Abbiamo rotto la scatola del Soviet Ball Tank "Sharotank" kit 40001 Miniart scala 1/35

Tra le novità di fine 2018 Miniart ha presentato un soggetto che ci ha lasciato a dir poco sbigottiti. Lo abbiamo chiamato "PallaTank" in maniera informale, ma è realmente esistito? Rompiamo la scatola e scopriamo insieme cosa ci troviamo dentro questo sorprendente kit.

Testo e foto di Silvio Pietropaolo. Si ringrazia Pama Trade per aver concesso il kit oggetto dell'articolo. Il presente articolo rientra nella casistica altre forme di pubblicità secondo la normativa vigente.

Ma è veramente esistito? sulla scatola la scritta What If...? Serie lascia adito a pochi dubbi. Però qualcosa forse si era mosso, qualcosa forse stava bollendo in pentola o nella testa di qualche cervellotico ingegnere russo.

foto dal blog TheModellingNews.com

La fissazione della creazione dell'arma assoluta per vincere il conflitto e sbaragliare il nemico era sicuramente una fissazione della Germania ed anche della Russia. i tedeshi in effetti qualcosa di simile lo avevano quasi realizzato dato che qualcosa in qualche museo c'è, ma di questo pallone corazzato russo non sono rimaste tracce tangibili se non un disegno alquanto esplicativo. Un blue print come di solito vengono chiamate le vecchie cianografie con due eloquenti sezioni verticali che permettono di ricostruire anche le parti interne di questo pallatank.

foto dal blog TheModellingNews.com

Quindi tra foto tarocccate, disegni assai parziali e mancanza assoluta di riscontri tangibili la nostra pallatank non sarebbe esistita e tutto quello che possiamo avere in mano è il bel kit MiniArt.

Sinceramente presentare un kit del genere è fin troppo facile: il soggetto ha fascino da vendere, il dettaglio interno ed esterno è assai efficace e non ci sarà certo qualche contarivetti che passa ai raggi X ogni parola che scrivo, colorazioni tutte (sei) accattivanti e tutte valide (tanto sono inventate). Per cui kit bello, di sano e puro divertimento con interni che farebbero impallidire un carro vero. Ve lo consiglio vivamente!!! Ma apriamo...hem scusate Rompiamo... la scatola per vedere cosa troviamo dentro.

Manuale di riferimento carta patinata e stampa a colori che da subito ci dice interni completamente dettagliati, portelli completamente apribili, 6 versioni, parti trasparenti, alto dettaglio esterno e che vogliamo di più? Sicuramente il kit è più vero di un carro vero. Ah dimenticavo le forme sono pienamente rispettate (tanto è una palla e c'è solo il disegno in sezione).  Tante stampate e colorazioni tutte assai accattivanti sinceramente fare una scelta è cosa ardua ci vorrebbero sei kit e farle tutte.Tra le versioni una tedesca catturata ed una polacca.

Molto bello anche il foglio decals di buona fattura e bella stampa con finitura lucida, sulla colorazione ci si potrà scatenare in sporcature, desaturazioni, cipping grattature, strisciature e chi più ne ha più ne metta per altro consigliamo l'accostamento del kit MiniArt con i figurini di equipaggio carri russi che permetteranno di riprodure una plausibile situazione operativa come quella simulata nella foto sopra.

Pur trattandosi di soggetto di fantasia comunque la MiniArt ha fatto le cose per bene indicando per filo e per segno tutti i colori necessari per realizzare la nostra pallatank per altro con riferimenti per 9 marche di colori diverse.

Aprendo il manuale ci rendiamo conto che dentro, questa pallatank era meno campata in aria di quello che sembra, dato che troviamo motore, sistema di trasmissione del moto alla fascia di trazione centrale, seggiolini per l'equipaggio per il carrista e gli armieri, riservette munizioni, portelli, oblò. Certo sicuramente dentro le temperature chissà quanto salivano ed il rumore doveva essere assordante ma in effetti questa cosa poteva anche funzionare.

In effetti, analizzando la conformazione del mezzo, l'unico punto dolente nella funzionalità del mezzo era dovuta alla chiara debolezza delle sospensioni delle rotelle laterali che sicuramente non avrebbero potuto tenere in piedi, stabilizzata sulla fascia di trazione, il peso considerevole della palla corazzata realizzata in fusione. Per cui bastava che saltasse una di queste rotelle per far perdere stabilità alla sfera.

La plastica è tanta, bella e dettagliata sia negli esterni che negli interni come già detto al riproduzione degli organi interni è completa con il monoblocco di telaio, motore e ruota di trasmissione tutte sistemate nella parte bassa al fine di dare stabilità alla ruota dato che non esistevano giroscopi laser all'epoca e il baricentro basso aiiutava l'efficenza dei giroscopi elettromeccanici di cui sicuramente il veicolo era dotato.

La fascia di trazione, suppongo in gomma dura nel veicolo reale, è riprodotta da quattro archi in plastica con il battistrada in rilevo con disegno a V.

il telaio è composto da due anelli collegati tra di loro e realizzanti un basso cilindro a cui vengono fissati i due gusci. Su questo telaio scorre a mò di rotaia su dei cuscinetti la fascia di trazione esterna, il cui moto è trasmesso tramite una ruota direttamente collegata al motore.

Insomma tanti dettagli da mettere insieme e quasi tutti componenti di carattere meccanico da mettere all'interno, mentre all'esterno avremo le canne dei cannoncini laterali, le mitragliatrici anteriori e le sospensioni delle rotelle. Inutile dire che in una situazione di questo tipo lasciare i portelli aperti è d'obbligo dato l'immenso dettaglio che abbiamo all'interno.

Insoma Ve l'ho scritto e Ve lo ripeto, ci sono scatole che non si comprano per veridicità storica, ma si comprano per puro divertimento lo è sicuramente il phantomatico Disco Volante del Terzo Reich (di recente riedito dalla Revell in scala 1/72) e lo è sicuramente questa Pallatank russa che potrà piacere a storici, complottisti ed affascinati da Fantasy e fumetti e poi come la vedete su un tavolo da gioco di Warhammer 40k? Meditate gente...meditate!

Buon Modellismo

 

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