F 4 U4 Corsair I "Abbattuto"

Il Corsair I ha tanto volato e tanti sono precipitati o hanno effettuato atterraggi di fortuna. Perche non cimentarsi in un diorama di facile realizzazione e di indubbio effetto?

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo

Oggi vi racconterò di come riciclare un modello che appena finito di costruire alla prima uscita per essere esposto è stato pesantemente danneggiato con conseguente perdita di pezzi importanti come parte dei carrelli e le ruote.

Il kit da cui ero partito era L'Heller F 4 U4 scala 1/48 regalatomi da un amico modellista che aveva perso alcune parti. Le decals erano inutilizzabili e comunque soltanto per la versione francese per cui decisi di prendermi il volume di Storia dell'aviazione dove trovai un profilo di un F 4 della US Navy che era di facile realizzazione dati i pochi codici e numeri, interamente in Glossy Sea Blue Fs.15042 e con una bella banda rossa sul trave di coda.

Mi dissi e perchè no? Trovai un'elica Amilton Standard quadripala, mancante nel kit, ed in un weekend montai e dipinsi il mio Corsair, assolutamente da scatola.

Durante le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la locale sezione dell'A.A.A. aveva il compito di allestire una vetrina in un negozio del centro storico di Lecce e mi furono chiesti alcuni modelli da esporre. Io fornii una decina di modelli tra cui anchequesto Corsair. Alla restituzione il modello era pesantemente danneggiato. Mancava una ruota come pure parte del carrello ed il ruotino di coda.

Tentare una ricostruzione sarebbe stato lungo, allora perchè non provare una dioramizzazione del classico Corsair danneggiato in un pesante atterraggio di fortuna magari con il pilota ferito?

Detto fatto, domenica mattina a mezzoggiorno trovo una tavoletta di compensato a cui applico con la Vinavil quattro spezzoni di angolari in legno tagliati a squadro. Subito dopo applico sopra la basetta un pannellino di polistirolo che con un taglierino sagomo sui bordi in modo da renderli irregolari. Scavo con lo stesso sistema tre profondi solchi nei quali applico del Das bianco rifinito e scanalato con la spatolina. Allo stesso modo riproduco due piccole sezioni rocciose realizzate con il Das ed incise con la spatolina. Sul polistirolo ho poi steso la Vinavil a pennello ed ho spolverato delle polveri per plastici ferroviari, aggiunto alcune pietruzze e della sabbia naturale molto fina. Sulle parti rocciose ho spennellato dell'Ink marrone (Mud) della Citadel e poi ho dato a pennello asciutto due toni di grigio. L'effetto mi ha meravigliato. Il tronco è un pezzo di ramo della mia bouganville del giardino. Un pò di muschio quà e là appiccicato con la Vinavil.

Il cespuglio e fatto con un rametto di origano. Alle 16,00 sempre di domenica la base era pronta. Il modello ha subìto la piegatura delle pale dell'elica, ed il danneggiamento di portelli e gambe carrello. Con la punta del trapanino riscaldata su una candela ho creato due raffiche di mitragliatrice e con il Clear Red Tamiya ho simulato del sangue nell'abitacolo e sui trasparenti (un pò di "noire" e di macabro non guasta). Una volta incollato il modello sulla base con del cianoacrilato (attenti alle mani) ho amalgamato il tutto con passaggi e sporcature di Nato Black, Smoke,  Marrone, Kaki e Sabbia dati ad aerografo. Il risultato lo vedete a seguire, una ricetta facile, facile, per un risultato diverso dal solito.

Buon Modellismo Silvio Pietropaolo

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