Eurofighter F 2000 A 36-12 scala 1/48 da kit Italeri

Riprodurre un F 2000 nella classica configurazione di parcheggio non è una cosa che è possibile fare correttamente con i kits che troviamo in commercio dedicati a questo velivolo. Vediamo come può essere possibile aggiornare il kit Italeri scala 1/48 ed ottenere una riproduzione assai convincente.

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo.

L'EF 2000 è la spina dorsale attuale della difesa aerea Italiana e di altre importanti nazioni europee e non. Punta di diamante dell'Aeronautica Militare questo velivolo è ormai nella fase di piena maturità, solo di recente è stato affiancato in alcuni ruoli dall'nuovissimo F 35, ma il Typhone rimarrà in linea per molti anni ancora in particolare nella specialità della caccia e della difesa aerea anche a seguito dei recenti aggiornamenti.

Il kit Italeri in 1/48 non è il miglior kit per riprodurre un EF 2000 A operativo, paga lo scotto di essere il primo arrivato sul mercato quando ancora i Typhoon erano allo stato di prototipo o preserie, per cui riproduce abbastanza correttamente i prototipi o preserie che già in passato abbiamo proposto dalle nostre pagine e che sono comunque sensibilmente differenti dai velivoli operativi.

Come si evidenzia dalla foto sopra, di tre F 2000 da kit italeri che riproducono la tipica configurazione dei piani Canard in parcheggio, in questa configurazione i piani canard si dispongono a picchiare in avanti. guardando la foto si nota subito l'aspetto più realistico del modello che sta al centro (che presente le orecchie - canard stile Elefantino Dumbo, a scendere) rispetto gli altri due che stanno ai suoi lati che presentano un'aspetto decisamente innaturale (con le orecchie - canard simili alle orecchie di Spock di Star Trek, con punta esterna a salire).

A parte mirabolanti elucubrazioni su perni del canard variamente orientati o giunti omocinetici mutanti che cambierebbero la loro rotazione al solo fine di far appoggiare una scaletta d'accesso, il problema è meramente geometrico ed è dovuto all'errata interpretazione della forma del piano canard che a causa della sua posizione fortemente inclinata verso il basso ingenera false interpretazioni della sua forma riportata in proiezione orizzontale. Tali false interpretazioni (errate) sia in foto che su molti dei disegni tre viste in circolazione, ci farebbero intendere che i canard dell'F 2000 siano fortemente a freccia verso la parte posteriore del velivolo oltre che inclinati verso il basso. Nella realtà non è così come chiaramente evidenziato dalla foto sotto.

Questa bella foto ci permette di apprezzare un piano canard dell'F 2000 ripreso zenitalmente rispetto al suo piano inclinato, come se fosse in vista di pianta effettiva. La differenza di forma tra il piano Canard in foto e quello in scala 1/48 (in questo caso il Revell) è evidente. Il problema maggiore lo notiamo all'angolo del trapezio, interno, posteriore, superiore, vicino al contatto con la fusoliera. Quello del Canard reale è prossimo ai 90° (angolo retto) ma quello del Canard scala 1/48 (Revell in questo caso ma con l'italeri il discorso non cambia) ha lo stesso angolo che va molto oltre i 90° arrivando a quasi 110° (angolo ottuso). Purtroppo questo errore è comune a molti disegni tre viste ma soprattutto è comune a tutti i kits di EF 2000 Typhoon in tutte le scale e di tutte le marche in commercio. Per cui sarà possibile ottenere un EF 2000 con il giusto aspetto frontale in parcheggio soltanto effettuando la modifica che raccontiamo di seguito. Inconveniente che abbiamo provato a risolvere per primi al mondo ad aver studiato il problema ed ad eseguire tale modifica. Inutile dire che tale tecnica va affinata non appena avremo l'occasione di misurare in dettaglio un piano canard reale a terra, del quale per ora siamo riusciti ad ottenere solo gli ingombri e diagonali.



Per cui una volta rettificato il bordo posteriore tagliandone via uno spicchio sarà necessario ricostruire la parte mancante della corda esterna del canard aggiungendone uno spicchio sul bordo d'attacco anteriore. Insomma questione di spicchi e si sistema tutto. Tale modifica, sicuramente non alla portata di tutti i modellisti dato che richiede una certa esperienza e manualità, va riportata su qualunque kit di qualunque marca ed in qualunque scala. In effetti dopo questa cura il nostro Typhone cambia faccia e comincia somigliare ad un Typhone vero.

Fatta questa rettifica della forma, le parti dove è stato effettuato il taglio e la parte aggiunta vanno affinate e rettificate a colpi di lima in modo da dare l'esatta sezione lenticolare al piano così come modificato.

Fatto questo bisogna armarsi di stucco, spatolina, santa pazienza e tramite stratificazioni successive pareggiare la superficie del piano canard con successivi passaggi di varie grane di carta abrasiva le più fini anche date bagnate per ottenere una superficie liscia e cancellare i segni delle lavorazioni. A questo punto tramite l'incisore Tamiya ed il mio punteruolo si tracciano le incisioni su alcuni bordi del canard e la particolare matrice di viti che salda il piano canard al perno di rotazione.

Fatta la modifica ai Canard, direte voi, ormai saremo in discesa...! Invece no, diciamo noi, altrimenti non saremmo noi, saremmo quegli altri... bravi a farcire! L'F 2000 Italeri riproduce i velivoli di preserie e prototipo, per cui per farci un F 2000 come quello sopra andranno apportate tutta una serie di modifiche ed aggiornamenti tra cui le più impegnative sono la variazione del rigonfiamento alla radice della deriva e la modifica della linea di separazione tettuccio fusoliera nella parte posteriore dello stesso.

Modifica rigonfiamento alla radice della deriva.

Come si evince dalla foto sopra a dx, I prototipi avevano alla base della deriva un rigonfiamento che si estendeva quasi fino alla radice del timone di coda, mentre a sx i velivoli operativi hanno un rigonfiamento più corto che si ferma a metà deriva con un taglio obliquo.

Per fare questa correzione occorre spianare con Dremel e fresa lamellare la parte posteriore del rigonfiamento e poi stuccarlo e lisciarlo al punto di non far notare la lavorazione.

La deriva ha anche subito il taglio e posizionamento virato del timone, l'aggiunta di un tringolo di rinforzo vicino al dielettrico di sommità ed il fuso subito sopra lo sportello del parafreno sul poppino.

Anche Flaps ed alettoni sono stati asportati dal corpo dell'ala e posizionati in posizione di parcheggio.

Anche sopra le ali in base alle foto i portellini incisi sono stati stuccati ed alcuni reincisi in altra posizione.

Anche lo scarico dell'A.P.U. è stato aperto, realizzato con griglia e poi asportata la griglia dato che il velivolo non la ha.

Anche la zona caudale inferiore richiede modifiche, vengono asportate due protuberanze e riprodotti i rinforzi a goccia di alcuni scarichi secondari dei motori più altri forellini ed antenne. successivamente sarà riprodotto l'alloggiamento gancio di emergenza in mezzo agli scarichi dei motori.

Altre variazioni sono le griglie sopra la presa d'aria principale che hanno necessità di avere aggiunta qualche feritoia più vanno sdoppiate.

Modifica canopy

La differenza tra il canopy del prototipo (in primo piano) ed operativo sullo sfondo è evidente. Il montante arcuato posteriore va assottigliato e la linea di contatto tra canopy e fusoliera va "coricata". 

A sx il canopy Revell ed a dx il canopy Italeri dopo la modifica, la parte posteriore è stata spianata con fresa e Dremel e creata la nuova linea di contatto tra canopy e fusoliera tramite incisione.

Anche dopo la pesante lavorazione, il successivo trattamento con limette, lisciatura dalla 600 alla 2000, Compound Tamiya Fine e Finish e bagno finale nella Future ha ripristinato lucentezza e trasparenza del canopy.

A questo punto di dechiamo un pochino di superdettaglio in autocostruzione con farcitura casareccia.

una volta fissato il canopy è stato necessario stuccare la vecchia linea di contatto tra canopy e fusoliera in modo da dare il nuovo disegno alla parte.

Qualche altro aggiustamento è necessario sul rigonfiamento del portello della sonda per il rifornimento in volo e nella linea di contatto tra radome e fusoliera ricreando la lunetta dove il radome è incernierato.

Anche la linea e le pannellature della zona in cui è incernierato l'aerofreno è stata modificata ed è stata aggiunta l'antenna del G.P.S. tra aerofreno e canopy.

La realizzazione di questo modello è durata due anni e mezzo con molti ripensamenti. la colorazione fu iniziata con preshading in nero opaco Tamiya e fs 36373 Lifecolor. Poi furono ristuccate e corrette le pannelature nella zona anteriore della fusoliera.

A questo punto intanto con Christian Bertolini avevamo messo a punto i primi Federal Standard Kcolors sperimentali all'acqua per cui tutto è cambiato. Ho ridato un fondo in 36231 Kcolors e poi la prima mano di 36373 Kcolors. Dare questi colori, come direbbe Vettel, è un "Piaciere!" per cui a questo punto ho iniziato a divertirmi. Appena dato il 36373 ho inserito un pochino di 36495 e stemperato con un 50% di Color Blender. Con questo filtro, realizzato tutto con colori Kcolors, ho dato schiariture random su tutte le pannellature e superfici superiori del velivolo ottenendo un perfetto effetto idropulitrice e stonalizzando le superfici del velivolo.

Alcune parti del velivolo quali radome, aerofreno e bordi d'attacco di deriva, Canard e presa d'aria sono stati ripassati con questa miscela a mano libera ottenendo le particolari zone di colore più chiaro tipiche degli F 2000 prima della ripitturazione (o sostituzione, proprio il 36-12 è stato uno di quelli sostituiti con velivoli nuovi).

I colori Kcolors permettono effetti metallici di grande realismo, in questo caso dopo una mano di nero lucido ho dato cromo 15 e 61 con una ombreggiatura in Candy Black e con una coloritura in Candy Rust Brown per l'effetto bronzato degli ugelli.

il risultato come vedete è stupefacente. A questo punto una mano di trasparente lucido Kcolors X 100 ha preparato il modello per le decals. Va detto che il kit Italeri ha due pods d'estremità alare uguali a due fusi (quelli dei prototipi che ospitavano delle videocamere) ed uno va sostituito con uno a coda tronca. Entrambi sono stati risagomati come ogive e dettagliati con presa d'aria inferiore e rigonfiamenti ECM. Il kit italeri non ha in dotazione il missile IRIS-T ma solo Aim 7 Sidewinder ed Aim 120 Amraam. Ma la richiesta è per un velivolo opertivo nella tipica configurazione d'allarme ed allora? Come faccio con l'IRIS-T? Me lo autocostruisco, semplice no?

Partendo dal fuso di un Sidewinder e verificando le dimensioni, con un pochino di plasticard ed altro ho ottenuto un IRIS-T

ed una volta colorato...

I serbatoi subalari hanno avuto autocostruite le alette orizzontali ed i carrelli hanno subito vari miglioramenti di attuatori, occhielli di aggancio, cavi e cavetti.

Anteriore e centrale....

In questi casi per fissare parti metalliche sulla plastica, ormai da tempo ho abbandonato il cianoacrilato tradizionale per utilizzare esclusivamente la Colle 21, il Cianoacrilato Anaerobico. Infatti versando un pò di colla in un tappo di bottiglia di plastica la colla è utilizzabile con uno stecchino per tutto il pomeriggio e permettendomi di realizzare tutte le tubazioni che vediamo.

Carrello, centrale ... ed anteriore.

Le decals sono dal Foglio Typhoni Italiani della Two Bobs ed una volta sigillate con un secondo strato di Kcolors X 100 tutto il modello è stato lavato con del Grigio di Payne ad olio diluito con petrolio bianco. Come trasparente di finitura ho dato del trasparente opaco zero riflesso Kcolors X 1 e questo è il risultato finale.

A questo punto avendo di recente ricevuto in valutazione abbiamo voluto provare il photo set della noy's miniatures che riproduce un angolo di Hangar moderno, poggiatoci il modello dentro non credevamo ai nostri occhi.

Questo l'effetto per foto fatta in casa col telefonino e sotto quelle fatte in luce esterna anche se pomeridiana di febbraio

Buon modellismo, a seguire anche se non in ordine cronologico, tutte le foto di questo lungo lavoro.

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