UN THUNDERJET ITALIANO in scala 1/32
Alberto Bravi è uno dei soci di Associazione Modellismosalento che pur vivendo a Milano, molto lontano da Lecce da subito ha voluto far parte di Modellismosalento. E' per noi motivo di orgoglio mostrarVi questo bellissimo lavoro svolto per costruire un F 84 G scala 1/32 da kit Hobby Boss.
Modello, testo e foto di Alberto Bravi alcune foto storiche sono pubblicate come riferimento iconografico, ogni diritto rimane degli autori.
Tutto è nato quando, abbandonando per un attimo la mia passione per gli aerei 2°GM, ho acquistato questo libro edito dal GMT a firma di Luigino Caliaro:
e mi è venuta l’dea di fare il modello di uno di quei jet, che avevano ancora tanta similarità con i miei cari caccia a pistoni.
La scelta è caduta sull’F-84G Thunderjet e, fedele alla scala 1:32, ho puntato sul kit della Hobby Boss
Ovviamente doveva essere italiano, quindi ho pensato ad un aereo della 5° Aerobrigata.
Analogo a quello raffigurato in questo profilo:
Il kit della Hobby Boss è ben dettagliato, di semplice assemblaggio e comprende, oltre alle decals per aerei USA anche un foglio con decals Francesi.
Ovviamente non sono previste decals italiane e quindi, come vedremo in seguito, ho dovuto ovviare realizzando le maschere per le coccarde e le decorazioni e facendomi produrre lo stemma ed i numeri identificativi dalla DM SPECIAL COLORS.
Il cockpit del kit è un po’ povero, quindi ho acquistato il kit in resina della AMS RESIN.
ASSEMBLAGGIO
Cominciamo da alcune foto dei vari elementi dell’abitacolo.
Come detto ho usato i pezzi in resina ad eccezione del sedile, perché quello del kit mi ha consentito di usare cinture di sicurezza in tessuto della HGW mentre l’altro le aveva integrate nello stampo.
Il kit AMS RESIN è di ottima fattura e offre la possibilità di mettere in risalto tutti i dettagli.
Anche la consolle dietro alla testa del pilota è sicuramente meglio in resina.
Il pannello strumenti, sempre in resina, è stato completato con strumenti della Airscale
Ecco l’abitacolo quasi completo
In queste foto si vede anche la gun-bay che, alla fine, ho deciso di chiudere nonostante non fosse venuta male.
La ragione: non ero convinto del modo in cui si presentava il cofano in posizione aperta.
VERNICIATURA
Si comincia ovviamente con un paio di mani di primer grigio.
A cui, dopo mascheratura, segue una mano di Chrome Primer bianco X100 White della KColors
Seguita da una mano di X100 Black sulle zone precedentemente mascherate.
Lo scopo è quello di ottenere una tonalità più chiara ed una più scura del colore metallico Chrome 60 Steel che coprirà il tutto.
Ecco il risultato:
A seguire l’Olive Drab sui pannelli antiriflesso
DECALCOMANIE
Come detto prima, per le coccarde ed altri motivi colorati, ho fatto ricorso a maschere in vinile ottenute con il plotter o semplici mascherature.
P.S. Se non ricordo male per le coccarde in fusoliera ho usato decals avanzate da qualche progetto precedente.
Sono poi seguite le decals prodotte da DM Special Color mentre i vari stencil provengono dal kit e dalla mia raccolta.
HVAR
Un capitoletto a parte lo meritano i razzi HVAR.
Da quanto ho letto, gli aerei italiani oltre alle mitragliatrici calibro 0.50 non hanno portato altro armamento che i razzi non guidati HVAR.
Il problema è stato quello di capire come questi razzi venissero installati sui piloni.
Ho fatto un po’ di ricerche ed ancor più tentativi ed alla fine, pur senza aver avuto la certezza di essere nel giusto, sono arrivato a questa soluzione.
CONCLUSIONE
Dopo aver riposato tutta l’estate e parte dell’autunno nell’armadio/hangar, il modello è tornato sul tavolo di lavoro per ricevere un po’ di invecchiamento ed eccolo qui finito.
MODELLO FINITO? SI FA PRESTO A DIRE “FINITO”
Quando le prime foto del modello sono apparse su alcuni siti, una persona esperta conoscitrice di questo aereo mi ha fatto notare che la soluzione che avevo trovato per posizionare i razzi HVAR non era corretta e mi ha inviato alcune foto esplicative.
Ho quindi recuperato altre informazioni:
Per fissare i razzi sotto l’ala ho dovuto cercare di realizzare i sostegni radiali ed i fermi per le alette, ottenuti utilizzando pezzi di plasticard.
Suffragato da un paio di foto che mostrano l’impiego, forse raro, di bombe convenzionali, sui due piloni centrali rimasti liberi ho installato un paio di bombe da 500 lbs.
E quindi ecco il modello modificato:
Spero Vi piaccia e buon modellismo