Meteor NF-13, 119 sq. dell'Aviazione Israeliana - ottobre 1956 - da kit Matchbox scala 1/72 (cat. no. PK-129)

meteor nf-13Nel corso del 1956 arrivavano in Israele i primi tre caccia notturni a reazione Gloster Meteor NF-13: partendo dal basico kit della Matchbox in scala 1/72, Salvatore Barresi ha riprodotto con ottimi risultati, uno di questi caccia assegnati al 119 squadron della Heyl Ha Avir . 

Modello, testo e foto di Salvatore Barresi, Compagnia Modellisti Valdemone

(http://modelvaldemone.blogspot.it/ )

Il Gloster Meteor NF 13 è la versione tropicalizzata della versione NF 11, un caccia biposto notturno estremo sviluppo realizzato dalla inglese Armstrong Withworth del primo reattore operativo in servizio con la RAF nella seconda guerra mondiale. Il velivolo,  un mix di adattamenti presi dalla versione da addestramento T.7 e dalle varianti monoposto,  venne dotato di radar Mk 10 sul muso, praticamente lo stesso del Mosquito da caccia notturno, mentre l’armamento, 4 cannoni Oerlikon, venne spostato nelle ali. Originariamente destinati alla RAF che ne fece un impiego limitato, vennero poi ceduti alle aviazioni Egiziana, Siriana ed Israeliana: in tutto la Heyl Ha’Avir acquistò sei esemplari (alcune fonti parlano di soli 5 esemplari, arrivati comunque scaglionati nel tempo, i primi sei fra settembre ed ottobre 1956, gli altri nel 1958 ), tutti inquadrati operativamente nel no.119 Squadron ("Bat Squadron" ) . I caccia israeliani parteciparono alle fasi inziali della crisi di Suez e nella notte fra il 28 ed il 29.10.1956,  l’esemplare oggetto della riproduzione, il no. 52 pilotato dal Magg. Yoash Tzidon , abbatteva un Ilyushin IL-14 con a bordo membri dello stato maggiore egiziano che si stavano recando in Siria per pianificare operazioni congiunte contro Israele, risultando essere inoltre l’unico abbattimento da parte di questo tipo di velivolo. Per riprodurre il bireattore inglese l'unica alternativa ancora oggi è un kit Matchbox, uscito nel 1986, invero molto semplificato e sempre caratterizzato dalla plastica a più colori con cui erano stati sempre realizzati dal 1972 i kits della ditta inglese (nel tentantivo di evitare la colorazione degli stessi e risultare così più appetibili per i neofiti...) fino al suo collasso economico avvenuto negli anni 90. Al suo apparire fu comunque salutato con grande soddisfazione dai kittieri inglesi che per realizzare in scala 1/72 la versione notturna del Meteor dovevano rinvenire il kit Frog (ditta fallita nel 1977) del Meteor F-4-F8 (uscito addirittura nel 1962)  e la conversione in vac-u-form della Airmodel. Il modello Matchbox conserva comunque forme abbastanza corrette e la possibilità , già da scatola,di realizzare le versioni -11, -12 e -14 di questo caccia notturno. Le parti che compongono il modello (in tutto una settantina di pezzi con tre opzioni di decalcomanie) però consentono di derivare anche la versione per climi tropicali semplicemente utilizzando le prese d’aria maggiorate del motore destinato al NF14 ed aggiungendo due prese d’aria dinamiche sotto l’abitacolo che servivano al condizionamento dello stesso. Da segnalare come documentazione sul Meteor in generale, l'ottimo articolo di Giorgio Salerno apparso su Aerei Modellismo 12/1982 (con una analisi dettagliata delle varie caratteristiche tecniche delle diverse versioni) e, sulle colorazioni israeliane, il libro di Yoav Efrati Colors & Markings of the Israeli Air Force edito dalla Isra Decal .

meteor

Come mia consuetudine per kit di questa generazione, dopo aver reinciso per intero il modello mi sono dedicato all’abitacolo ricostruendolo interamente con plasticard e materiali di recupero

abitacolo meteor  

cruscotti meteor

evitando del tutto l'utilizzazione di kits di miglioria e dettaglio preferendo una autocostruzione totale di diversi particolari come ad esempio i cruscotti dei piloti

pavimento abitacolo

Anche i modelli più recenti della Matchbox non si facevano certo notare per l'abbondanza dei particolari interni...

abitacolo  

Volendo finire il modello anche con il cono radar in posizione  aperta, ho dovuto dettagliare anche il vano retrostante all'antenna del medesimo radar; inoltre , ho dovuto anche realizzare il pozzetto del carrello anteriore parzialmente solidale all’abitacolo ( parte della ruota trovava alloggiamento tra la pedaliera del pilota) ...

 

lato abitacolo

e comunque alla fine, una volta inserite all'interno delle semifusoliere, le varie componenti autocostruite dell'abitacolo il realismo del modello non può che aumentare e di molto...

abitacolo

Naturalmente è importante la fase della colorazione e dell'invecchiamento dell'abitacolo...

abitacolo finito

Approfittando della riproduzione in due pezzi separati del canopy offerta dal kit, ho potuto lasciare in bella evidenza il vano piloti che alla fine risulta essere sempre un modello nel modello !

abitacolo colorato

Finito l'abitacolo e prima di chiudere le semi fusoliere, ho dovuto ricostruire il vano carrello anteriore e dettagliare la gamba di forza dello stesso.

vano anteriore

Una operazione che naturalmente si è ripetuta per quelli principali...Infatti tutti i vani come raffigurati dalla Matchbox sono poco profondi e per nulla particolareggiati...

carello posteriore

vano carrello

Naturalmente ho ricostruito le varie tubazioni presenti nei tre vani che come le gambe dei carello vanno dipinti in bianco opaco. Poichè mi hanno sempre affascinato i modelli cosiddetti "tutto aperti" ho voluto riprodurre anche il radar del velivolo...

radar

Per l'antenna del radar è stata utilizzata una cupola del capocarro del kit E.S.C.I. in scala 1/72 dell'M.113...Naturalmente ho autocostruito

radar

tutti i particolari visibili in questa zona nel momento in cui si toglie al velivolo il radome anteriore

radar

E' vero che si tratta di un lavoro in più ma alla fine il realismo del

radar

 modello ha quel "quid" in più che lo differenzia da altre realizzazioni.

radar

La chiusura delle semi fusoliere richiede diverse stuccature in quanto oltre ai due pezzi laterali ci sono un "coperchio" superiore della fusoliera che va dall'abitacolo sino al bordo d'uscita alare ed una coda separata dal resto del velivolo (evidentemente nei piani della ditta erano previste  altre versioni da riprodurre del Meteor come la F.8 e/o la T-7 giocando con parti alternative...).

prese d'aria suppletive

Sotto la fusoliera in corrispondenza del vano piloti, infine, vanno riprodotte delle prese d'aria . Passando alle ali, prima di assemblarle,  ho ritenuto opportuno aggiungere qualche particolare ai due pezzi del kit n. 44 che in pratica raffigurano molto sommariamente la parte frontale dei reattori...

reattori

...questo senza  esagerare considerato che alla fine a gondole motori chiuse si vedrà ben poco degli interni di queste...All'esterno delle ali

ali

ho  ritenuto opportuno  aggiungere qualche particolare alle gondole motore e tagliare le parti mobili.

incisioni ali

Come detto tutte le pannellature del kit erano in rilievo ed anche quelle delle ali sono state reincise non senza difficoltà considerando che la plastica del modello era un pò vetrosa. Le stesse incisioni sono state poi ripassate con colla Tamiya tappo verde. 

motore

Altra caratteristica della versione NF 13, erano le prese d'aria maggiorate dei motori, quindi quelle del kit (pezzi 31 e 32) vanno allargate.

primer  

Terminato l'assemblaggio del kit, è necessario dare una mano uniforme di colore di base prima di passare alla riproduzione della mimetica degli NF-13 israeliani, questo sia per le varie stuccature effettuate sia per via dei tre differenti colori della plastica dei pezzi del kit...

colorazione   

La colorazione venne effettuata direttamente in Inghilterra, prima della consegna alla HHA con colori e riferimenti inglesi ovvero BS381c/640 Extra Dark Sea Grey (F.S. 36118) per le superfici inferiori, BS381c/106 Royal Sea Blue (F.S. 25044) e BS381C/450 Dark Earth (F.S. 20095) per quelle superiori, con uno schema mimetico analogo a quello dei coevi esemplari in servizio con la R.A.F. . Da notare che questa colorazione a bande di blue e marrone, sia pure con differenze di tonalità quasi impercettibili, è stata quella che ha contraddistinto tutti i velivoli israeliani sino all'arrivo nel 1970 degli aviogetti statunitensi.  Nel mio caso ho preferito utilizzare i corrispondenti colori Humbrol a smalto. Da rilevare che dopo un primo periodo di utilizzazione, per distinguerli ulteriormente dai Meteor in servizio con l'aviazione egiziana e siriana, la H.H.A. ritenne opportuno far

colorazione 2

dipingere i bordi d'entrata delle prese d'aria dei motori in quattro segmenti alternati di colore bianco e nero. Con la Future ho creato la base per far aderire le decal e dop aver ripassato nuovamente la famosa cera per pavimenti ho effettuato dei lavaggi alle pannellature con colore ad olio nero e seppia. In ultimo dopo aver dato l’opacizzante della Gunze, ho ulteriormente invecchiato con pastello nero per artisti.

decal

Per le decals sono ricorso al foglio realizzato dalla Isradecals (IAF-63) che è corredato, come tutti i prodotti di questa ditta, da un esauriente foglio istruzioni, non solo per il corretto posizionamento delle decals ma contenente anche gli schemi mimetici dei velivoli; lo stesso folgio fra l'altro e realtivo inoltre a tutte le aviazioni medio-orientali che hanno avuto in dotazione il bireattore inglese. Da notare che l'esemplare da me raffigurato aveva sulle ali e sotto le stesse , una sola stella di David, in pratica come i velivoli U.S.A.F., forse per via del suo impiego come caccia notturno. Per chi volesse riprodurre questo velivolo è possibile ancora acquistare il kit della Xtrakit che è una copia del Matchbox ma con stampate più nitide e sempre con incisioni in rilievo...caso più unico che raro per una casa modellistica famosa per le “trincee” che solcavano i modelli e per i quali io nutro un affettuoso ricordo in quanto mi hanno portato “per mano” nel mondo del modellismo.  

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Buon Modellismo da Salvatore Barresi

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