SNJ-7 ZakuSaint II

Non avevamo mai provato a fare un Gunpla tratto dai personaggi che impazzano negli anime degli ultimi venti anni. Volendolo fare a modo nostro abbiamo fatto quest'esperimento. Chissà se piacerà ai nostri lettori.

 

Modello, Testo e Foto di Silvio Pietropaolo.

Zaku, qualcuno direbbe un Gundam, ma è un Mecha esattamente un Mobile Suit di produzione massiva per rendere invulnerabili gli esseri vulnerabili. Questi piccoli robot antropomorfi si prestano molto a modifiche ma anche a personalizzazioni anche per le sue forme simpatiche e non estreme.

Partendo da una diffusissima scatola della Ban Dai in scala 1/144 dello MS-06 Zaku II abbiamo deciso di provare a costruirne uno per capire quanto ci si poteva spingere al fine di creare un soggetto inedito limitandosi a sole opere di rifinitura e senza necessità di modifiche strutturali. per cui abbiamo montato il soggetto da scatola per poi limitarci alla ripitturazione al fine di dare un aspetto meno plasticoso e più operativo come alcune volte si è visto in giro.

La grande diffusione di questo soggetto ci permette di spaziare con la fantasia e rifinire il nostro Zaku se possibile in maniera originale e gradevole oltre che credibile.

I kit Ban Dai sono molto ben concepiti e stampati già nei colori corretti. Come avviene analogamente per i kit di Star Wars, addirittura le stampate sono realizzate con parti in plastica di colore diversificato anche nella stessa stampata grazie ad un sistema di iniezione in piu tempi con colori dello stirene diversi.

Questi kits si montano a secco e prevedono un certo movimento delle parti principali permettendo al personaggio di assumere pose multiple. Ho iniziato per prima cosa a montare l'intero personaggio per capire cosa delle giunzioni risultava visibile a modello ultimato e cosa stuccare oltre che come poter lavorare di pitturazione su parti separate da assemblare successivamente.

 

Per cui ho rismontato braccia e gambe mantenendole separate per la pitturazione, mentre ho provveduto a rifinire alcune giunzioni con il microfiller Kcolors visibile in nero nella foto. Dopo una carteggiata si è iniziato con la pitturazione eseguita in due soli pomeriggi ed inventandomi una mimetica in 4 colori con delle parti tecniche come corazze ed armi in nero opaco.

Dopo aver dato una base di primer nero Kcolors su tutto il modello ho cominciato a dare il Black Chrome Kcolors sulle tubazioni e sulle parti visibili dell'inner frame. Poi ho dato il crema 33530 su braccia, scudo, gambe e grembiulini di protezione.

Successivamente con il solito Fengda 0,2 a mano libera e senza mascherature ho dato le prime macchie della mimetica in Tan 30219, con cui ho anche dipinto integralmente il casco.

Il passo successivo è stato creare delle striature intorno alle macchie in tan con un celeste 35450 sempre Kcolors e successivamente le macchie finali in 35109. Ho volutamente mischiato i toni di una camo tipicamente desertica sabbia e marrone con quelle di una camo tipicamente marina d'ispirazione riussa in toni di azzurro.

Con il Blu 35109 è stato dipinto anche il supporto inguinale ed il busto dando invece il nero stealth Kcolors sui lanciarazzi a gambaletto, sulla corazza frontale, sul survival pack a zaino, sul bazooka, sull'ascia e sugli zatteroni. Alla fine il tutto è stato sogillato con una mano di lucido per lo streaking, lavaggio e la posa delle decals.

A pennello e con i colori Citadel bronzo, oro ed oro chiaro ho dipinto le punte dello spallaccio, mentre con lo streaking brown della Mig ho date delle macchie sulle parti della corazza mimetizzata e con un pennello piatto le ho stirate mentre con il lavaggio afrika korps wash della mig ho ripassato tutte le fessure incise.

Il risultato mi ha permesso di spegnere un tantino i colori e dare un aspetto vissuto e sporco nei recessi come volevo fosse.

A questo punto per condire il lavoro finora fatto bisogna riempire il nostro zaku di segnaletiche di pericolo e sicurezza e dare una connotazione araldica, per cui mi sono messo a cercare le più adatte allo scopo nel mio deposito decals.

Quando trovai l'icona del Santo (The Saint) tra delle vecchie decalcomanie di un Jaguar della RAF ho capito di aver trovato anche il nome del mio Zaku per cui Zakusaint II. 

piluccando da fogli decals di predator, hornet, haward, phantom, viper ho cercato di condire il mio zakusaint dotandolo di segnaletiche credibili e funzionali. con il risultato che vedete.

Per finire ho dato del marrone e del polvere lifecolor dal set dust and rust a pennello asciutto sulle parti più sporgenti per il polvere e sugli zatteroni per il marrone e poi un trasparente opaco di finitura XW 1 Kcolors. Il monocolo è stato fatto con del verde trasparente tamiya per renderlo meno visibile possibile.

Il risultato finale è quello che vediamo e lo Zakusaint II è terminato. Non so se vi piacerà o no ma mi sono tanto divertito in questo soggetto per me inconsueto.

Buona Visione

 

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