Macchi M 416 da kit Smer scala 1/40

Il nostro Alex Simonelli si conferma modellista con garande capacità di montaggio e costruzione dato che i suoi lavori si contarddistinguono per utilizzo di complesse tecniche di autocostruzione, reincisione e soluzione di problemi di montaggio ostico. Questa volta ci presenta un soggetto italiano poco conosciuto, il Macchi M 416 e tratto dal kit Smer in scala 1/40

Modello, testo e foto di Alex Simonelli

Molte volte scegliamo un soggetto da realizzare in base a gusti personali che siano forme, nazioni, teatro operativo o magari un ricordo affettivo.
Il Macchi M.416 è uno di quei velivoli che è sempre passato in secondo piano per la maggior parte delle cose elencate prima, ma non per tutto.
Negli anni 50/60 i piloti che iniziavano a solcare i nostri cieli lo ricordavano come il Democristiano per il suo modo di "sedersi" a parcheggio.
Un velivolo alquanto tozzo per modo di dire a primo impatto appena lo si vede da vicino ma ha avuto un non so chè mi ha convinto a volerlo rappresentare in scala 1:48, o quasi.

L'unico modo per rappresentarlo in questa scala è il kit in plastica della Smer in scala 1:40 del Fokker S 11, assimilabile alla 48.
Kit molto basico che rasenta la sufficienza, le forme ci sono almeno quelle. E' più la plastica da pulire che quella che andrà a comporre il modello.

Passando a come è composto il kit posso dire che bisogna lavorarci un bel pò, il cockpit da scatola è una paratia squadrata che rappresenta le sedute sui quali andranno appoggiati i piloti dati dal kit.

Da masochista che sono i miei piani ovviamente erano diversi, ho cominciato a tagliare un pò di plastica in modo da avere la zona interna delle semifusoliere pulita e pronta per alloggiare un abitacolo.

L'abitacolo l'ho autocostruito con vari tipi di plasticard e plastirod della Evergreen, le cinture con del nastro kabuki e le fibie riciclate da alcune fotoincisioni di recupero.

Con l'abitacolo e il pannello strumenti completato grazie alle varie foto di documentazione personale ho iniziato a dipingere il cockpit in un verde chiaro Italeri assimilabile all'interior green,

il pannello strumenti in nero opaco sempre Italeri, i dials sono stati ricreati a pennello con pennelli a singola setola e poi ricoperti con la Future che riproduce il vetrino.


Dopo un lavaggetto e del drybrush per far risaltare i dettagli ho fatto qualche prova a secco, fortunatamente combaciava tutto nella normalità.

Un altro dettaglio aggiunto è la griglia sulla paratia dove situa l'elica, ho forato il musetto pieno dato dal kit, autocostruito il divisorio di mezzeria in plasticard e ricreato la griglia con del tulle poi dipinto a fine assemblaggio.
Altri dettagli aggiunti sono il pitot alare ricreato con un ago di siringa tagliato ad hoc con il finale in filo di rame fine. Ulteriore dettaglio da aggiungere son i fari di atterraggio sul bordo alare e alle estremità quelli di posizione assenti entrambi nel kit.

Il kit richiede un pò di stucco sugli incollaggi, io come al solito mi son servito di cianoacrilato e bicarbonato poi seppiato con carta abrasiva per pareggiare tutto.
Il dettaglio delle superfici è in positivo come il velivolo reale, io ho voluto leggermente affinare tutti i rivetti in modo che non risultassero troppo fuori scala.

Per controllare che fosse tutto a posto ho spruzzato il primer fine tamiya ad aerografo. Ad asciugatura completa ho dato del nero lucido tamiya Lacquer Paint come fondo per l'alluminio verniciato.

Per l'alluminio mi son servito dell'LP70 Tamiya, su questo modello ho voluto provare completamente la nuova gamma rilasciata da Tamiya serie Lacquer e posso dire che a parte la puzza di solvente sono veramente ottimi sia come varietà iniziale di tinte che come resa e facilità di utilizzo.
Ritornando al Macchi, ho poi verniciato il pannello antiriflesso in Nero Opaco Tamiya acrilico stonalizzandolo un pò con del Rubber Black della medesima marca.


A verniciatura completa ho sigillato tutto con la cera future, attese le 12/24H ho effettuato qualche lavaggio selettivo sulle superfici di movimento e vicino alla naca del motore.


L'esemplare che volevo realizzare è stato in servizio a Pomigliano D'Arco, per le decals mi sono armato di vari fogli tauro e alcune decals me le ha donate il mio caro amico Roberto Cavallini. Le ho applicate aiutatomi con i liquidi emollienti della Microscale, la cosa più difficile da riprodurre è stata la scritta sul timone, avrò fatto una ventina di tentativi con svariate decals di recupero ma senza avere un risultato concreto, alla fin fine chi persevera verrà premiato ed infatti son riuscito nell'intento con alcune decals di un kit eduard.
Come finitura finale ho scelto il semilucido KSW X30 Kustomservice per tutto il velivolo e il Super Opaco Ak per il pannello antiriflesso e per le zone di camminamento sulle ali.


Dal kit il canopy viene fornito in un unico pezzo, io dall'inizio mi son armato di seghetto fotoinciso è l'ho diviso in tre parti per poterlo rappresentare aperto.
In ultimo ho autocostruito la struttura interna del blindovetro e colorato i dettagli finali come le luci di posizioni alari e del timone dopodichè ho dichiarato concluso il modello.


Vorrei ringraziare i miei soci e amici della Associazione Modellismosalento, la mia compagna per il supporto datomi durante la costruzione del modello e come sempre ricordare il mio caro amico Federico Toselli che sicuramente ci starà seguendo in questi ultimi mesi.


Buon Modellismosalento, Alex.

 

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