Autocarro Blindato FIAT 665 NM -Cp. "Mazza di Ferro" 2 Rgt M.D.T. (G.N.R.) , Istria 1944 da kit WIPD3D scala 1/35 Cat. No.35009

FIAT 665 NMUno dei mezzi corazzati più diffusi nel Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale fu l'autocarro scudato FIAT 665 NM , fra i più grossi porta truppe blindati usati negli anni del conflitto. Complice anche la scarsa diffusione della storiografia che  esamina con serietà le vicende dei teatri operativi  in cui furono impegnate le FF.AA. italiane negli anni trenta e quaranta, solo da poco è apparso, anche in scala 1/35,  un kit dello stesso FIAT 665 NM.

Modello, foto e testo di Gabriele Luciani 

Ancora oggi, non sono molti gli appassionati di storia militare che sono consapevoli del fatto che l'utilizzazione da parte delle FF.AA. italiane durante i conflitti della prima metà del XX° secolo di mezzi corazzati non fu circoscritta   alle sabbie dei deserti nord africani...Si continua anzi  a pensare che durante la seconda guerra  mondiale da parte del solo Regio Esercito si siano usati i carri veloci e unicamente l'M13/40 (sic!) , una erronea convinzione che riverbera i suoi effetti  nel campo del modellismo statico ed anche quando purtroppo si mette mano ai "restauri" dei reperti storici sopravvissuti sino ad oggi...La causa di tutto questo è la scarsa diffusione della migliore pubblicistica su questi temi, malgrado la disponibiblità, da decenni, di opere ben documentate come ad esempio i tanti testi a firma di Nicola Pignato oppure la fondamentale collana edita dall'Ufficio Storico dello S.M. dell'E.I. dal titolo "Gli autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano",  sempre a firma del Prof. Pignato e del colonello Filippo Cappellano, già direttore del medesimo ufficio. Al tipico disinteresse italiota per le pubblicazioni storiche , si aggiunge oggi la presenza su molti testi presenti in internet delle solite imprecisioni storiche e tecniche, la cui diffusione viene chiarmanete agevolata dalla facilità con cui si può accedere a certe "risorse". Ecco quindi perchè nel modellismo statico da pochi anni alle due classiche riproduzioni in plastica iniettata da parte di Italeri e Tamiya (sono stampi differenti) del carro M 14/41 (venduti da entrambe le ditte come M13/40) e del semovente su scafo M 41 (anche questo venduto come M 40) solo Italeri ha aggiunto qualche ulteriore soggetto, mentre per tanti altri mezzi, anche quelli che hanno avuto una elevata diffusione , relativamente elevata nel contesto della produzione bellica italiana degli anni trenta-quaranta, e l'impiego operativo in un impegnativo contesto come quello dei Balcani, si deve sperare solo nel contributo di validi produttori artigianali... E' il caso dell'autocarro blindato 665 NM progettato dalla FIAT nel corso del 1942 con il contributo del Centro Studi Motorizzazione e l'Arsenale R.E. di Torino, destinato al trasporto truppe delle unità corazzate ed adottato dal 24.11.1942: di questo grosso autocarro a quattro ruote motrici ne vennero ordinati ben 300 esemplari (quarantaquattro erano stati già costruiti a metà ottobre 1942) che nelle intenzioni iniziali dovevano essere impiegati in Africa. Nel  febbraio 1943 venne costituito il 370° Reparto autocarri protetti ed  alla fine di maggio del 1943 almeno centodieci  FIAT 665NM scudati erano stati consegnati al R.E. che li aveva distribuiti ad unità di stanza nei Balcani ed impegnate nel controllo di questi territori, un fronte che fu di una importanza primaria per le FF.AA. italiane, tanto che le esperienze operative degli anni precedenti (quando già autonomamente molti reparti avevano dotato di scudature improvvisate i loro mezzi di trasporto) erano pure oggetto di studi e fecero scaturire altri progetti analoghi (come l'autoprotetto S.37 o le vetture ferroviarie blindate) . Malgrado alcune evidenti lacune (come l'assenza di protezioni per le ruote e la mancanza di una adeguata struttura per poter utilizzare anche armi pesanti) questo autocarro, la cui blindatura era stata ottenuta con scudi di artiglieria e scudetti da trincea, conseguì buoni risultati e ne era previsto un ulteriore sviluppo rimasto però allo stato di progetto. Dopo l'armistizio dell'8.9.1943 , diversi esemplari furono usati dai tedeschi ma anche con regolarità dall'Esercito Nazionale Repubblicano e da formazioni della Guardia Nazionale Repubblicana impegnate nella strenua difesa dei territori orientali italiani dalle mire espansionistiche slave ed anche nel rimarcare l'appartenenza all'Italia di quelle stesse contro le mire tedesche. Le vicende di questi autocarri usati da formazioni della R.S.I. sono dettagliatamente descritte da Paolo Crippa su  Tank Master Speciale issue 04 "Italia 43-45 : I blindati di circostanza della Guerra Civile "  , profili a colori di Ruggero Calò (Fidenza: Mattioli 1885 sr., 2014, ISBN 9788862614085): si può apprendere che la sopravvivenza di molti presidi italiani nel Friuli orientale e nella penisola istriana fu garantita soprattutto dalle auto colonne formate da mezzi corazzati, in particolare quelle organizzate dal 2° Rgt. Milizia Difesa Territoriale "Istria" costituito a Pola nei primi giorni dopo l'armistizio.  Queste autocolonne avevano spesso il loro punto di forza nei FIAT 665 NM scudati anche se in alcuni casi  la loro presenza non fu sufficiente, come ad esempio nello scontro a fuoco sostenuto con esiti negativi dal Gr. Sq. Cor. "San Giusto" il 31.5.1944 a Dobraule di Santa Croce, nel corso del quale questo reparto di Cavalleria perse fra l'altro due dei suoi tre FIAT 665 NM scudato...Alcuni FIAT 665NM  furono anche dotati di una sovrastruttura tubolare sulla quale veniva posta una sorta di torretta artigianale per consentire ad un mitragliere di usare un'arma di reparto: di almeno due di questi autocarri c'è una evidenza fotografica sul libro di Paolo Crippa, una foto che mi ha fatto decidere per la riproduzione dello stesso  pure perchè avevo già riprodotto in passato un  M 14/41 del San Giusto. 

FIAT 665 NM

Da poco tempo la WIP3D propone un suo kit in scala 1/35 del FIAT 665 NM scudato ; come tutti i prodotti della WIP3D , si tratta sempre di un kit stampato in 3d ed in resina e al solito ribadisco l'avvetenza che quando si lavora con modelli realizzati in materiali particolari come in questo caso, vanno usati sempre un paio di guanti di lattice ed una mascherina sul viso, per la protezione rispettivamente della pelle e delle vie respiratorie; si deve sempre operare in ambienti ben ventilati quando si usano carte abrasive per lisciare le parti ed inoltre vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dai produttori di colla ciano acrilica che si dovrà usare nella costruzione di questo tipo di prodotti. Il kit è composto da quasi trenta pezzi: non vi sono decals ma un chiaro foglietto per l'assemblaggio delle varie parti. Riproduce bene le dimensioni del mezzo reale: confrontando le parti del kit con il trittico  in scala 1/40 (l'ho fotocopiato in modo tale da portarlo alla 1/35)  apparso sul secondo tomo dell'opera Gli autoveicoli da combattimento dell'esercito italiano", si nota che il modello raffigura bene le dimensioni e le forme del 665NM anche se andranno aggiunti e/o modificati alcuni particolari.  Prima di iniziare ad unire i pezzi e come al solito ho ritenuto opportuno passare più volte della carta abrasiva sulle superfici che dovevano rimanere visibili all'esterno del mezzo, per eliminare del tutto i micro-rilievi della stampa 3d, operazione relativamente facile su alcuni pezzi come le ruote e la scudatura della cabina guida, un pò meno per le sponde del cassone con i sovrastanti scudi da trincea.

FIAT 665 NM

Preferisco dilungarmi un attimo in più con questa operazione per  non rivedere poi questi micro-rilievi al primo passaggio di vernice...La costruzione del kit inizia  dalla cabina guida scomposta longitudinalmente in due grossi pezzi pieni che andranno uniti : per fortuna una volta inserita all'interno della relativa scudatura, la cabina medesima non si vede e quindi ci si può risparmiare l'improba fatica di aprire gli scassi del parabrezza o di curare al 100% la stuccatura della giunzione dei due pezzi. Basterà un minimo di accortezza per la lisciatura dello stucco posto sulla parte posteriore della cabina e passare la carta abrasiva con delicatezza sul soffitto della stessa. La parte più importante dell’assemblaggio è l’unione dei pezzi che raffigurano rispettivamente la cabina di guida, la relativa scudatura e il pavimento del cassone al telaio: bisogna provare a secco queste unioni in modo tale che alla fine si riesca a dare a tutto il complesso un aspetto armonico ed allineato.

FIAT 665 NM

Il passo successivo è l’inserimento della protezione dei quattro lati del cassone sul pavimento dello stesso: questa protezione è raffigurata da un solo pezzo che non ha riscontri per il suo inserimento. Ho quindi praticato con il mini trapano e una punta sottile alcuni fori sulla base della protezione ed altri corrispondenti ai primi sul pavimento del cassone, inserendo poi negli stessi fori dei piccoli pezzi di filo di rame in modo tale che i pezzi interessati fossero perfettamente allineati fra di loro, usando generosamente il collante cianoacrilico anche come stucco fra queste parti.

FIAT 665 NM

Prima però di assemblare la protezione del vano dove nella realtà trovavano posto ben venti uomini, ho ritenuto opportuno anticipare parte della verniciatura del modello in quanto l’interno della stessa protezione per via della sua configurazione non mi avrebbe permesso anche con l’uso dell’aerografo di raggiungere le pareti interne. Ho dato quindi ai pezzi già montati in precedenza e alla scudatura del cassone una mano di grigio chiaro per vedere se li avevo carteggiati bene; dopo una pre-ombreggiatura in nero opaco, ho passato un colore Humbrol 103 per il giallo sabbia (colore con il quale questi mezzi venivano consegnati ai reparti) all’interno della medesima scudatura del cassone e sui pezzi che riproducono le panche del personale.

FIAT 665 NM

Questi sono stati i primi pezzi che ho modificato, stavolta sulla base di alcune fotografie degli interni di un 665 del “San Giusto”: ho tolto infatti dalle basi dei sostegni delle panchette i rigonfiamenti , così facendo ho anche accorciato questi sostegni e la posizione all'interno del cassone delle stesse panchette è così più realistica. Poco tempo dopo aver realizzato il kit del 665 NM, la stessa WIP3D ha proposto come set a parte un set (cat.no. 35036) inerente la torretta del mitragliere e il relativo sostegno: avendo deciso di riprodurre appunto un esemplare armato ho acquisito anche questo set, inserendo il traliccio di sostegno della torretta sulla copertura del cassone ; con questo pezzo e l'inserimento dei spinotti in rame alla base della copertura del cassone , sono riuscito ad allineare tutto in modo ottimale.

FIAT 665 NM

Il passo successivo è stato il dettagliare le sponde esterne della copertura del cassone: gli scudetti della parte superiore  era divisi da costolature lineari, mentre la parte bassa della copertura da rinfonzi all'interno dei quali erano posizionate dei bulloni. Ho riprodotto entrambi con i profilati in plastica della Evergreen Scale Models, quelli più fini che separavano gli scudetti li ho applicati così come erano mentre i rinforzi li ho modificati scavandoli al loro interno con una limetta fine. Due dei rinforzi laterali avevano anche delle mamiglie che ho riprodotto con del filo di rame.

FIAT 665 NM

Anche i parafanghi delle ruote posteriori avevano dei rilievi ed anche delle appendici posteriori, tutti riprodotti da me con listelli e pezzetti di plastica fine, oltre all'aggiunta dei fanali posteriori. La parte posteriore del telaio, in particolare nella zona dove era ubicata la ruota di scorta,  l'ho corretta e modificata seguendo le foto del mezzo reale, aggiungendo anche due ganci di traino.

FIAT 665 NM

Nella parte anteriore del mezzo, anche se presenti nel kit, ho preferito rifare con plastica più sottile , le due paratie blindate che erano poste a difesa della cabina di guida e che venivano tenute aperte per consentire una maggiore areazione del motore con il mezzo in movimento.

 FIAT 665 NM

Sempre seguendo le foto dei mezzi reali,  ho modificato ampiamente i contenitori posti sul lato destro centrale del camion, dove erano presenti anche tre paratie a protezione dei contenitori e del tappo del serbatoio carburante , anche queste da me autocostruite così come lo scudo del suddetto serbatoio...

FIAT 665 NM

I contenori del lato sinistro invece ho usato le parti del kit aggiungendo solo le paratie di protezione ; subito dietro il parafango anteriore sinistro ho notato la presenza di una grossa struttura tubolare che ho realizzato sagomando un contenitore alare recuperato dalla mia banca di pezzi avanzati...

FIAT 665 NM

Durante la costruzione del kit, un ulteriore aspetto cui ho dato una certa attenzione è stato quello del corretto posizionamento delle ruote in modo tale da non far assumere alle stesse un distanza irreale con i rispettivi parafanghi e anche per dare al modello finito un giusto assetto.

FIAT 665 NM

Uno dei particolari che ho aggiunto è stato il tubo (quasi una specie di roll-bar) che era posto in alto al centro della scudatura del cassone: forse era un traliccio per appoggiare ed usare armi di squadra oppure per usare delle reti a protezione del personale trasportato contro il lancio di bombe a mano ...

FIAT 665 NM

Dopo aver unito anche la torretta del mitragliere, sono quindi passato alla fase della colorazione del modello: passata una mano di grigio chiaro al solito per controllare se tutto era a posto, ho dato del nero opaco per la pre ombreggiatura in alcuni dei punti del camion, per dare poi la vernice di fondo.

FIAT 665 NM

Questi mezzi uscivano dalla fabbrica con il giallo sabbia (come detto la loro iniziale destinazione era il teatro nord africano) che ho riprodotto con lo smalto Humbrol 103. Una volta arrivati in reparto questi mezzi venivano ulteriormente mimetizzati con modalità quasi sempre improvvisate e senza uno schema prestabilito...Ho visto foto di un FIAT 665 NM Scudato del Regio Esercito mimetizzato come i coevi carri e semoventi su scafo M42 (chiazze piccole a due colori rispettivamente bruno rossiccio e verde menio); ad uno di quelli persi dal "San Giusto" era stato applicato un reticolo molto probabilmente di un solo colore, forse il verde, quelli armati  del dal 2 Rgt. Milizia Difesa Territoriale "Istria" ricevettero delle grandi bande di due colori. 

FIAT 665 NM

A proposito della denominazione di questo reparto: si trattava pur sempre di  formazioni della Guardia Nazionale Repubblicana ma per via dell'ostilità tedesca alla presenza italiana in una zona ritenuta di esclusiva pertienza germanica, nel marzo 1944 venne adottata tale dizione per evitare l'uso di termini stranieri. Comunque sia, la Milizia Difesa Territoriale "Istria" arrivò a contare ben cinque reggimenti con un organico di quasi novemila uomini: i vari reparti erano molto efficenti anche grazie alla presenza di una autofficina presso la quale vennero reallizati diversi mezzi di circostanza con blindature varie.

FIAT 665 NM

Addirittura gli stessi tedeschi dovettero chiedere più volte la scorta anche in loro favore delle autocolonne italiane nel territorio dell'Istria...Le superfici esterne dei due FIAT 665 NM scudati comunque avevano ricevuto in reparto delle grandi bande di due colori che con ogni probabilità erano i soliti verde medio e marrone rossiccio.

FIAT 665 NM

Per riprodurre questi colori ho usato l'Humbol 149 per il verde e il 107 per il marrone rossiccio (uso questa tinta avendo un reperto dell'epoca in questa tonalità) entrambi dati con un aerografo a doppia azione. Sul mezzo in questione non si vedono insegne di nazionalità e/o di reparto,ma dalla foto si nota che almeno sul fianco sinistro i colori sono stati dati realizzando tre grandi macchie a forma di Y .

FIAT 665 NM

Visto il pesante impiego del mezzo, ho ritenuto opportuno di sporcarlo ed invecchiarlo in modo congruo: dapprima le ruote, i cui copertoni dipinti in grigo scuro, sono  stati lumeggiati con del grigio chiaro dato sul battistrada e nelle zone limitrofe ai cerchioni...Lo stesso grigio con passaggi velati ad aerografo è stato dato sulle parti inferiori del camion.

FIAT 665 NM

Su quelle superiori ho dato con pennello piatto delle passate (meno intense dal basso verso l'alto) di terra di colorificio di colore nero e marrone chiaro, un sistema economico ma dannatemene efficente al di là delle mode dei lavaggi effettuati con prodotti di ben altro costo !!!

FIAT 665 NM

Anche sugli interni del cassone, in particolare sul pavimento ho passato le terre di colorificio.

FIAT 665 NM

Ho completato l'invecchiamento lumeggiando alcuni punti con del colore alluminio passato con il pennello a secco ad esempio sui gradini della scaletta posteriore, sui bordi superiori della corazzatura del cassone e screpolando poi alcuni punti del soffito della cabina di guida...

FIAT 665 NM

Per dare un ulteriore tocco di vita operativa sulle panchette e sul pavimento del cassone ho posizionato in modo sparso, delle riproduzioni di armamenti (una MG tedesca), casette, una rete arrotolata, attrezzi da zappatore, tutti pezzi residuati da altri kit da me assemblati in precedenza...

FIAT 665 NM

Il set della WIPD3D inerente la torretta offre anche una discreta riproduzione di una Breda Mod. 38 che una volta dipinta con diverse tonalità metalliche non è affatto male una volta inserita nel suo alloggiamento.

FIAT 665 NM

Sul frontale del mezzo ho preferito lasciare come nel kit le parti vetrate dei fanali (in precedenza avevo aggiunto i due fanalini limitrofi ai fari anteriori) e le ho dipinte con un bel silver a smalto, alla fine il risultato non è affatto male; ho poi riprodotto con filo di rame sottile i sostegni dei due specchi retrovisori.

FIAT 665 NM

Anche grazie alle mie migliorie apportate ad un kit già buono in  partenza,  il risultato finale che ho ottenuto mi ha soddisfatto non poco, tenuto conto non solo della accattivante mimetica ma pure del fatto che in scala 1/35 questo è un modello di dimensioni generose: venti centimetri di lunghezza , oltre sei centimetri di larghezze e sette di altezza...in effetti il FIAT 665NM scudato era "uno dei più imponenti trasporti truppe blindate della 2°guerra mondiale" ...Peccato solo che al momento la documentazione disponibile non dia contezza della presenza su uno o su entrambi i mezzi dell Cp. "Mazza di Ferro" di simboli e/o di targhe...

FIAT 665 NM

Di certo un modello che si fa notare ...

Modello, foto e testo di Gabriele Luciani

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