Merkava Mk. IV - Israeli Defence Force - Tsahal - 2009 da kit Hobby Boss scala 1/35 cat. no. 82429

merkava ivUltima evoluzione del corazzato sviluppato autonomamente in Israele dalla metà degli anni '70, il Merkava IV è il più aggiornato mezzo da combattimento in servizio con le formazioni carriste delle Israeli Defence Force. La Hobby Boss ha recentemente dedicato a questo poderoso carro un kit in plastica iniettata ed in scala 1/35

Modello, testo e foto di Gabriele Luciani

 

merkava lato sx

Lo sviluppo del carro armato Merkava iniziò nella prima metà degli anni settanta quando, dopo il repentino cambio di alleanze da parte della Francia e ancor di più dopo l’odioso ricatto petrolifero arabo al mondo intero, la dirigenza politico-militare israeliana ritenne opportuno di svincolarsi il più possibile dalla dipendenza da altri paesi nel campo delle forniture militari, accrescendo maggiormente la propria industria bellica (che già aveva prodotto il mitra Uzi e rimordenato le decine di carri russi T-54 catturati agli arabi nel 1967). Si arrivò così a realizzare progetti tecnologicamente molto impegnativi come i caccia a reazione Nescher e Kfir, il fucile mitragliatore Galil, il missile Gabriel, ed anche un carro da battaglia. Quest’ultimo doveva essere basato sulle esperienze di guerra e sulle peculiari esigenze dei reparti corazzati dello Tsahal, ovvero della componente terrestre delle Israeli Defence Force, che prevedevano una maggiore importanza della protezione dell’equipaggio del carro armato rispetto ad esempio alla mobilità dello stesso. Fino ad alla guerra del Kippur dell’ottobre del 1973 la linea carri da battaglia dello Tsahal si basava principalmente sui mezzi statunitensi M-48 ed M-60 e sui mezzi inglesi Centurion: questi ultimi, dopo la guerra dei sei giorni del 1967, erano stati modificati nel gruppo motopropulsore e nell’armamento e comunque tutti i tipi in servizio subirono fino agli anni 80 tante modifiche ed aggiornamenti (studiati proprio per sopperire alle loro deficienze riscontrate per lo più nei due citati conflitti), tanto che gli ultimi esemplari in servizio avevano oramai poco a che fare con i mezzi originari…Tutto questo lavorìo e la presenza nella linea carri di ben tre tipi principali, oltre ai tipi russi catturati agli arabi, portò a costituire un gruppo di progettazione guidato dal brigadiere generale Israel Tal, il responsabile fin dagli anni 60 della crescita delle forze corazzate israeliane, gruppo che aveva lo specifico compito di dotare Israele di un Main Battle Tank il più possibile rispondente fin dalla sua nascita alle particolari esigenze delle sue forze armate.

merkava

Questo carro vide la luce nel 1977, quando il suo prototipo fu presentato al pubblico, con la denominazione Merkava, nick name tratto dalla Bibbia (Carro di fuoco descritto nella visione biblica avuta dal profeta Ezechiele ) e rilevando un aspetto del tutto inconsueto rispetto a quanto fino ad allora apparso nel campo dei carri armati. C’era qualche analogia solo con il coevo carro svedese S : in entrambi i casi infatti lo scafo sembrava avere un aspetto aerodinamico per offrire la minor superficie possibile ai colpi anticarro avversari; inoltre il motore era posto sul davanti del mezzo per dare maggiore protezione al vano equipaggio. Il carro israeliano in più rispetto a quello svedese aveva una torretta: anche questa di forma inconsueta, tanto da sembrare un formichiere !!! Nel 1982, durante l’operazione Pace per la Galilea, i Merkava della serie Mk. 1 non trovarono rivali nei carri armati siriani ma evidenziarono comunque delle carenze che effettivamente si potevano riscontrare solo con il reale uso in battaglia, specialmente nei combattimenti all’interno dei centri abitati: tali esperienze portarono all’adozione di alcune migliore come ad esempio le caratteristiche sfere metalliche appese con catene al canestro posteriore della torretta, sempre per una maggiore protezione dalle armi anticarro. Il Merkava divenne così il principale tipo di carro armato in servizio con lo Tsahal con altre due serie prodotte (Mk.II ed Mk.III) sino allla Mk. IV , prodotta dal 2004 e  molto differente dalle versioni precedenti, anche per via della sua torretta che sembra ora l’astronave “Millennium falcon”,e che,  in una prima variante, ha una sola botola per il capocarro per essere meno vulnerabile anche agli attacchi dall’alto.

torretta merkava

Meno evidenti le modifiche allo scafo che nella parte anteriore è ancora più affusolato e nell’armamento che ora è un nuovo cannone da 120 mm, progettato in Israele e dalle migliori caratteristiche rispetto all'armamento delle serie precedenti. Ulteriori migliorie sono state apportate all’interno del carro con un nuovo motore, mentre altre novità sono nell’elettronica, nell'armamento secondario e negli organi meccanici del carro.

merkava

Nel modellismo, fin dal 1983 il Mekava è stato oggetto delle attenzioni delle maggiori ditte modellistiche: il primo kit apparso in scala 1/35, fu infatti prodotto dalla Tamiya. Le riproduzioni modellistiche che si sono succedute nel tempo hanno seguito l’evoluzione tecnica del carro, compresi i carri della serie Mk. IV, riprodotta dal 2010 con un kit in scala 1/35 in plastica iniettata, anche dalla Hobby Boss, contraddistinto dal numero di catalogo 82429. Come già per altre produzioni della medesima ditta cinese, una volta aperta la confezione del modello, si deve fare attenzione a come sono contenute le 13 stampate principali del kit (una delle quali in plastica trasparente per i vari visori dell’equipaggio), la parte superiore della torretta e lo scafo inferiore del carro (prodotti entrambi come pezzi singoli ed a parte), i 18 (!) telai dei cingoli maglia per maglia, le due lastre di pezzi foto incisi, parti in metallo ed in ottone (rispettivamente per la riproduzione della catene e delle sfere appese al cesto della torretta) e le decals per due esemplari dello Tsahal: un complesso di centinaia di pezzi che fa chiedere come fanno in fabbrica a farli stare tutti nella scatola !!! Il foglio istruzioni poi è molto chiaro nel descrivere le diverse fasi della costruzione del kit ma sarebbe stato meglio dedicare più spazio ai disegni raffiguranti singolarmente le tante stampate di pezzi. Da notare che tutte le parti del modello andranno impiegate e che solo due pezzi vengono indicati dal foglio istruzioni come da non utilizzare. Questa circostanza potrebbe far pensare che a questo kit non ne seguiranno altri (ad esempio sul Namer sviluppo porta truppe del Merkava) da parte della HobbyBoss, ma al tempo stesso è facile presumere che uno stampo così impegnativo non sarà impiegato per una sola confezione ...

piastra inferiore

La riproduzione delle forme e dimensioni del carro in generale appare abbastanza buona (gli scarti sono di pochi millimetri) come anche quella della copertura antisdrucciolo delle superfici superiori del carro e della torretta. Non così la riproduzione sullo scafo inferiore, parte destra, della posizione degli assi delle ruote dei cingoli: in realtà questi sono  perpendicolari fra loro mentre nel kit sono sfalsati, errore che si ripercuote anche nella piastra sottostante allo scafo che fortunatamente nel modello HobbyBoss è riprodotta come pezzo a parte …

merkava lato sx

Le carenature dei perni delle ruote di destra vanno infatti spostate in avanti di almeno 4 mm., per pareggiarle con quelle di sinistra. Tale operazione è semplice anche se coinvolge lo scafo del carro nella parete destra e nella parte inferiore destra, semprese si una per i tagli un archetto da traforo;bisogna eliminare una striscia sulle zone anteriori della parete e della parte inferiore e quindi far “slittare” in avanti tutta la zona delle carenature degli assali delle ruote. Confesso che l'idea non è mia, ma è stata già messa in opera da altri modellisti frequentanti il forum del sito idf in scale...

scafo merkava

La parte posteriore lasciata vuota va quindi “riempita” con due pezzi di plasticard; visto che le zone interessate dai tagli a costruzione ultimata saranno per fortuna poco visibili, in

scafo merkava

alcuni punti saranno pure coperti da altre pezzi del kit, le stuccature saranno necessarie ma non dovranno essere perfette al 100% .

scafo merkava

Analoga operazione va effettuata per il pezzo riproducente la piastra sottostante allo scafo: questo pezzo va tagliato lungo la sua linea di mezzeria; le alette anteriori e posteriori destre della stessa piastra vanno anche loro riposizionate seguendo le analoghe zone della parte sinistra. Queste operazioni sono da effettuare prima di procedere al montaggio del modello che prosegue senza importanti problemi almeno per quanto riguarda l'assemblaggio dello scafo e della torretta nelle loro componenti principali.

prua merkava

L'ergonomia fra i vari pezzi è veramente ottimale; dopo la correzione su indicata, di stucco praticamente non se ne usa più, malgrado la mole del modello, neanche quando si tratta di unire la parte superiore dello scafo a quella inferiore. Da notare anzi che nella realtà nella prua del carro c'è proprio una linea orizzontale divisoria (si vede ad es. qui: http://i39.tinypic.com/f1mpuu.jpg  ).

griglia motore merkava

Un punto su cui porre un po’ più di attenzione è la riproduzione della griglia di scarico del motore posta sul lato destro anteriore dello scafo: le stesse griglie nel kit sono riprodotte da elementi in foto incisione che vanno piegati correttamente ed inseriti su un pezzo di forma scatolare in plastica. Alcuni carri hanno su questo scarico una rete a maglie strette anche essa riprodotta in ottone nel kit: prima di montare questa rete è chiaramente opportuno dipingere in nero opaco l’interno dello scarico.

merkava assemblato 2/3

Ho preferito evitare di assemblare le ruote e le maglie dei cingoli oltre ai dieci grembiuli laterali di protezione, come suggerito dalle istruzioni posticipando tali operazioni ad una fase successiva ad una prima colorazione dello scafo del carro.

merkava assemblato 2/3

Anche la torretta si assembla senza particolari problemi ed anche in questa fase, durante la costruzione di questa importante parte del carro, ho preferito non seguire alla lettera le istruzioni del kit, non aggiungendo al canestro posteriore le catenelle con le sfere appese: temevo infatti che se le avessi montate, avrei corso il rischio durante la fase generale della colorazione, con la stesura dei vari colori con l’aerografo e quindi con il getto dell’aria compressa, di far saltare sul pavimento di casa qualcheduna di queste catenelle con o senza pallina allegata…

merkava pittura di base

More solito, ho steso su tutto il modello una mano di grigio chiaro a smalto della Model Master per poi riprodurre il colore delle superfici esterne del Merkava IV più usato frequentemente ovvero il Sinai Gray. Nella gamma Model Master c’è una tinta specifica, ovvero il barattolino contrassegnato dal numero 2738: non avendolo reperito dalle

merkava pittura di base

mie parti, ho ottenuto il Sinai Gray con una miscela di acrilici Tamiya ovvero 3 parti di XF-51 ed una di XF-57, che ho steso ad aerografo in modo non uniforme ed ottenendo un risultato che a confronto delle foto dei mezzi reali mi è sembrato molto realistico.Costruendo il modello mi sono anche reso conto delle grandi dimensioni di questo mezzo: la sola torretta è grande quanto un intero carro armato Sherman della 2° g.m….

merkava pittura di base

Basta infatti mettere vicino le due riproduzioni dei mezzi in questione per avere subito contezza di questo confronto…

merkava pittura di base

Tornando al modello HobbyBoss, dopo la stesura del Sinai Gray ho dipinto con un verde oliva più chiaro il telone del canestro posteriore delle casse posteriori esterne al carro e dei tre teli con i grandi numeri bianchi usati per identificare i carri. Per le parti gommate delle ruote del treno di rotolamento dei cingoli e dei grembiuli protettivi nonché per i capucci dei lancia fumogeni in torretta, ho usato il grigio scuro mentre le maglie dei cingoli ho usato dell’alluminio pesantemente mixato con del nero opaco. Altri punti di colore diverso dal Sinai Gray sono il piccolo estintore rosso e due antenne di colore giallo presente sulla torretta, mentre la volata del cannone è in nero opaco. Neppure al termine di questa fase ho unito allo scafo cingoli e relative protezioni laterali, passando invece alla posa delle decals che, dopo essere state ripulite dal poco film di sostegno, hanno risposto perfettamente all’azione del liquido emolliente Gunze Sanyo aderendo alle superfici del modello in pochi secondi.

sfere torretta merkava

Dopo un leggero passaggio di un velo di trasparente acrilico opaco mi sono dedicato alla costruzione delle catenelle con le sfere appese dietro alla torre. Questa fase dell’assemblaggio del kit è stata lunga, impegnativa e molto ma molto noiosa anche se alla fine il risultato è incredibilmente appagante…

sfere torretta merkava

La Hobbyboss ha giustamente ritenuto di non riprodurre i particolari in questione con piatte fotoincisioni ma ha fornito una catenella con delle maglie di giusto diametro ma naturalmente molto piccolo; lo stesso dicasi per le sfere appese alle catenelle riprodotte con delle piccole palline in ottone con un filetto sempre d’ottone attaccato ad ogni singola pallina.

sfere torretta merkava

In pratica il metodo suggerito dalla HobbyBoss è quello di piegare ad uncino il filetto e tagliarlo dopo averlo inserito in una maglia della catenella; fatto questo si devono contare di volta in volta tre, quattro o cinque maglie della catena a seconda di quelle che servono (questo perché nella realtà la lunghezza delle catene appese al canestro della torretta è diversa a seconda della loro posizione) e tagliare all’altezza occorrente la stessa catena. Metodo difficile a descriversi a parole ma ancora più ostico ad attuare stante le ridotte dimensioni di tutti i particolari in gioco … Inoltre, le catenelle così ottenute devono essere appese a piccole strisce in fotoincisione che vanno a loro volta attaccate al canestro, strisce che hanno delle scanalature per l’inserimento della maglia superiore della catena...

sfere torretta merkava

A complicare maggiormente il tutto non solo l’elevato numero di sfere appese (ben 67…) ma anche il fatto che la catenella presente nel kit non ha maglie sufficienti per riprodurre tutte quelle necessarie mnetre le sferette sono oltre settanta…Ho quindi avviato una fruttuosa caccia presso i negozi di bigiotteria della mia città trovando fortunatamente una catenina analoga a quella offerta dal kit e che ho utilizzato per riprodurre in modo uniforme tutte le maglie appese nella parte più posteriore del canestro della torretta. Una volta superate tutte queste difficoltà e ricostruito sul kit il complesso di queste catene, il colpo d’occhio sul kit è veramente notevole e ripaga di tutto la fatica richiesta…

merkava

A questo punto ho dato il via alla riproduzione dello sporco presente sullo scafo e sulla torretta del Merkava, tenendo conto che i moderni carri israeliani sono forse fra mezzi più impolverati oggi in servizio ! L’acqua in Israele è un bene molto prezioso e a differenza di quanto avveniva nell’Esercito Italiano almeno fino a fine anni ’80 (quando cioè la forma aveva più valore della sostanza…), i carri dello Tsahal molto ma molto raramente vengono lavati: ecco quindi che l’accumulo di sabbia è tale che addirittura anche i carri dipinti con il Sinai Gray sembrano riverniciati con il giallo…dall’esame delle foto dei Merkava IV comunque sembra che la vernice sia abbastanza resistente e non si usuri con tanta facilità. Sul modello ho quindi alterato pochissimo la vernice spruzzata in precedenza, annerendo ad esempio poche zone del carro come lo scarico motore e la griglia di aereazione dello stesso, nonché le zone limitrofe, lumeggiando alcune parti dei teloni presenti sul mezzo.

merkava

Ho quindi usato per riprodurre anche tridimensionalmente la sabbia depositata sul carro , un pigmento in polvere di colore giallo chiaro usato nell’edilizia, ad esempio per la colorazione del cemento (in pratica si tratta delle cosiddette terre di colorificio) e reperibile in una qualsiasi ferramente a prezzi irrisori. Come tutti i prodotti di questo tipo, anche questo  pigmento va usato proteggendo adeguatamente le proprie vie respiratorie e gli occhi, meglio adoperarlo all’aria aperta; sul modello ho applicato il pigmento con un vecchio pennellino a spatola, dapprima sulla parte inferiore dello scafo del carro dove sono presenti gli assali dei cingoli ed in misura maggiore sui cerchioni e sulle parti in gomma delle ruote principali del treno di rotolamento dei cingoli che sono quelle che nella realtà sembrano più di altre componenti del carro ridipinte in giallo.

cingoli merkava

A questo punto ho finalmente assemblato i cingoli al carro; anche le maglie dei cingoli sono state sporcate con il pigmento e le parti di stridio con il terreno lumeggiate con dell’alluminio opaco. Terminata l’aggiunta dei cingoli, ho unito i grembiuli di protezione dei due treni di rotolamento degli stessi cingoli, i vari teloni, le parti vetrate dei visori, procedendo alla riproduzione dello sporco anche sui cingoli e del resto dello scafo, usando di volta in volta pigmento in polvere di colore giallo od anche nero, i set di invecchiamento della Tamiya,questi ultimi in particolare sulla parte anteriore superiore dello scafo del Merkava. Per quanto possa sembrare strano, la torretta del Mekava IV spesso è molto più sporca del resto dello scafo: per questa parte del carro ho usato il Tensocrom giallo sabbio della Lifecolor, steso anche sotto la torretta come si vede dalle tante foto oggi pubblicate su internet (sembrano lontanissimi i tempi in cui le FF.AA. israeliane erano molto attente a censurare le immagini dei propri sistemi d’arma, in particolare delle insegne degli squadroni della aviazione, censure comunque giustificate dalle reali esigenze di difesa, non ottusamente inutili come quelle che ancora oggi resistono in certi ambienti delle FF.AA. italiane…).

merkava

La sporcatura ha coinvolto anche i teloni e i cavi di traino presenti sulla fiancata sinistra del carro. Come si evince da quanto sopra, ho usato metodi semplici ed economici, alla portata di chiunque, evitando del tutto certi cervellotici sistemi (come filtri, filtraggi e feltrini !!!) oggi tanto in voga ed entusiasticamente descritti sui patinati periodici italiani del settore modellistico da presunti “esperti” (termine del tutto ridicolo quando si parla di un divertimento…) che alla fine invece di attirare dei neofiti a questo hobby li allontanano del tutto…

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La costruzione del modello è stata competata usando solo le componenti del modello (che come già precisato sono centinaia di pezzi) sostituendo solo le due antennine in plastica poste sui due grembiuli anteriori con filo di rame più realistico e aggiungendo sempre con filo di rame due antenne sul soffitto posteriore della torretta. Ho completato così questo modello notando come lo stesso catturi benissimo l’imponenza del vero Merkava IV: un kit da 10 e lode se non fosse per lo strano errore dello sfalsamento degli assi delle ruote dei cingoli…

merkava lato sx

Si ringrazia la Astromodel S.n.c. (importatore della HobbyBoss) www.astromodel.it per il modello gentilmente fornito in recensione .

merkava

 

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