Ali sullAlto Friuli – Bombardamenti aerei Alleati

di Michele DAronco – Aviani & Aviani Editore (ISBN 88-7772)

Testo e foto di Gabriele Luciani

Si ringrazia la Aviani & Aviani Editore per la monografia gentilmente fornita in recensione

 

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Nel ricco catalogo della casa Aviani & Aviani Editore, si trova un pregevole lavoro di Michele DAronco, giovane ingegnere friulano, con alle spalle diversi articoli pubblicati sullo stesso tema anche su un prestigioso periodico specializzato come JP-4 Aeronautica. Si tratta della monografia dal titolo Ali sullAlto Friuli che come dice la presentazione in quarta di copertina dello stesso libro il frutto di un decennio di studi e ricerche storiche condotte,va aggiunto, con uno spirito di genuina passione che si riesce a percepire dalla lettura del testo di Michele DAronco. A testimoniare della validit di questa Opera potrebbe essere sufficiente la circostanza che la prefazione a firma di Ferdinando DAmico che ha pure fornito diverse immagini (purtroppo nulla di inedito ma sempre materiale abbastanza interessante9) ma non certo ultroneo fornire ulteriori dati sulla monografia in questione !

 

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Malgrado il sotto titolo che sembra circoscrivere la materia trattata al periodo 1944/1945, ben un terzo del testo prende in esame uno spazio temporale che parte dai primi del 900 : vengono infatti dapprima descritte le vicende dellaeroporto di Cavazzo in Carnia, vissuto solo durante la prima guerra mondiale, con un diario quasi giornaliero degli avvenimenti pi importanti che hanno avuto come teatro lo stesso aeroporto. Si passa poi ad un altro aeroporto, quello di Osoppo che occupa un posto abbastanza rilevante nella storia aeronautica italiana: nato nel 1935, durante la seconda guerra mondiale divenne sede di una Scuola Caccia di 2 periodo della Regia Aeronautica sino allarmistizio del settembre 1943, quando fu base di reparti della Luftwaffe sino allottobre dellanno dopo. Michele DAronco conduce poi la sua indagine sulla superficie erbosa di Povoletto utilizzata dal gennaio 1944 sempre dalla Luftwaffe sino al maggio del 1944 per passare alla descrizione delle vicende del 2 gr. c.t. dellAviazione Nazionale che dal novembre 1944 sino allaprile del 1944 oper anche dallaeroporto di Osoppo. Alla descrizione storica si affiancano diverse tabelle fra cui anche quella dei singoli velivoli della 5 sq. del 2 gr. ct. dellA.N.R. di base ad Osoppo.

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E quindi da questo punto in poi che il testo si dedica effettivamente alle tante missioni di bombardamento effettuate dal 28.10.1943 al 1.5.1945 dallaviazioni alleate su diversi obiettivi dellAlto Friuli (oltre ad Osoppo vennero colpiti i ponti sul Tagliamento, il deposito di munizioni di Spilimbergo, le diverse guarnigioni delle formazioni cosacche cobelligeranti con gli italo-tedeschi, la stazione ferroviaria di Gemona): le varie operazioni vengono analizzate suddividendole dapprima per obbiettivo e successivamente in ordine cronologico, con un ampio supporto iconografico sia dei velivoli impegnati, che dei momenti delle operazioni e degli effetti dei bombardamenti, con svariate tabelle e cartine, segno di un approfondito lavoro di consultazione dei reports redatti allepoca ancora oggi negli archivi storici dellU.S.A.F. . Da evidenziare che il 26.4.1945 vennero effettuati due consistenti attacchi su altrettanti obiettivi nemici in Alto Friuli, rispettivamente da 16 P.38 del 14 Figther Group e da ben 27 B.24 del 456 th e del 459 th Bomber Group: ancora oggi invece lopinione pubblica italiana continua a ritenere che il 25.4.1945 sia la data in cui sul territorio nazionale si ebbe il termine delle ostilit che invece durarono sino al 7.5.1945 !

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A completamento dellopera due interessanti capitoli di storia aeronautica: il primo dedicato alla presenza del ricognitore a reazione Arado 234 Blitz della Luftwaffe ad Osoppo a partire dal 23.2.1945 e sino ai primi del mese successivo; il secondo allatterraggio in emergenza di un MiG. 15 ungherese condotto sempre sullaeroporto di Osoppo da un pilota disertore il 14.8.1969, episodio che, descritto con dovizia di immagini e particolari oltre che da ritagli di giornali dellepoca, in pratica chiude la vita di questa sede aeroportuale. Purtroppo Michele DAronco erra nellintitolare il primo dei capitoli in questione (primo jet operativo in Italia ) in quanto i primi velivoli a reazione a solcare i cieli della Penisola in missioni da combattimento (i due Campini Caproni CC.2 del 1941 non erano dei veri e propri jets e comunque non andarono oltre alla fase di prototipo) furono i due YP.80 A Shooting Star del 1 Figther Group che basati a Foggia dal gennaio 1945 effettuarono voli sul Nord Italia (vedi Storia Illustrata n. 188 maggio 2009) .

 

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Analoga erronea indicazione sul MiG.15 ungherese (il primo MiG atterrato in Italia ) in quanto questo velivolo non fu il primo reattore sovietico ad atterrare in Italia essendo stato preceduto nel 1962 da un ricognitore MiG. 17 con insegne dellaviazione bulgara che effettu suo malgrado un atterraggio di emergenza in provincia di Bari; allepoca a Gioia del Colle cera la 36 Brigata Missili dellA.M.I. con i Jupiter e fu proprio questo episodio che fece scoprire ai vertici politico-militari italiani che il Meridione in pratica non aveva una difesa aerea in quanto il ricognitore bulgaro arriv tranquillamente in Puglia e se non fosse stato per un problema tecnico se ne sarebbe andato altrettanto tranquillamente non senza aver scattato diverse immagini della segretissima base missilistica dellA.M.I.

Il formato del libro poi (17x24) penalizza un po la fruibilit delle diverse immagini offerte (alcune anche a colori): comunque tutti questi rilievi non inficiano certo la validit dellinsieme del testo che va ribadito molto valido offrendo diversi interessanti spunti per ulteriori approfondimenti non solo agli appassionati di modellismo statico ma anche ai cultori di storia aeronautica italiana.

Per ulteriori informazioni : avianifulvio@interfree.it.

Gabriele Luciani