Panzerkampwagen VI TIGRE 1 LATE VERSION Fronte italiano Argenta (FE) aprile 1944

Andrea Pellandra ci racconta come ha affrontato la reallizzazzione dello Zimmerit nel suo Panzerkampwagen VI TIGRE 1 LATE VERSION, operativo su fronte italiano, Argenta (FE) aprile 1945 da kit TAMIYA Tigre 1 late version 1:35, Foglio fotoincisioni: Eduard Tigre 1, late N° 35441, Foglio decals: Bison Decals, Tigers in Italy N° 35160

Riferimenti bibliografici e foto: Rete e rivista Tank MasterSpecial 03

Modello, testo e foto di Andrea Pellandra

 

 

 

Foto di riferimento da Tank Master Special numero 03

 

Fin da bambino sono cresciuto con i ricordi dei miei nonni, il nonno facente parte delle forze terrestri a difesa della Sicilia, poi catturato dagli americani, mia nonna invece abitante nelle zone interessata dall’avanzata dell’8^ armata britannica, subito dopo l’Argenta Gap., e la sua casa usata come comando trasmissioni tedesco.

Due episodi mi sono sempre rimasti nella memoria, il racconto di quando sotto bombardamento alleato, riuscì a salvare le sue sorelle, portandole una alla volta dalla campagna alla stalla e di quando una mattina di aprile, mentre stava iniziando a raccogliere la frutta, senti un rumore sordo sempre piu forte, e d’un tratto dal fondo dei filari, comparvero tanti carri armati inglesi che procedevano nell’avanzata tra Benvignante e Portomaggiore.

Ora che sono cresciuto, ho visitato tutti i luoghi dell’Argenta Gap, abitando nelle immediate vicinanze, e l’anno scorso ad Alfonsine dove lavoro, c’è stata una rievocazione storica, con decine di mezzi militari alleati e tedeschi che mi ha incuriosito sempre di più sulle vicende dell’aprile del 44.

La passione per il carri l’ho sempre avuta fin da bambino e quando gli anziani mi parlavano di questi enormi carri tedeschi che solcavano le nostre strade, io mi illuminavo. Mi sono così imbattuto in fotografie di carri Tigre, che hanno combattuto effettivamente nelle nostre zone, passando in ritirata anche da Argenta, distrutta da un bombardamento avvenuto il 12/04/1945.

Mi sono così cimentato nel mio primo carro, tedesco, della seconda guerra.

IL MODELLO:

Non essendo un modellista professionista, ho voluto prendere un modello che non costasse tantissimo, ma che avesse una buona qualità, per cui mi sono indirizzato sulla scatola di montaggio della TAMIYA, 1:35 del Panzerkampwagen VI late version.

Ricercando la storia del modello, mi si proponevano varie versioni, con o senza zimmerit, avevo informazioni del battaglione presente in area, lo Schwere Panzer-Abteilung 504, ma non dei carri in dotazione. Questo battaglione subì varie vicissitudini in territorio italiano, dalla Sicilia fino alla ritirata, aggregando altri battaglioni annientati o spostati in altre aree fuori confine. Mi sono poi imbattuto in varie foto dove potevo finalmente notare la corazza dotata di zimmerit (dal 43 lo zimmerit non fu più usato). Per dettagliare il carro ho poi pensato di usare le fotoincisioni Eduard, mentre per le decals ho trovato un foglio della Bison, proprio con le insegne del battaglione che passò dalle mie parti.

COSTRUZIONE E DETTAGLIO:

Credo che sia superfluo commentare la scatola di montaggio della TAMIYA, di ottima fattura, ottima plastica, mai un segno fuori posto, certamente migliorabile per alcuni spessori e per qualche piccolo dettaglio.

IL montaggio dello scafo è avvenuto senza problemi di sorta. Per l’applicazione dello zimmerit, ho usato del comune stucco bicomponente pattex. Ho dovuto lavorarlo molto per che era un po’ vecchiotto e rimanevano delle scaglie più grosse non malleabili.

Per modellare la pasta mi sono autocostruito una palettina in plastica di due larghezze differenti, come riferimento ho preso una fotografia, che mostrava la piastra anteriore ed ho rapportato la grandezza delle linee con la feritoia del pilota e con quelle nelle immediate vicinanze dei ganci di traino.

In questa foto è presente lo zimmerit anche nel cassone porta oggetti posteriormente alla torretta, poi eliminato.

In varie zone ho anche fatto delle mancanze di zimmerit, per simulare l’usura, i bordi sono poi stati lisciati con acqua calda e la spatolina di plastica.

Sempre sul cassone posteriore ho praticato dei solchi con la punta di un piccolo cacciavite e dei fori con un ago caldo, questo per simulare dei colpi ricevuti. Infatti nella mia foto di riferimento nella piastra anteriore è presente una lesione dello zimmerit inferta da un colpo controcarro. Questo mi suggeriva che il carro avesse avuto uno scontro a fuoco e ho pensato di aumentarne l’usura con questi dettagli.

Prima di stendere la prima mano di colore, ho spruzzato su quasi tutto lo scafo una mano di metallic gray e di grigio scuro. Poi ho usato come base un dark yellow della tamiya.

Ho poi fatto delle prove, sempre con colore tamiya dark green, per vedere che effetto faceva con il disegno che volevo impostare, ho poi continuato con quel colore per fare le righe verdi su tutto lo scafo.

Questo è il dettaglio del colpo sulla parte anteriore e del parafango arricciato sul lato sinistro del mezzo.

Dettaglio del cassone posteriore con i fori. I colpi vengono tutti dalla sinistra, ed i fori nella parte posteriori sono inclinati e allungati. L’antenna sul lato destro è stata costruita con plastica fusa ed allungata, mentre la molla è costruita con del sottilissimo filo di rame.

Stesura anche del marrone con red brown sempre della tamiya.

I cavi di traino sono stati ricostruiti con del cordino grosso, della stessa misura del cavo in plastica della scatola. Le giunture dei cavi, sono quelle originali della scatola di montaggio così come le anelle su cui scorre l’asola, sono state preparate togliendole dal cavo di plastica e poi limate con carta abrasiva fine fino a scoprirne l’anello che poi è stato incollato all’asola fatta con il cordino.

vista dall’alto del mezzo

Dopo aver applicato le decals e creato le usure sulle stesse, specialmente quelle sul lato sinistro che si trovano anche in una porzione senza zimmerit, ho fatto un primo lavaggio con nero ad olio molto diluito su tutto il mezzo, e asciugato il primo passaggio, ho spruzzato sulle parti gialle, del desert yellow, molto finemente, in modo da schiarirle in maniera disomogenea, per gli altri colori ho usato del verde chiaro diluito e della terra di siena schiarita con bianco. Le usure sono state create con della grafite di una matita hb.

Non volevo sporcare molto il mezzo perche avevo paura di appesantirlo troppo visto che non è collocato su un diorama, per cui, semplicemente, per fare l’effetto fango schizzato ho usato uno spazzolino bagnato in un misto di marroni e sabbia e l’ho letteralmente lanciato contro il mezzo.

Insomma mi sono fatto un Tigre antimagnatico con un pò di stucco e di buona volontà ed in effetti con lo Zimmerit addosso questo carro diventa assai più cattivo di quanto già non fosse terrificante vederlo tra le case di Argenta.

Buon Modellismo Andrea Pellandra

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