri S 55
scrissero le grandi pagine della storia dellaviazione mondiale, trasportando
Balbo ed i suoi compagni, ma proprio lo sfortunato Alcione prima e Jah
dopo rimarr lunico sopravvissuto di questa stirpe di idrovolanti. Questaereo
era gi nato due volte ed ora rinato per la terza volta per essere conservato
per le future generazioni in un posto dallaltra parte del mondo, lontano dalla
sua patria unico e solo, ultimo della sua specie. Una pagina di storia scritta
in parte anche qui vicino, a Galatina, presso i locali dellaeroporto Cesari,
sede del 61 Stormo e del suo reparto di manutenzione, il 10 R.M.V.
Quando dal Brasile arrivarono le casse con i resti
dei piani di coda e delle travi di coda dello Jah, lo sconforto fu totale,
nulla era riutilizzabile anche lo scheletro strutturale era compromesso la tela
non esisteva pi, i fissaggi erano corrosi. In Brasile non channo proprio
provato a mettere mani su quei poveri resti, li hanno mandati a casa, in Italia,
forse li ci riusciranno, hanno pensato. Ed hanno pensato bene sapendo
esattamente di che grandi cose possono fare gli specialisti italiani quando si
trovano dinanzi ad una sfida e pi la sfida impossibile e pi il virtuosismo
prende il posto della manualit.
Cera poco da fare, anzi da rifare o riprendere. Le
parti erano cos deteriorate che lunica cosa da fare era ricostruire ex novo,
con gli stessi materiali e le stesse tecniche di ottantanni fa. Un lavoro
cos, fatto di cura, pazienza e calma non si sposa molto con i ritmi frenetici
dellattivit di volo, richiede tempi e tranquillit diverse, tipiche di uomini
di unaltra era. Per questo motivo alcuni locali inutilizzati del sedime
aeroportuale sono diventati il luogo del restauro, antro dove alchimisti di
unaltra epoca hanno cominciato a maneggiare legno, tele e metalli per far rinascere
le code dello Jah.
Si studiarono colori con il rosso corsa tipico del
velivolo, si studiarono profili, misure poche e poco certe, ma alla fine la
soddisfazione, nel dire che la tolleranza al di sotto del centimetro,
decisamente palpabile nei racconti di questi particolarissimi scrittori di
storia che la storia non la scrivono con la penna ma con legno e tela.
Dime costruite appositamente per realizzare un unico
pezzo, centine dalle curve perfette, tutto realizzato ex novo con grande
maestria dagli specialisti del reparto, un gruppo nel gruppo quello dei
restauri velivoli storici.
I travi di coda
il puntone ricostruito
Il logo della casa madre
Savoia Marchetti
una bandierina carica di
storia
La rigidit strutturale
ripristinata con il puntone ricostruito. Notare il cavetto in accciaio per il
comando della parti mobili di coda
La parte fissa del piano
orizzontale di coda rivestito in tela e pronto per la verniciatura.
dettaglio di uno dei
fissaggi dei travi di coda
fissaggi del piano
orizzontale fisso con le derive.
il piano orizzontale di coda
unico nellS 55 ed ha dimensioni considerevoli
Il piano mobile di coda in fase dintelatura,
realizzata interamente a mano come pure la tenditura della tela realizzata con
delle forcine sul tutto il perimetro prima della fase di cucitura dei bordi.
Le forcine disposte a
distanza regolare dalle sapienti mani di un anziano tappezziere, collaboratore
esterno civile, per questa specifica fase del lavoro
interessante dettaglio del
punto di cerniera su cui ruota la parte mobile dellalettone in mezzo ai due
braccetti di comando di colore verde.
La tela viene tesa a mano per poi essere cucita ed
infine essere trattata con la vernice tenditela. Alla fine il tutto ricever il
caratteristico colore rosso vivo tipico e caratteristico dello Jah. Attualmente
il frutto dello splendido lavoro condotto dagli specialisti del 10 RMV, che
dopo aver revisionato per ore ed ore ogni giorno i macchini trovano anche il
tempo di portare avanti restauri conservativi complessi come questo, dicevo il
frutto del lavoro svolto in questangolo di Salento ora splendidamente
visibile in Brasile nel museo dello Jah. A noi rimane purtroppo il rimorso di
non aver avuto lattenzione di conservare un esemplare di questo splendido
aeroplano che ha scritto importanti pagine di storia.
Silvio Pietropaolo