FIAT BR 20 M
MONOGRAFIA N. 25 ALI D’ITALIA – La Bancarella Aeronautica
Testo e  foto di Gabriele Luciani

Si ringrazia la Bancarella Aeronautica per la copia gentilmente fornita in recensione

IMG_1882_1_1.JPG

La monografia n. 25 della famosa ed apprezzata collana Ali d’Italia edita dalla Bancarella di Torino (www.bancaero.it) è dedicata alla versione M  (per Modificato) del bimotore da bombardamento F.I.A.T. BR. 20, prodotta a partire dalla fine del 1939 . Questa  variante era caratterizzata all’esterno da un allungamento della fusoliera e da una differente configurazione della postazione difensiva anteriore, modifiche poi estese a quasi tutti gli esemplari costruiti in precedenza e già nei reparti della Regia Aeronautica: anche il B.R.20 M però si rivelò fu un velivolo poco più che mediocre ed il numero degli esemplari delle due varianti fu  minore rispetto ai coevi S.79 e C.R.D.A. Cant. Z.1007. Mentre il B.R. 20 fu protagonista di molteplici azioni nella guerra civile spagnola, il B.R.20M lo fu nelle operazioni contro la Francia e la Gran Bretagna. Il materiale iconografico e la documentazione su questi velivoli è tale quindi che  Paolo Waldis, autore di questa monografia e, insieme a Ferdinando Pedriali, della n. 23 dedicata al B.R.20, ha opportunamente ritenuto di realizzare due distinte pubblicazioni: come già fatto nella monografia n. 23 descrivendo analiticamente le missioni in terra iberica, nella n. 25 l’autore prende in esame quelle molto più impegnative e drammatiche sul fronte occidentale del giugno del 1940 e quelle sulla Manica di fine 1940 ed inizio 1941, nel corso delle quali vennero subito alla luce non solo le carenze del BR.20M ma anche la scarsa preparazione dei suoi piloti nella navigazione aerea in condizioni climatiche avverse. La monografia così risulta  però un po’ troppo incentrata su questi aspetti della vita operativa del BR.20 M e molte meno pagine vengono dedicate alle operazioni sugli altri fronti, senza alcun accenno alle operazioni contro le formazioni titine (nei Balcani occupati dalle forze dell’Asse c’era molto di più di una guerriglia). Questo forse perché il B.R. 20 M più che un protagonista nel frattempo era divenuto un mero comprimario ed utilizzato sempre meno come bombardiere e più come aereo osservatore … Interessante comunque la parte dedicata alla versione Bis con i motori FIAT A 82-RC 42, travagliata da diversi problemi di messa a punto, prodotta nell’estate del 1943 solo in una quindicina di esemplari rimasti (per fortuna…) senza alcun impiego operativo…


LEAD Technologies Inc. V1.01


A corredo dei testi, ci sono molte foto con adeguate didascalie; quelle già conosciute sono riproposte con una ottima qualità di stampa. Le pagine centrali sono occupate dai trittici del velivolo realizzati dall’ingegnere Angelo Brioschi, il cui nome basta già da solo ad assicurare sulla ottima qualità dei suoi disegni. A questi trittici si accompagna un profilo del B.R. 20 L I-FIAT (il prototipo per il volo record senza scalo Guidonia-Adis Abeba del 6.3.1939) e uno del BR.20 Bis . L’usuale e conclusiva nota modellistica, a cura questa volta del modellista Marino De Bortoli dell’I.P.M.S. di Milano, prende in oggetto l’unico kit in scala 1/72 presente sul mercato, ovvero il kit Italeri. Sulla stessa nota, non posso non manifestare delle perplessità quando Marino asserisce testualmente che lo stesso modello è “una ottima base per realizzare un bel modello”  e che “ dal punto di vista dimensionale il modello è abbastanza preciso” . Al contrario è infatti notorio (vedi fra gli altri il notiziario C.M.P.R.  1/85 o il mio articolo sul B .R.20 in questo sito) che il kit purtroppo ha diversi problemi (per la versione M la lunghezza della fusoliera è inferiore di quasi un centimetro mentre per la versione “normale” lo scarto è di quasi 5 mm, i timoni verticali per entrambe le versioni sono errati, le nache motori sono mediocri, la rivettatura esterna è irrealistica, per tutta la costruzione si deve usare molto stucco…) e sarebbe anzi auspicabile che questo stampo, oramai quasi quarantenne, sia finalmente sostituito da un altro all’altezza degli standard attuali…


03


Molto interessanti anche i profili a colori sempre a firma di Angelo Brioschi e per lo più basati su immagini presenti nella monografia. C’è solo da precisare quanto segue:
- primo profilo,relativo al BR.20 M rosso 10 della 14° sq.:, è tratto da una foto apparsa sul numero 66 /1999 di Aerofan dove si vede solo l’insegna di reparto e da altra immagini edite su un libro francese sulo BR.20 a firma di Y. Domange.
- quarto profilo, relativo al BR 20 M rosso 8 della 3° sq.: è lo stesso esemplare del foglio decals dell’ultima versione prodotta del kit Italeri dedicato al BR 20 e anche in questa occasione riporto quanto da me precisato in occasione della recensione del medesimo kit   a suo tempo pubblicata su Modellismo Salento. La ditta bolognese ha infatti proposto  il medesimo velivolo nella medesima configurazione che lo stesso aveva all’inizio della campagna d’Inghilterra ma non ha inserito lo stemma del 13° stormo (che era sul lato destro della fusoliera) e che attualmente è prodotto solo dalla Tauromodel (foglio 72-513 riveduto e corretto) ed ha indicato erroneamente come gialle le nache dei motori;
- sesto profilo, relativo al BR 20 M rosso 10 della 3° sq.: è tratto da una foto edita dal numero 2/85 del notiziario C.M.P.R. .
Se la monografia prende in considerazione la versione bis, non altrettanto fa con gli esemplari modificati per la Osservazione Aerea, ovvero gli M con la torretta Lanciani cui vennero aggiunte nuove sfinestrature laterali. Tale sotto versione era stata già individuata nel 1970 da Aldo Maria Bellei, uno i redattori del notiziario IPMS – Italia (vedi il numero 3/70) ed era anche stato oggetto di un profilo laterale al tratto. Dieci anni dopo, il numero D 4 di Storia Modellismo, nell’inserto centrale dedicato alla storia dei velivoli italiani, trattava il B.R. 20 e pubblicava gli stessi profili del citato notiziario IPMS; il numero D 5 della stessa rivista venivano edite anche  due foto di questi B.R. 20 M della Osservazione Aerea, due della 113 sq. con la usuale mimetica F.I.A.T. a chiazze marrone e verde mimetici su giallo sabbia ed uno della 41° (M.M. 22728) con verde oliva scuro 2 su tutte le superfici superiori; entrambe le squadriglie erano del 61° gruppo aereo. Prima della pubblicazione della monografia sul B.R. 20 M avevo riferito da Angelo Brioschi di questi particolari velivoli e lo stesso Angelo ebbe a precisarmi che a seguito di ulteriori ricerche si era appurato che in effetti  si era  rinvenuto un documento Fiat che riguardava i suddetti Br.20 modificati (quattro in tutto). Altri 4 erano stati modificati per montare una apparecchiatura speciale nella zona della mandibola ma solo i primi erano stati assegnati in valutazione per poco tempo, ad un reparto da ricognizione. Queste ricerche evidentemente sono state svolte dopo che la monografia sul B.R. 20 M era stata mandata in stampa in quanto sulla stessa pubblicazione c’è una foto di un quarto velivolo modificato come i tre delle due foto sui citati numeri di Storia Modellismo; tale velivolo apparteneva alla scuola volo di Malpensa ed ha la mimetica a chiazze ma la didascalia riferisce della sfinestratura in fusoliera come adatta ad esigenze didattiche. Comunque, spero di completare fra non molto un articolo su un modello del B.R. 20 M da osservazione aerea e pubblicare il relativo articolo qui. Nel frattempo, se volete, procurateVi con fiducia questa nuova monografia della Bancarella aeronautica: per maggiori informazioni poi, visitate il sito www.bancaero.it.
Gabriele Luciani