Abbiamo rotto la scatola dell'F 15C "Eagle" kit Italeri n° 2763 scala 1/48
In tanti anni di modellismo, pur avendo circa 200 kit accatastati in taverna, non mi era ancora capitato di avere tra le mani un F 15 Italeri in scala 1/48. Aprendo la scatola ne sono rimasto piacevolmente colpito e nell'articolo di seguito Vi spego perchè.
Testo e foto di Silvio Pietropaolo
Si ringrazia Pama Trade ed Italeri per aver messo a disposizione il kit oggetto della presentazione.
F 15 Italeri...questo sconosciuto! Nel mio perregrinare modellistico per gruppi Facebook, siti di modellismo statico, ed esposizioni o mostre concorso, ho sempre trovato tanti F 15 in scala 1/48. Ma ho visto parlare smpre poco dell'Eagle del nostro Produttore Nazionale. Si sa i modellisti Italiani sono sempre molto critici e piuttosto esterofili e nei "bar dello sport" modellistici in genere si cita Italeri soltanto per puntualizzare il pelo nell'uovo di questo o quel modello o criticare scelte di soggetti o altro.
Correttezza e coerenza vorrebbe che chi è sempre così pronto ed abile nella critica lo fosse anche analogamente nell'evidenziare i prodotti con buon rapporto qualità prezzo. Ma questo di solito non avviene e quindi validi prodotti, come quello di cui mi accingo a scrivere, passano spesso inosservati nella distrazione generale o nella smania della continua ricerca del kit cinese superaccessoriato e supercostoso ma spesso con qualche grave errore di forma.
In questo limbo scaturito dalla generalizzata politica omertosa di certa opinione modellistica, sono distrattamente precipitato pure io, anche se da sempre ben disposto a accettare benevolmente i modelli italeri per la loro generale correttezza delle forme, il limitato numero di pezzi, i loro prezzi accessibili ed i fogli decals molto ben stampati e ricchi. Costruire i modelli Italeri mi ha sempre divertito dato che il montaggio procede spedito e veloce senta troppi fronzoli ed in caso di necessità di iperdettaglio ci si può divertire in autocostruzione o, per i più pigri, aggiungere set in fotoincisioni e resina.
Per cui, anche a causa del fatto che l'Aquila della MDD in passato non ha mai destato nel sottoscritto particolare interesse almeno fino a quando non se ne è iniziato l'utilizzo come aggressor, non avevo mai soffermato la mia attenzione sull'F 15 Italeri anche perchè il soggetto non è tra i miei preferiti. L'uscita nello scorso luglio del kit Italeri n° 2763, dedicato agli F 15C protagonisti della Guerra del Golfo in occasione del 25° anniversario del conflitto, ha fatto salire in me la curiosità e sopratutto il dubbio: ma perchè degli F 15 Italeri di solito non se ne parla? Voglio indagare. Il Mio modo di indagare non è andare a scopiazzare articoli di altri siti o riviste in giro, ma è aprire la scatola e confrontarla con la mia documentazione e sopratutto con altri kit di riferimento utilizzando il sistema della così detta pubblicità comparativa e vedendo pregi e difetti almeno quelli più evidenti dato che come sempre l'analisi più dettagliata viene sempre fatta in fase di montaggio e con le foto alla mano.
Il nostro raffronto di "rottura di scatole" lo facciamo, quindi, con un kit concorrente di un marchio blasonato (forse il più blasonato, Tamiya) che offre una delle migliori riproduzioni in circolazione (almeno come dettaglio esterno e forme del velivolo) e tenendo conto del fatto che stiamo parlando di un kit in scala 1/48 in fascia di prezzo inferiore ai 30 euro (29 euro a listino Shop Italeri). Quindi direi di andare a vedere nella scatola com'è fatto questo sconosciuto kit Italeri dell'F 15C che già dalla sua ci offre forse il prezzo più basso della categoria 1/48.
Come già detto in passato, caratteristica comune a tutte le nuove scatole Italeri sono una accattivante Boxart, con rappresentazioni di decals e varianti riproducibili sulle facce laterali della scatola, Istruzioni chiare con tre viste a colori e fogli decals veramente al top della produzione mondiale con molte versioni alternative disponibili (ben 4 nella scatola in questione tutte dedicate a velivoli Americani e Sauditi partecipanti alla prima Guerra del Golfo).
Abbiamo quindi una prima certezza che se compriamo questo kit non sarà necessario spendere ulteriori 16 euro minimo per comperare un foglio decals aggiuntivo dato quello fornito nella scatola è di ottimo disegno, stampa e fattura e perfettamente utilizzabile con la sicurezza di avere fregi che sembreranno dipinti sul modello se utilizzate le opportune procedure per posare le decals.
Le decals sono della Cartograph e questa è già una garanzia. Grande dettaglio e precisione di stampa, bordo pellicola praticamente nullo, lucide e gommose per aderire bene anche alle superfici curve. Per avere un risultato a prova di silvering la procedura è semplice: dare un buon trasparente lucido sul modello per creare una superficie d'appoggio liscia, posare la decals con il Microscale Micro Set, tamponare e lasciare asciugare, dare sopra la decals il liquido Microscale Micro Sol, lasciare agire ed asciugare, dare una seconda mano di trasparente lucido se vanno fatti lavaggi oppure il trasparente di finitura (in questo caso opaco o satinato) da dare come finale. Interessante sul foglio la riproduzione di alcuni fregi argentati veramente molto belli.
Le scatole tamiya ed italeri si equivalgono come dimensione anche se quella italeri dentro ha più parti. Le stampate di questo F 15C ci propongono tutto quello che serve per realizzare un buon modello. Il dettaglio ha una caratteristica di solito non riscontrata in altri kit e che a qualcuno potrebbe far storcere il naso ma che in effetti è il tentativo di una più fedele riroduzione di certi dettagli che spesso gli aerei hanno anche a rilievo.
Tutto il velivolo ha le pannellature in negativo incise ma sulle superfici troviamo alcuni dettagli in fine rilievo come ad esempio i puntini riproducenti le viti dei pannelli d'ispezione o il bordo di alcune delle griglie principali. Secondo molti parlatori del modellismo italiano, la presenza di qualsivoglia asperità o rilievo viene vissuta come una bestemmia, un sacrilegio contro il dogma del negativo ad ogni costo. Esempio eclatante di questa mentalità bacata è il caso del cono di coda dell'AMX della Kinetic dove successivamente all'uscita del kit della versione monoposto, che aveva il cono di coda con i rivetti riprodotti a rilievo (come nel velivoli reale), a seguito delle sonore proteste di alcuni modellisti italiani (...sembra un carro armato... ed altre frasi di questo tipo), nel rilasciare il kit della versione biposto, modificarono lo stampo correggendo (sbagliando) i rivetti e facendoli incisi in negativo. Noi invece qualche rilievo sui modelli lo gradiamo poi in questo caso il dettaglio è di ottima finezza. Comunque a chi proprio la cosa non dovesse andare giù è facilissimo rimuovere questi finissimi rivetti con un colpo di carta abrasiva oppure con la punta di un compasso trasformarli in negativo.
Rispetto al Tamiya il kit Italeri propone miglior dettaglio all'interno del vano aerofreno e gli scarichi nella versione senza flabelli copri aste di controllo della geometria degli ugelli. Anche l'F 15C Italeri fornisce le parti per la riproduzione del radar che naturalmente richiederà di lasciare il radome aperto, l'abitacolo ha pannelli lisci da rifinire con le ottime decals oppure con fotoincisioni da acquistare a parte. Il seggiolino Aces è di buona fattura da rifinire con le cinture di sicurezza autocostruite da da fotoincisioni.
Tra le peculiarità del kit abbiamo la scaletta estesa, i coperchi rigidi dell'imboccatura delle prese d'aria, canopy aperto chiuso, aerofreno aperto chiuso e come già detto anche radome aperto chiuso con riproduzione del radar e vano avionica dietro l'abitacolo. Di buona fattura i carrelli con i loro vani. Le ruote riproducono quelle montate sui C anche se sono mancanti della ghiera dei bulloni esterni ed i fori del cerchione sono troppo verso l'esterno. Va detto che ci sono ottime ruote in resina in commercio per eventualmente sostituirle oppure lasciare stare dato che, per la loro posizione sotto la fusoliera sotto le ali, in caso di presenza di carichi alari sono piuttosto poco visibili ed in genere anche piuttosto annerite per l'utilizzo.
La scomposizione della parte anteriore del kit Italeri permette una migliore riproduzione dei dettagli laterali della fusoliera ed evita la linea di giunzione sui fianchi abitacolo a metà altezza che invece troveremo nel kit del sol levante. Come evidente dalla foto il dettaglio inciso è di buona qualità fin nelle parti sia superiore che inferiore.
Le ali hanno anch'esse dettagli incisi con i rivetti in fine rilievo. Le parti mobili sono pezzo unico con l'ala ma presentano scassi per essere facilmente tagliate e montate in posizione abbassata. Anche i tailleron prevedono il montaggio in posizione neutra dato che si fissano nella fusoliera tramite una spina a piastra rettangolare. Va detto che difficilmente si vedono F 15 con i tailleron inclinati in parcheggio. La parte inferiore delle ali ha una parte solidale con la valva inferiore della fusoliera; ciò richiederà sicuramente un pò di stucco durante il montaggio ma assicurerà un corretto montaggio del diedro alare evitando cedimenti in basso durante l'sciugatura dell'incollaggio.
Va detto che una volta montati piloni e carichi alari di tale zona si vedrà ben poco. Gli scarichi permettono di riprodurre quelli senza flabelli e con le aste di comando geometria ugelli a vista. Tale dettaglio è un pò scarno ed andrà sicuramente migliorato con qualche aggiunta autocostruita, ma potrebbe anche essere sostituito o con scarichi presi da altri modelli o con scarichi in resina che si trovano in commercio.
Presenti le ventole del primo stadio del compressore che si potranno intravedere dentro i condotti delle prese d'aria che offrono comunque le superfici di deviazione del flusso ed i coperchi rigidi per chiuderle come spesso avviene in parcheggio, dettaglio peculiare di questo kit. I piloni e le rotaie dei missili sidewinder del kit italeri sono molto migliori del kit giapponese come pure i carichi sono migliori nel kit italiano. Unica mancanza tra i carichi un pod da guerra elettronica ed i serbatoi subalari. Praticamente il velivolo viene offerto in configurazione aria-aria tipica del periodo della guerra del golfo con un tank ventrale, 4 Aim 9 Sparrow e 4 Aim 7 Sidewinder.
Come sempre molto belli, limpidi e sottili i trasparenti con incise le linee di riferimento per la pitturazione dei montanti e della guarnizioni metalliche tipich dell'F 15.
Un appunto va fatto sugli schemi di colorazione. Le istruzioni indicano come colori della mimetica due dei grigi presenti nel set italeri per le mimetiche moderne dei velivoli Usaf esattamente i codici FS 36300 per il grigio chiaro ed FS 35237 per quello più scuro. Questi codici non corrispondono a nessuna della due varianti di mimetica usate dagli F 15 C che sono nella variante chiara (tipica anche degli F 15A) in FS 36375 con chiazze in FS 36320 mentre la variante scura (tipica degli F 15 C MSIP II) in FS 36251 con chiazze di FS 36176, per cui foto alla mano è bene utilizzare i codici FS da noi suggeriti al posto di quelli indicati in foglio istruzioni. Non mi pare di aver dimenticato altro ma comunque come è nostro costume a seguire sono riportate tutte le foto di istruzioni e stampate in modo che Voi che ci leggete Vi possiate fare una chiara idea del contenuto della scatola che comunque dato il costo ha il miglior rapporto costo efficacia presente sul mercato ed anche senza spendere una fortuna ci permette di farci un F 15C fondamentalmente convincente e sufficientemente dettagliato se montato da scatola ma anche una ottima base per tante ore di divertimento in superdettaglio autocostruito qualora si volesse costruire un modello da concorso.
Buon Modellismo.