Il Muscle Truck per eccellenza: Peterbilt 378 Long Hauler con Schmitz Dumper Trailer

Grande, maestoso, con quell'aria tipicamente retrò. Insieme a Mack e Kenworth sono i padroni incontrastati delle Highway americane ed australiane, macinando continuamente migliaia di chilometri da una costa all'altra. Il Peterbilt 378 è il Truck per eccellenza, vediamo come costruire il modello dal kit Italeri ed insieme costruiamo un degno rimorchio per questa splendida motrice.

Modelli, testo e foto di Silvio Pietropaolo

Si ringrazia la ditta Italeri S.p.A. per aver gentilmente concesso i modelli in valutazione.

La Paccar è il più grosso produttore di Autocarri degli Usa con sussidiarie in Canada, Australia ed Europa. Tra i marchi di proprietà del gruppo vi sono Kenworth, Daf e Peterbilt. Proprio Kenworth e Peterbilt sono i due marchi che identificano il classico Muscle Truck Americano con tutto il suo fascino e la sua possanza.

Il soggetto mi ha sempre intrigato ma la mia passione sono gli aeroplani per cui non avendo mai montato autocarri o rimorchi avevo un certo timore sulla riuscita dei modelli. L'occasione di realizzare un truck si è presentata grazie al nostro produttore nazionale di modelli, la ditta Italeri appunto, che di tanto in tanto, benevolmente, invia qualche nuovo kit in valutazione. Modellismosalento ormai molti sapranno non è un sito commerciale o con fini di lucro. Da appassionati abbiamo sempre, con la massima chiarezza, indicato e presentato i prodotti che i produttori saltuariamente ci inviano aprendo le scatole e raccontando quello che ci troviamo dentro. Non stiamo col calibro in mano e non perdiamo tempo in elucubrazioni mentali (queste le lasciamo ai parlatori del modellismo) ma valutiamo i modelli secondo l'impressione che la nostra esperienza di almeno 36 anni di modellismo ci suggerisce. Poi però, noi, i modelli li montiamo e spesso (come in questo caso) rigorosamente da scatola per spiegare il montaggio del modello e poterne apprezzare pregi e difetti. In questo modo permettiamo ai modellisti che benevolmente ci leggono, siano essi neofiti o esperti, di metterli al corrente di consigli e trucchi da attuare durante il montaggio quasi ad integrare le istruzioni schematiche che normalmente troviamo a corredo del kit. Il racconto del montaggio indica le procedure, i trucchi ed i materiali effettivamente usati per decorare il modello, non vi sono prodotti fantasma o altre forme di pubblicità nascoste nei meandri dell'articolo come spesso invece molte riviste a pagamento fanno. L'unica concessione pubblicitaria, senza fini di lucro e non retribuita, è chiaramente indicata all'inizio dell'articolo dove è riportata la provenienza del prodotto che ci è stato concesso e del quale noi ricambiamo la gentilezza di avercelo spedito dedicando il nostro tempo, montandolo e scrivendo l'articolo. Questa chiarezza ha sempre contraddistinto Modellismosalento al contrario di tutti gli altri soggetti, che invece fanno pubblicità retribuita e sotto banco, e credo che questa chiarezza sia sempre stata apprezzata da chi ci legge e ci visita. Per cui a scanso di fraintendimenti, e per togliere la possibilità a qualcuno di denigrare il nostro operato, questo articolo è anche "altre forme di pubblicità" ma sopratutto racconta il montaggio di due kit per la realizzazione di una motrice Peterbilt con rimorchio.

 

Il Rimorchio "Dumper Trailer" da kit Italeri n°3845 scala 1/24.

Qualcuno dirà:"Ma come un supertruck americano che tira un cassonato ribaltabile di fabbricazione europea? Ma quando mai!" In effetti molti dei rimorchi meglio dedicati al Peterbilt, come ad esempio l'American Cargo Trailer, sono attualmente fuori catalogo e speriamo che Italeri li rimetta presto in vendita. Per tra i vari rimorchi disponibili ho pensato che il Dumper Trailer potesse simulare una di quelle situazioni in cui spesso qualcuna di questa motrici viene trasferita in europa e comincia a girare per le autostrade europee con rimorchi decisamente meno esotici. Da quì la scelta di abbinare al Long Hauler  Il rimorchio ribaltabile cassonato per carichi pesanti a tre assi della Schmitz. Nella scatola troviamo 5 stampate, il set di ruote in vinile, il grande cassone ed il grande telone di copertura del cassone (che non utilizzeremo per optare per la versione arrotolata). Le stampate sono precolorate (cassone azzurro, parti dell'autotelaio in nero, parti metalliche in grigio argento) tanto che, volendo, potremmo montare il nostro rimorchio senza dipingerlo. Ma l'idea prevede che il cassone sia in tinta con la motrice per cui verniceremo tutto. 

Il montaggio comincia con l'autotelaio le cui parti sono già stampate in plastica nera, prima su ogni longherone si monta il set delle sospensioni, noi abbiamo dipinto gli ammortizzatori in rosso lucido tamiya ed il telaio in nero satinato 85 Humbroll. l'alternativa è dipingere l'autotelaio in blu scuro. Il montaggio continua con il posizionamento dei tre assi, dei piedi d'appoggio di cui faremo la parte retraibile in alluminio lucido Humbrol 191, ed alcuni serbatoi sempre di colore nero satin. I parafanghi sono dipinti in Nato Black Tamiya per dare un tono più smorzato rispetto al telaio.

Sul bordo bombato dei parafanghi ho poi passato coll'apposito applicatore un pochino di polvere bianca da uno dei weathering sets Tamiya per dare un leggero tono di luce sulla bombatura.

A questo punto montiamo separatamente il castelletto dell'operatore al telone (attenzione a ben allinerare i due sostegni forati altrimenti si rischia di avere il cestello sbiellato su un lato) che dipingermo con il Polished alluminium Alcladd II e su alcune parti del quale ho passato lo Smoke Tamiya a pennello per diversificare gli attacchi ed i rinforzi con un tono più brunito.

I cerchioni delle sei ruote sono stati dipinti con il Chrome Silver Tamiya e la ghiera dei dadi di fissaggio al mozzo con il Satin Black Lifecolor piuttosto liquido diluito con un pò d'acqua in modo da far leggermente trasparire il metallico di sotto. Gli pneumatici sono in ottimo vinile; con una passata di carta abrasiva si toglierà quell'aspetto piuttiosto lucido dando il tono relativamente opaco della gomma.

Per dare un tono di colore sia il telone arrotolato che i blocchi di stazionamento delle ruote sono stati dipinti in giallo (rispettivamente opaco per il telo e lucido per i blocchi) Tamiya ed i mozzi delle ruote in rosso lucido come da fabbrica. l'intenzione è quella di realizzare un rimorchio seminuovo, appena consegnato appunto da abbinare alla motrice che sarà tutta metallizzato e cromature, per cui non esagero con lo sporco nè su ruote che su telaio. Il cassone richiede un pò di cura nel suo interno. Il kit offre la possibilità di montare il telone per la coperture del carico sia in posizione raccolta che estesa. Se si opta per la posizione estesa, non sarà necessario rifinire l'interno del cassone. Optando io per il telone arrotolato su un lato, è necessario eliminare alcuni segni di estrattori e stampo presenti all'interno del cassone. Io ho utilizzato il Dremel a basso numero di giri ed ulteriormente depotenziato con uno potenziometro fatto appositamente, sul quale ho montato una punta ogivale in pietra abrasiva ed ho appiattito i segni degli estrattori ed una linea di stampo, per poi lisciare il tutto con della carta abrasiva. Le parti del montaggio dove si richiede particolare attenzione sono il fissaggio del cassone e la realizzazione dell'attuatore idraulico telescopico per il ribaltamento del cassone rinforzato. Diciamo che la difficoltà è collegata al fatto che è meglio dipingere il cassone separato dal resto, ma per fare questo è necessario che il montaggio del cassone sia completo incluso il montaggio dei pezzi 16A e 17A e dei pezzi 14B che appunto vanno dipinti nel colore scelto per il cassone, ma essendo quelli i pezzi che tengono in sede proprio il cassone se li montiamo prima non potremo più fissare il cassone posteriormente sulla cerniera di ribaltamento ed anteriormente all'attuatore. Io ho risolto il problema fissando le parti sul cassone con dell'UHU Tac Patafix e poi ho dipinto tutto il cassone che in genere è disponibile in blu ed in bianco ma noi lo verniceremo in un colore custom. Per dipingerlo ho usato lo stesso colore scelto per poi dipingere la motrice: il Blu Metallizzato Tamiya X 13.

Una volta dipinto il cassone è stato possibile separare di nuovo le parti provvisoriamente fissate col Patafix ed incollarle per posizionare il cassone in sede sul telaio. Ma prima di fare questo è bene dare del trasparente sul blu X 13 dato che la finitura del colore è piuttosto opaca. Per il trasparente, data la dimensione del pezzo, ho provato a sperimentare l'utilizzo del clear in bomboletta Tamiya. Il risultato è stato disastroso dato che appena spruzzato il trsparente si è letteralmente mangiato il blu metallizzato producendo dei buchi nel colore. Fortunatamente avevo iniziato dall'interno della sponda posteriore ribaltabile. Ho capito che forse bisognava spruzzare da maggiore distanza, ma anche sulle pareti ho avuto fenomeni di reazione. Decido di fermarmi e fare asciugare il tutto, poi carteggio le zone deteriorate, ridò il blu metallizzato e poi torno alla mia cara Future data con l'aerografo 0,5. che mi servirà pure da base lucida per la posa delle decalcomanie ed anche per lucidare a specchio la motrice.

La realizzazione dell'attuatore è piuttosto complessa ed è difficile che alla fine possa realmente funzionare anche se il cassone è effettivamente ribaltabile. Si tratta di incollare le semivalve di cinque cilindri concentrici prestando attenzione che la colla non blocchi il loro scorrimento l'uno nell'altro. Quello esterno viene verniciato in Nero opaco o satinato, mentre quelli interni sono degli stantuffi notoriamente in metallo lucidato che io ho dipinto con il polished alluminium Alcladd II come pure il paraurti posteriore.

Per completare il montaggio bisogna aggiungere anche i dettagli posteriori ed i fari che vanno dipinti in polished alluminium o argento lucido 191 con i fanali in clear orange e clear red Tamiya. A questo punto collla posa delle decalcomanie il nostro rimorchio è terminato. La posa delle decals non presenta particolari problemi se non per la grande decals Cargobull presente sui lati del cassone, di fabbrica il logo viene messo da entrambi i lati verso la parte posteriore del cassone. Io ho preferito metterlo sulla destra del rispettivo profilo con un logo nella parte posteriore ed un dal lato opposto nella parte anteriore. come si vede in foto.

Le decals sono eccellenti, lucide con film trasparentissimo e piuttosto sottile. Hanno buona adesività, su una superficie lucida aderiscono perfettamente. Io ho comunque usato il liquidi Microscale. Nel foglio oltre a loghi e segnaletiche ci sono praticamente le targhe di tutte le più importanti nazioni europee, io ho scelto la targa italiana, anche se poi la motrice manterrà la targa americana. A questo punto il nostro rimorchio è terminato e lo riponiamo in vetrina in attesa di completare la sua motrice, per cui andiamo a vedere in dettaglio il montaggio del 378 Long Hauler.

La motrice Peterbilt 378 Long Hauler da kit Italeri n°3857 scala 1/24.

Come già detto non avevo mai montato una motrice, avevo montato qualche nave, varie auto, alcuni mezzi militari, circa 150 aeroplani, ma mai un Truck. Il doversi confrontare con parti di grandi dimensioni e grandi incollaggi, con pulizia di montaggio e limitarsi nelle stuccature, Il dover maneggiare ed incollare (possibilmente senza rovinarle) parti cromate in modo da conservare la brillante finitura, il dover realizzare carrozzerie lucide, metallizzate e pulite, dover fare i conti con architetture  e procedure di montaggio ben diverse dai tubi di stufa o dai frullini che di solito costruisco, in questo modello mancavano le ali! Dopo lo sconcerto iniziale, ed avendo fatto un pò di pratica con il rimorchio, schemi alla mano, ho iniziato il montaggio del Truck anche in questo caso partendo dall'autotelaio.

Analogamente al kit delrimorchio, ci volessimo accottentare di un 378 con carrozzeria bianca, si potrebbe montare il modello senza dipingerlo. Le parti per l'autotelaio, sospensioni, trasmissione ed il blocco motore sono stampate in plastica nera, tutte le parti cromate sono stampate in plastica cromata, le parti della carrozzeria sono interamente bianche. Ma un macromodello di questa portata va valorizzato anche nella colorazione. Per cui mantenendo il nero per l'autotelaio già per il motore gli schemi indicano il giallo. La verniciatura del blocco motore è stata fatta con il giallo lucido Tamiya che dato sul nero ha preso un convincente tono limone.

Il coperchio delle punterie della testata è fornito tra le parti cromate ed ho preferito non dipingerlo giallo. Altri dettagli del motore come le pulegge (humbroll 56) le cinghie (nero satin) ed i filtri olio (rosso lucido tamiya) sono in colore diverso.

Alcune tubazioni saranno in grigio medio (Humbroll 64) con le flange in nero ed argento. L'albero di trasmissione è in gun metal 53 Humbroll (vecchia composizione). Il posizionamento del motore nell'autotelaio richiede varie prove per avere la certezza di aver trovato la giusta posizione che sarà leggermente cabrato, a salire verso avanti vicino al radiatore ed a scendere verso il blocco del cambio.

Notare nella foto i problemi alla decal della portiera poi risolta come di seguito indicato.

Dal corretto montaggio del motore dipende il corretto accoppiamento del radiatore con i condotti dell'intercooler, le turbine ed il condotto di scarico che passa sotto al motore e poi si sdoppia ai lati della cabina per poi essere, quasi a fine montaggio, collegato alle torri di scarico. Se tutto quadra riusciremo a far combaciare autotelaio, parti meccaniche e carrozzeria e soprattutto far chiudere correttamente il grande cofano con radiatore.

Senza cornice del radiatore il cofano chiude

Appena montata la cornice cromata del radiatore il cofano non chiude più.

Con una limatina agli spigoli del convogliatore del radiatore il cofano va in posizione perfettamente.

Insomma è bene assemblare carrozzeria e cofano e tenerli sempre a portata di mano per fare ripetute prove con il resto dei componenti. Per l'assemblaggio della carrozzeria ho preferito non seguire le fasi di montaggio riportate sugli schemi e cambiare la procedure descritta nelle fasi 9, 10 ed 11 e nelle successive 14 e 15. Praticamente ho montato e dipinto gl'interni come in fase 9. Per il cruscotto sono anche disponibili delle ottime decals per cui volendo è possibile spianare tutto e mettere la decal. Io ho preferito dipingere il buon cruscotto a rilievo con il classico pannello in legno. A questo punto gli schemi indicano di montare la carrozzeria della cabina intorno alle parti interne, incluso il montaggio dei vetri di finestrini e parabrezza. Ciò mi obbligherebbe a dover poi mascherare tutto per poter dipingere l'esterno della carrozzeria. Ho preferito per cui assemblare il guscio cabina guida ed il guscio della cabina allungata lasciando fuori gl'interni. Dipingere di rosso mattone con relativa schiaritura in rosa antico le facce interne delle cabine, poi mettere il nastro dall'interno e dipingere col Metallic Blue X 13 l'esterno della cabina.

In questo modo ho evitato di deteriorare i vetri ed ho potuto lavorare la cabina in tranquillità. Di tanto in tanto inserivo gl'interni per provare che entrassero ancora. Ho poi potuto dipingere con il nero opaco 33 Humbroll le cornici di fissaggio del parabrezza e col silver 11 Humbroll le cornici dei finestrini laterali sulle portiere, le bordature cromate di putti i portelli e le maniglie di porte e portiere. Poi dall'interno ho montato i vetri di finestrini e parabrezza ed i pannelli portiera. A questo punto potevo chiudere le cabine inserendo da sotto gl'interni completi. Ma quegl'interni, che già tante volte pur se con qualche difficoltà erano entrati, ora non ne volevano più sapere di andare al posto dato che i pannelli portiera non permettevano più il montaggio dal basso. Ed ora che faccio? Analizzo la situazione e vedo che posso rifilare il bordo laterale superiore del cruscotto, lo faccio prima da un lato e facendo una particolare manovra d'inserimento (ed anche allargando un pò i lati cabina con le mani) riesco a far passare il cruscotto dalla strettoia creata dai pannelli portiera e quindi ad inserire gl'interni cabina di pilotaggio. Nella cabina allungata invece va incollato un lettino alla parete di fondo e messo il pavimento che entra comodamente da sotto. Anticipando la fase 15 io ho da tempo già assemblato insieme le dua cabine in modo da poter provare gl'ingombri e verniciare tutto l'esterno insieme.

Il grande cofano ribaltabile può essere montato e smontato in continuazione dato che si blocca infilando dei perni all'interno delle cerniere, per cui basta non ribatterli a caldo per poteri togliere e mettere all'occorrenza. Anche una volta montato definitivamente il cofano non è necessario ribattere i perni.

Nel montare le parti cromate bisogna avere alcune accortezze: primo, io mi sono trovato bene ad usare la colla tappo verde Tamiya che salda più velocemente le parti, secondo va accuratamente rimossa la cromatura nei punti d'incollaggio altrimenti le parti semplicemente non s'incollano. Alcune di quelle che vanno direttamente sulla parte verniciata della carrozzeria sono state incollate con il Microscale Kristal Klear che ho usato anche per fermare i vetri. L'utilizzo di questa specie di colla vinilica (in sostituzione può essere usata anche la comune Vinavil) ci permette di evitare di danneggiare il colore con la colla liquida e di evitare di lasciare segni visibili di debordaggio del collante. Una volta asciutta diviene perfettamente trasparente.

Tale sistema è stato usato per montare senza danni i fanali e le trombe sul tetto. Tra i pezzi trasparenti vi sono anche i 5 fanalini da dipingere con Clear Orange Tamiya e da incollare alla parti cromate col Kristal Klear. Stranamente nel mio kit ne mancavano due. Avrei potuto richiedere il ricambio ad Italeri (sempre attenta all'assistenza al cliente) ma essendo la motrice quasi ultimata non mi andava di attendere e me li sono realizzati sagomando dei pezzetti di sprue trasparente con una limetta.

Le ruote sono cromate per le pari esterne, quelle interne sono in plastica grigio metallico e si fissano con dei gallettoni (quelle anteriori) e con delle rondelle (quelle posteriori) se correttamente incollate mantengono la possibilità di girare, quelle anteriori sono sterzanti. I cerchioni sono realizzati da due pezzi, quella esterna cromata ed un anello interno che ha la funzione di fermare lo pneumatico. Ricordarsi di raschiare la cromatura dal bordo d'incollaggio altrimenti l'anello interno si stacca e può andare perduto. A me è successo. Al contrario del rimorchio, nel kit del Petrbilt tutte le luci ed i fanali sono riprodotti con parti trasparenti piuttosto realistiche che in alcuni casi vanno dipinte con i colori trasparenti arancio e rosso. Volendo, i fendinebbia sul paraurti anteriore possono essere dipinti col giallo trasparente, io lio ho lasciati trasparenti a simulare fari di profondità. E' bene non montare gli specchietti fino a quando non si finisce con la laboriosa posa delle decalcomanie. La posa delle decals è sicuramente la parte più complessa del montaggio di questo modello. Le decals sono anche in questo caso eccellenti, con film cristallino, sottile, con ottimo potere adesivo e perfettamente stampate, ma sia per la loro dimensione e soprattutto per i tantissimi rilievi, asperità e recessi presenti sul modello, il loro posizionamento risulta piuttosto complicato su portiere e cabina posteriore. In questo non ci aiutano gli schemi di montaggio dato che il montaggio delle torri di scarico indicato in fase 12 è meglio sia fatto dopo aver posizionato le decal della portiera, che dobrebbe passare sotto al punto d'attacco inferiore della torre di scarico. Io sono riuscito ad intaccare con il taghierino la decal i corso di posa ma è una cosa che non consiglio a nessuno. Si rischia di buttare via tutto. Nel posare quella del lato opposto ho provveduto a fare due tagli prima d'immergere le decal in acqua.

In questa foto si nota il problema di adesione della decal in portiera su cornici e rivetti e la linea minima di giunzione delle parti cromate del filtro aria ventilazione abitacolo.

Il problema sulle decals, dovuto a rivetti ed escrescenze, visibile in foto è stato risolto, a decals asciutte, incidendo con il cutter le bolle, trattando con il Microscale micro set e micro sol la parte e poi ritoccando con il colore argento 11 Humbroll che è esattamente quello delle strisce delle decals. Anche la parte intorno a cornici e quarnizioni è stata incisa e poi ritoccata con ottimo risultato. le decals sono state posate con i liquidi Microscale di cui sopra. Durante la posa si è verificato un fenomeno di sbiancamento in alcune zone dovuto alla reazione dei liquidi con la future. Ma no problem! La Future è veramente una cera miracolosa, dopo circa un ora tutto è scomparso senza aver fatto niente.

Una volta terminata la necessità di dover maneggiare il modello possiamo concludere la realizzazione con il montaggio degli specchietti e dei loro supporti. Il modello della motrice, così concluso è superbo ed imponente e ben rappresenta tutta la possanza e la brilantezza di questi grossi autocarri famosi anche per le loro particolari finiture e per l'opulenza delle loro cromature. che fanno dei Peterbilt un mito anche fuori degli Stati Uniti.

Che dire: Il divertimento nel montaggio del kit è assicurato, sicuramente ci vuole un pò d'attenzione ma la soddisfazione finale è impagabile. L'insieme dei due modelli è ben dettagliato e ben da l'idea del mezzo reale. Chi non conosce i Trucks (come il sottoscritto) anche da scatola ne tira fuori un bel modello. Chi è appasionato di Trucks saprà aggiungere altri dettagli per tirarne fuori un modello superbo. Italeri produce anche delle scatole di accessori per personalizzare questi mezzi pesanti tra cui vi sono anche i cavi di connessione elettrica tra motrice e rimorchio. Intanto io vi mostro il mio bisonte della strada che non avrà le ali ma mi piace comunque ed è un bel modello.

Buon Modellismo Silvio Pietropaolo

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