North American PBJ 1D dell'U.S.M.C. VMB - 413

Durante la Seconda Guerra Mondiale sia la Navy che i Marines si si resero conto che era necessario poter contare su una componente aerea a medio e lungo raggio con compitio d'attacco sul mare dopo un iniziale utilizzo del PV 1 Ventura la scelta della piattaforma in questo ruolo si orientò verso il B 25. Vediamo come è stato realizzato il modello dal kt Italeri in scala 1/72

Modello, testo e foto di Raimondo Pietropaolo

Il B25 è stato uno degli aerei più utilizzati dagli Alleati durante il Secondo Conflitto Mondiale, servendo non solo nell'aviazione americana, ma anche in quella inglese e sovietica.  Molte varianti ne sono state costruite, una tra tutte la versione silurante per la marina, il PBJ1 Mitchell, per l'appunto. Ed è proprio questa versione, nella sua variante D, che viene riprodotta dal vecchio kit della Italeri.

 

 Il kit non presenta particolari problemi nel montaggio delle parti principali, a parte per qualche particolare tipo la presa d'aria sopra i cofani motore che non va a filo con il resto dell'ala, comunque niente che non si possa risolvere con un pò di stucco. Il kit purtroppo è in positivo, quindi bisogna fare attenzione a non ecceddere con la carta abrasiva se non si vogliono compromettere i dettagli. I flap e gli alettoni, così come i piani di coda sono stati abbassati da me (nel kit erano un pezzo unico con l'ala), tagliandoli e adattandoli alla nuova posizione con del plasticard.

 Una volta finito il montaggio e mascherati i vetri (cosa non semplice dati i numerosi finestrini in cabina e sul muso) sono passato alla verniciatura. Dopo aver fatto pre-shading con del nero poaco humbrol, ho iniziato a dipingere la mimetica. Le indicazioni date dal kit per i colori non sono particolarmente affidabili, così ho fatto delle ricerche su "Colori e Colorazioni nel Modellismo Aereo di Angelo Falconi (un vecchio libro dalla biblioteca di mio padre ed ancor oggi irrinunciabile "Bibbia" del modellista) ed ho visto che questi esemplari adottavano la mimetica a due toni del 1943, in grigio azzurro sopra e grigio chiaro sotto. Anche per la mimetica ho usato gli smalti sintetici humbrol: il 129 per le superfici inferiori e il 144 per quelle superiori e laterali. Dopodichè ho dipinto i bordi antighiaccio sulle ali e passata l'immancabile cera per pavimenti "Future", come lucido, ho messo quelle poche decals presenti nel kit. E qui sono iniziati i problemi. Quando sono arrivato a dover mettere l'insegna di nazionalità sulla fusoliera mi sono accorto con molto disappunto che la decalcomania non entrava! Infatti l'insegna doveva andare tra il portello della mitragliatrice posteriore e l'ala. L'unico problema era che proprio dietro l'ala gli schemi indicavano di tagliare un finestrino di forma ovale che purtroppo prendeva spazio alla decals che così debordava di 2 millimetri sul portello del mitragliere. quindi ho dovuto tagliare a metà le due strisce ai lati della stella americana sovrapponendole per cercare di recuperare questo spazio. 

 A questo punto ho passato il trasparente opaco lifecolor per ridare all'aereo la finitura opaca. Ed ecco un altro grosso problema. Una volta dato il trasparente mi si sono formate delle macchie bianche sul modello, tipo salsedine. Per rimediare ho dovuto passare a pennello asciutto il colore di mimetica su queste macchie bianche che così sono scomparse quasi del tutto. 

 Poi ho iniziato a schiarire, sempre a pennello asciutto, l'interno delle pannellature usando un azzurro più chiaro acrilico. Dato che il modello non è inciso ho passato la polvere nera della Tamyia sulle linee a rilievo tra le pannellature in modo da scurirle. quindi sempre con le polveri ho terminato con delle sporcature nella zona degli scarichi e del motore, poi ho montato gli ultimi dettagli e ho fatto l'antenna a fila con del filo elastico da pesca (materiale molto comodo per fare questi particolari sugli aerei storici).

 Spero che il modello vi piaccia.

Buon modellismo a tutti, Raimondo Pietropaolo

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