MERCEDES BENZ 500 K-AK CABRIOLET – POCHER 1/8

Andrea Ceccarelli ci delizia con questa splendida MERCEDES BENZ 500 K-AK CABRIOLET della  POCHER in scala 1/8. Vediamola nel dettaglio delle fasi costruttive.
Modello, testo e foto di Andrea Ceccarelli.

Dopo essermi cimentato nel restauro della Rolls Royce Phantom II Drophead del 1932, sempre della Pocher, in scala 1/8 ho avuto l'onore di cimentarmi in quest'altro restauro, decisamente più sobrio.


Il kit in questione (Cod. K74) è in scala 1/8 ed è composto da circa 2380 pezzi, più alcuni autocostruiti, per una lunghezza totale del modello di circa 66 cm.


Progettato nel 1975 è il quinto modello commercializzato dalla Pocher che, purtroppo, ha visto la prematura morte del suo creatore e ideatore Gian Paolo Altini, elemento di spicco dell'azienda torinese.


Con sincerità, anche se progettata quaranta anni fà, ho notato differenze migliorative e, seppur piccoli, maggiori dettagli rispetto alla Rolls sopracitata. Anche se di minor entità ho rivisto alcuni particolari con interventi personali.


Già iniziata dal legittimo proprietario ho dovuto "semplicemente" portarla a termine con pochi interventi di restauro, maggiormente localizzati sul motore.
Come prassi ho cercato in Internet più informazioni e foto possibili del modello originale al fine di poter riprodurre il modello più fedele possibile all'originale.


Dopo i primi aggiustamenti inerenti la scatola dello sterzo (come anche nella Rolls :) ) ho dapprima verniciato le ruote con la classica fascia bianca opaca per poi concentrarmi sui dettagli del motore.
Dopo aver smontato tutto il blocco l'ho riverniciato in tutti i suoi componenti rifacendo le "cromature" o le parti in alluminio: stessa sorte per i tubicini della benzina e dell'impianto olio. Anche qui ho usato le fascette della Autograph fotoincise per l'impianto di raffreddamento.


Gli interni, già montati dal proprietario, erano riusciti bene: li ho impreziositi con cromature e dei filamenti bianchi a coprire le cuciture.
Il cruscotto è stato leggermente ritoccato per risaltare alcuni particolari: i vetri copristrumenti sono stati realizzati con dell'acetato.


Il telaio del parabrezza è stato completato con il talaio interno (non presente nel kit). Questa aggiunta ha portato alla costruzione del telaio interno e dei due vetri facenti parte del parabrezza, poi il tutto è stato cromato con l'utilizzo dei colori Kcolors e del Metalizer.
Anche i tergicristalli sono stati rivisitati per donargli le giuste proporzioni.
La carrozzeria è stata oggetto di correzioni, stuccature e carteggiature rese necessarie per garantire la buona chiusura delle aperture. Le cerniere sono state ricostruite con piastre, bulloncini e dadi in ottone mentre i perni sono in fili di acciaio inossidabile. Il maggior lavoro è stato quello di ricostruire le cerniere e riprofilare "le ante" del cofano.


Per un mio errore, ho dovuto ricostruire la capote ma questo mi ha portato a scegliere un tessuto più morbido da modellare che, con la giusta pazienza, si è adattato perfettamente ai movimenti di apertura e chiusura (anche se rimarrà aperta).
L'ultima aggiunta è stata lo specchietto centrale, non presente nel kit ed autocostruito con del plasticard, un pezzetto di sprue, un avanzo di fotoincisioni (specchio) ed ovviamente la cromatura finale come anche le maniglie interne e gli alzacristalli che sono stati altresì lubrificati per assicurarne il giusto funzionamento.


Per concludere, tutta la carrozzeria è stata verniciata con il nero lucido ed il trasparente bicomponente da carrozziere, il tutto è stato lucidato con pasta abrasiva, compound, polish e cera d'api.

Andrea Ceccarelli Modellista

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