0-6-0 Saddle Tank della Atchinson Topeka & Santa Fe Scala H0, tecniche d'invecchiamento

Come ormai qualcuno avrà capito sul nostro sito è stata attivata una nuova categoria dedicata al modellismo ferroviario. L'intento è portare anche sui modelli ferroviari, non proprio statici, le tecniche acquisite in 43 anni di attività modellistica in altri settori al fine di avere modelli più realisti e credibili anche se in movimento su impianti ferroviari in miniatura. Sempre più spesso si vedono sui plastici e nelle foto rotabili sporchi, usurati e dopo gli esempi sui carri merci presentati nelle nostre pagine oggi vi raccontiamo come procedere nelle tecniche di base per effettuare l'invecchiamento su una vaporiera.

Modello collezione Giulio Pasquinelli, weathering di Silvio Pietropaolo

Non c'è niente di più bello e carattersitico di una locomotiva a vapore, tra le più note quelle che tante volte abbiamo visto nei film western la classica locomotiva delle ferrovie americane. Il soggetto è interessante oltre che fortemente affascinante. Un esempio classico è la 0-6-0 Saddle Tank, una locotender 3 assi che ha operato per alcune compagnie ferroviarie americane del periodo tra cui la Atchinson Topeka e Santa Fe che poi è quella rappresentata dal nostro modello. la locomotiva che ci è stata inviata per farne la weatherizzazione è in scala H0 e prodotta dalla Bachman ed appartiene alla serie Spectrum che contraddistingue la linea di modelli a dettaglio migliorato, il modello è dotato di fari ed ha un controller digitale.

Come tutti i modelli ferroviari da scatola la locomotiva viene riprodotta pulita come uscita di fabbrica, ma le vaporiere perdono subito questo aspetto, per cui la prima cosa da fare è guardare foto di locomotive dato che queste macchine si sporcano in punti specifici ed in modo particolare per altro il tipo di sporco è specifico anche se in parte comune agli altri rotabili. In particolare lo sporco delle steam locomotives americane è specifico dato che percorrevano lunghi tragitti nei deserti o tra le montagne della California, dell'Arizona o del Texas. In genere nelle parti basse, c'è meno polvere da ruggine di colore mattone e più polvere di terreno di colore sabbia grigiastra. Nelle parti alte della caldaia invece si notano striature grigiastre dovute a colature di acqua e vapore in pressione, mentre la zona del carbone ingenere prende polvere di colore grigio chiaro. altre striature sulla caldaia sono di colore marrone ruggine scuro come pure le aree vicino alle chiodature possono opsitare ruggine ed eventuali colature. Invece il tipico colore nero sbiadisce e diventa coal black e presenta sbiaditure di colore grigio nelle superfici superioi. Altro sporco tipico delle vaporiere è il fumo che esce dalla ciminiera che interessa tutte le parti superiori della locomotiva lasciando una scia anche sul tetto. Una volta fatto questo studio possiamo iniziare a cambiare aspetto alla nostra Locotender 060. Va detto che per non rovinare l'integrità del modello le operazioni di weathering sono state eseguite senza smontare la locomotiva e su modello rifinito senza necessità di sostituire scritte o fregi, per cui mano ferma e procedere per gradi senza esagerazioni dato che poi non è facile tornare indietro.

Essendo la Loco piuttosto sporca di polvere tenacemente attaccata le operazioni sono iniziate con un leggero lavaggio con un pennellino inumidito in sola acqua senza usare saponi o detersivi per non rovinare le finiture.

in questo modo è stato possibile rimuovere la polvere per cominciare con la pitturazione degli effetti. Nella foto sotto si nota metà del tetto della cabina già ripulito ed il resto da pulire.

Le operazioni di weathering sono iniziate ripassando col marrone ruggine scuro della serie Streaking della Mig tutte le chiodature, le ruote, e toccando punti alti della caldaia.

Tale prodotto non è un lavaggio ma serve per fare effetti di striature, si passa a pennello, si lascia asciugare e quando opacizza può essere striato a piacere eliminando l'eccesso a macchia e lasciando la striatura.

Questo ci ha già permesso si avre un'ottimo effetto usura e stonalizzazione non eccessiva con la rappresentazioni di accumuli di sporco scuro e tracce di ruggine stonalizzando il nero uniforme.

Una volta asportato il prodotto in eccesso l'effetto e veramente gradevole. Terminata questa fase si passa agli effetti dati ad aerografo che saranno di desaturazione delle superfici, di attenuazione dell'evidenza di fregi e scritte e di spocatura, impolveramento, fuliggine e usura parti meccaniche. Si comincia con la desaturazione.


La desaturazione è una tecnica molto diffusa nel modellismo aeronautico o dei mezzi militari si tratta di spruzzare delle mani poco coprenti e diluite del colore base che stiamo usando ma leggermente schiarito. Normalmente si ottiene facendo delle velate a bassa pressione del colore sbiadito e molto diluito all'interno delle pannellature in particolare sulle superfici superiori e laterali del modello. Nel caso del nero si ottiene con del nero leggermente schiarito con del grigio medio. Utilizzando i colori della Kcolors possiamo operare in maniera diversa dato che possiamo creare filtri schiarenti di qualsivoglia colore schiarendolo e mischiandolo col Color Blender. In questo modo avremo perfetti filtri schiarenti non annaccuati e perfettamente controllabili in fase di spruzzatura. Quindi con 5 gocce di nero, due di Light Gull Gray 36440 ed il 70% di Color Blender schiariamo i pannelli sul tetto della locomotiva e facciamo alcune striature sulla caldaia.

Stessa cosa abbiamo fatto sulla parte posteriore di discesa della carboniera. Allo stesso modo si è proceduto per le sporcature utilizzando per l'usura parti meccaniche del marrone ruggine 30109 ed una goccia di nero e Color Blender. Per la polvere invece ho usato del marrone 30219, con del grigio 36473 poche gocce di ognuno  e Color Blender, spruzzato in maniera irregolare nelle parti basse della parte dei cinematismo della trasmissione  e delle ruote. Con lo stesso miscuglio ho sporcato le parti basse della cassa, lateralmente, avanti e dietro insistendo anche sulle scritte e numeri per attenuarne il contrasto.

Il risultato è quello che si vede in foto e ci permette di mettere nellla nostra collezione un modello diverso da quelli che possiamo trovare nei cataloghi delle ditte. Alcuni punti del modello avrebbero necessitato di operazioni più invasive che esulavano dalla mera sporcatura come ad esempio la stuccatura della tanichetta sopra lo stantuffo. Ma non potendo smontare la parte si è preferito soprassedere e lasciarla come uscita dall'assemblaggio in fabbrica.

Con la luce giusta la nostra Locotender sembra prendere vita e perde quell'aspetto anonimo da trenino elettrico.

Non avendo carri americani volevo provare che effetto facesse questa weathered steam locomotive con dei carri merci altrettanto vissuti, per cui ho voluto fare qualche foto con due miei lavori recenti da kits italeri in plastica lascio a voi i commenti.

Buon Ferromodellismo

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