Autovettura blindata Caproni "Vespa" da kit WIP3D cat.no. 35004

Nel corso del 1942 la Caproni propose al Regio Esercito un piccolo blindato da ricognizione che, malgrado le sue forme del tutto particolari , rimase allo stato di prototipo: la modenese WIP3D ne offre la riproduzione in scala 1/35

Modello, testo e foto di Gabriele Luciani

 

Durante la seconda guerra mondiale le attività del gruppo Caproni non si limitavano al solo campo aeronautico dove lo stesso gruppo era presente già dai primi anni del novecento ma si estendevano anche al settore marittimo con la produzione di sommergibili tascabili. Non paghi di questa situazione,i vertici aziendali tentarono un approccio pure nel campo terrestre verso la fine del 1941, realizzando uno strano prototipo di un veicolo blindato e ruotato destinato alla ricognizione. Questo mezzo era basato sugli studi e sui brevetti dell'ingegnere Ottavio Fuscaldo che fin dal decennio precedente,  si era dedicato alla progettazione di veicoli con le ruote disposte a rombo: nel settembre 1941 un primo prototipo di una autoblindo venne completato  presso gli stabilimenti di Taliedo del Gruppo Caproni, con due ruote poste su un asse centrale e due ruote sterzanti, una davanti ed una dietro. Forse per la sua caratteristica forma molto acuminata del muso, questo singolare veicolo venne soprannominato "Vespa" ma le prove condotte ad inzio del 1942 presso il Centro Studi Motorizzazione del Regio Esercito , furono molto deludenti e il mezzo venne rifiutato dal R.E..L'ingegnere Fuscaldi e la Caproni tentarono di porre rimedio alla bocciatura, rivisitando il loro prototipo con l'allargamento della carreggiata dell'asse centrale delle ruote, usando un diverso tipo di pneumatici (ovvero i Pirelli "Libia" già in uso alle AB-41) e con altre modifiche al corpo esterno della Vespa che nella seconda versione realizzata nel giugno del 1942 venne anche armata con una mitragliera da 8 mm. Grazie a queste variazioni tecniche ci furono dei consistenti  miglioramenti ma oramai il destino di questa piccola autoblinda era segnato in quanto i vertici del Regio Esercito avevano deciso di far realizzare in serie la Lancia Lince , una autovettura scudata che era praticamente una versione nazionale (e piratata...) della Daimler Dingo di cui alcuni esemplari erano stati catturari in Libia nel 1941 e portati in Italia, appunto per essere ricopiati, ma che erano molto più ortodossi della Vespa Caproni che ben presto venne dimenticata e forse rottamata dalla stessa Caproni. Malgrado l'aspetto compatto , le dimensione del mezzo in questione non erano poi così piccole: la larghezza di due metri ad esempio era di pochi centimetri superiore a quella delle Autoblindo AB 41. 

vespa caproni

A questo prototipo la ditta  la WIP3D che realizza con la stampa tridimensionale dei kits e figurini in resina, dedica un kit in scala 1/35 . Ribadisco sempre l'avvertenza di usare un paio di guanti di lattice ed una mascherina per le vie respiratorie,  quando si assemblano modelli in resina  a protezione rispettivamente della pelle e delle vie respiratorie ed anche di lavorare in ambienti ben ventilati. Inoltre vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dai produttori di colla ciano acrilica che si dovrà usare nella costruzione di questo tipo di kits.

caproni vespa

Il kit è composto da un grosso pezzo che riproduce tutto il corpo della Caproni Vespa con l'esclusione del pavimento, nella sua seconda configurazione   presentata come detto prima nel giugno del 1942. La documentazione su questo prototipo non è che brilli per quantità: in pratica tutte le pochissime foto sullo stesso disponibili si trovano concentrate su un libro di Nicola Pignato "A century of italian armored cars" (Fidenza: Mattioli, 2009) e dal raffronto con le stesse in effetti si nota che la sagoma del mezzo nel modello c'è abbastanza sia pure con qualche discrepanza : ad esempio la piastra anteriore è un pò troppo larga ma alla fine queste diseguaglianze con la realtà si possono anche tollerare consderando che non si sta parlando di un Tiger o di uno Sherman, ovvero di un mezzo su cui la documentazione è sterminata e le riproduzioni in scala sono a dir poco numerose...

 caproni vespa

Da notare che sulla stessa piastra frontale è raffigurato in rilievo , il simbolo del Regio Esercito che sino al 25.7.1943 era inalberato dai mezzi del medesimo R.E. e che era costituito da una placca metallica a forma di ruota dentata con all'interno un fascio littorio ed una stella a cinque punte.Al modellista però è data la possibilità di sostituire il rilievo del pezzo con una riproduzione della placca con una delle decals inserite nel foglietto che la WIP3D ha inserito nel kit e che riporta anche la scritta in corsivo Vespa Caproni e la targa R.E. 779B che il prototipo aveva nella realtà ma che probabilmente era una numerazione fittizia...

vespa caproni

Il grosso pezzo ha una apertura al suo interno in corrispondenza del vano equipaggio ma  il problema principale è che non ci sono al momento foto degli interni del mezzo reale, c'è solo sul volume su citato, un trittico la cui provenienza non è indicata...

caproni vespa

Per "chiudere" dal basso il corpo del modello , troviamo un altro pezzo, nel kit a mia diposizione realizzato  con una resina più chiara ma più vetrosa, che in pratica è il pavimento della blindo; all'esterno dello stesso ci sono le parziali  (ovvero la parte che si vede all'esterno dello scafo) riproduzioni delle quattro ruote che come detto erano disposte a rombo;il battistrada non è esattamente raffigurato esssendoci solo i rilievi rettilinei del battistrada e non anche quelli diagonali dei "Libia".

caproni vespa

in corrispondenza del vano equipaggio c'è un rilievo dove andranno innestati i pezzi del kit che sono inerenti i particolari interni del mezzo .

capronoi vespa

Nella confezione si trovano una quindicina di pezzi piccoli che riproducono oltre al pannello di copertura del vano equipaggio, i due seggiolini, il volante, la mitragliatrice, alcune leve, mentre per gli esterni ci sono le feritoie, i fari, il tubo di scarico e con della resina trasparente i piccoli vetri dei sette finestrini del vano equipaggio, oltre al piccolo foglio decals stampato su un unico supporto trasparente. Tutti i pezzi sono pronti per essere montati non essendoci supporti di stampa degli stessi; purtroppo nel pezzo grande che riproduce il corpo del mezzo c'erano dei ritiri della resina (era come se la superficie esterna fosse stata picchettata da un piccolo ago...): per risolvere il problema, quasi automatico in un pezzo in resina così grosso, ho usato lo stucco Tamiya per tappare i forellini e, uno volta asciugato lo stesso stucco, il collante cianocrilico, rifinendo il tutto con carta abrsiva fine.

caproni vespa

Considerando il soggetto, già molto originale di per sè,  e la scarsità della documentazione inerente la Vespa Caproni , non ho pensato altro che ad un assemblaggio come scatola, correggendo solo il battistrada delle ruote per cercare di riprodurre con più esatezza quello dei pneumatici "Libia" : ho intagliato le superfici dei rilievi che raffigurano le ruote e dentro gli incavi  ho inserito dei listellini di plasticard di spessore analogo a quelli degli stessi rilievi.

caproni vespa

Sempre sul pezzo che raffigura il pavimento della Vespa, ma al suo interno, in corrispondenza del vano equipaggio, ho passato una mano di bianco , ovvero il colore che solitamente da decenni viene usato all'interno della maggioranza dei mezzi corazzati di tutte le nazioni.

caproni vespa

Lo stesso colore ho passato all'interno del pezzo superiore raffigurante il corpo del mezzo; ho inserito i vari particolari che il kit offre per gli interni senza come detto dannarmi troppo per una opera di dettaglio, considerando la citata scarsità di documentazione...

caproni vespa

L'unione dei due pezzi più grossi del kit non è difficile : anche se non si vede nulla a modello assemblato, ho stuccato lo stesso i punti di contatto fra gli stessi, in particolare delle due ruote laterali.

caproni vespa

In partica il kit è già pronto così per la sua colorazione: passata la solita mano di grigio chiaro anche per vedere se c'erano ulteriori ritiri della resina, ho dato una leggere ombreggiatura in nero su alcune parti come le griglie del motore.

vespa caproni

Sono stato un pò indeciso su che tinta usare in quanto le foto del prototipo fanno vedere che i tecnici della Caproni usarono una tinta uniforme e scura che certo non era il giallo sabbia. Pensando che la Vespa fu un esemplare unico, ho ritenetuto che lo stesso poteva esser rimasto nel colore rosso mattone che veniva steso sulle loro superfici esterne ed  in fabbrica ad esempio ai Carri Veloci come tinta antiruggine e che spesso veniva lasciata nei reparti che li usavano come mimetica di fondo cui venivano applicate ad esempio piccole macchie di verde medio...Certo la tentazione è stata forte ma ho voluto fare una scelta più ortodossa, anche tenuto conto delle forme del mezzo in questione...

caproni vespa

Ho quindi scelto il verde medio del R.E. da me realizzato con l'Humbrol 149 e steso sempre in modo non uniforme e tale da non coprire del tutto il grigio e il nero sottostanti per non dare al modello in scala l'aspetto di un piccolo...mattoncino !

caproni vespa

Anche in verde medio però la Vespa dela Caproni non passa certo inosservata e se si monta il pannello superiore del vano equipaggio in posizione di chiusura non c'è nemmeno più il problema degli interni ...I quattro pneumatici invece li ho colorati con un grigio medio opaco.

caproni vepsa

A  colorazione  ultimata ho riprodotti con il liquido Syntaglass della Toffanol i piccoli finestrini anteriori, i fanalini anteriori e il tubo di scarico del motore; ho usato le decals del kit per la scritta bianca posta sul muso con la bella grafia in corsivo; per lo stemma del Regio Esercito ho lasciato quello in rilievo presente sulla piastra anteriore del kit che ho dipinto con del colore oro.La mitragliatrice però è il pezzo peggiore del kit ed appena possibile la sostiutirò con una riproduzione più adeguata del pezzo in resina che in effetti è un pò surdimensionato.

caproni vepsa

Anche la targa è stata da me riprodotta con quella del foglio decals : dalle foto sembra che in realtà non ci fosse una vera targa ma un pannello in legno che venne appoggiato al mezzo, questo spiegherebbe la stranezza della dimensione abnormale della targa in questione...

Caproni Vespa

In poche ore di impegno si finisce di costruire come da scatola questo kit della WIP3D, potendo così inserire un altro pezzo interessante alla personale collezione di riproduzioni in scala di mezzi italiani della seconda guerra, allargondola così anche ai prototopi. Per ulteriori informazioni sulla produzione della WIP3D rimando al sito veb della stessa http://www.wip3d.it/

Gabriele Luciani

 

 

 

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