Regia Aeronautica .Elevatore tipo B con bombe 250 kg- kit 3D Models scala 1/48
Una ditta ubicata in Irlanda ma con teste e cuori italiani, la 3D Models, ha recentemente fatto il suo esordio nel modellismo statico fra l'altro con la riproduzione in resina di un set dedicato alle attrezzature per lo stivaggio delle bombe in fusoliera dei velivoli della Regia Aeronautica : vediamo quindi come è fatto questo prodotto, questa volta nella scala 1/48.
Testo, modello e foto di Gabriele Luciani
Negli anni che vanno dal 1940 al 1943, la Regia Aeronautica aveva a disposizione una ventina di tipi differenti di bombe di produzione nazionale oltre che quelle tedesche: le più pesanti erano quelle da 800 chilogrammi ("bomba torpedine" prevista per un impiego generale e contro opere resistenti) e da 500 (bomba mina/ torpedine da usare contro bersagli resistenti) e man mano che si scendeva nel peso , aumentavano chiaramente la diffusione nelle bombe nei vari reparti e dei tipi di velivoli che le potevano usare (ad esempio gli ordigni da 50 kg erano usati anche nelle squadriglie da assalto dotate di CR.42 AS e G.50AS). La bomba mina da 250 kg. era ancora ricompresa fra quelle di grosso calibro anche se ad esempio il trimotore S.I.A.I. S.79 ne poteva portare al suo interno cinque con un a dir poco felice sistema di trasporto che era il frutto della originaria condizione di trasporto civile veloce dello stesso velivolo...La stiva bombe della versione militare dell'S.79 venne piazzata al centro della fusoliera, spostata alla destra dell'asse del velivolo, con gli ordigni che venivano issati all'interno dell'aereo grazie ad un traliccio su cui durante le operazioni a terra era montata una carrucola: le bombe quindi erano caricate in posizione verticale, inserite in cilindri di adeguate dimensioni posti sempre nella stiva dello Sparviero (questi cilindri contenitori cambiavano a secondo del tipo di bombe che veniva di volta in volta trasportate) e spesso con l'ogiva rivolta verso l'alto...questo particolare modo di trasportare gli stessi ordigni faceva sì che quando questi venivano sganciati in volo, una volta uscite dalla rispettiva botola, compivano una bella piroetta prima di di dirigersi verso l'obiettivo: si può immaginare con quale effetto sulla precisione del lancio ! Altri velivoli della R.A. erano anche loro in grado di trasportare la bomba mina da 250 kg. : ad esempio il C.R.D.A. Cant. Z. 1007 e il FIAT BR. 20, concepiti fin da subito come bombardieri, avevano strive più razionali che consentivano di trasportare gli ordigni in posizione orizzontale.
Comunque per poter trasportare a terra e poi collocare all'interno dei velivoli le bombe la R.A. adottò un elevatore abbastanza razionale che da poco, una nuova ditta la 3D Models , ha riprodotto in scala 1/48 ma che graie alla tecnologia della stampa 3d può riproporre sia in 1/72 che in 1/32 o in qualsiasi altra scala.
Malgrado il nome e l'ubicazione della sua sede in Irlanda, i titolari sono italiani e realizzano kits con la stampa in resina fotosensibile (DPL/SLA) tridimensionale: come recita il pieghevole allegato alle confezioni dei loro prodotti la ditta nasce " con l'intenzione di produrre in piccola serie modelli ed accessori per diorama nelle principali scale" . Per i velivoli della R.A. sono già disponibili, sia in 1/48 che in 1/72 il kit che raffigura i cestelli bombe da 250 kg, il telaio superioriore fusoleria e l'argano di caricamento bome per l'S.79, un kit per il siluro Whitehead della R.A. per S.79 ed S.84 con relativo carrello di caricamento, un kit per bombe con ordigni da 50 , 100, 250 e 500 chilogrammi, ed infine il kit per l'Elevatore tipo B con bombe da 250 kg. che ho avuto il piacere di esaminare e montare. Ho detto piacere non per piaggeria ma perchè veramente questo prodotto è veramente notevole, non solo per il soggetto che riproduce per la prima volta in assoluto (cosa che è certo solo gradita per chi ricostruisce in scala velivoli italiani degli anni 30-40) ma soprattutto per la sua qualità ed anche per il supporto documentale allegato al kit , quasi un piccolo trattato tecnico storico, segno concreto della passione dei titolari della 3D Models. Ribadisco sempre l'avvertenza di usare un paio di guanti di lattice ed una mascherina per le vie respiratorie, quando si assemblano modelli in resina a protezione rispettivamente della pelle e delle vie respiratorie ed anche di lavorare in ambienti ben ventilati. Inoltre vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dai produttori di colla ciano acrilica che si dovrà usare nella costruzione di questo tipo di kits. Il kit è composto dall'elevatore già completo, dalla slitta guida per lo spostamento a terra delle bombe, due bombe da 250 kg di cui una con gli attacchi per il caricamento in verticale sull'S.79, alcuni pezzi più piccoli come la riproduzione dellla culla di sollevamento, delle ruote, dei manubri e del verricello dell'elevatore.
Il pezzo principale del set della 3D Models è il corpo dell'elevatore realizzato in un solo pezzo che oltre a comprendere il pavimento con l'elemento di guida interno, riporta già i due elevatori nella posizione di massima estensione: seguendo le istruzioni del set si possono eventualmente ridurre in altezza a seconda del velivolo cui lo si vuole affiancare in caso di una riproduzione di una scena di rifornimento di un bombardiere della R.A. collocato in un diorama.
Al corpo dell'elevatore sono già uniti un verricello di sollevamento e i ruotinii pivottanti. Come gli altri pezzi del set, riporrta il residuo del sostegno durante la colata della resina: per evitare fastidiose rotture del pezzo, si può liberare lo stesso dai residui in questione, usando un piccolo archetto da traforo, adoperandolo senza fretta e con attenzione.Una passata di carta abrasiva rifinirà poi il tutto.
Questa operazione fa fatta per gli altri pezzi del set a partire dell'altro grosso componente dell'elevatore, ovvero l'elemento di guida con rampa che ha già ben riportati i fori di allegerimento della struttura presenti sui suoi lati ...
ed al centro: da notare la finezza di questi orifizi , veramente ben riprodotti a testimonianza di una ottimale qualità di stampa in 3 d...Altri pezzi più piccoli completano il set : un altro verricello, la sella di sollevamento, i manubri dell'elevatore (che ho preferito riprodurre invece con del filo di rame, molto più semplice da maneggiare e più resistente) e le due ruote laterali.
Nel set ci sono anche due bombe da 250 kg, una con già gli attacchi posti sulla propria ogiva per il suo caricamento all'interno degli S.79. La fattura delle stesse è particolarmente pregevole e comunque tutti i pezzi non hanno alcun ritiro , bisogna solo liberarli dalle colate di stampa , e si montano abbastanza celermente, grazie anche al foglio istruzioni che come detto è dettagliatissimo.
Comunque, grazie anche a queste tavole del manuale di uso dell'elevatore è facile capire non solo come veniva usata questa attrezzatura ...
ma anche avere una idea della colorazione degli ordigni.
Per il carrello e le sue componenti il relativo manuale d'uso non specificava che colorazioni poteva avere ma non è plausibile che gli stessi siano stati verniciati con la tinta verde anticorrosione che la R.A. prescriveva per le parti metallche degli interni dei suoi velivoli: con questo colore ho quindi dipinto il carrello dopo aver assemblato in poco tempo le sue componenti, lasciandolo nella configurazione della sua estensione massima.
Lo stesso colore ho usato per la slitta- guida mentre per le bombe ho ritenuto di dipingere il corpo centrale di una con un colore metallizato più scuro rispetto alla coda dello stesso ordigno.
Con il verde anti corrosione ho però dipinto alcune parti delle bombe che servivano per il loro fissaggio dentro la stiva dei velivoli.
A proposito delle bombe, va evidenziato che la 3D Models le propone anche singolarmente e come set a parte (e sempre la qualità è veramente ottimale, cambia solo il colore della resina) sia quella da 250 kg, che altre da 50, 100 e 500 kg. .Nel set della bomba-mina da 250 kg . c'è anche lo spaccato tratto dal manuale d'uso della stessa.
Il set una volta dipinto è veramente accattivante, non fosse altro per la forma caratteristica dell'elevatore stesso...
Certo dà il meglio di sè se lo si accosta nell'ambito di un diorama ad un modello di un bombardiere della R.A. chiaramente con l'aggiunta di qualche figurino di aviere intento alle operazioni di spostamento e carico delle bombe.
Comunque questo bel set della 3D Models è un convincente esordio della stessa che ha parafrasato il motto dell'IPMS (quello della ditta è "Da modellisti per modellisti"...) e che fa ben sperare per le prossime sue realizzazioni: ulteriori notizie sulla 3D Models sono reperibili dal sito della ditta al link https://3dmodelskits.com/ . Sulle bombe usate dalla Regia Aeronautica invece si possono leggere l'articolo di Umberto Postiglioni pubblicato su Aerei 2-79 e soprattuto quelli di Nicola Malizia su Storia Militare n. 42 (Marzo 1997) e 44 (Maggio 1997) .
Gabriele Luciani