FIAT BR.20 M Cicogna  “CAI in Battle of Britain”
Kit short run - Special Hobby- scala 1/48 cat. no. 48105
Testo e foto di Gabriele Luciani

 

LEAD Technologies Inc. V1.01

Il bimotore da bombardamento F.I.A.T. B.R. 20 “Cicogna” è stato uno dei protagonisti della storia dell’aviazione militare italiana degli anni 30 e del primo periodo della 2° g.m. :  la sua riproduzione è pertanto un passo obbligato per l’appassionato che si interessa di velivoli impiegati dalla Regia Aeronautica. Se in scala 1/72 c’è dal 1972 il kit Italeri in plastica iniettata che malgrado i suoi anni ed i suoi difetti costituisce una buona base di partenza, in 1/48 solo dal 2006 c’è stato un modello, per di più  in resina, della italiana Alpha Flight, certo non facilmente abbordabile per via delle’elevato costo d’acquisto che lo destinava per lo più al mercato statunitense…Da alcuni anni nei cataloghi della ditta ceca MPM (sito internet  www.cmkkits.com ) era annunciata l’uscita di due kits in plastica ed in short run del B.R.20, finalmente in scala 1/48 e rispettivamente sia della prima versione prodotta sia di quella M (per “modificato” con la fusoliera allungata in coda e con un muso diverso) , un progetto che incominciava a prendere corpo  dal 2006 con la pubblicazione della monografia n.23 della serie Ali d’Italia dedicata a questo bimotore e viepiù rafforzato con la successiva uscita della monografia n. 25, sempre della serie Ali d’Italia per il BR. 20 M, entrambe con i piani in scala di Angelo Brioschi . Dopo le prime anticipazioni uscite nel corso del 2009, con le immagini delle stampate di prova del kit,  alla fine di questo anno ha visto la luce il modello sia con il marchio della Special Hobby, una firma sempre del gruppo MPM, che con quello della Classic Airframes (le differenze delle confezioni sono insite sole nel foglio decals) .  Il kit della Special Hobby è arrivato nel gennaio 2010 presso la Corel  di Milano (www.corelmodellismo.it)  distributore italiano della gamma MPM  e la sua produzione non riusciva a tener dietro alle richieste del mercato che ha già decretato un successo commerciale di questo modello !!!  Ai primi di novembre 2010 è iniziata la produzione del kit della versione M che con il precedente modello del BR 20 ha tutto in comune con l’aggiunta di alcune parti che consentono di riprodurre la versione in questione … Il kit della versione M, contraddistinto dal numero di catalogo SH 481065,  è composto da sette stampate in plastica del tipo short run (ovvero realizzate a bassa pressione e senza spinotti di riscontro per l’unione delle varie parti), contraddistinte da lettere , cui si aggiungono tre telai per le parti trasparente, una piccola lastra di pezzi in ottone foto incisi, due dozzine di parti in resina, un foglio decals e un chiaro foglio istruzioni.

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Il primo telaio  è inerente alle due semi fusoliere tagliate in modo da poter essere utilizzate per le due versioni:  davanti terminano infatti poco prima della gondola del puntatore-mitragliere e dietro prima del poppino caudale. La semi fusoliera destra presenta due scassi, uno in corrispondenza della torretta del mitragliere dorsale dove andrà inserita la pannellatura con l’incavo per l’arma in posizione di riposo, l’altro per la pannellatura della cupoletta in plexiglass posta subito dietro il dorso della cabina piloti: la prima  soluzione è stata studiata per lo sfruttamento dello stampo anche per velivoli con torrette diverse, ma entrambe comportano che durante l’assemblaggio dei pezzi in questione alla fusoliera, stante la mancanza di perni di riscontro si dovrà fare attenzione a tale unioni così come nella successiva opera di carteggiatura degli stessi per evitare che si notino segni di giunzione e/o il ricorso allo stucco.

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  Le parti terminali della fusoliera della versione "M"

 

Nella stampata si trovano i due diversi tipi di poppini terminali per le due versioni ma anche una parte alternativa al pezzo con l’incavo per la mitragliatrice dorsale: si tratta cioè di una parte senza questo incavo perché lo stesso stampo sarà sfruttato  per una ulteriore confezione con decals  per la versione M ma con la torretta dorsale Lanciani Delta (per inciso volendo detta versione si può già realizzare con questa confezione autocostruendosi le decals …).


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L’interno delle semi fusoliere ha la riproduzione della intelaiatura ma a modello ultimato le uniche zone che potrebbero essere visibili dall’esterno dovrebbero essere solo quelle del vano piloti e quella in corrispondenza della torretta dorsale. Sempre all’interno delle fusoliere ed in corrispondenza delle radici alari ci sono degli incavi dove vanno posti dei pezzi di forma analoga   che continuano la riproduzione della intelaiatura interna delle fusoliere. L’esterno delle fusoliere presenta delle fini incisioni che riproducono le varie pannellature e delle buone costolature per la parte terminale. Non ci sono perni di riscontro fra le due semi fusoliere ed è quindi necessario usare un po’ di plasticard all’interno per dare maggiore solidità alla loro unione.

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Le due stampate contraddistinte dalle lettere B e C sono analoghe e sono inerenti rispettivamente alla semiala sinistra ed alla destra nonché ai piani di coda orizzontali. Gli interni delle gondole del carrello principale sono del tutto vuoti ma questo potrebbe essere  un particolare secondario in quanto a modello finito non si vede nulla se non lo si capovolge…Un pò  preoccupante  la solidità dell’unione della gambe del carrello all’ala…

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Anche queste parti hanno le pannellature finemente incise e pure le costolature delle ali e dei piani di coda sembrano ben riprodotte:  la loro unione è molto meno problematica di quella delle semifusoliere anche se  dovrà eliminare il segno di giunzione sul bordo d’entrata alare con una leggera stuccatura. 

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La quarta stampata è per le cofani dei motori,  le ruote (tutti questi elementi sono divisi in senso verticale) gli anelli delle torrette dorsali (Breda M 1 e Lanciani Delta) e due pezzi che dovrebbero riprodurre i due serbatoi di benzina che erano all’interno della fusoliera ma che purtroppo sono inesatti…

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La stampata F riporta le derive verticali, diverse paratie verticali interne e le due parti che riproducono il muso della versione precedente alla M.

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La stampata E contiene molte delle componenti più piccole del B.R. 20 fra cui quelle inerenti l’armamento diverso delle varie versioni; ci sono fra l’altro due pezzi a forma di mezze lune che vanno inserite all’interno delle gondole carrello e serviranno come base per le gambe di forza dello stesso carrello: non essendoci validi perni di riscontro sarebbe meglio irrobustire il tutto inserendo dei pernetti metallici all’interno dei vari pezzi.

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Ultima stampata è la G con pale delle eliche, gambe carrelli, seggiolini (sembrano più quelli di un caccia…andranno quindi auto costruiti…): sia questa stampata che quella lettera E hanno diverse parti che non vanno utilizzate non solo per la versione BR 20 ma neanche per la BR 20 M…

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Le parti trasparenti del modello sono in tre telai due già visti con il kit del BR. 20 (e quindi vanno eliminate la cupoletta della torretta anteriore e la sfinestratura  inferiore del musetto) ma questa volta si trova anche la cupola della torretta dorsale Breda D.R. senza cupoletta d’osservazione tipica delle primissime macchine prodotte oltre  naturalmente alla torretta successiva.

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In questa confezione si trova un terzo telaio trasparente contrassegnato dalla lettera X con tutto il musetto anteriore e la cupola della mitragliatrice della versione M: una soluzione che richiama alla mente quella analoga del modello Italeri in scala 1/72 del BR.20; da notare che c’è anche la cupola della torretta dorsale Lanciani Delta.

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Le parti in resina sono inerenti per lo più alle due stelle dei motori: in pratica sono quasi gli stessi pezzi che in precedenza la Special Hobby ha già usato per altri modelli di velivoli italiani della 2 g.m. con motore FIAT A 80 (come ad esempio il Romeo 57) e che devono essere doverosamente completati con la riproduzione della aste dei bilancieri dei cilindri motore che stranamente non sono riprodotte dal kit neanche con pezzi foto incisi…Il resto dei pezzi è inerenti ai mozzi delle eliche, ai cerchione delle ruote del carrello principale nonché degli scarichi motore.

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Mentre i precedenti pezzi in resina era comuni alla precedente confezione del  BR 20, in questa troviamo altri cinque pezzi  tutti inerenti la torretta anteriore del BR. 20 M : mitragliatrice e relativo munizionamento oltre alla lunetta per consentire il brandeggio della cupola. La piastrina in fotoincisione porta pezzi che riproducono meccanismi di attuazione delle parti mobili dei timoni verticali.

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Il foglio decals è realizzato dalla ceca Aviprint: in passato ho avuto modo di utilizare decalcomanie di questa ditta ed ho apprezzato le ottime doti di adesività e la quasi totale assenza del film di sostegno e credo di poter esser certo che anche queste decals saranno dello stesso livello di qualità … Tre sono le Cicogna che si possono riprodurre,  tutte impiegate durante la partecipazione della Regia Aeronautica alla battaglia d’Inghilterra, due delle quali oggetti di altrettanti profili a colori di Angelo Brioschi edite sulla monografia n. 25 di Ali d’Italia dedicata al BR.20 M . Le insegne alari, comuni a tutti i velivoli, devono essere corrette: il corpo dei fasci sotto la lama era più spesso rispetto alla parte superiore alla medesima lama. Il foglio comunque offre in particolare questi velivoli:

Il foglio istruzioni suggerisce poi altri due BR.20 M con superfici inferiori e laterali oscurate : si tratta di velivoli la cui appartenenza a reparti da bombardamento del C.A.I. è però di difficile identificazione. Tutte le Cicogne hanno sulle superfici superiori il classico schema mimetico F.IA.T.  superfici inferiori in Grigio Mimetico (paragonabile alla tinta del catalogo Federal Standard F.S. 36239 riproducibile con lo smalto Humbrol 140) e superfici superiori in Giallo Mimetico 3 (F.S. 33434, Humbrol 63) con macchie  in Verde Mimetico 3 (F.S. 34102, Humbrol117) e Marrone Mimetico 2 (F.S. 10076, Humbrol 107). Come molti aerei della Regia Aeronautica dipinti con i colori della serie cosi detta mimetica e comunque antecedenti all’uso di quelli della “tavola 10” usati con certezza dagli inizi del 1942, le superfici delle pale dell’elica avevano due differenti colori: quelle rivolte verso il pilota in un nero opaco mentre quelle frontali in un celestino chiaro (Humbrol 65). La fascia gialla in fusoliera era stata realizzata con vernici fornite dai tedeschi (RLM Gelb 04 ) .
In conclusione si tratta di un modello che presenta molti aspetti positivi come la buona riproduzione delle forme  esterne del velivolo reale (da tener conto delle dimensioni del kit che una volta montato ha una apertura alare di quasi 44 cm ed una fusoliera di circa 40 cm: ha bisogno di un certo spazio in vetrina per essere conservato! ) ma anche la non eccelsa riproduzione degli interni (anche se si vuol lasciare tutto chiuso almeno la cabina piloti va meglio dettagliata…) e un assemblaggio che vista la assenza di spinotti di riscontro non è certo molto agevole (specie quello della fusoliera). Consigliatissimo comunque agli appassionati della Regia Aeronautica !!!
Gabriele Luciani