ARNO XI TIMOSSI MOTORIZZATO FERRARI da kit Amati scala 1/10

Precursore degli Off Shore scopriamo l'ARNO XI TIMOSSI MOTORIZZATO FERRARI (Arno Ferrari) attraverso un modello ricavato dallo splendido kit Amati in scala 1/10

Modello, Testo e foto di Franco Spadaro

 

I cantieri Timossi di Azzano di Tremezzina (Como) ricevettero nel 1952 la commessa di un motoscafo dall’Ing. Achille Castoldi, motonauta, che volendo realizzare un modello particolare ed unico, riuscì a convincere l’ing. Enzo Ferrari, vincitore del campionato mondiale 1952, a cedergli un Motore Ferrari derivato da quello della monoposto 375 F1 adatto per il suo idroplano da record che stava realizzando.

L’ing. Ferrari, che voleva debuttare anche con i motori per motoscafi, ed avere rilievo anche in questo campo, gli realizzò un 12 cilindri a v da 4493 cc. sovralimentato derivato da quello montato sulle monoposto di F1, con una potenza di 500cv a 6000 giri, e così poter entrare in competizione con la Maserati che aveva realizzato un motore per motoscafi, dando incarico anche alla sua squadra di meccanici, diretti dal capo meccanico Meazza, di prestare assistenza alle gare.

Con questo idroplano motorizzato Ferrari, l’ing. Castoldi realizzò il record di categoria, per scafi da 800Kg ancora oggi imbattuto, con 130,51 nodi pari a 241,408 Kmh, nel 1953 nel Gran Premio d’Italia trofeo Campari sul lago d’Iseo a Sarnico Bergamo, collaborato dal suo meccanico Luigi Allione. Il modello dello scafo Arno era leggermente diverso da quello odierno. Infatti il motoscafo fu poi fermato da Castoldi che successivamente lo vendette all’ing. e pilota Nando Dell’Orto che, modificatolo sino al suo aspetto attuale, aggiungendo la pinna stabilizzatrice, lo portò a correre dal 1960 al 1968 vincendo un titolo Europeo classe 4,5 litri nel 1963 ed un secondo posto al Campionato del Mondo 1965 classe 900kg.

Il motoscafo era realizzato in compensato marino con centine in legno massello e cappottatura in alluminio, tanto che per diverso tempo restò nel colore alluminio, partecipando a diverse competizioni in questa livrea, prima di essere verniciato nel colore rosso Ferrari. Rimasto fermo dopo il 1968 fu venduto dopo diversi anni. Verso il 1990, subbi, dopo il 1990, un accurato e lungo restauro, compreso il motore, riportato a Maranello e revisionato da alcuni tecnici che avevano partecipato alla sua costruzione.

Nel 2012 fu messo all’asta nel Principato di Monaco con un base d’asta di circa due milioni di dollari, dal 2013 è conservato nel museo Ferrari di Maranello come unico e riuscito esperimento di motoscafo con motore Ferrari.

Il modello dell’Arno in scala 1/10 su base Amati riproduce quello attualmente conservato al Museo Ferrari, è una buona scatola di montaggio anche se vi sono difficoltà oggettive nel montare le modanature date le curve molto pronunciate del modello e spesso l’ausilio di altre due mani consentono di realizzare il lavoro bene. Scelto di realizzare il modello statico, ho predisposto tutto quanto serviva per il posto di pilotaggio prima di procedere alla verniciatura ed alla realizzazione di tutti i fori necessari all’applicazione delle parti metalliche. Buone le istruzioni con un libretto fotografico che aiuta a preparare i pezzi da montare. Seccanti le chiusure dei portelli, molto fragili.

In complesso un lavoro lento ma proficuo, avendo tra le mani un modello semplice ma complesso allo stesso tempo, per le sue forme armoniose ma seccanti da maneggiare, obbligandoti a tenere separati lo scafo e le sovrastrutture sino all’ultimo. Nello scafo sistemate le pari metalliche, l’elica ed il timone è stato necessario forare lo scafo per passare il cavo del timone, mentre nelle sovrastrutture vanno applicate poche ma abbastanza grandi decals che caratterizzano il modello. Necessario creare una adeguata base che, per mia scelta, ho realizzato leggera ma grande, per proteggere lo scafo da urti, essendo delicato.

Il lavoro è stato ripagato dal modello che ha un suo fascino intrinseco e dalla sua linea armoniosa ma nel contempo aggressività, un bel pezzo che viene ad arricchire la mia flotta privata.

Buon Modellismo Franco Spadaro.

 

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