Cromwell Mk.IV -10th Mounted Rifle Regiment - 1st Polish Armoured Division - Normandia - Agosto 1944 da kit Tamiya 1/35 cat.no. 35221

cromwellUn modello  non più recente di un Cromwell, inizialmente usato solo come banco di prova per teniche di colorazione, grazie alle mani di un abile modellista come Davide Mele si trasforma in un "pezzo" veramente notevole...

Modello, testo e foto di Davide Mele  

 

 Il modello in scala 1/35 di questo Cromwell usato dal 10th Mounted Rifle Regiment -1st Polish Armoured Division, nelle fasi successive allo sbarco in Normandia, altro non è che il vecchio e noto kit Tamiya nudo e crudo, senza canne né aggiuntivi vari:  la mia intenzione era solo quella di utilizzare una mia realizzazione, fatta molti anni fa ,  come una mera "palestra" per prendere dimestichezza con la modulazione del colore verde degli alleati.  Dato che l’effetto iniziale mi è sembrato molto valido, ho deciso di acquistare un foglio di belle decal della Bison (Bison decals art.35108 – Cromwell & Centaur in WW2. Part 1.) e portare quindi il modello a compimento. Saltando a piè pari la fase del montaggio in quanto è semplicemente stato realizzato da scatola, passo subito alla colorazione:

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Dopo una base di primer Vallejo "UK bronze green" ho passato il colore base ad aerografo con il Tamiya "XF-62 Olive Drab", schiarendolo man mano con dello "XF-21 Sky" sempre Tamiya, e sempre rigorosamente ad aerografo fino a raggiungere visivamente l´effetto e la tonalità desiderati.  Successivamente ho dato delle ombreggiature di massima ad aerografo nei recessi più ampi con il verde originario semplicemente scurito con il "XF-1 Flat Black" misto ad un pò "XF-64 Red Brown", il tutto diluito moltissimo quasi a velatura.  

 

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Infine qualche leggera passata di marrone in corrispondenza dello scarico posteriore. Con il colore verde originario ho infine dato delle striature dall´alto verso il basso in corrispondenza delle superfici verticali del modello. Fatto ciò ho incapsulato il tutto con del trasparente lucido della vallejo, (due mani almeno) e ho iniziato ad applicare le belle decalcomanie della Bison.

 

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Per la scelta della contestualizzazione del modello mi sono basato su alcune foto che ritraevano dei Cromwell polacchi,  tratte dal sito http://www.ww2incolor.com/, in particolare quella al link

http://www.ww2incolor.com/poland/Polish-Armour-01.html

 

 

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Le decal sono state molto semplici da applicare, fatta salva la stella alleata, presa da un set di stelle alleate di varie dimensioni della Techmod: era di ottima qualità ma il posizionamento su oggetti in rilevato quali le cerniere delle pennellature del vano motore, ha reso necessario abbondante trattamento con l´ammorbidente per decal della Gunze Sangyo "Mr. Mark Softer". Prodotto davvero insostituibile.

 

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Applicate le decal ho dipinto a mano con acrilici Vallejo i non moltissimi dettagli e oggetti aggiuntivi, quali i cavi di acciaio, la vanga e il piccone, i cingoli e le gommature del treno di rotolamento. Dopodichè ho passato ad aerografo due abbondanti mani di trasparente satinato sempre della vallejo.

 

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Sono quindi passato all´invecchiamento e all´operatività del mezzo con colori ad olio e diluente del tipo "petrolio bianco" per belle arti inodore della Maimeri. Per questo mezzo ho iniziato con diversi filtri molto diluiti con colore al 5% e diluente al 95%. Il primo filtro è stato un marrone scuro, per poi passare ad un verde che ha mediato i toni, schiarendo il tutto forse un po´ troppo, pertanto ho dato un terzo filtro nuovamente marrone, però più scuro.

 

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Ho quindi cominciato a delineare le prime scolature, andando da quelle più chiare della pioggia, fino a quelle più scure della ruggine e infine dell´umidità. Le striature dovute alla pioggia sono state realizzate con l´olio "giallo di napoli" per belle arti, quelle della ruggine con del marrone rossiccio misto a Bruno Van Dick e successivamente solo "Bruno Van Dick" nei recessi più profondi. Infine le macchie di umidità sono state realizzate con del verde scuro.  Tutte le striature sono state realizzate disegnando con un pennellino molto fine dei piccoli puntini di colore a olio puro non diluito in maniera molto casuale sulle superfici verticali o inclinate del mezzo, e "tirandole" con grande delicatezza in senso verticale dall'alto verso il basso, mediante un pennello piatto intinto nel diluente e scaricato un po´ su un panno. Ho insistito particolarmente sulle paratie della torretta e sul blocco dello scarico posteriore.

 

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Per le superfici orizzontali sono state applicate le stesse tonalità di colore ma, anziché tirate in un senso particolare, le macchiette di colore olio puro sono state sfumate picchiettandole col pennello intinto nel diluente, sempre in maniera molto varia e casuale. Ho insistito un po´ di più con del marrone scuro sugli scarichi. Infine, sempre sulle superfici orizzontali è stato dato un filtro di polvere con del "giallo di Napoli", per simulare il residuo calcareo della pioggia ristagnata ed evaporata al sole dell´estate. Infine tutti i dettagli, le pannellature, e le chiodature dell´intero mezzo sono state ribadite e sottolineate con un lavaggio selettivo, dato con pennello fine, di "Devlan Mud" della Games Workshop, prodotto secondo me eccezionale per questa specifica funzione. E´ una fase non particolarmente difficoltosa, ma lunga e noiosa, che però dà al tutto un effetto di grande profondità.

 

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Infine ho dato qualche ritocco ad alcuni dettagli che erano stati un po´ sbiaditi o coperti dalle lavature e dai filtri, come i fari e gli attrezzi.

Davide Mele

 

 

 

 

 

  

 

 

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