PAVLA MODELS  - C 72060
Set in resina di miglioria e dettaglio per il kit Revell del F.I.A.T. G.91
Scala1/72 
Si ringrazia la Pavla Models per il set gentilmente fornito in recensione
Si ringrazia altresì Mr. Eric L Thomas Product Support Manager della Martin-Baker Aircraft Company Limited per la preziosa collaborazione tecnica

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Quando nel 2000 Revell annunciò un kit in scala 1/72 del F.I.A.T. G. 91, molti (ad es. vedi Aerei Modellismo 5/2000) temevano si trattasse di una mera riedizione del modello Airfix dedicato allo stesso velivolo. La produzione di un modello del “Gina”  in effetti, non è stata mai una priorità per le ditte e l’appassionato che voleva realizzare il piccolo velivolo italiano, per anni ha dovuto ricorrere al kit inglese, l’unico in scala 1/72 presente sul mercato fin dal 1970 con molte gravi carenze da correggere (vedi ad. es. JP-4 3/77 e 5/77). Nella citata scala, in precedenza era uscito un rarissimo kit della italiana Aermec (sinceramente non avendolo mai avuto non posso dire come era), mentre la situazione non migliorò con i modelli della inglese Aeroclub (dedicato alla versione R-3 prodotto nel 1993 con fusoliera in vac-u-form ed ali in plastica short run riprese dal kit Airifix) e della PD Model (uscito nel 1995, tutto in resina ma non molto fedele). Per cercare di dettagliare il modello Airfix si potevano utilizzare il set di foto incisioni della milanese RCR nonchè alcuni set di dettaglio della Aeroclub (oggi ancora reperibili dalla Tauromodel, www.tauromodel.it, sezione prontomodel) quali: il seggiolino Martin Baker Mk-4 (num. Cat. EJ010), il set num. Cat. AW-132 (credo ci fossero i carrelli in metallo bianco) ed il tettuccio in vac-u-form (AC 074, non so dire se questo tettuccio era come quelli del kit che erano anche del tipo più bombati). Quando finalmente arrivò sul mercato italiano il modello Revell, fu veramente una gioia constatare che questo era in buona sostanza un valido prodotto,dedicato alla versione R-3 ma con anche pezzi per la versione R-1 ed un musetto tipico dei velivoli preserie e dei G.91 PAN, per una riedizione del kit, forse con decals italiane, mai uscita. Esaminandolo in dettaglio si nota che le pannellature esterne sono raffigurate con incisioni troppo marcate,  mentre l’insieme dell’abitacolo è poco più che discreto  con un seggiolino invece del tutto inadeguato a riprodurre quello reale. Da notare che il kit Revell riproduce il tettuccio originale di tipo basso installato sui G.91 con i seggi eiettabili  Martin Baker Mk-W4 e Mk- W4A.  
L’uscita del modello Revell è stata accompagnata soltanto da quella del kit artigianale in resina della Cunardmodel dedicato al G.91 T: dopo sette anni infatti, non mi consta che ci sia stato un produttore di set di dettaglio che abbia ritenuto opportuno offrire qualche accessorio specifico per il kit tedesco…


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Solo il produttore ceco Pavla Models (www.pavlamodels.cz) ha immesso sul mercato a fine 2007, un set che dovrebbe dettagliare l’abitacolo del kit Revell, composto da quattro pezzi in resina raffiguranti rispettivamente: la “vasca”, cruscotto con annessa pedaliera, closche e seggiolino eiettabile, tutti in resina facilmente liberabili dai residui della stampa, esenti da ritiri e destinati  chiaramente a sostituire i corrispondenti pezzi del modello tedesco.  


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La parte più “importante” del piccolo set ceco è costituito dal pezzo che riproduce pavimento (chiude l’abitacolo fino alla bocca della presa d’aria del reattore) , consolles laterali che come il cruscotto, hanno riprodotta in rilievo la strumentazione, paratie posteriori. Dal raffronto con le foto del velivolo è evidente che lo stesso complesso dà un tocco maggiore di realismo rispetto all’analogo pezzo in plastica.
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Il seggiolino del set in resina si inserisce poi senza problemi nella vasca; allo stesso andranno aggiunte le maniglie di attuazione del sistema di eiezione: si può realizzare questo importante particolare con filo di rame di minimo spessore che poi dovrà essere verniciato a strisce giallo e nere.


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La colorazione dell’interno dell’abitacolo del FIAT G.91 è in Grigio Mare 3 (F.S. 36239), con pannello strumenti, sedile ed impugnatura cloche in nero opaco, cuscino sedile e poggiatesta verde, cinghie e paracadute in nocciola.


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Lo stesso seggiolino, peraltro in generale un bel pezzo, è però la riproduzione del Martin Baker Mk W6A,   utilizzato sui G.91 dal 1974 in poi per la cui adozione, essendo un “unpgrade” del tipo precedente ed avendo sulla sommità dei i rostri per la frantumazione del canopy, si dovette modificare il tettuccio che, nella sua parte mobile, divenne visibilmente più “bombato” verso l’alto. Il kit Revell riproduce invece  il tettuccio nella sua configurazione originaria e quindi sotto questo aspetto il set della Pavla Models non è idoneo…Ritengo quindi che sarebbe stato più opportuno inserire nel set di miglioria   il seggiolino  Martin Baker Mk-W4. (che la Pavla ha già in catalogo al n. 72004) o il tipo Mk-W4A e/o  anche la cappottina di tipo più bombato (e non sarebbe stato difficile farlo per la Pavla, considerato che la stessa produce anche tettucci in vac-u.form…). A questo punto diventerebbe necessario ricorrere sets della Aeroclub o all’altro seggio Pavla, adattandoli ad un kit cui non erano destinati, con una ricerca di ulteriori accessori, invero un pò fastidiosa per un kit in scala 1/72…


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L’inserimento del set della Pavla Models all’interno del modello Revell è semplicissimo, senza alcun impedimento di sorta, neanche da parte del pezzo che riproduce nel kit tedesco il vano del carello anteriore .


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Anche la “chiusura” delle due semi fusoliere del kit non trova ostacoli da parte del set in resina: magari tutti i prodotti di questo genere si adattassero così bene ai modelli in plastica cui in teoria sarebbero destinati…


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In effetti il realismo del kit potrebbe appare notevolmente accentuato, se non fosse per il rilevato problema della incompatibilità fra il seggiolino del set ed il tettuccio del kit come sopra evidenziato: il seggiolino adottato dopo il 1974, all’interno dell’abitacolo occupava più spazio in altezza , una configurazione che si nota certamente anche in 1/72. Forse i responsabili della Pavla ritengono che il seggiolino Martin Baker MkW6A sia stato  l’unico tipo adottato dai FIAT G.91 e questo lo si nota anche dal fatto che il pezzo in questione è stato riproposto anche come set singolo (in catalogo ha il numero S72044 ed è denominato Mk1W6A). Sarebbe destinato secondo la ditta ceca anche all’Aer.Macchi MB.326, invece Mr. Eric Thomas, Product Support Manager della Martin Baker, mi ha precisato che l’addestratore varesino (sia in configurazione mono che biposto) aveva invece altri tipi di seggiolini della famosa ditta inglese (denominati 04B, 06A, WY6A-M). Si tratta cioè di sottoversioni dei vari seggiolini eiettabili e forse in una scala così piccola le differenze fra lo stesso sottotipo potrebbero non essere così evidenti, non così invece  nel caso di seggiolini di modello del tutto differente…
Gabriele Luciani