Abbiamo rotto la scatola del Red Arrows Folland Gnat T 1 Airfix scala 1/48 e lo abbiamo montato

Airfix ha recentemente rilasciato una nuova scatola del Folland Gnat T1 dedicata alla versione della prima formazione delle Red Arrows. Appena ricevuta l'abbiamo montata per voi a tempo di record. Scopriamo insieme questo nuovo kit ed il modello che se ne può ricavare.

Modello testo e foto di Silvio Pietropaolo

Si ringrazia Hornby Italia per aver messo a disposizione il kit Airfix oggetto dell'articolo.

Quando circa 10 giorni fa abbiamo ricevuto questa scatola in valutazione, non sono stato molto entusiasta dato che il soggetto non è tra i miei preferiti. Sicuramente la livrea delle Red Arrows rende più interessante questo piccolo aereo realizzato dall'industria aeronautica anglosassone. Gli aerei inglesi a reazione di solito non mi piacciono molto date le forme particolari e la scarsa altezza da terra che caratterizza molti dei progetti aeronautici britannici scaturtiti tra gli anni 50 e 60. Lo Gnat è uno di questi ed è uno dei più piccoli tra gli aerei a reazione britannici e dalla sua piccola mole prese il nome di "moscerino" (Gnat, appunto). Utilizzato per l'addestramento dei piloti, per le sue particolari doti di maneggevolezza divenne a partire dalla fine degli anni sessanta il velivolo in dotazione alle Red Arrows, pattuglia acrobatica della R.A.F. e proprio a questa versione è dedicato il kit Airfix.

Immagine inserita a scopo discussione e reperita sul web. Ogni diritto dell'autore riservato

Il Folland Gnat salì anche agli onori della notorietà cinematografica in quanto aereo protagonista del film commedia Hot Shot dove alcuni esemplari monoposto di provenienza indiana e biposto interpretavano il ruolo di aerei imbarcati della "The Navy" Americana.

Il Kit Airfix A05124 in scala 1/48

Cominciando dalla scatola, che subito appare molto curata in cartoncino patinato lucido, troviamo sulla cover una bellissima immagine degli Gnat delle Red Arrows in volo rovescio che spesso ci porta istintivamente a mettere la scatola sottosopra. Nei laterali ci sono delle foto del modello asemblato non dipinto (o del suo modello 3D in rendering). in un angolino laterale si nota scritto in piccolo il marchietto della Cartograph che ci tranquillizza subito per la qualità delle decals. molto chiara è anche la scritta made in india per cui non ci troviamo di fronte al solito stampo cinese.

La scatola ha dimensioni generose ma lo Gnat è un piccolo aeroplano, una volta aperta la scatola ci troviamo di fronte una busta con dentro tre stampate in styrene grigio chiaro ed una per i trasparenti. Quello che subito piacevolmente notiamo è che non ci troviamo di fronte un kit logorroico con decine di stampate ed inutili complicazioni, ma un kit con pochi pezzi ben dettagliati e molto corretti, che riproducono tutto quello che deve essere riprodotto e che risulta visibile.

Il foglio istruzioni è molto dettagliato e chiaro e va seguito pedissequamente pure per il perfetto posizionamento dei pezzi. Gli schemi per la colorazione (per altro molto semplice interamente in rosso lucido) riportano i disegni in 4 viste ed a colori per il posizionamento delle decalcomanie.

Il foglio decals come abbiamo già detto è realizzato dalla Cartograph di Bologna, ormai azienda leader mondiale nella realizzazione di decals. La stampa è corretta, definita e coprente e la finitura delle decals è opaca.

Come già detto il kit è composto da tre stampate in styrene grigio e da una per i trasparenti. La stampata dei trasparenti è molto bella con tettuccio molto sottile e limpido dalla consistenza flessibile (sembra acetato ma è plastica). cosa che a molti modellisti potrà risultare assai gradita, sono presenti sia il canopy con il parabrezza separato da montare in psizione aperta che quello intero pezzo unico col parabrezza per la configurazione chiusa, cosa che potrà anche essere molto utile per mascherare l'abitacolo in fase di verniciatura montando provvisoriamente il canopy integrale quando va dipinta la fusoliera.

Le tre stampate con le relativamente poche parti per costruire il modello sono ben eseguite nella classica plastica grigio chiara della ditta inglese che ha la caratteristica di essere piuttosto morbida e malleabile. I pezzi sono pannellati in un ben definito negativo inciso, con pannellature corrette, alcuni dettagli sono correttamente eseguiti a rilievo come sull'aereo vero.

Difatti a primo acchitto sembra anacronistica la procedura di realizzazione dei pannelli strumenti che hanno alcune linee incise ma tutti gli strumenti con il bordo a rilievo, cosa che però ci aiuterà non poco nella fase di pitturazione di questi dettagli. Sono comunque disponibili i due cruscotti a decalcomania.

Il kit presenta una discutibile scomposizione delle parti laterali della fusoliera ma vedremo poi nel montaggio come si monteranno queste parti. Peculiarità assai gradita di questo piccolo kit è la possibilità di avere tutte le parti aerodinamiche mobili separate e posizionabili a piacimento oltre che oltre che i portelli vani carrelli in configurazione chiusa ed aperta cosa che anche questa ci tornerà comoda per mascherare i vani carrello durante la pitturazione della fusoliera. Belle le ruote con cerchione separato ed effetto peso e belli i carrelli corretti nella loro forma particolare. Nel kit sono interamente riprodotti i condotti delle prese d'aria con tanto di ventola per il primo stadio del reattore Rolls Royce. Ma come si monterà questo kit? Alcune cose lette in giro sul web ci hanno incuriosito per cui abbiamo montato per voi questo Gnat in circa 10 giorni per capire se alcuni dubbi sulla scomposizione erano giustificati o meno. Avendo già il Bae Hawk, di altro produttore, nella colorazione Red Arrows ho voluto differenziare il mio Gnat con una colorazione custom non presente nella dotazione del kit. Dopo aver valutato la versione cinematografica di Hot shot, per cui sarebbero servite decalcomanie non disponibili al momento, ho scoperto su interenet che questi velivoli prima di essere usati dalle Red Arrows erano stati utilizzati negli anni 60 dalla pattuglia acrobatica "Jellowjacks" che fu il nucleo iniziale da cui nacque le "frecce rosse". Per altro per praticità di pitturazione la sgargiante colorazione in giallo limone ben si prestava ad un veloce montaggio del modello al fine di presentarlo il più velocemente possibile sulle nostre pagine.

Immagine fonte Wikimedia.org

Per altro uno dei velivoli di questa formazione, l'XR 991, è stato mantenuto fino a poco tempo fa in assetto di volo partecipando a molti air show nel Regno Unito. Avendo notato che l'Airfix ha proposto questa versone in scala 1/72 ma non ha ancora proposto questa particolare versione in scala 1/48, ho orientato la scelta del soggetto da riprodurre su questo velivolo anche in funzione del fatto che i codici erano realizzabili modificando qualche carattere delle decalcomanie in dotazione ed aggiungendo il fin flash dal mio deposito scarti decals.

Il montaggio dell Folland Gnat come XR 991 "Jellowjacks"

Come in ogni kit il montaggio comincia sempre dalle parti interne ed dall'abitacolo. Qui troviamo subito l'unica sorpresa spiacevole di questo kit. Uno dei due seggiolini ha un problema su una paratia laterale del poggiatesta dato che sembra che la plastica, pur se iniettata a pressione non sia entrata nel suo stampo. Niente che non sia risolvibile in pochi minuti ma sicuramente Airfix avrà da far notare la cosa al produttore indiano che stampa i modelli.

L'inconveniente si risolve facilemente realizzando il triangolino mancante con un pezzetto di plasticard da 0,5 mm come si vede in foto.

La vasca abitacolo è completa e corretta anche al confronto con le foto del velivolo reale, chi vorrà potrà sicuramente aggiungere qualche dettaglio. Noi abbiamo voluto presentare il modello così come esce da scatola, ad eccezione della colorazione, proprio per evidenziare tutte le peculiarità del kit Inglese.

Con una semplice pitturazione, il risultato che si riesce ad ottenere in abitacolo è esaltante anche da un modellista mediocre come il sottoscritto. I seggiolini hanno le imbottiture con le cinture stampate e senza cinture da usare con dei bei pilotini in dotazione al kit, noi abbiamo usato quelli con le cinture dato che non installeremo i piloti. La particolare fattura del pannello strumenti permette una pitturazione d'effetto ed assai facilitata da come i due cruscotti sono stati stampati. Per la colorazione ho usato i nuovi colori Kcolors all'acqua che anche se fatti per lo specifico utilizzo ad aerografo si sono ben comportati con la raccomandazione di fare una prima velata a pennello e poi appena asciutti (in pochi minuti) fare una seconda passata per coprire. Esattamente, dalla nuova gamma FS ho usato il Grigio 36251 per gl'interni, la vasca, pannelli strumenti e struttura seggiolini, Il verde 34079 per l'imbottitura dei seggiolini, il giallo limone per le manglie d'espulsione, il nero per i dettagli della strumentazione. Alla fine un drybrushing con un grigio chiaro Humbroll a smalto e con i weathering sets della Tamiya.

Fin dal montaggio dei primi pezzi ci si rende subito conto che questo kit, al contrario delle apparenze, è ingegnerizzato alla perfezione ciò rende gl'incastri certi e perfetti ed il montaggio delle parti senza incertezze. ogni parte va esattamente al suo posto e basta poi toccare con la colla tamiya tappo verde per sigillare la costruzione per capillarità.

In questo modello quando si appoggia l'abitacolo nelle semifusoliere questo scatta, questa cosa la dice lunga su quanto bene incastrino le parti in questo kit Airfix. Il montaggio è sempre piacevole e non richiede mai aggiustamenti, si staccano le parti, si rimuove lo scarto di separazione dello sprue, si incastr il pezzo e si incolla per capillarità; farlo è ancora più facile che raccontarvelo. Complimenti ad Airfix.

Le pance del velivolo con le prese d'aria sono stampate come pezzo a parte per assicurare buona incisione dei dettagli. Sfido i lettori ad individuare nella foto sopra il punto di giunzione. Veramente notevole, Brava Airfix!

Stessa cosa per il montaggio del cassone alare, avendo visto il piacevole procedere della costruzione ho deciso che avrei montato questo modello senza usare stucco.

Questo è il punto più critico di giunzione ma come si vede la linea di giunzione è del tutto assimilabile ad una linea di pannellatura corrispondente al velivolo reale.

L'unico punto dove potrebbe essere necessario l'uso dello stucco è sotto la pancia ma proprio per vedere cosa se ne tirava fuori ho completato il modello senza stuccare.

Tornando al montaggio ho dipinto la ventola del primo stadio del reattore con il metallizzato fine F 444 della Kcolors come pure l'interno dei condotti delle prese d'aria ed ho lavato la ventola con lo smoke della Tamiya.

I vani carrelli ed i condotti delle prese d'aria vanno in posizione in maniera eccellente facendo un rassicurante "click" ed anche le due semifusoliere chiudono perfettamente, malgrado l'interno della fusoliera di questo "moscerino" si pieno come un uovo, la foto sotto è molto eloquente.

Prima di chiudere le semifusoliere bisogna anche inserire il vano avionica nel muso e lo scarico del reattore in coda. Malgrado tutta questa roba messa dentro le semifusoliere combaciano perfettamente! La foto sotto è molto eloquente.

Prima di inserire il vano avionica è stato dipinto per poterVi mostrare anche la configurazione del modello con il caratteristico cofano anteriore aperto, anche se poi nella configurazione finale lo chiuderò.

La cosa che mi sento di consigliare è scegliere in fase di montaggio se lasciare il cofano aperto o chiuso per cui se lo si vuole chiudere è meglio farlo ed incollarlo prima di aver dipinto il modello in modo da evere una giunzione ben rifinita, cosa che con il modello ultimato e dipinto difficilmente è realizzabile.

Una volta terminato il mero montaggio per preparare il modello alla verniciatura e mascherare l'abitacolo ho montato il canopy intero fermandolo con un pò di colla vinavil ed a parte ho mascherato parabrezza e canopy aperto per dipingere i frames prima di bianco per il bordo guarnizione vetro e poi il giallo limone. Naturalmente tutte le parti trasparenti hanno subito un tuffo preventivo nella cera Future.

Per la pitturazione ho usato i nuovi colori per modellismo all'acqua della Kcolors. Questi nuovi colori della ditta partenopea nascono dall'esperienza dell'aerografia custom professionale che ha messo le tecnologie disponibili per l'utilizzo in carrozzeria in una nuova gamma di colori per modellismo che assicurano una spruzzabilità ineguagliabile senza necessità di diluire i colori, resa uniforme con superficie liscia e spessori minimi anche con molti strati di vernice sovrapposti senza alcuna perdita di dettagli incisi o a rilievo. Dopo un paio di mani di di isolante ho dato il primer bianco opaco all'acqua che è suffciciente per un aggrappo del colore sulla plastica, in caso di lavori con mascherature è bene usare un primer a solvente sempre della stessa ditta. Questi colori vanno dati con una prima mano velata a polvere e poi con due o più mani successive piene. Nella gamma ci sono già 70 colori Federal Standard che coprono anche codici RLM e Regia Aeronautica e la gamma dei colori Ral. Veramente sconvolgente il Cromo all'acqua che permette di cromarsi in casa con finitura a specchio qualsiasi cosa e di ottenere infiniti effetti metallici a seconda della finitura del fondo su cui viene dato. Vi è anch la possibilità di farsi realizzare colori custom su richiesta fornendo un campione del colore da riprodurre.

Sia le mani di isolante che le mani di bianco si sono asciugate ogni volta in un paio di minuti aiutando l'asciugatura con l'aerografo spruzzando solo aria. La superficie resta liscia come seta con tutti i dettagli perfettamente definiti, i colori non colano, e possono essere spruzzati a pressioni impossibili con altri colori anche fino a 4 bar senza spostarsi sul modello. E' possibile dipingere in verticale senza colature ed in un'unica sessione si è dato l'isolante, il bianco ed il giallo arrivando al modello dipinto finito. Per la pulizia dell'aerografo sono sufficienti un paio di spruzzate di glassex o fabuloso viola mischiato 1 a 3 con normale acqua di rubinetto. Assolutamente da provare! Nella stessa sessione di verniciatura ho dato alcune mani di giallo limone dirattamente come da flacone Kcolors.

Il giorno dopo con luce diurna ho verificato il colore con alcune foto trovate in rete e, pure se abbastanza corrispondente ho notato che in alcune condizioni di luce il nostro giallo limone era un pò troppo acerbo per cui ho mischiato il lemon jellow con alcune gocce di orange jellow ottenendo la giusta tonalità che ho sovradipinto sul modello.

Dopo aver dato il giallo ho sigillato il colore con alcune mani di trasparente lucido Kcolors X 90 (Lucentezza 90 Gloss) che ha preparato il modello alla posa delle decalcomanie.

Questo trasparente è un grande passo in avanti rispetto a quelli di altre ditte ed anche rispetto alla cera Future in quanto permette di ottenere ottima lucentezza con spessori assolutamente irrisori. Il prodotto si spruzza in maniera estremamente semplice, non cola, non riempie le incisioni ed i dettagli e perde oltre il 40% del suo volume in fase d'asciugatura.

A questo punto ho potuto mettere le decals tramite i liquidi Microscale Micro set e Micro sol senza alcun problema sul trsparente. Per le decals ho utilizzato quelle del kit con l'aggiunta del fin flash che deriva dalle insegne per MB 326 del foglio Italeri dal mio deposito scarti.

La matricola è stata ricavata utilizzando il codice XR 9 e l'1 presenti nelle decals del kit mentre il secondo nove è stato ricavato modificando uno 0 e con parte della S presenti nel foglio decals.

Immagine fonte Wikimedia.org

Avendo notato in questa bella immagine che il nostro Gnat presenta delle copiose perdite di lubrificante da tutte le linee di pannellature inferiori, ho provveduto a riprodurle usando il Kcolors Candy Nuts Red all'acqua, colore rosso noce della serie Candy Kcolors.

Questi colori sono di tipo semitrasparente e permettono vari effetti dallo sporco alla ruggine, alla realizzazione di colori metallizzati se passati su una base metallica, possono anche rendere fumè i tettucci dei velivoli o essere utilizzati per colature di olio o sporco o fumi e riprodurre fanalerie o fare preshading o postshading ed anche per simulare le venature del legno. Nel nostro caso li ho dati sotto la pancia del nostro canarino per simulare le perdite di liquido lubrificante dal reattore.

Finito tutto ho passato nuovamente il lucido X 90 per sigillare le decals e renderle lucide per poi effettuare un lavaggio con colore ad olio misto bruno e terra chiara diluito con petrolio bianco. Anche in questo caso il trasparente lucido all'acqua ha retto benissimo.

In soli 10 giorni il nostro Gnat Jellowjacks Airfix in scala 1/48 è terminato per altro superando egregiamente un problema ostico che è la verniciatura del giallo e della finitura lucida grazie ai colori Kcolors. Qui Ve lo presento con il caratteristico cofanino aperto ed in degna compagnia del suo successore.

Per uniformare però il display insieme al Bae Hawk ho preferito montare il cofanino dello Gnat in posizione chiusa anche per meglio apprezzare la linea del velivolo.

Il risultato finale che viene fuori dal kit dello Gnat Airfix in scala 1/48, anche se montato da scatola, è quello di un modello corretto nelle forme, piacevole per il dettaglio e per la resa, ed assai divertente e scorrevole nel montaggio, che si monta senza stucco con risultati di pregio anche per il modellista meno esperto. Un kit che ci conferma come di recente il marchio storico inglese stia imbroccando un bel kit dietro l'altro offrendo prodotti di grande qualità, fattura e dettaglio che già da scatola offrono un modello di rilievo senza impelagarsi in inutili complicazioni o proliferazione oltremisura di parti da assemblare. In poche parole un kit che ti fa divertire senza impegnarti più di tanto e con la certezza di una resa sicura del modello una volta terminato.

Questo "Moscerino" sicuramente è un soggetto che non mi ha mai entusiasmato per le sue linee aerodinamiche ma mi piace veramente tanto come kit di montaggio e modello che ne è venuto fuori facendomi scoprire una assai piacevole sorpresa che spero anche Voi possiate apprezzare dalle foto che potete osservare di seguito.

Buon Modellismo

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