Lancia 3Ro Blindato della XXXVI ° B.N. “Natale Piacentini” – Menaggio 27.4.1945 –da kit WIP3D scala 1/35 cat.no 35042

Lancia 3ro bIl Lancia 3 Ro blindato, impropriamente definito "l'ultima autoblinda di Mussolini" si può   realizzare anche in 1/35 con un recente kit in stampa 3d della modenese WIP3D.

Modello, testo e foto di Gabriele Luciani

Con decreto legislativo n. 446 del 26 giugno 1944, accogliendo le reiterate richieste di Alessandro Pavolini, segretario del Partito Fascista Repubblicano, Benito Mussolini costituì il Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere. Lo stesso Alessandro Pavolini  assunse il comando di questo corpo ausiliario delle FF.AA. repubblicane e le federazioni del P.F.R. delle provincie italiane ancora sotto il controllo della R.S.I, vennero militarizzate e trasformate così in "Brigate Nere". Queste formazioni in molti casi erano composte da personale senza alcuna  esperienza bellica: spesso i gradi vennero distribuiti senza alcun criterio militare: nelle stesse venivano infatti incorporati i iscritti al P.F.R., dai sedici ai sessanta anni, solo se non appartenenti alle altre FF.AA. repubblicane . Come riferimenti documentali sul Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere si possono citare l'ottimo libro di Ricciotti Lazzero "Le Brigate Nere" ( Milano: Rizzoli Editore, 1983), il quarto volume dell'opera (enciclopedica ma spesso poco o nulla obiettiva e spesso agiografica) "Gli Ultimi in Grigio Verde" di Giorgio Pisanò (Milano, C.D.L. Edizioni, 1994)  L'armamento in dotazione per lo più era quello idividuale e solo due B.N. ebbero rispettivamente in dotazione un esemplare di un mezzo corazzato prodotto in fabbrica come tale, mentre pochissime altre ebbero in dotazione autocarri che vennero blindati in modo artigianale. Una di  queste fu la XXXVI° Brigata Nera "Natale Piacentini" di Lucca  con due mezzi blindati, una FIAT 1500 ed un Lancia 3Ro, questo ultimo certo forse il mezzo della R.S.I. storicamente più importante  in assoluto...Dopo la conquista della Toscana da parte degli anglo americani, anche la XXXVI° B.N. (fino al 1944 intitolata "Benito Mussolini"), si spostò a Piacenza nell'estate del 1944. Una volta giunta in questa località,  il comandante della B.N., Idreno Utimpergher,  aveva constatato che un altro reparto italiano già di stanza nella stessa città, la 630 ° Cp. "Ordine Pubblico" della G.N.R., aveva in dotazione due autocarri (un Ceirano 47CM ed FIAT 666N) blindati. La formazione della G.N.R. era infatti comandata da un certo capitano Mayer,  reduce da due anni di esperienza operative nei Balcani contro la guerriglia slava:  molte delle unità di stanza nelle zone affidate alle FF.AA. italiane, già autonomamente avevano dotato di scudature improvvisate i loro mezzi di trasporto usati anche per il controllo del territorio. Questi blindati di circostanza si erano dimostrati in buona sostanza dei validi mezzi (a punto tale che nel 1943 di era decisa la produzione in serie di mezzi specifici quali  l'autoprotetto S.37, le vetture ferroviarie blindate, il FIAT 665 NM) e il citato capitano Mayer convinto dell'utilità di avere dei mezzi analoghi, riuscì a far blindare dall'Arsenale di Piacenza nei primi mesi del 1944 i  due citati autocarri che  furono ben sfruttati sino a tutto l'aprile del 1945. Anche Idreno Utimpergher , il cui reparto aveva in dotazione un Lancia 3 Ro, ottenne un analogo risultato con questo camion che venne blindato sempre dal medesimo arsenale: il mezzo fu pronto nell'autunno del 1944 (ad oggi è accertata però solo una sua azione in data 30.12.1944),  fu anche armato con una  Breda 37 da 9mm davanti, due  Breda 38 da 8mm ai lati e nella torrettta una Scotti da 20mm. Sulle porte anteriori  aveva la pantera, simbolo della citta' di Lucca e alla guida di questo mezzo fu comandato il caporalmaggiore carrista piacentino Mirano Chiavacci; anche un rimorchio fu  blindato con altre lamiere di recupero . Nei primissimi mesi del 1945 avvenne il trasferimento da Piacenza nella zona di Pinerolo, ma è ad aprile che la "Natale Piacentini" e il suo Lancia 3Ro entrano in una delle pagine più note della storia d'Italia...A seguito dell'ordine di mobilitazione di Alessandro Pavolini, seguendo un piano più teorizzato sulla carta che effettivamente ben studiato, tutte le B.N. dovevano convergere in Valtellina per un ultima estrema resistenza : in effetti il 24 aprile, una colonna della XXXVI° B.N. composta oltre che dal Lancia 3Ro (capo macchina il Cap. Treni e conduttore il M.llo Guido Taiti e/o Merano Chiavacci, mitragliere Ginesio Del Grande) anche da un FIAT 626 armato di una 20mm, travolto uno sbarramento avversario a Vercelli, giungeva nel tardo pomeriggio del 25.4 a Milano.

Lancia 3Ro blindato

All'alba del 26.4 insieme con altre forze repubblicane la XXXVI° B.N. si spostava a Como: qui era giunto anche Alessandro Pavolini, con uomini della sua scorta fra cui  il Brigadiere di P.S. Aldo Gasparini: insieme con il federale Enrico Vezzalini e Idreno Utimpergher, il gerarca partiva con il Lancia 3Ro blindato per Menaggio (Como) dove giungeva alle 15:00, forse nel tentativo di far tornare indietro Benito Mussolini (che era arrivato appunto a Menaggio con altri gerarchi e una scorta di SS tedesche) a Como, dove si erano intanto concentrati circa 3.000 elementi repubblicani. Ma anche questi ultimi, lasciati senza direttive precise e consci del precipitare della situazione, erano sempre più riluttanti a seguire ulteriormente l'ex Duce che nel frattempo, ormai conscio dell'impossibilità di rifugiarsi nella vicina Svizzera, si stava orientando per fuggire a Merano: solo una piccola parte di questi uomini quindi la sera del 26 aprile si spostò a Menaggio su tre camion. All'alba del 27 giungeva a Menaggio pure una colonna tedesca della Flak anche essa diretta a Merano e gli italiani si convinsero dell'opportunità di proseguire la marcia uniti ai tedeschi: in testa alla colonna venne posto il camion blindato della "Natale Piacentini . Dopo un'ora di marcia sulla statale che costeggia il lago di Como, approfittando di una breve sosta, Pavolini convinse Mussolini, seguito da altri gerarchi, a salire sul Lancia 3Ro ma intorno alle 7.30, dopo aver superato Musso, la marcia venne interrotta per uno sbarramento di tronchi posto sulla strada e che ne chiudeva la stretta carreggiata : fu chiaro che solo ai tedeschi sarebbe stato concesso di passare indenni e dopo alcune ore, nel primo pomeriggio Mussolini scese dal Lancia 3Ro per prendere posto su uno dei camion della Flak. Passato l'ultimo camion tedesco, alle 16.15 del 27.4.1945 il Lancia 3Ro blindato tentò di invertire la marcia, manovra non facile sia per la pesantezza del mezzo che per via della carreggiata ridotta ma sfondò il parapetto della carreggiata prospiciente il lungo lago. Il mezzo era così ormai immobilizzato e subito dopo una bomba a mano raggiunse e fece scoppiare la ruota anteriore destra; il camion venne fatto oggetto anche di una scarica di fucileria e mitragliatrici. Nel corso di questo combattimento morirono il M.llo Taiti e il brigadiere Gasparini, alla fine  i gerarchi ed alcuni dei militari che erano ancora all'interno del mezzo uscirono dalla porte posteriore continuando a sparare e cercando inutilmente di salvarsi fra le rocce in riva al Lago di Como, abbandonando  il Lancia 3Ro Blindato. Dopo questi fatti, il camion fu portato sulla piazza di Dongo ma la sua sorte successiva è controversa: si ipotizza sia stato portato a Milano presso le acciaierie Falk dove sarebbe stato smantellato oppure che venne usato per molti anni nel dopo guerra come...attrazione turistica dal comune di Dongo. Malgrado fosse stato coinvolto come detto in fatti storici molto importati, le foto disponibili di questo Lancia 3RO sono solo tre: due riprese a Milano durante il 25.4.1945 entrambe prese dalla sinistra del mezzo , di fronte e dietro; l'ultima immagine ancora da sinistra venne scattata dopo il combattimento del 27.4.1945 .  Negli anni queste foto sono state edite sul volume di Sergio Corbatti e Marco Nava "...Come il Diamante : i carristi italiani 1943-45" (Bruxelles: Laran Editones, 2008), nell'articolo "Le Autoblinda della R.SI." a firma di Bruno Benvenuti ed Andrea Curami, ed un trittico dei mezzi in questione, apparsi sul n. 22 luglio 1995 del periodico Storia Militare ( Parma, Albertelli Editore) e recentemente sul Tank Master Special n. 04 "Italia 43-45 : I blindati di circostanza della Guerra Civile" a firma di Paolo Crippa edito nel 2001 da Mattioli 1885 Srl.

Lancia 30 Blindato

Un soggetto storico molto particolare che ha suscitato l'interesse della WIP3D che nel corso del 2021 ha messo nel suo catalogo la riproduzione di questo autocarro proponendolo sia in 1/72 che in 1/35, kit questo che ho deciso di costruire, proprio per la miam filosofia modellistica, orientata maggiormente alla ricostruzione storica. Come tutti i prodotti della WIP3D , si tratta sempre di un kit stampato in 3d ed in resina e al solito ribadisco l'avvetenza che quando si lavora con modelli realizzati in materiali particolari come in questo caso, vanno usati sempre un paio di guanti di lattice ed una mascherina sul viso, per la protezione rispettivamente della pelle e delle vie respiratorie; si deve sempre operare in ambienti ben ventilati quando si usano carte abrasive per lisciare le parti ed inoltre vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dai produttori di colla ciano acrilica che si dovrà usare nella costruzione di questo tipo di prodotti . Si tratta comunque di uno dei più grossi modelli della ditta artigianale modenese (è lungo ben venti centimetri)  anche se le dimensioni non sono un grosso ostacolo da superare per il suo assemblaggio. Il kit in effetti è composto da due grandi pezzi inerenti la sovrastruttura blindata del camion che in pratica è divisa a metà ; questi due pezzi vanno poi uniti su un terzo che raffigura tutta la parte inferiore, comprese i parafanghi delle quattro ruote. A queste parti si aggiungono altre più piccole inerenti la riproduzione della torretta , dell'armamento principale e delle tre mitragliatrici di calibro inferiore, ruote, telaio inferiore, sportelli di accesso al vano motore e dell'equipaggio. Non c'è nulla per gli interni : le sole tre immagini su questo mezzo sono solo inerenti l'esterno, anche se Fabrizio Faè , un bravo appasionato che alcuni anni fa ha autocostruito in 1/24  un modello dello stesso Lancia 3Ro blindato era riuscito ad avere delle rara documentazione riguardante questo mezzo, fra cui anche gli interni dello stesso.

Lancia 3Ro blindato

Da queste fonti aveva appreso che anche all'interno vi erano delle rivettature (che evidentemente servivano per tenere insieme le piastre blindate), la cabina guida era come su un normale Lancia 3RO, con il sedile lato guida e la panchetta passeggero/mitragliere, sotto I sedili c'era il serbatoio del gasolio; nel posteriore invece ci sono due panchette, un mobiletto portamunizioni l'accesso alle Breda 38 e tutta la struttura della Scotti da 20mm, sullo sportellone d'accesso posteriore e su uno di quelli laterali vi erano degli estintori. Elaborare gli interni non è quindi una impresa semplice e comunque anche lasciando in posizione aperta i tre sportelli del vano equipaggio non è che si veda molto poi alla fine: ho preferito quindi lasciare tutto chiuso e dedicarmi ad un assemblaggio come da scatola del kit.

lancia 3ro blindato

Il problema principale di tutta la costruzione del kit è nell'unione dei due grandi pezzi che raffigurano il corpo anteriore e posteriore del mezzo. Una volta incollati infatti, si deve procedere ad una opportuna stuccature sul punto di giunzione in modo tale da tale una ottimale uniformità delle superfici laterali e superiori della blindatura. La successiva azione lisciatura dello stucco con carta abrasiva aprirà la fase di eliminazione dalle superfici esterne dei pezzi dei micro-rilievi della stampa 3d: c'è da dire comunque che ad ogni nuovo modello la WIP3D migliora la qualita dei materiali impiegati e la stampa dei pezzi e nel caso di questo kit del Lancia 3Ro blindato ho usato carte abrasive di grana sottile, più che altro per essere sicuro al 100 % di non rivedere poi questi micro-rilievi al primo passaggio di vernice.

Lancia 3Ro Blindato

Per quanto riguarda la esattezza della riproduzione di forme e dimensioni del mezzo reale credo che dall'esame delle immagini la parte superiore fra la bullonatura più alta e il soffitto , in particolare per la zona più vicina al posteriore di questo  Lancia, sia di dimensioni un pò generose e purtroppo la correzione implicherebbe un lavorìo non indifferente attese anche le dimensioni del kit, tanto che ho ritenuto questa volta di lasciar perdere ... Lancia 3Ro blindato

La successiva unione del corpo centrale e superiore del Lancia al grosso scafo ventrale è facilitata dalla presenza del bordo superiore posto sul medesimo scafo ventrale in una posizione tale da costituire una vera e propria guida per l'innesto dei due pezzi superiori. Veramente poi più nulla da evidenziare per il resto della costruzione del kit che si completa così in poco tempo per passare alla colorazione del modello.

Lancia 3ro blindato

A differenza di quanto suggerito da foglietto istruzioni allegato al kit, non ritengo che la mimetica era di soli due colori ovvero un giallo mimetico con macchie di marrone ma che ci fossero anche quelle di colore verde, condividendo in questo le note su tale aspetto del Lancia 3Ro blindato di Paolo Crippa  riportate sul  suo Tank Master Special n. 04 dove c'è anche un profilo a colori di Ruggero Calò sempre del medesimo autcarro. Ritengo invece, sempre guardando le foto,  così come proposto dal foglio decals allegato al kit che l'insegna della città di Lucca (una pantera rampante) sia stata inserita in un rombo bianco contornato di nero. Data quindi la canonica mano di fondo grigio al solito per controllare se tutto era a posto (a proposito, nessun ritiro della resina) , ho dato del nero opaco per la pre ombreggiatura in molti dei punti del camion, per dare poi la vernice di fondo.

Lancia 3ro blindato

E' probabile che anche questo camion sia stato verniciato con tinte analoghe a quelle dei coevi mezzi italiani quindi un giallo sabbia di fondo (Humbrol 103)  e macchie di colore verde e marrone che visti in contrasti dei grigi delle foto, ho pensato fossero stati di tonalità più chiare rispetto agli usuali verde medio e bruno rossiccio : ho quindi usato gli Humbrol 117 e 118 per poi applicare le decals.

 Lancia 3Ro blindato

La WIPD 3D ha inserito nel kit un bel foglietto di decals dove si trovano lo stemma di Lucca e le scritte che il camion portava sulle fiancate la scritta 36° BRIGATA NERA NATALE PIACENTINI LUCCA : si riescono ad usare senza troppi problemi anche su una superfie opaca, con un pò di aiuto constituito da...Vinavil molto molto annacquato posto sotto le varie decals ! Il film di sostegno delle decals è comunque molto sottile e trasparente ed alla fine sarà invisibile. Sul lato sinistro dalle fote si notano tanti bei circoletti bianchi: durante l'impiego in Piemonte, a marzo del 1945, questo grosso Lancia fu colpito più volte da caccia bombardieri alleati finendo in un fosso a lato della strada che stava percorrendo. Una volta recuperato il mezzo , intorno ai buchi lasciati dai proiettili che colpirono il mezzo , furono dipinte delle coccarde (un fattoche richiama subito la medesima usanza tipica già della Regia Aeronautica nei primi mesi di guerra ) che si notano solo sul lato sinistro e sul frontale del mezzo segno che lo stesso fu danneggiato solo da quel lato. Sempre su una piastra limitrofa alla zona posteriore si nota quella che sembre essere una grossa coccarda tricolore, non credo viste le dimensioni della stessa che anche questa sia un foro di un proiettile ma più probabile si sia trattato di un ulteriore segno distintivo. Ho riprodotto con pennello fino tutte queste coccarde dipingendole una per una e sono passato al pesante invecchiamento del modello dopo aver dipinto di grigio scuro gli pneumatici delle ruote. 

Lancia 3Ro blindato

Visto il pesante impiego del mezzo, ho ritenuto opportuno di sporcarlo ed invecchiarlo in modo congruo: dapprima le ruote, i cui copertoni dipinti in grigo scuro, sono  stati lumeggiati con del grigio chiaro dato sul battistrada e nelle zone limitrofe ai cerchioni...Lo stesso grigio con passaggi velati ad aerografo è stato dato sulle parti inferiori del camion. Su quelle superiori ho dato con pennello piatto delle passate (meno intense dal basso verso l'alto) di terra di colorificio di colore nero e marrone chiaro, un sistema economico ma dannatemene efficente al di là delle mode dei lavaggi effettuati con prodotti di ben altro costo !!! Ho completato l'invecchiamento lumeggiando alcuni punti con del colore alluminio passato con il pennello a secco.

Lancia 3Ro blindato

Finita la costruzione ho fotografato il modello  con gli sfondi in cartoncino della Noy's Miniatures inerenti l'hangar tedesco della seconda guerra mondiale: anche da queste immagini il pensiero va subito alla cupa atmosfera di quelle prime ore del mattino del 26.4.1945 in via Manzoni a Milano ...

Gabriele Luciani 

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