Pfalz D.IIIa da kit Eduard scala 1/48

Il Pfalz D.III fu il progetto più importante realizzato dall'azienda aeronautica tedesca Pfalz-Flugzeugwerke e prestò servizio nell'aviazione della Germania imperiale dall'autunno del 1917 fino alla fine del conflitto.

Modello, testo e foto di Marco Rondinelli

 

Progettato dal neo assunto ingegnere Rudolph Gehringer, il nuovo caccia nacque nell'aprile del 1917, basato su una fusoliera monoscocca in compensato realizzata in modo tale da garantire al velivolo una buona resistenza e minore pesantezza, anche se a costi di produzione più elevati.
Le prime consegne ai reparti Jasta 10 e Jasta 4 avvennero nel mese di Agosto del 1917; la maggior parte dei piloti non amava particolarmente questo caccia, considerato da molti inferiore all' Albatros, dato che era meno agile e tendeva ad andare pericolosamente in stallo specialmente a bassa quota.
Il suo punto di forza era, invece, la sua robustezza, permettendo di effettuare attacchi in picchiata da altezze notevoli, tattica che venne utilizzata contro i palloni di osservazione pesantemente difesi da postazioni antiaeree.

La Pfalz produsse anche una nuova versione del velivolo, chiamato D.IIIa, con le armi spostate sul ponte superiore e che montava un motore Mercedes più potente.


Il modello

Il Kit è la weekend Edition dalle Eduard in scala 1/48. Come per altre scatole della serie, non contiene fotoincisioni e ha decals per una sola versione.


Il montaggio è iniziato dal cockpit, dove il principale difetto che ho riscontrato è di non aver avuto a disposizione punti di riscontro e perni per l'incollaggio dei pezzi; per cui ho fatto totale affidamente alla documentazione per sistemare ogni pezzo al suo posto, anche se questi velivoli non avevano chissà che strumentazione all'interno dell'abitacolo, molto spartano.
Dopo il completamento della fusoliera che ha un fit abbastanza buono, il vero problema è il montaggio e l'allineamento delle ali. In questa fase ogni modellista avrà la sua tecnica più "comoda": la mia è stata quella di montare dapprima l'ala inferiore a cui ho aggiunto i montanti, poi il posizionamento dell'armamento ed infine l'ala superiore, allineata con molta pazienza ai montanti e all'ala inferiore.
Durante questa fase ho anche aggiunto con del filo da pesca i tiranti.


Per quanto riguarda la verniciatura ho dato prima la mano di bianco a quasi tutto il modello, per poi differenziare successivamente la parte interamente rossa. La parte inferiore delle ali è invece nel classico alluminio di molti aerei tedeschi della prima guerra mondiale.
Al motore mancava una parte abbastanza importante e visibile che ho auto costruito con plastica di scarto; ho colorato l'elica donandole l'effetto legno, per il quale la tecnica principale consiste nel dare una mano di fondo di un marrone più o meno chiaro, lucidare il tutto, per poi applicare magari a olio delle striature di un colore più scuro, che tramite un pezzo di carta o cotton fioc possiamo andare a stendere e sfumare per creare le tipiche venature del legno a piacimento.


Ho trovato la struttura del carrello un pò debole, per cui il consiglio è di usare dell'attack per il suo posizionamento; anche qui ho aggiunto un pò di tiranti.
Infine per il weathering del modello ho proceduto con dei lavaggi a olio e sporcature in varie zone e con l'aggiunta di pigmenti per simulare soprattutto il terreno che andava inevitabilmente a finire sul carrello e nelle parti inferiori di ogni velivolo di quell'epoca, che decollava quasi sempre da veri e propri campi.
Una mano di opaco finale ha completato il tutto.
Buon modellismo

Marco Rondinelli.

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