Ju 87 Stuka "Picchiatello" da kit Airfix Scala 1/24

Ci sono delle scatole che se rimangono sugli scaffali occupano molto spazio e col passare del tempo rischiano di deteriorarsi fino a divenire inservibili. Forse la cosa migliore è portarle in sede Associazione Modellismosalento e montarle a scopo dimostrativo. Vediamo cosa ne abbiamo tirato fuori.

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo

Tra noi modellisti ci stanno strani "amici". Ci stanno quelli che lavorano contro di te e quello che rappresenti alle tue spalle, ci sono quelli che sfruttano o copiano ogni tua iniziativa per trarne vantaggio personale, ci stanno quelli che ti regalano kit per toglierseli dai propri scaffali per liberare spazio da occupare con nuove scatole acquistate convulsivamente, forse per dimenticare qualche fallimento personale. Ci stanno pure quelli che ti regalano le scatole che altri gli hanno dato da montare così poi tu inconsciamente le monti e poi ti viene richiesto indietro il modello montato da regalare al pilota o all'appassionato di turno facendo con loro una bella figura usurpando il tuo lavoro. Ci stanno quelli sistematicamente impegnati a fagocitare medaglie e non importa se il modello premiato ha i carrelli tutti sbilenchi. Insomma ci sta un pò di tutto in questo variegato universo di "amici" modellisti... Ah ci stanno pure quelli che hanno imparato da qualche anno a fare modelli grazie ai tuoi consigli e poi si sentono i Verlinden della situazione e ti snobbano o meglio ti vomitano addosso insulti e battutine più o meno velate nascondendosi nei meandri dei social network. Proprio grazie ad uno di questi "amici" entrai, molti anni fa, in possesso di una scatola di un Puzzle Ravensburger colma di pezzi di plastica celeste, con delle istruzioni ingiallite e rosicchiate e delle decals incartapecorite; dentro ci stavano i pezzi per uno Stuka scala 1/24 Airfix stampo anni 70. Questo kit, regalatomi da quest'amico, io l'ho tenuto sullo scaffale fino a quando il mio gatto Tomcat non lo ha abbattuto spargendo i pezzi in tutta la taverna. Nella caduta si ruppero i supporti del motore che sono solidali con le fusoliere per cui  la decisione fu subito presa:" lo porto in sede e lo monto là".

Avevo iniziato a montare il motore ed il complesso abitacolo ma la prima cosa da fare era ripristinare i supporti del motore in modo da riuscire a tenere in loco il propulsore.

La colla Tamiya fa miracoli per cui riuscii a rimettere il tutto insieme e procedere al montaggio anche se il motore ha un peso considerevole dato che è grande quanto la cabina di un elicottero in scala 1/72.

Il kit Airfix è in positivo ed è molto vecchio, risale a metà degli anni 70 ma per l'epoca era quanto di meglio ci fosse in circolazione. L'abitacolo è ben riprodotto come pure il motore, mi sono limitato ad un montaggio di base da scatola e già così il motore fa la sua bella figura anche se molto si potrebbe fare come dettagli aggiunti in autocostruzione.

Uno dei pezzi meglio riprodotti è il mozzo dell'elica che con una buona pitturazione con base nera colori metallici e lavaggi Citadel a pennello, per cui una volta montato al suo posto è un peccato coprirlo con l'ogiva dell'elica.

Montando un modello del genere ci si rende conto come marchi storici come Airfix o altri siano diventati mitici. il modello, anche avendo una considerevole età, ha un gran livello di dettaglio ed alla fine si monta anche piuttosto bene e pur da scatola offre un modello di grande pregio. Sinceramente ho proceduto al montaggio da scatola ed allo scopo dimostrativo per far vedere in sede ai soci meno esperti come procedere nell'affrontare un modello di grandi dimensioni.

Le pale dell'elica erano in legno sul velivolo originale dipinte in verde scuro quasi nero, io ho usato il 34052 un pò scurito con del nero mentre gli scarichi sono stati svuotati con la punta del trapanino e poi dipinti a pennello con il set Lifecolor Rust and Dust e sporcati sull'uscita con del nero opaco a pennello asciutto.

Man mano che il modello cresceva sempre più sul tavolo della nostra sede associativa mi è venuto spontaneo apostrofarlo col nome "Grande Capo Estukazz" parafrasando una delle gags della nota trasmissione Seiunozero (610) di Radiodue con Lillo e Greg. Le parti inferiori hanno ricevuto un preshading in grigio scuro, una base di correzione in primer avorio e la pitturazione in 35622 fino ad attenuare il preshading all'effetto gradito.

L'ogiva è stata dipinta con nero kcolors e la parte rossa con rosso Lifecolor nuova etichetta con bordo giallo, senza diluizione e senza mascherare. Credo che sui Lifecolors abbiano cambiato la formula.

Sinceramente non saprei cosa farmi di uno Stuka tedesco mentre per le nostre mostre, che facciamo di tanto in tanto per Aeronautica Militare in zona, un "Picchiatello" avrebbe fatto comodo per cui, senza alcuna pretesa di realizzare il modello del secolo, ho cercato di travestire questo Grande Capo in un Picchiatello nostrano senza prestare troppa attenzione a presenza dei fasci alari sopra e con l'intenzione di aggiungerli sotto non appena ne troverò un paio adatti, Il nostro presidente Gabriele Luciani mi istruirà in merito. Il resto della colorazione e fregi sono stati dipinti con il numero 208 preso dal mio deposito decals. Ho scelto un esemplare della 208° squadriglia con fascia gialla RAL 1021 sui cofani, colorazione in due verdi splintered croce sabauda e fascia bianca in fusoliera così come visto nella monografia dedicata di Ali d'Italia.

Date le dimensioni del modello, la mimetica è stata eseguita a mano libera anche se con linee rettilinee splintered, i colori Kcolors permettono anche risultati del genere.

Per la croce sabauda come pure la fascia in fusoliera si è preferito mascherare e dipingere. Mentre per l'obliterazione delle insegne tedesche ho preferito mettere le vecchie decals, spruzzarci sopra una fascia di 34052 pieno, poi rimuovere le decals per dare una sagoma più chiara e poi amalgamare il tutto con una mano uniformante in 34052 con color blender.

Alla fine con qualche decals della vecchia scatola ed il 208 dalla mia banca decals, Il Picchiatello è dipinto a mano a pennello ed il risultato è questo. Ho lasciato le cofanature smontate e quella superiore amovibile. I soci della nostra associazione  hanno potuto seguire il montaggio di questo grosso modello dall'inizio alla fine ed hanno avuto modo di cosa si puo fare anche con un vecchio modello, montato da scatole a dipinto. Ora data la stazza il modello è ospitato nel nostro office e li ho fatto un pò di foto per presentarvelo. Spero vi piaccia anche se è un modello senza alcuna pretesa.

Buon Modellismo

Di seguito un bel pò di foto del modello in coming e finito.

StampaEmail