L'occupazione tedesca vista dagli occhi di un Bimbo.

Giampiero Consolandi è un nostro amico che ci ha abituato a piccole realizzazioni di grande pregio, di grande dettaglio e di grande originalità. Al centro della scena la tragedia della guerra ma sempre vista in un'ottica diversa, quella degli uomini e dei bambini che la devono subire.

Diorama, Testo e foto di Giampiero Consolandi

Chi come me gira intorno alla boa dei 50 anni e nella sua giovinezza non ha potuto avere smartphone, computer e videogiochi, come tutti i ragazzi di oggi, avrà sicuramente giocato con i famosi “soldatini”. Io vi passavo intere giornate e la mia scala preferita era la 1/72. Con il passare del tempo il gioco si è trasformato in passione modellistica ed oggi, quando ne ho l’occasione continuo a sbirciare dentro le varie scatole, magari acquistandone qualcuna.

Quando ho aperto la scatola della moto R12 con sidecar della Zvezda, non ho resistito alla tentazione di mettermi al lavoro. All’interno della piccola scatola c’è una sola stampata in plastica grigia; la prima cosa che colpisce l’occhio è la presenza di una basetta e di un cartello, poi ho capito che il piccolo modello viene utilizzato nei giochi di wargames, infatti il tutto si può velocemente montare ad incastro senza l’uso di colle.

Chiaramente io ho assemblato il tutto con la colla liquida, ed ho stuccato tutte quelle parti degli incastri che sarebbero rimaste a vista, figurini compresi. Una pecca dovuta alla scala del piccolo modello è il fatto di avere le ruote piene, cosa che, in ogni caso, preferisco rispetto a quelle con raggi evidenti e completamente fuori scala.

Il modellista non è tale se non fà di tutto per complicarsi la vita e così dopo essermi procurato qualche foto del modello vero ho cominciato a fare qualche piccola modifica. Le maniglie del sidecar, quella interna per il passeggero e quella della MG 34, nel kit sono in monoblocco, e le ho sostituite con altre autocostruite in stirene e filo sottile di piombo.

Stessa sorte per il maniglione posto tra i due sellini così come anche è stato auto costruito, con listelli da 0,50 mm, il porta tanica e le due astine sotto la canna della MG. Terminati questi piccoli particolari ho dato una mano ad aerografo di grigio scuro (io ho usato l’Humbrol n. 67) e, ad asciugatura avvenuta, un lavaggio ad olio di grigio payne.

Contemporaneamente lavoravo sui figurini, colorando le bluse con il 102 , i pantaloni con il 92, stivali in nero e caschi in 67. Sempre nei figurini, dove ho potuto, ho cercato di sostituire le varie cinghie con delle sottilissime strisce di nastro di carta colorato come per esempio la tracolla del fucile Mauser del pilota.

Una volta completato il tutto ho passato sia sui figurini che sulla moto un paio di strati sottili a pennello di Humbrol Clear (nuovo acrilico) dove poi tranquillamente ho potuto procedere ai lavaggi ad olio. Dopo la solita passata di trasparente opaco ho fatto un leggero drybrush sia sui figurini che sulla moto con gli stessi colori appena schiariti.

Prima di passare al leggero invecchiamento ho montato i carichi esterni, sulla ruota di scorta ho posizionato uno zaino tedesco (blackdog) un paio di teli arrotolati fatti da me con veli sottili di fazzolettini di carta poi colorati, mentre la borraccia e il contenitore della maschera a gas sono stati cannibalizzati da un soldatino Airfix; la borsa sul lato sinistro della moto costruita e la pala sono autocostruite con plasticard. Per finire, come già anticipato, solo un leggero invecchiamento con del fango ottenuto con i pigmenti vallejo.

BASETTA

Una volta immaginata la scenetta nella mia mente faccio subito uno schizzo a matita, giusto per rendermi un po’ conto delle dimensioni, e preparo per così dire un progettino di massima. Per questo piccolo diorama mi sono avvalso di alcuni pezzi contenuti nella scatola Italeri n. 6146 “urban accessories”ed esattamente il palo della luce e la ringhiera. Quindi presa la basetta in legno ho fatto tutt’intorno un giro di pongo e ho versato all’interno del gesso rosa (quello per dentisti) liquido e lasciato asciugare per diversi giorni. Mentre attendevo l’asciugatura del gesso, con una punta di compasso e una riga mi sono inciso i mattoncini del marciapiede.

Stessa sorte quindi per il piano stradale dove con pazienza mi sono inciso un ad uno tutti i vari lastroni. Con del forex da 3 mm, mi sono auto costruito il muretto e la porzione di casa. Una volta pronto il tutto ho passato una mano di primer grigio e ho cominciato a dare colore ai vari pezzi. All’interno del muretto, nel giardino, ho steso una mano di pasta modellabile ed ho testurato con uno spazzolino da denti per simulare il terreno.

Spero Vi piaccia Buon Modellismo.

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