Le scrostature di vernice sui velivoli giapponesi della seconda guerra mondiale...

scrostature Come realizzare le tipiche scrostature, presenti nei velivoli giapponesi durante il secondo conflitto mondiale, in modo veloce e naturale.

Testo, modello e foto di Maurizio Ugo

 

Una peculiare caratteristica degli aerei giapponesi negli anni 1941-1945, era la scarsa qualità delle vernici impiegate per la mimetica degli stessi velivoli: per questa circostanza, unita alle condizioni atmosferiche dei teatri operativi del fronte del Pacifico, in poco tempo apparivano diverse e multiformi scrostature delle vernici che addirittura lasciavano intravedere il metallo degli aerei...Con una semplice ma efficace tecnica, Maurizio Ugo, per lavoro professionista nel campo delle vernici (particolare non ultroneo da evidenziare), ci spiega come riprodurre queste scrostature...

scrostature

Una volta montato il modello ad un punto tale che si possa avere una ampia superficie da pitturare e una limitata quantità di ammennicoli vari per altro…delicatissimi, si spruzza una mano di argento/alluminio, lucido su tutto il modello, (avendo cura di mascherare le parti ”critiche)”…meglio a solvente.

scrostature

Il motivo per cui consiglio un alluminio a solvente è dovuto al migliore ancoraggio, sulla plastica dei kits, dei colori a solvente in quanto il “solvente”, un po’ corrode la plastica prima di evaporare e per questo l’ancoraggio è decisamente migliore rispetto a quello degli acrilici come Tamiya/ Gunze e quelli che produco per mio conto. Inoltre così c’è meno possibilità di un ancoraggio resistente tra l’allumino e il colore mimetico, in quanto, la finitura lucida, e l’impossibilità di intaccare una finitura a solvente da parte di uno smalto all’acqua, potrebbe compromette l’operazione che seguirà. Comunque, al limite, anche con gli stessi colori acrilici dopo le opportune prove, si può compiere l’operazione.

nastro

Una volta verniciato del colore metallizzato, si spruzza il colore mimetico del caso, normalmente, utilizzando le usuali diluizioni. A questo punto, ripeto fate prove sempre… vi voglio aiutare, non voglio farmi maledire e far si che si rovini un vostro modello…

nastro 2  

si prende del nastro adesivo come quello della foto, trasparente è meglio, per vedere di metterlo nei punti giusti…..anche se a volte strappa dove vuole lui, si schiaccia con una matita se si vuole una particolare zona da scrostare, o con altro oggetto, unghie, polpastrelli, ecc. ….si dice una preghierina al vostro Dio …..e si strappa…..non dico altro …vedete le foto, sono rappresentative della tecnica illustrata….

Non conviene aspettare molto dopo la mano di colore mimetico prima di iniziare a “ strappare.” Il nastro, all’inizio potrebbe essere troppo “efficace”, passandolo sulle dita perde un po’ di adesione, comunque vanno fatti piccoli settori per volta, in modo da limitare i danni in caso di “problemi”….con la pratica i risultati si vedono, e in

 

ogni caso questa, come tutte le tecniche che usiamo, sono soggette a miglioramenti, non risparmiatevi sui commenti, belli o brutti che siano, e a segnalare migliorie, quasi sempre possibili!

Ricordarsi di “rovinare” le decal per rendere credibile il processo di scrostatura, ma in maniera classica con il pennello….almeno io faccio cosi….per dare una continuità alle scrostature.

Alcune mani successive di trasparente lucido (il più leggere possibile per non alterare troppo l’effetto) riempiono con il trasparente la zona scrostata e servono per agevolare l’applicazione delle decal, dopo l'applicazione delle stesse, alcune mani di finitura satinate ( sempre molto leggere…..) e ulteriore”sporcaggio” portano al termine del modello.

buon modellismo a tutti da Maurizio Ugo

 

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