Aer. Macchi C. 205
MONOGRAFIA N. 27 ALI D’ITALIA – La Bancarella Aeronautica
Testo e  foto di Gabriele Luciani
Si ringrazia la Bancarella Aeronautica per la copia della monografia
 gentilmente fornita in recensione

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L’Aer.Macchi C. 205 “Veltro” è il caccia italiano con motore tedesco Daimler Benz DB.605A costruito nel maggior numero di esemplari; inoltre, è stato impiegato da tre aeronautiche italiane (R.A., A.N.R., A.M.) ed ha finito la propria carriera in Egitto, nella prima guerra arabo-istraeliana. Il Veltro però era in pratica una versione rimotorizzata del precedente Aer. Macchi C. 202 “Folgore” e l’essere stato un epigono di un caccia così famoso lo ha messo in può in ombra nella considerazione degli storici e degli appassionati. Ad esempio negli anni ’70 l’editore statunitense Squadron dedicò uno al Folgore uno dei suoi “in action” ed alla fine della stessa pubblicazione c’erano alcune pagine sul Veltro…La storia si è ripetuta recentemente quando la serie Ali e Colori ha dedicato l’intera monografia numero 4 e quasi oltre metà della numero 5 alle mimetiche del C.202 e solo la restante parte della numero 5 a quelle del C.205…Anche i responsabili della collana “Ali d’Italia” hanno aspettato la ventisettesima uscita per dedicare una monografia al Veltro: praticamente tutti gli aerei più importanti della aeronautica italiana degli anni 30/40 erano già stati presi in considerazione e ora rimangono solo il Re.2000, il Re.2002 e l’S.81…

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Finalmente quindi, la collana Ali d’Italia si occupa del C. 205 con una monografia a firma di Giorgio Apostolo, Gianni Cattaneo e Giovanni Massimello, tre fra i più noti autori italiani in campo aeronautico, cui si aggiunge la maestria di Angelo Brioschi che ha realizzato i profili a colori ed i trittici in scala 1/72 ed 1/48 che corredano il testo. L’analisi della storia del Veltro parte dalla sua genesi che lo ha visto nascere appunto come C.202 bis in attesa del “vero” 205, ovvero l’Orione che aveva fusoliera ed ali allungate. Il primo volo del prototipo è del 14 aprile 1942 ed i primi Veltro della serie I, quelli dotati solo di due mitragliatrici da 12,7 mm in fusoliera e due da 7,7 mm nelle ali, con l’asta dell’antenna uguale a quella dei C.202, giungono nei reparti della Regia Aeronautica alla fine del 1942. Si passa poi all’esame dell’impiego operativo contro le formazioni aeree alleate sempre più minacciose contro il territorio italiano, dell’impiego post-armistiziale finendo con la storia dei C.205 in Egitto: il testo è sufficientemente descrittivo ed è corredato da molte foto di Veltro già presenti  su periodici e monografie degli anni 70 ed oramai irreperibili oppure su volumi della Apostolo Edizioni. Qualche immagine inedita o comunque vista rarissimamente comunque c’è (due foto di Veltro della A.N.R. ed una della aviazione  egiziana) ma chi come me si aspettava di vedere finalmente foto di Veltro terza serie della R.A. prima dell’armistizio oppure del 10° gr. del 4° Stormo durante la cobelligeranza, non potrà non rimanere deluso per la loro assenza…L’unica foto che ho visto di un 205 terza serie della R.A. prima dell’armistizio fino ad ora è solo quella di un velivolo della 90° sq. del 10° gr. del 4° Stormo (esemplare 90-2) che, era presente nel libretto allegato al kit in 1/72 della Delta che nella prima metà degli anni 70, fu dedicato al Veltro (n.b.: il libretto in questione, realizzato dai f.lli Gualdoni titolari della Cunarmodel e noti disegnatori aeronautici negli anni 70-80, non fu più reinserito quando nel 1988 lo stampo del modello  fu recuperato e distribuito insieme agli altri kits della Delta  dal Soldatino Modellismo con il marchio Delta 2) . Tale foto purtroppo fa vedere solo la parte sinistra del velivolo a partire dall’abitacolo e fino ai piani di coda: si vede comunque che è un terza serie per via dell’asta dell’antenna e per la scritta in coda “Serie III”.

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Segnalai ed inviai via mail nel marzo 2008 questa immagine ad Angelo Brioschi che ha realizzato il relativo profilo a colori, ristretto proprio alla parte visibile dell’aereo, inserito nel paginone che ospita le viste fondamentali di un analogo velivolo della 91° sq. del 10° gr. del 4° Stormo. Gli altri profili a colori sono 10, 5 nuovi  e 5 già visti sul citato numero 5 della serie Ali e Colori fra cui quello del primo prototipo dell’Orione. Per questo ultimo e per il secondo prototipo c’è nel testo una descrizione storico tecnica ed un profilo al tratto della fusoliera vista dal lato sinistro ma purtroppo per entrambi non c’è una pianta delle ali di questi velivoli che come la fusoliera erano ben diverse da quelle del Veltro: è un peccato che insieme ai disegni al tratto  in scala 1/72 per il 205 prima serie ed in scala 1/48 per il Veltro terza serie non sia stata inserita anche una pianta alare di uno dei due Orione, sarebbe stato un interessante stimolo anche per qualche produttore modellistico…
A completamento della  monografia c’è un elemento nuovo e molto importante: un elenco di tutte le Matricole Militari dei Veltro costruiti e dei 202 trasformati con DB 605A in 205, con una sintetica storia individuale di ogni velivolo. E’ l’anticipazione di un impegnativo   lavoro che prenderà in considerazione non solo il Veltro ma anche il C.200 ed il C.202,molto importante per storici e modellisti.

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Infine  la nota modellistica a cura di Paolo Waldis che descrive abbastanza bene tutti i modelli dedicati al Veltro nelle scale 1/72 (dove la scelta obbligata è il kit Italeri) ed 1/48 (in questo si deve scegliere il modello Hasegawa) ma non quelli in 1/32 recentemente usciti. Si tratta di due prodotti realizzati da Pacific Coast  Models (che ha commissionato una serie di kits in 1/32 dedicati a velivoli italiani ad alcune ditte della repubblica Ceca) e dalla 21st Century. Questo ultimo non ha avuto una distribuzione “regolare” in Italia (per una sua descrizione vedere al sito ) a differenza del  Veltro della Pacific Coast  Models  che  però sta divenendo rapidamente irreperibile (sono venuto a conoscenza a fine ottobre 2007 che solo uno o due kit di questi 205 della Pacific Coast  Models si potevano ancora  trovare ad esempio da Mondoridotto di Pisa o dal Soldatino Modellismo di Milano) e che riproduce forme e dimensioni del velivolo reale seguendo pedissequamente  i disegni in scala  di Angelo Brioschi (fotocopiate al 150% i piani in 1/48 e vedrete). Si tratta di un modello realizzato in plastica tipo short run (credo realizzato dalla MPM)   composto da tre grandi stampate, una lastra di foto incisioni, parti in resina e tettuccio in plastica, quasi del tutto identico al modello del 202 della stessa  Pacific Coast  Models. Questa comunione di parti (in pratica ci sono solo differenti pezzi in resina che raffigurano il cofano motore inferiore ed i due radiatori dell’olio) fa sì che il modello del Folgore abbia più problemi rispetto al Veltro cui manca il blindo vetro anteriore del parabrezza, la pareti centrali superiori dei vani carrelli principali, e ha i portellini laterali di accesso alla radio ed alla cassetta del pronto soccorso identici a quelli del Folgore mentre in realtà erano differenti, un particolare che si nota proprio in questa scala così grande. Le decals realizzate dalla Cartograf consentono di realizzare lo stesso velivolo della 91° sq. del 10° gr. del 4° Stormo del profilo a colori di Angelo Brioschi, due prima serie rispettivamente della 352° sq del 51°st. e della 81° sq. del 1°st, tutti della Regia Aeronautica prima dell’8.9.1943. Vi sono un aereo della Luftwaffe e poi tre velivoli della A.N.R. , il rosso 3 della 2° sq. del 1° gr. ct. “Vespa Arrabiata” che come i precedenti ha la mimetica ad amebe Verde Oliva scuro 2 su Nocciola Chiaro 4,  l’azzurro 1 della 3° sq del 1° gr.ct. “Arciere” (è quello che ha la fusoliera della prima serie con le ali della terza serie) e il rosso 23 del 1° sq del 1° gr.ct. “Asso di Bastoni”, questi ultimi due con mimetica nei grigi RLM . A dispetto delle dimensioni, non è un kit difficile da montare e il lavoro di super dettaglio sarà certo facilitato con la monografia n. 27 di Ali d’Italia!
Gabriele Luciani