Aermacchi MB 326 A 61° Stormo S.V.B.I.A di Lecce Galatina

 

Per 20 anni l'Aermacchi MB 326 ha accompagnato i Pinguini della scuola di volo di Galatina facendoli diventare Aquile. Vediamo come realizzare un "Macchino" prima maniera dal kit Supermodel in scala 1/72.

Modello testo e foto di Silvio Pietropaolo

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Aereo della Scuola di Volo di Galatina dal 1962 al 1982, l'Aermacchi MB 326 con il, suo caratteristico colore arancione è nel cuore di tutti i piloti e di tutti gli appassionati di modelli ed aeronautica. La sua formula tanto semplice quanto azzeccata ha fatto si che praticamente il macchino succedesse a se stesso dato che il suo successore MB 339 ha mutuato tutta la sua architettura dal "Macchino". Spesso su Modellismosalento abbiamo trattato la realizzazione di questo velivolo, in commercio si trovano due onesti kits attualmente commercializzati da Italeri sia in scala 1/48 che in scala 1/72 che ripropongono i precedenti kits ESCI e Supermodel.

Questa volta, partendo proprio dal kit scala 1/72 della Supermodel vediamo come ricavare un MB 326 prima maniera così com'era al suo ingresso in linea nella prima metà degli anni sessanta.

Il vecchio kit Supermodel è un prodotto onesto, economico e che ben cattura le forme di questo addestratore. Di recente abbiamo avuto modo di poter presentare il set di dettaglio della Pavla che permette di sostituire l'abitacolo di questo kit il quale, in effetti, è scarsamente dettagliato anche se fondamentalmente corretto.

Contestualmente abbiamo ricevuto in prova uno dei nuovi colori acrilici Italeri ed esattamente il 4671, dichiarato come F.S. 12197 Ma che da controllo da parte di Gabriele è risultato simile al F.S. 12246. L'occasione quindi è assai ghiotta, costruire un MB 326 provando questi nuovi prodotti per vedere quale sarà il risultato finale. Il kit è semplice, anche l'inserimento del nuovo abitacolo non richiede particolari patemi o lavori. Per migliorare il realismo del piccolo modello decido di separare i flaps per montarli abbassati.

Essendo il taglio asimmetrico per le dua valve dell'ala con un pò di plasticard da 1,5 si ricostruisce la parte di flap mancante perchè normalmente annegata nell'ala.

Per montare correttamente i flaps abbassati è bene limare l'interno della parte superiore ed inferiore delle valve delle semiali.

Il modello ha le pannellature stampate in positivo per cui è consigliabile reincidere almeno le linee principali. Avendo montato il set Pavla sarà obbligatorio utilizzare il tettuccio vacuform del set stesso anche se i trasparenti del kit sono limpidi e sufficientemente sottili, ma non abbastanza da ospitare il nuovo abitacolo. Per la verniciatura ho provveduto a fare un preshading con il nato black Tamiya ed un riempimento irregolare all'interno dei pannelli con il rosso opaco Tamiya. Sul mio modello volevo cercare di ricreare il tono arancio rossiccio lucido tipico dei velivoli del primo periodo che avevano anche la caratteristica di non avere i bordi d'attacco di muso, tip ed ali in grigio chiaro ed avevano il numerino individuale ripetuto sul muso. Buone foto di questi esemplari, di cui una a colori, si trovano sul libro "Ali sul Salento" edito dal 61° Stormo.

Il primo utilizzo del colore Italeri ha richiesto un minimo d'ambientamento. Intanto, se in precedenza si è spurzzato colori di altre marche, è necessario pulire bene l'aeropenna anche con il white spirit altrimenti con penne da 02 non si riesce a spruzzare affatto. Soltanto con la penna umida di white spirit ed avendo prima spruzzato un pochino d'acqua semplice sono riuscito a dare l'arancio Italeri. Il colore va diluito più del solito altrimenti tende ad intasare l'ugello sottile, del resto regge molto bene la diluizione con acqua a percentuali impensabili per altri colori simili. Il colore permette anche una verniciatura non attenta e l'effetto finale è uniforme. Per fare una controprova, avevo dipinto l'esterno di aerofreno e portelli carrelli a pennello, il comportamento è buono molto simile ai colori vinilici agama. All'olfatto, la base sembra vinilica credo che i figurinisti li apprezzeranno molto per la tecnica delle okbreggiature e lumeggiature a pennello bagnato. Riguardo il tono, sembra piuttosto azzeccato anche se non corrispondente all'F.S. dichiarato. Il colore comunque non è lucido ma satinato. Con una successiva consistente mano di future il colore ha preso un tono più brillante e corposo caricandosi della desiderata tonalità arancio rossiccia.

Lasciato asciugare il tutto ho successivamente mascherato le parti da dipingere in nero opaco per dare il colore della Lifecolor.

Il nastro Tamiya fa letteralmente miracoli e malgrado le piccole dimensioni e la complessità delle superfici le sbavature sono state quasi nulle.

Questi MB 326 avevano le parti rivolte all'interno di tip e paretine antiscorrimento alari in nero opaco come pure il pannello antiriflesso sul muso, il bordo dattacco della sommità della deriva e delle prese d'aria. Le parti interne dei vani carrelli ed aerofreno e pure la parte interna dell'aerofreno sono in olive drab, mentre l'interno dei portelli carrelli è in alluminio come pure le gambe dei carrelli. Gl'interni dell'abitacolo sono in grigio chiaro (io comunque parto dal 36321, lavato in marrone o nero che poi schiarisco con 36375 e/o 36440), i pannelli strumenti sono in nero opaco come pure la palpebra cruscotto anteriore, mentre quella posteriore è in grigio.

Le decals del kit sono buone ed oltre ad esemplari stranieri permettono di riprodurre l'esemplare n° 24 di Galatina, dal mio deposito di vecchie decals ho reperito i due piccoli numeri che vanno sul muso.

La sola posa di questi due numerini, data la conformazione e piccolezza del naso, mi ha richiesto parecchio tempo. Comunque nulla d'impossibile aiutandosi con un buon fondo lucido alla Future e con il Micro Set e Sol della Microscale. Alla fine una seconda passata di Future ha "cristallizzato" tutto. Non avendo piombato il modello (pensavo fosse sufficiente la resina aggiunta) ho deciso di realizzare una basetta semplice su cui incollare il mio Macchino, per cui partendo da un vecchio campione di prova colore di cassetto di cucina ho realizzato con del plasticard dei quadrati per riprodurre i lastroni in cemento delle piste e li ho incollati sulla base.

Dopo una prova del modello ed un estintore ho cominciato a dare il nero in mezzo ai pannelli.

Poi ho dato varie mani di grigi vari ed infine un pò di smoke tamiya nelle fughe.

Poi ho steso della polvere marrone e dell'erbetta per plastici ferroviari a bordo pista dove avevo passato la colla Vinavil

anche su suggerimento di alcuni amici modellisti della Mailing List di Modellistiit.net ho provveduto a correggere con pitturazione e lavaggi il tono artificioso dell'erbetta sintetica per amalgamere un pò il tutto.

Alla fine con il montaggio del tettuccio ribaltato e l'aggiunta di uno specialista che trascina un estintore carrellato e la realizzazione di una bacinella per raccogliere le colature d'olio autocostruita da un pezzetto di tubetto per crema, il mio piccolo MB 326 con la sua basetta è pronto. Con pochi soldi e senza grandi patemi il risultato è estremamente gradevole di sicuro l'abitacolo Pavla aiuta, se si vuole tenere il tettuccio aperto. Ma il kit è onesto e semplicemente con una buona pitturazione ed un montaggio corretto è di grande effetto anche a causa del suo colore arancio acceso.

Di seguito le foto del montaggio passo passo, buona visione e buon modellismo da Silvio Pietropaolo

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