Atlantic : tutti i soldati d'Italia di Mario Rizzone (Firenze: Scribo, 2022) I.S.B.N. 9788885624788

atlanticOrmai la definizione di oggetto di culto oltre che da collezione, si attanaglia perfettamente ai mitici soldatini in plastica dolce della Atlantic, ditta conosciutissima da tutti i ragazzi italiani dei primi anni settanta: per meglio orientarsi nelle ricerche inerenti gli stessi soldatini, le cui quotazioni stanno ora raggiungendo livelli veramente molto alti, un agile ma completa monografia a firma di un preparatissimo appassionato, Mario Rizzone

Foto e testo di Gabriele Luciani

 Autunno 1971: nei negozi di giocattoli italiani fanno la loro comparsa delle confezioni di soldatini in plastica morbida che presto entreranno in milioni di case dove c'è un bambino o un giovane adolescente...Infatti, una ditta in attività da alcuni anni a Milano, la Atlantic, dopo alcuni cambiamenti societari che la porteranno a divenire una s.p.a. e vari trasferimenti di sede, nel 1970 aveva realizzato un grosso opificio a Treviglio dove continuava a produrre giocattoli ma nel contempo si dedicava anche ai soldatini , realizzati nominalmente nella scala HO  (in realtà quasi 1/72) ed in 1/32, raffiguranti  militari italiani, un tema questo forse per la prima volta in assoluto. Fatto sta che le scatoline con la bandiera italiana sono un colpo d'occhio per chiunque, con le prime serie dedicate in ordine cronologico a Bersaglieri, Alpini, Carabinieria Polizia, Paracadutisti, nell'ambito della Serie  "Soldati d'Italia", divisa in due linee : la 9000 per quelli piccoli e la 10000 per quelli in 1/32. A queste si affiancano delle confezioni più piccole e di forma rettangolare contenenti due o tre figurini in scala 1/32: in ogni caso i vari soldatini sono sempre gli stessi essendo pantografati dalla scala piccola a quella  grande.  L'inziativa ha un successo clamoroso che si spiega anche tenendo in considerazione il periodo storico e sociale...L'Italia del 1971 è una nazione la cui popolazione è composta anche e soprattutto dai figli del boom degli anni sessanta, una massa enorme di bambini e ragazzini che hanno appunto una età intorno ai dieci anni e che hanno la fortuna di vivere in un paese economicamente ancora relativamente tranquillo, certo ben diverso da quello dei loro padri che hanno patito in gioventù le sofferenze della seconda guerra mondiale e degli anni dell'immediato dopo guerra. In questo contesto, in particolare le esigenze di questi milioni di giovanissimi vengono tenute in una considerazione maggiore che non in passato, basti pensare ad esempio alla produzione di vestiario espressamente dedicata a loro e ai nuovi programmi educativi nelle scuole; anche la televisione (ancora all'epoca la RAI era realmante anche un servizio pubblico) effettua trasmissioni espressamente dedicate ai giovani e nel campo editoriale c'è in particolare un fumetto come Topolino, diventato dal 1960 settimanale, che  arriva ad essere anche lui uno strumento di crescita grazie ai suoi contenuti che sono tali da essere succedanei dei libri di scuola dei suoi lettori. Sono anni infatti in cui si scopre che i giovanissimi sono una fetta importante del mercato ed inoltre il giocattolo sembra non essere più un lusso o uno prerogativa delle classi più abbienti ma può essere appetibile da molti più giovani e giovanissimi la cui scolarizzazione inoltre è molto più estesa rispetto a non molti anni prima: accade quindi che si aprono sempre più negozi di giocattoli e che articoli dedicati ai giovani si trovino pure nelle edicole, nei tabacchini e nelle cartolerie, anche di città medie e piccole . Le varie criticità che pure esistevano e che già nel 1968-69 avevano dato gravissimi segnali, erano ancora mascherate da un benessere che se pure non raggiungeva tutta la popolazione italiana, ne toccava la gran parte: tutto questo sarebbe poi crollato con la crisi petrolifera dell'ottobre 1973 ed con i lugubri anni di piombo che avrebbero chiuso il decennio...Nell'autunno del 1971 comunque il sucesso di vendita dei soldatini Atlantic diviene ben  presto epocale favorito indubbiamente dalla vastità dei suoi acquirenti e da un azzeccatissimo battage pubblicitario a partire dallo slogan "Ragazzo hai 100 Lire?" (le scatole infatti avevano questo prezzo quelli in scala ho e le confezioni di forma rettangolare contenenti due o tre figurini in scala 1/32) utilizzato negli annunci pubblicati sui vari fumetti, primo fra tutti Topolino (dove dal 1975 al 1978 la stessa ditta Atlantic tenne la  rubrica "Atlantic risponde") e fino alla metà degli anni settanta la produzione e le vendite hanno una crescita a dir poco ragguardevole, con una diffusione delle scatole dei soldatini che copre tutta l'Italia , ad esempio nella catena Standa... 

 

 

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La produzione infatti si allarga a dismisura anche all'estero arrivando anche negli U.S.A. ed addirittura tanto sono diffusi i prodotti della Atlantic che uno di loro (l'elicottero degli Aviatori d'Italia) comparire anche in un film...Il successo della Atlantic è connesso però strettmanete alla età dei suoi maggiori aquirenti: quando gli stessi infatti diventano sempre più grandi , il loro interesse verso i soldatini e i giochi ad essi inerenti incomincia a scemare mentre le nuove generazioni saranno attratte ben presto da altre tipologie di divertimento. Nei primi anni ottanta, con la comparsa dei video giochi , tutto il mondo del giocattolo ma anche del modellismo statico, suibisce una fondamentale variazione, facendo entrare in una crisi sempre più crescente diversi produttori...E' il periodo  dei fallimenti di ditte storiche come Airfix e Heller, mentre per la Atlantic i fasti degli anni settanta sono definitavamente tramontati...A questo poi si aggiunge la nascita delle prime pulsioni di quello stupidario che va sotto il nome di "polticamente corretto" che ad esempio costringono una ditta come l'Airfix nel 1980 a eliminare dalle copertine delle sue scatole qualsiasi riferimento a scoppi di bombe e/o uso di armi...In questo constesto l'uso del soldatino come passatempo ludico per i giovanissimi anche nella società italiana perde sempre più posizioni e la Atlantic ha anche lei alla fine degli anni settanta una forte contrazione delle vendite inizio di una lunga crisi che si trasformerà per la stessa ditta, che non realizzerà più nuovi soggetti,  in una parabola discendente arrivando alla chiusura definitiva nel 1989...Sfortuna vuole che la maggior parte degli stampi dei soldatini vengano rilevati da un imprenditore iracheno e che gli stessi, portati a Bagdad  nel 1991 si perdano definitivamente "nella nebbia e nella notte"...Solo alcuni prodotti della Atlantic nel 2007 sono arrivati alla Italeri (a Bologna in pratica sono radunati tutte le produzioni storiche modellistiche nazionali...) ma nel frattempo c'è un nuovo fenomeno che interessa i prodotti della ditta di Treviglio, ovvero quello del collezionismo connesso anche alla crescente nostalgia dei tanti che giovani e giovanissimi all'epoca, dopo cinquanta anni rivedono in quei soldatini le ore più belle della loro infanzia...Nascono così gruppi di appassionati , siti internet ma purtroppo anche le quotazioni dei prodotti Atlantic sul mercato dell'usato lievitano in modo a volte spropositato...Se fino a qualche anno fa ancora in qualche negozietto di provincia si trovavano quasi buttate per caso ancora delle confezioni integre vendute a pochi euro, oggi non è più così, anzi...

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Alcuni rarissimi set di soldatini ancora attaccati agli alberi di stampa e nelle loro confezioni integre ci sono ancora ma sono oggetto di compravendite fra intenditori e c'è sempre una maggiore richiesta di informazioni anche per evitare di essere preda di speculazioni e comunque pure per saperne di più al di là del mero aspetto mercelologico. C'è già anzi chi sta procedendo a replicarli integralmente e bisogna quindi poter distinguere la produzione originaria da queste copie: anche in questo caso vi sono persone oneste che dichiarano che sono copie ma altri che invece tacciono questo importante particolare...Per venire incontro a tutte queste esigenze, sono usciti iversi libri che si sono occupati pure della storia della ditta e delle vicende dei suoi prodotti, da ultimo quello di Mario Rizzone, un cultore veramente preparato sui soldatini in questione e che in pratica ha relizzato una agile  monografia di oltre duecento pagine che si può considerare come un catalogo Bolaffi per la serie Soldati d'Italia. La monografia dal titolo "Atlantic : tutti i soldati d'Italia"  esamina infatti nel dettaglio ogni singolo set dei soldatini prodotti sia nella scala nominale HO che nella 1/32 evidenziando anche le eventuali differenze fra le confezioni nei due rapporti di riduzione.

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L'esame è condotto chiaramente seguendo l'ordine cronologico di uscita dei vari soggetti, di conseguenza il primo set preso in esame è quello dei Bersaglieri procedendo poi con tutti quelli che erano indicati dalla stessa Atlantic nel retro delle sue confezioni. Mario Rizzone non si limita a presentare le scatole ma descrive  ogni singolo pezzo (sia esso un figurino o un accessorio e/o un armamento) contenuto nei vari set con singole foto per ciascuno di loro. La descrizione quindi è così estremamente chiara indicando pure caso per caso il montaggio corretto di alcuni pezzi compositi . Per alcune delle confezioni sono riportare pure delle ulteriori indicazioni inerenti circostanze ancora oggi non del tutto chiarite sulla loro realizzazione oppure si evidenzia come nel corso della produzione più tarda variava lo stile delle confezioni.

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In molti casi il realismo dei soggetti (in particolare quella dei mezzi ) non era proprio del tutto esaltante ma in effetti questi erano più giocattoli che non figurini ma una cosa che ancora oggi desta un pò di perplessità è l'aver inserito in questa serie, quattro confezioni inerenti quattro soggetti politici (Marcia su Roma, Camicie Brune, Rivoluzione Cinese e  Rivoluzione Russa) che sono del tutto avulsi dal tema principale della serie Soldati d'Italia e che riportano la rappresentazione dei veri leader politici. Una iniziativa come questa oggi certamente scatenerebbe le solite sciocche polemiche ma già ai tempi si notavano alcune incongruenze come la slitta senza cavalli nel set Tivoluzione Russa o la barca e il risciò in quella cinese...

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Molto interessante anche il raffronto fra in contenuti delle confezioni pantografate nelle due scale : nella scala 1/32 venivano offerti anche dei soggetti già impegnativi nella HO come il mezzo da sbarco che oggi fa un pò sorridere per la scarsa precisione ma che quando uscì era considerato dai ragazzi come uno dei soggetti più belli fra quelli contenuti nelle scatole . 

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Lo stesso dicasi di un altro degli accessori inseriti nelle scatole ovvero la Jeep contenuta nel set "Squadra Comando Motorizzata" che per avere le ruote movibili era utilizzata spessissimo nelle lunghe battaglie per gioco e che proprio per questo se trovata completa ha maggior valore tenuto conto della presenza di alcuni particolari più piccoli facili a perdersi: le immagini di Mario Rizzoni in tal senso sono preziossime.

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Solo un accessorio di un set sembra non essere stato riportato anche nella scala 1/32, ovvero la tenda della "Sala operatoria" ...Alcune delle pagine della monografia riportano le pubblicità della Atlantic che era maestra anche in questo campo, tanto che anche le stesse sono oggetto di ricerca da parte di molti appassionati...Inoltre chi realizzava le copertine delle varie confezioni spesso attingeva a disegni  presi pari pari da altre copertine come quelle della Domenica del Corriere come evidenzia nella sua monografia Mario Rizzone.

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Infatti l'autore non si è limitato ad una carrella fotografica dei vari set e alla loro analitica descrizione ma ha avuto modo di riportare ulteriori dati   preziose inerenti sia la storia della ditta, le impressioni di gioventù anche personali ma pure indicazioni utili per evitare ripetizioni o confusioni fra i vari accessori presenti nei diversi set. La monografia si legge avidamente specie se si è stati bambini all'epoca dei fasti della ditta di Treviglio e c'è da augurarsi che presto e con la stessa buona qualità di questa pubblicazione ne seguano altre inerenti ad esempio i plastici e i mezzi. Il libro è gia da tempo in distribuzione e si può ordinare anche direttamente da scribo.it , nelle maggiori librerie o rintracciarlo su ebay . 

Gabriele Luciani


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