FIAT G.55 all'inglese...ovvero il Centauro della R.A.F. da kit Special Hobby scala 1/72 Cat. no.72190 - Tangmere 1948
Solo tre velivoli dell'A.N.R. abbandonarono la R.S.I. durante la guerra: per di più uno di questi, un FIAT G. 55 nuovissimo era pilotato da un colladautore e fu solo questo a ricevere insegne straniere...
Testo, modello e foto di Maurizio Ugo. Introduzione e nota storica di Gabriele Luciani
Il 4 aprile del 1944, uno dei piloti collaudatori della Fiat, Serafino Agostini, approfittando di un volo di prova di un nuovissimo FIAT G. 55/I Centauro dell'ultima serie di produzione e con M.M. 91150, riuscì a sorvolare il fronte italiano, atterrando su un aeroporto presso Piombino. Poco prima di decollare fece salire a bordo dello stesso monoposto un agente alleato, Francesco Gentile, che si era nascosto vicino alla pista di decollo e con il quale, con ogni probabilità, lo stesso collaudatore aveva concordato in precedenza le modalità di fuga proprie e di questo G.55. Nella fase terminale del volo nella zona controllata dagli Alleati, il caccia italiano venne anche scortato da due P.47 dell'USAAC, a maggior riprova che questa "operazione" era stata evidentemente coordinata proprio con gli stessi alleati.
Arrivato a Piombino, a questo G. 55 che aveva le regolamentari insegne della A.N.R. e l'ultima colorazione adottata dalla FIAT per i Centauro, a spina di pesce Nocciola Chiaro 4 con bande di Verde Oliva Scuro 2, sotto era in Grigio Azzurro Chiaro 1,
con ogiva dell'elica bianca con spirale nera, vennero scattate diverse foto, recentemente pubblicate su Camouflage and Markings of Aviazione Nazionale Repubblicana, la splendida opera di Ferdinando D'Amico e Gabriele Valentini, sulle colorazioni dei velivoli dell'A.N.R..
In un momento successivo, le insegne della A.N.R. vennero obliterate, con vernice scura i tricolori in fusoliera, e vennero applicate le coccarde della R.A.F. che usò il velivolo per vari test, prima di trasferirlo in Inghilterra sulla base di Tangmere, dove venne ancora fotografato prima della demolizione avvenuta purtroppo nel 1950. Anche queste foto sono sulla citata opera di Ferdinando D'Amico e Gabriele Valentini; fra queste una in particolare è molto preziosa in quanto mostra il lato destro del velivolo e quindi ora si è certi dell'andamento delle fasce verdi della mimetica appunto sul lato destro di questi G. 55 con questa ultima mimetica applicata dalla FIAT.
Purtroppo alcune parti del G. 55 (ad es. l'asta dell'antenna radio) furono perse durante il viaggio dall'Italia all'Inghilterra. L'amico Maurizio Ugo ha riprodotto in scala 1/72 questo velivolo con il kit della Special Hobby il cui stampo è stato già presentato in dettaglio molto tempo addietro su www.modellismosalento.it in un articolo in cui veniva descritto il modello nella confezione iniziale (G. 55 Special Hobby serie I) . La ditta ceca ha poi riproposto lo stampo invariato con decals per l'esemplare inglese e due velivoli con insegne tedesche nella confezione SH 72190 . Ma seguiamo Maurizio nella sua costruzione...
Avendo già montato il G55 “silurante” della Flyng Machines che in pratica è lo stesso stampo del G. 55 della Special Hobby (per maggiori info sul modello vedi qui G.55 Silurante in scala 1/72 n.d.r.) , pensavo di tagliarmi le vene…ma poi alla fine mi sono buttato e ho iniziato..
Inizio con la cabina di pilotaggio, la vasca scomposta in pezzi di resina e fotoincisioni è discreta, si monta relativamente bene anche per me che non ho una grossa esperienza con questi materiali.
Il problema è stato nel posizionare nelle fusoliere la vasca completata, che ho dovuto “raspare” per benino, insieme all’interno delle fusoliere, assottigliano il tutto per permettere la chiusura delle fusoliere dopo numerose prove a secco.
La verniciatura degli interni, il posizionamento della vasca, degli scarichi, del vano del carrellino di coda e l’inserimento di piccoli pezzetti di plastica al posto dei perni e fori di accoppiamento, non presenti in genere nei modelli short run per mantenere l’allineamento durante l’incollaggio e la successiva presa della colla, ha permesso l’incollaggio delle fusoliere, che hanno richiesto un limitato uso di colla Ciano acrilica che uso normalmente al posto dello stucco e relative re incisioni che sono state chiuse da tale operazione.
Un problema più grosso si è presentato con la parte di resina rappresentante il vano dei carrelli, bellissimo ma che trova troppo poco posto nella sua sede, e allora ho dovuto fresare l’interno delle semiali superiori, la stessa vasca abitacolo ed anche le fusoliere, per permettere l’accoppiamento del gruppo alare alla fusoliera.
Radiatori dell’olio e del circuito di raffreddamento, vanno via senza troppi problemi, qualche limatura ma niente di particolare, ho sostituito la volata dei cannoni con due aghi di siringa opportunamente tagliati di misura e inseriti nel corpo, ho sistemato
ammennicoli vari senza troppi problemi, anche il tubo di Pitot , sostituito con due aghi di diametro diverso inseriti uno dentro l’altro, aggiunto mirini esterni, pitturazione seguendo i disegni delle istruzioni, evidenziato le incisioni delle pannellature con colori ad olio diluiti in acqua ragia sul modello già pitturato con la mano trasparente lucida, applicazione, mano di finitura satinata, trattamento usurante… e il modello è fatto!!!!