North American
XB 70/A Valkyrie
Scala 1/72 -
Kit Italeri nĦ 1282
Modello, testo
e foto di Silvio Pietropaolo
Si ringrazia
la ditta MBL Modellismo di Trento
Per aver messo
a disposizione il kit oggetto dellĠarticolo
Bianco ed aggraziato come un gigantesco cigno lĠXB
70 Valkyrie un aereo che affascina molti appassionati di aeronautica e
modellismo. Infatti molti modellisti hanno fatto carte false per reperire
questo modello, prima dellĠuscita del kit Italeri, disposti a spendere cifre
elevate su e-bay per accaparrarsi una delle ultime scatole AMT ancora in
circolazione. Molti modellisti hanno la scatola AMT nel proprio magazzino kit
oppure hanno acquistato la scatola Italeri. Ma di modelli montati di questo
mastodontico velivolo se ne sono sempre visti piuttosto pochi in giro; anche
nello sconfinato Aircraft Resource Center i modelli presentati di questo esareattore
si contano sulla punta delle dita. Il velivolo effettu il suo ultimo volo lĠanno
in cui sono nato e fin da piccolo questĠaereo e questo modello sono sempre
stati il mio chiodo fisso. Oggi, Il modello dellĠaereo pi imponente che lĠuomo
abbia mai realizzato, fa parte della mia collezione e mi riempie un poĠ di
soddisfazione aver portato a termine il suo montaggio. Andiamo ora ad
analizzare passo passo la costruzione di questo splendido aeroplano in scala
1/72.
Dal kit Italeri, senza imbarcarsi in impegnative
conversioni, possibile ricavare soltanto lĠesemplare Sn. 20001 primo prototipo
o XB 70 A per cui su questo velivolo che subito ho indirizzato la mia
attenzione. Per altro il 20001 lĠunico XB 70 Valkyrie ancora esistente e conservato nellĠAir
& Space Museum della Wright Patterson AFB e come tale e meglio documentato
anche a causa della sua vita operativa decisamente pi lunga e culminata nei
vari voli sperimentali per conto della NASA. Nel kit italeri sono altres
persenti le decalcomanie per riprodurre lĠesemplare Sn. 20207, secondo
prototipo o XB 70 B, cosa che per sarebbe possibile soltanto sobbarcandosi un
complesso lavoro di modifica allĠinclinazione dellĠala, dato che il kit non
riproduce la classica inclinazione della parte fissa delle ali di 5Ħ verso
lĠalto, tipica del secondo esemplare di questo velivolo. Per cui si comincia
dallo studio delle foto per ricostruire le varie varianti dei periodi di tests
del primo esemplare che ha spesso subto variazioni di colorazione in alcune
parti della cellula oltre che aggiunte di sensori e strumentazione sempre
differenti a seconda delle fasi della sperimentazione. Avendo trovato foto
sicure ho voluto optare per riprodurre il 20001 verso la fine della sua vita
durante gli ultimi voli in carico alla NASA e caratterizzata dalla vistosa
fascia gialla sulle derive, dalla segnaletica per le riprese video fotografiche
dei tests flight soltanto sul lato di sx, da due antenne a lama rettangolari
una sulla parte supero-posteriore della fusoliera ed una sullĠala sx
individuata da un piccolo trapezio di colore nero e da una walkway indicata da
una bordatura sottile rossa che correva intorno a questĠantenna. Come tutti i
modelli anche con la Valkiria, lĠassemblaggio inizia dallĠabitacolo.
La vasca riproduce correttamente il modulo di
sopravvivenza con i due seggiolini-capsula di salvataggio, le cloches a
volantino ed il pannello strumenti riproducibile con decals. Sicuramente tutto
maggiormente dettagliabile, ma dato che una volta messo dentro non si vedr
praticamente nulla sarebbe tutto lavoro sprecato.
Si comincia a questo punto a montare la lunga
fusoliera in due parti ognuna lunga pi di un caccia di generosi dimensioni. I
riscontri per il montaggio sono pochi e piccoli per cui necessario creare
nuovi riscontri incollando lungo il bordo delle semifusoliere delle striscette di
plasticard al fine di migliorare lĠassemblaggio. Prima di chiudere le due valve
bene assottigliare con una fresa lo spessore del tetto della cabina dove
andr a combaciare con la vetratura del generoso parabrezza mobile.
Anche la giunzione delle due sezioni richiede deglĠinspessimenti
tramite plasticard.
Un buona prova dĠassemblaggio a secco importante
al fine di capire bene quali siano i problemi dovuti al montaggio difficoltoso
delle varie parti.
Il raffronto con un F 2000 Typhoon sempre in scala
1/72 ci offre una sensazione delle imponenti dimensioni di questo modello.
Il montaggio della cellula inizia dalla pancia del
velivolo che servir da appoggio alle ali. Vanno montate le paratie delle prese
dĠaria ed il complesso dei sei scarichi che sar bene dipingere subito a
spruzzo con gli Alclad II.
Gi in questa fase conviene cominciare ad effettuare
le tante stuccature necessarie a completare questo modello dato che una volta
montate le parti sarebbe poi complicato lavorare sulla lisciatura delle stesse.
Una buona limetta sar strumento insostituibile per migliorare il combaciare
dei pezzi, non sempre precisissimi negli incastri.
Anche la parte anteriore della fusoliera viene
preparata e stuccata; saranno necessari vari passaggi di stucco Tamiya sia
basic che fine e successive lisciature. Dalla parte interna si pu migliorare
lĠincollaggio passando la colla sulla giunzione dallĠinterno.
LĠassemblaggio delle parti superiori ed inferiori
destra sinistra dellĠala a delta una fase cruciale del montaggio. Nel
montaggio a secco avevo riscontrato una certa abbondanza tra la parte superiore
dellĠala e la parte inferiore soprattutto nella zona di coda. Ci provocava un
bruttissima fessura larga circa 3 mm. lungo il bordo dĠattacco nella zona
inferiore dellĠala. Al fine di avvicinare le parti e colmare questo gap ho
deciso di tagliare delle strisce di circa 1,5-2 mm. sul punto di contatto delle
due semiali superiori al fine di ÒstringereÓ la zona superiore e farla combaciare
con quella inferiore.
La zona dove stato
effettuato il taglio.
Per migliorare lĠincollaggio e la planarit delle
parti ho aggiunto delle piastre di spesso plasticard sia sopra che sotto la
zona di giunzione.
A questo punto, dopo aver fissato la pancia alle
ali, ho assemblato le parti anteriore e posteriore della fusoliera tramite la
colla Tamiya liquida, mantenendo le parti con del nastro isolante fino al
completamento della presa dellĠincollaggio.
Anche sotto le ali sar necessario effettuare estese
stuccature con i due putty Tamiya. Per movimentare un poĠ la staticit del
modello ho deciso di separare le parti mobili di ali, canard e derive in modo
da riposizionarle in posizione di riposo. Dato lĠelevato numero di sezioni dei
flaps bene segnare le parti in modo da rimontarle allĠesatta posizione
originaria.
Conviene iniziare dalle parti esterne mobili delle
ali, per il taglio io ho usato un Dremel collegato con un riduttore di potenza
elettrica e come lama un disco dentato
sempre di Dremel in acciaio armonico. Ci mi ha permesso di fare dei
tagli molto sottili.
La particolare posizione che
prendono i flaps ad impianto idraulico scarico
Anche le alette canard e le
derive hanno subto il taglio delle parti mobili.
Ora possiamo montare la
vetratura della cabina dopo aver scelto la configurazione ed averla mascherata.
Il kit italeri prevede la doppia opzione della vetratura in configurazione volo
supersonico e volo subsonico e rullaggio. Io ho optato per questa seconda
configurazione riproducendo il velivolo al parcheggio. LĠincollaggio della
parte trasparente stato fatto come sempre con la colla vinilica Vinavil, il
punto di giunzione con la fusoliera stato stuccato.
Con dei pezzettini di
plasticard e plastirod ho realizzato i quattro piccoli anemometri a lama e tubo
presenti ai lati inferiori del muso.
AllĠinterno delle prese
dĠaria sono stati inseriti due piccoli pitot ad L e con del plasticard sottile
ho realizzato le antenne a lama sia sopra che sotto la parte anteriore della
fusoliera. Tutte le pannelature in positivo sono state reincise aiutandomi con
le dime della Extratech e con la punta di un compasso infilata nel manico di un
taglierino a bisturi.
Ho preferito posizionare le
derive in posizione contrastante aperta come visto su alcune foto scattate
prima della musealizzazione del velivolo
Il preshading e la
verniciatura delle derive stato effettuato prima del montaggio.
Il tubo di pitot principale
sul muso stato tagliato via e rifatto con un pezzetto di filo elettrico
telefonico. Una volta mascherate le parti trasparenti ho cominciato la
verniciatura dando il nero come preshading lungo le pannellature e sulle parti
che poi effettivamente rimarranno nere ed esattamente il vasto pannello
antiriflesso e la zona delle cerniera di rotazione delle zone esterne delle
ali. A questo punto non resta che fare una cospicua scorta di barattolini di
bianco acrilico lucido e cominciare la lunga fase della pitturazione del colore
del velivolo dopo naturalmente aver mascherato le parti che vanno lasciate
nere.
Ho preferito usare il bianco
lucido Tamiya dato ad aerografo; ci mi ha permesso di dosare nelle varie
passate il livello di copertura del bianco sulla preombreggiatura in modo che
questĠultima non risultasse troppo evidente. Le prime mani sono state date a
bianco opaco per migliorare lĠaggrappo del colore.
Ancora qualche passata ed il
bianco sar del tono giusto.
Ed ecco il risultato finale,
piuttosto tenue, giusto per evitare lĠeffetto ÒfrigoriferoÓ. In effetti questo aeroplano era sempre
piuttosto immacolato.
Attendendo lĠasciugatura
delle varie fasi di della verniciatura, mi sono dedicato alla realizzazione di
due microscopici pitot per il volo ad alta velocit da calettare sul pitot
principale ed al dettaglio del carrello anteriore.
i due piccoli pitot
Sul carrello anteriore ho
aggiunto i tubi dellĠimpianto idraulico. Tutte le ruote sono state limate sul
battistrada in modo da eliminare la parte centrale rialzata.
Per la verniciatura dei
carrelli ho usato il magnesium con dei colpi di aluminium entrambi Alclad II. I
tipici pneumatici di colore metallico, di questo velivolo, sono stati dipinti
con il pale burnt metal Alclad II, il cerchione a pennello con il crome silver
Tamiya. Il battistrada stato sporcato a pennello asciutto con lĠantique
Bronze della serie authentic color degli smalti Humbrol e poi con la polvere
color ruggine dei weathering set Tamiya.
Dopo un ultimo lavaggio ad
olio in bruno Van Dick, ecco il risultato finale che mi ha soddisfatto molto. A questo punto dopo una
generale passata di Future ho iniziato il posizionamento delle decalcomanie con
i liquidi Microscale.
Il foglio decals fornisce i
codici e le segnaletiche sia dellĠXB 70 A che di quello B. per la particolare
versione riprodotta stato necessario auto costruirsi alcune segnaletiche che
le decals forniscono o di colore sbagliato o non le forniscono affatto. LĠesemplare
20001 verso la fine della sua vita operativa era caratterizzato dalla presenza
di alcune segnaletiche soltanto sul lato sx (guardando lĠaereo di fronte) per
facilitare le riprese fotografiche in volo. Esattamente sono delle linee a
forma di L allĠinterno delle derive, un segmento obliquo alla base della deriva
sx, 4 clessidre nere, una clessidra bianca sul pannello antiriflesso ed una
fascia che taglia il lato sx della fusoliera allĠaltezza dei Canard.
A questo punto si interrompe
la posa delle decal per dare una mano sigillante di future e cominciare il
lavaggio per evidenziare le linee delle pannellature tramite del grigio di
Payne ad olio molto diluito con del white spirit secondo una oculata ricetta
dellĠamico Andrea Vignocchi.
SullĠala di sx questo
esemplare ha portato installata unĠantenna a lama nera posizionata su una
piccola area triangolare di colore nero. La parte nera stata tagliata dalla
decal delle due walkways (che non devono essere utilizzate).
Tutta la fetta di ala che
corre dal bordo dĠattacco fino a questa antennina delimitata da un filetto di
colore rosso (non presente sul foglio decals) e che io ho realizzato
utilizzando le strisce di delimitazione delle walways del Tornado mimetico
A.M.I. in scala 1/72. La presenza di questa delimitazione poco nota e si
evince con molta difficolt ed
attenzione soltanto da alcune fotografie.
La clessidra bianca stata
realizzata tagliando due triangolini da una decal bianca.
Il pannello antiriflesso
stato selettivamente trattato con trasparente opaco Lifecolor lasciando alcuni
pannelli nel nero semilucido originale cos come evidenziato da alcune foto.
A questo punto arrivato il
momento di installare i carrelli e di montare i pitot calettati sul tubo
principale sul muso.
Sul carrello anteriore
necessario auto costruire i rimandi per la chiusura del portello rettangolare.
Anche sui carrelli ci sono
delle strisce nere per misurazioni fotometriche da riprodurre con striscioline
di decal nera tagliata da quella delle walkways.
AllĠinterno degli scarichi
stato fatto un lavaggio di bianco opaco.
I due piccoli Pitot per la
rilevazione ad alta velocit montati sul Pitot principale.
Dopo gli ultimi piccoli
ritocchi il grande uccello bianco terminato. Come sempre, quando finisco un
modello, fuori dalla porta di casa si vede appoggiata la scatola.
La Valkirya come aereo era
decisamente imponente, il modello racchiude a pieno questo fascino. Lo
stoccaggio di un modello del genere non semplice, io sono stato fortunato ed
ho risolto in questo modo.
Finalmente ci sono risucito,
un mio piccolo sogno divenuto realt la Valkirya fa parte della mia
collezione e mi potr fregiare di poterlo esibire in qualche esposizione o
mostra. Per ora ha partecipato alla Biennale di Verona dove ha ricevuto un
premio speciale categoria Aerei scala 1/72. Intanto vi auguro buona visione di
questo splendido immenso cigno biancoÉ
Buon Modellismo Silvio
Pietropaolo