Abbiamo rotto la scatola del Flettner FL 282 V 6 Kolibri, Kit n° 41001 MiniArt scala 1/35

Tra i tanti progetti innovativi messi in cantiere dagli ingegneri militari tedeschi durante la II WW quello dell'FL 282 Kolibri è sicuramente uno tra i più interessanti. Presentiamo un nuovo kit MiniArt che permette di riprodurre al meglio questo peculiare soggetto in scala 1/35.

Testo e foto di Silvio Pietropaolo

Il presente articolo rientra nella casistica "altre forme di pubblicità" a titolo gratuito ai sensi della normativa vigente.

Si ringrazia Pama Trade, distributore MiniArt per aver concesso il kit oggetto della presentazione.

A prima vista sembrerebbe un autogiro, qualcuno potrebbe scambiarlo per un deltaplano a motore senza l'ala in tela tesa ma, anche se strano nella sua configurazione di trabiccolo volante, il Flettner FL 282 V 6 Kolibri era un elicottero a tutti gli effetti, pur se con una architettura tecnica assai anomala. Fu realizzato in Germania durante il secondo conflitto mondiale come elicottero da osservazione o ricognizione con particolare interesse per l'uso a bordo delle unità navali anche grazie alle sue dimensioni contenute e la sua facile stivabilità. La sua formula ad ala rotante era basata su un'architettura che prevedeva due rotori affiancati trasversalmente e disposti a V tanto che i dischi dei due rotori si incrociavano per questo motivo il Kolibri era dotato anche di un'elica traente per l'avanzamento e non aveva rotore anticoppia; in quanto la coppia era annullata utilizzando i rotori in fase controrotante uno rispetto all'altro. Qualcuno di questi velivoli andò a finire in mano degli alleati sia inglesi che americani che ne studiarono il comportamento nel funzionamento ed in volo e con le conoscenze tecniche ottenute realizzarono il Kaman K 225, il Kaman HH 43 Husky e la Kaman ancora oggi produce elicotteri con questa particolare formula di cui il Kolibri è il capostipide ispiratore.

Già riprodotto in altre scale, la MiniArt ci presenta questo ottimo kit in scala 1/35. Qualche aeroplanaro si chiederà ma perchè in scala 1/35 che non è scala da aeroplanari?  In effetti il soggetto è piccolo ed in scala 1/48 può risultare troppo minuscolo. Come pure, data la peculiarità del soggetto, un modello in scala 1/32 avrebbe precluso una marea di diormizzazioni con tanti mezzi e figurini militari che sono in scala 1/35.

Quindi perchè no in scala 1/35? In effetti aprendo la scatola ci si rende conto che questa è proprio la scala giusta per avere un bel modello, dettagliato e di dimensioni consone per dare la giusta soddisfazione al modellista che lo costruirà. La scatola è piena di parti in plastica, tante e tanto piccole ben 172, due trasparenti ed 11 fotoincisioni. Il modello non è per tutti e non lo consigliamo ad un neofita. E' un modello complesso e prezioso con dettaglio assoluto. Tutte le parti del velivolo sono a vista e sono riprodotte con dovizia di dettagli. E' un kit per modellisti esperti e vedendolo ho subito pensato ad alcuni amici ottimi modellisti pugliesi come Giuseppe Grande e Natale Lapedota, che tanto si esaltano nel costruire modelli naked, senza compromessi e di grande pregio. Noi faremo un esperimento al contrario e cioè farò montare questo modello a mio figlio Raimondo che è un buon modellista ma non ha la mia esperienza così vediamo cosa ne tira fuori.

La ditta Ucraina ci propone il suo primo velivolo in scatola di montaggio, conosciamo già i suoi ottimi carri di cui il Tiran con interni (Che presto ci presenterà Gabriele Luciani) rappresenta l'apoteosi massima. Il primo kit MiniArt che riproduce un velivolo ci fa subito pensare che, dato il livello proposto, la speranza è che questa ditta ucraina continui su questa via con tanti altri soggetti di tipo aeronautico.

Gli schemi di montaggio sono un vero e proprio manualetto, i disegni delle quattro versioni sono a colori, lista colori per le marche Vallejo, Mr. Color, Humbroll, Testors ed Ammo Mig. Gli schemi sono dettagliati e precisi il solo esploso del montaggio del motore stellare a 7 cilindri è uno spettacolo da vedere.

Subito nella scatola risalta una bustina di cartoncino rigido che conserva e protegge in maniera impeccabile la lastrina di ottone fotoinciso che, per non saper ne leggere e ne scrivere, ha anche una pellicola in cellophane da pelare via.

Il foglio decals è ben stampato in finitura opaca con poco bordo intorno ai soggetti,

una finezza la abbiamo nelle decalcomanie del pannello strumenti che è disponibile a decal unica trasparente con i quadranti stampati ma pure in configurazione con i quadranti tutti separati da inserire nei loro alloggiamenti sul cruscotto.

Le parti sono tutte ben stampate senza ammanchi anche per i pezzi più sottili e piccoli. Proprio la finezza di queste parti richiede modellisti esperti ed attenti che siano in grado di distaccare le parti dagli sprue con delicatezza e senza danneggiarle. Particolare attenzione va sicuramente posta nel montaggio delle quattro pale dei due rotori bipala che hanno i supporti molto lunghi e sottili, in caso si dovessero spezzare sarebbero difficili da reincollare con l'intera pala a sbalzo.

Insomma un kit prezioso e di grande pregio. Non di semplice montaggio data la sua particolare architettura e la miriade di piccoli pezzi e dettagli da assemblare. Un kit che anche montato e dipinto da scatola ci permetterà di ottenere un modello da concorso di elevatissimo livello da dioramizzare con una Kubelvagen o con un Maggiolino o con un Kettenkrad oppure sulla base di appontaggio di una delle unità navali tedesche. Gran gettaglio e grande cura dei particolari da parte di questa casa modellistica Ucraina che ha acquisito molto credito tra i modellisti amanti dei mezzi militari storici e che si è anche distinta in ottimi accessori per dioramizzazioni urbane e figurini. Con questo kit MiniArt si affaccia nel settore dei velivoli e già il primo colpo è un colpo a segno perfettamente centrato che farà molto piacere ai modellisti appassionati.

Buon modellismo... come sempre a seguire tutte le foto di stampate ed istruzioni con tanti dettagli.

 

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