M730 A 1 - Chaparral IDF Ground Forces da kit AFV Club scala 1/35 cat. no. AF35002

chaparrall Malgrado sia in produzione dal 1989, il kit della AFV Club dedicato al semovente antiaereo "Chaparral" è da ritenersi ancora oggi un prodotto di alta qualità. Anche costruendolo come da scatola, con questo modello si può ottenre una realistica riproduzione di uno di questi mezzi in servizio con l'esercito israeliano.

Testo, modello e foto di Gabriele Luciani 

Molto probabilmente non c'è un carro armato moderno più conosciuto dell'M.113, un mezzo nato come trasporto truppe e che malgrado alcuni suoi difetti, ha avuto una produzione di decine di migliaia di esemplari con una consistente diffusione negli eserciti afferenti alla sfera occidentale fin dagli anni 60. Sulla base di questo mezzo è stata sviluppata  una incredibile serie di corazzati con ulteriori e differenti possibilità di impiego, così come una specifica versione da trasporto, denominata M548 che utilizza gran parte delle componenti meccaniche dell'M.113. A sua volta anche questa variante da  trasporto ha avuto diversi sviluppi, uno dei quali è quello di essere utilizzato quale vettore terrestre di un sistema d'arma missilistico contraereo a corto raggio, il carro M 730, capace di trasportare dodici missili derivati dagli AIM-9 Sidewinder 'D' e di lanciarne contemporaneamente quattro. L'operatore dei missili era posto in una cabina dotata di plexiglass al centro delle quattro rampe dei missili ed il sistema aveva una adeguata componentistica elettronica in grado di riconoscere i velivoli e di ingaggiare bersagli sino a 3 km di altezza. Il sistema non era perfetto ma aveva diversi pregi quali una elevata mobilità sul terreno: entrato in servizio negli U.S.A. nel 1969, venne acquistato anche da altri eserciti come quello cino-nazionalista (nel quale è ancora oggi in prima linea) e quello israeliano.

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La presenza in buon numero di tale sistema d'arma nell'esercito taiwanese non poteva lasciare indifferente la AFV Club, ditta anche essa ubicata nell'isola di Formosa, che nel 1989 introdusse sul mercato il kit in scala 1/35 dell'M 730, entrato ed uscito più volte dal catalogo, oggi di nuovo ripreso, purtroppo con i cingoli in vinile e non maglia per maglia.

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Anche se  realizzato ben ventisette anni orsono, questo kit è ancora oggi un buon prodotto; inoltre, malgrado sia passato tanto tempo, lo stampo non presenta ritiri o sbavature...I pezzi sono suddivisi in quattro alberi, con il corpo del mezzo ed il pianale superiore a parte. Una delle stampate è comune ad un altro kit della AFV Club, inerente la versione cargo M548, ed è quella relativa principalmento alle ruote del treno di rotolamento dei cingoli, le bandelle laterali dello stesso treno, oltre al frontale ed il pianale interno del carro.  

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Una seconda stampata ha anch'essa dei pezzi in comune con l'altro kit della AFV, come il frontale, la parete retrostante del vano motore, ed il posteriore   dei due carri, gli attrezzi da zappatore, ma presenta anche le strutture tubolari che durante la marcia ed in occasione di uno spostamento del sistema,  possono essere posizionate sul pianale del carro e sulle quali va messo un telone; quando invece il sistema è operativo vanno posizionate sul davanti del mezzo.

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La terza stampata riporta la torretta di lancio, quattro missili e le loro rampe di lancio; da notare che la torretta nel mezzo reale ha la possibilità di muoversi non solo sui 360° orizzontalmente ma anche in senso verticale, ritraendosi nel pianale del mezzo o alzandosi , possibilità prevista anche dalla AFV in questo suo kit.

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Due pezzi sono al di fuori delle stampate, ovvero lo scafo del mezzo ed il pianale superiore dello scafo; in questa riedizione purtroppo non ci sono i cingoli maglia per maglia ma la loro riproduzione in vinile...

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Un ultima stampata è composta da parti trasparenti uno dei quali riproduce il plexiglass della cabina dell'operatore addetto al lancio dei missili ed il relativo telaio.

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Accompagna le parti un foglio decals che ha quattro opzioni: naturalmente un carro taiwanese caratterizzato dalla stessa insegna della aviazione cino-nazionalista e dalla mimetica in un verde uniforme su tutte le superfici esterne; poi due statunitensi con differente mimetica: giallo sabbia uniforme per un mezzo impiegato durante Desert Storm ed un altro a bande di colori verdi e marroni; il quarto esemplare è un M730A1delle IDF Ground Forces, nel caratteristico sand gray adottato dagli anni 70 in poi.

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Sull'assemblaggio del kit invero non c'è molto da evidenziare...Le istruzioni fornite dalla AFV sono chiarissime nel descrivere le varie fasi della costruzione, sarebbero ottime se solo avessero anche uno schema della posizione dei pezzi sui vari alberi di stampa...

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La ditta taiwanese dà la possibilità, con pezzi alternativi fra di loro ,  di finire il modello con la cabina guida aperta o chiusa , personalmente ho scelto la seconda, anche perchè il pezzo B 17 che riproduce il frontale del carro mi ha creato non poche difficoltà nel suo inserimento al resto del modello, difficoltà risolte a colpi di seghetto e lima sulle sue costolature interne ma anche sugli incastri del pezzo A11 (pianale della cabina conducenti), oltre a stuccature sui lati fra le giunzioni degli stessi pezzi B17 e A11...

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Può anche darsi che abbia sbagliato qualcosa nell'assemblaggio ma anche senza questo unico inconveniente nella costruzione, avrei compunque scelto di chiudere la cabina conducenti per riprodurre il mezzo nella configurazione pronto a lanciare i missili contro un velivolo avversario...

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Secondo me questa infatti è la configurazione più idonea stante la natura del sistema d'arma che si riproduce con questo kit, anche nel caso di una sua ambientazione in un diorama...

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Un'altra opzione prevista dal kit è quella di lasciare in posizione aperta il pannello posteriore che protegge un quadro di strumentazione esterna al mezzo.

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Non volendo utilizzare i cingoli in vinile del kit, ho prelevato metà di quelli maglia per maglia di un kit di M.113 di M.113 della Academy : dovendo riprodurre un M730A1 con i grembiuli laterali sui cingoli e dovendo in futuro fare la stessa cosa con il citato M113, si possono usare solo le maglie dei cingoli che si vedono dall'esterno, utilizzando così i cingoli maglia per maglia della Academy per due kits ! L'alternativa è il ricorso ad uno dei tanti sets afthermaket che riproducono i cingoli degli M.113, uno è anche prodotto dalla stessa AFV Club.

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La struttura di lancio dei missili può essere unita allo scafo senza ricorrere alla colla in modo tale cioè che si possa poi ruotare e/o spostare in verticale. Interessante poi il contrasto fra l'invecchiamento del mezzo e l'aspetto nuovo dei quattro missili che chiaramente non potevano essere lasciati sporchi...

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Già la colorazione di questo M730A1...Ho scelto l'esemplare delle IDF Ground Forces e per riprodurre colorazione ed invecchiamento ho attinto a piene mani dal set SPG01 di pigmenti e colori della Lifecolor appositamente dedicato ai mezzi israeliani anni 70/80, mentre per l'invecchiamento dei cingoli ho usato un altro set Lifecolor, il numero SPG02. 

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Dopo aver steso il colore di fondo,il Sand Gray 901, ho poisizionato le decale del kit che si sono rivelate di ottima qualità: terribilmente adesive, quasi fossero dei trasferibili, sono sottolissime e quasi senza film di sostegno...

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Dopo di ciò ho martoriato il colore del mezzo con le varie tecniche di invecchiamento , con lumeggiature ed ombreggiature varie, evitando però come detto di investire i quattro missili...Alla fine, come già in altre occasioni inerenti i kits di mezzi corazzati usati in combattimento, il colore orginale quasi non si riconosce più...

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I quattro missili li ho  verniciato in un grigio scuro satinato e li ho aggiunti proprio per ultimi; anche il plexiglass della cabina del puntatore, per ovvi motivi, non è stato toccato da un pesante invecchiamento...

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Un ultimissimo tocco di usura è la simulazione di qualche perdita di gasolio dal tappo del serbatoio, sempre con un colore Lifecolor, in questo caso un Tensocrom il TSC 209, che ha definitivamente terminato la costruzione del modello...In conclusione questo della AFV Club èun kit relativamente facile da costruire e da dipingere; malgrado i tanti anni passati dalla sua prima apparizione sul mercato è sempre uno di quelli che ti confermano nell'amore per il modellismo statico !
Gabriele Luciani

 

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