Messerschmitt Bf. 109 G.10 W.Nr. 49133, 2-10 della 2° sq. 1° gr. Ct. A.N.R. - Lonate Pozzolo (Va) Aprile 1945 da kit Academy del Me.109 K-4 cat. no. AC 1228
Sempre dal kit Academy in scala 1/48 cod. 12228 del Messerschmitt Me. 109 K-4, un'altra riproduzione di un Bf.109 della A.N.R., questa volta un G.10 di produzione Erla, in organico nell'aprile 1945 alla 2° sq. del 1° gr. ct. .
Testo, modello e foto di Gabriele Luciani
Nel dicembre del 1944 le formazioni da caccia della dell'Aviazione Nazionale Repubblicana iniziavano una ultima fase di riequipaggiamento con i Messerschmitt Bf. 109 G.10 (prodotti dalla sussidiaria fabbrica Erla) , G.14 A/S e G. 14 distribuiti subito al 2° gr. ct. : le squadriglie di questo reparto fin dall'estate 1944 operavano con i 109 G.6 (c'era addirittura un biposto da addestramento Bf. 109 G-12) e continuarono così a combattere sino al 22.4.1945, continuando sempre a ricevere altri analoghi Bf. 109 i per rimpiazzare le perdite. I piloti del 1° gr. che non avevano mai avuto occasione di volare con i caccia tedeschi, furono nel frattempo inviati ad Holzkirchen in Germania per un ciclo addestrativo che si concludeva nel gennaio 1945. Dal 21.1.1945 incominciavano ad arrivare anche i nuovi Bf.109 del 1° gr. "Asso di Bastoni" che si riequipaggiava così con un totale di 48 caccia: questi erano Bf.109 G.10 prodotti dalla Erla, G.14 A/S prodotti sia dalla Erla che dalla casa madre, ma anche un G.6, un G. 6 A/S ed addirittura tre K -4. Questi caccia vennero distribuiti fra gli aeroporti lombardi di Lonate Pozzolo, Gallarate e Malpensa e furono operativi dal 7.3.1945 sino al 27.4.1945. L'attività dei due gruppi da caccia dell'A.N.R. fu ostacolata fino a tutto il febbraio del 1945 dalle tremende condizioni meteo e per di più gli ultimi scontri con le formazioni alleate furono quasi sempre funestati da perdite pesanti di Piloti e velivoli italiani.
Uno dei protagonisti di queste tragiche giornate fu certo il Bf. 109 G.10: come detto tutti i caccia di questa sottoversione della serie G forniti alla A.N.R. erano (con una sola documentata eccezione) tutti prodotti dalla Erla Machinwerk GmbH ed avevano la caratteristica di non avere sulla parte sinistra della fusoliera, poco sotto il parabrezza del pilota, la carenatura di raccordo fra il rigonfiamento della cappotta motore ed il resto della stessa fusoliera, carenatura che invece era presente sul lato destro.
Inoltre, a differenza dei G.10 prodotti direttamente dalla Messerschmitt, i G.10 della Erla non avevano i due rigonfiamenti sotto il muso e davanti ai flabelli degli scarichi. Inoltre i G.10 prodotti inizialmente dalla stessa Erla avevano le ali e le ruote del precedente G. 6, con il ruotino caudale con la gamba corta; altri G. 10 prodotti sempre dalla Erla ebbero gli pneumatici del carrello principale di spessore maggiorato rispetto a quelle del G.6, con sulle ali le grosse bugnature che dal bordo di entrata alare arrivavano fin quasi alle paratie dei radiatori alari : i G.10 della A.N.R. erano in entrambe queste configurazioni ma sempre con una mimetica di tipo semi-difensiva con colori RLM 75/83/76. Per anni l'identità di questi velivoli con le insegne italiane è stata confusa con quella dei K-4 : fu solo nel novembre 1979 che finalmente si incominciò a capirne qualcosa di più...Infatti sul Numero 34 del Notiziario del Club Modellismo Plastico di Ravenna, venne pubblicato un corposo articolo a firma di Andrea Degl'Innocenti con anche due serie di foto scattate il 13 e 14 marzo 1945 a Lonate Pozzolo : sono quasi dei walkrounds con le prime che ritraggono il Bf. 109 G.10 W.Nr. 491407 3-5 della 3° sq. del 1° gr. ct. e le seconde un altro Bf. 109 G.10 W.Nr. 491356 senza codici di linea, in queste foto si vede seduto nell'abitacolo di questo velivolo in fase di partenza il Magg. Adriano Visconti.
Da quella pubblicazione del C.M.P.R. sono partiti tutti gli studi successivi su questi particolari velivoli della A.N.R. ed al momento, la monografia Camouflage and Marking of the Aviazione Nazionale Repubblicana 1943-1945 a firma di Ferdinando D'Amico e Gabriele Valentini edita nel 2005, è un elemento indispensabile per poter riprodurre con una buon margine d'esattezza anche un modello in scala Bf.109 G.10 di produzione Erla con insegne italiane. Buon corollario dell'Opera appena citata si può considerare la monografia di Paolo Waldis e Marino De Bortoli "Colorazioni e Insegne dell'Aeronautica Italiana –Caccia e Assalto 1943-1945", terza monografia della sottoserie Colori & Insegne della collana Ali d'Italia edita dalla Bancarella Aeronautica
Anche in questo caso per riprodurre in 1/48 un Erla G.10 della A.N.R. con le ali del tipo G.6 si può partire dal kit Academy del K.4: per la descrizione del modello e delle varie fase di costruzione dello stesso rimando a quanto in generale da me evidenziato per la realizzazione del Messerschmitt Me.109 G.14 A/S sempre della A.N.R. ( Me.109 g-14 a/s 3-13 ) le cui fasi possono essere seguite anche per l'Erla G. 10, effettuando però le seguenti modifiche:
- eliminazione dalle due semifusoliere dei due rigonfiamenti presenti sotto il muso e davanti ai flabelli degli scarichi motore;
- sulla parte sinistra della fusoliera, poco sotto il parabrezza del pilota, va eliminata la carenatura di raccordo fra il rigonfiamento della cappotta motore ed il resto della stessa fusoliera; prima di procedere è meglio inserire all'interno della semi fusoliera un rinforzo costituito da un pezzetto di plasticard di adeguate dimensioni in quanto la plastica da togliere dalla semifusoliera del modello Academy è molta. Al posto della carenatura sul lato sinistro era presente una pannellatura che nella sua parte posteriore aveva una superficie quasi del tutto liscia e parallela al resto della fusoliera: sul modello si dovrà operare quindi con delle decise ed adeguate carteggiature con carte abrasive dalle grana sempre più fine.
Per meglio evidenziare la modifica, la foto appena sopra è un confronto fra le parti frontali del G.10 (sopra) senza raccordo e del G. 14 A/S (sotto) che invece aveva il particolare in questione oltre alle due carenature circolari e sotto il muso.
Come detto la mimetica di questi velivoli di produzione Erla era la semi-difensiva con la combinazione di bande di verde oliva scuro RLM 83 (F.S. 34083) e di grigio medio RLM 75 (F.S. 36118) da me riprodotti con due colori da vecchi modellisti ovvero rispettivamente Humbrol HG-16 ed HG-11 da decenni fuori produzione...Come andamento dei colori ho seguito quanto fatto dal sempre bravissimo Angelo Brioschi i cui profili di 109 della A.N.R. sono su "Colorazioni e Insegne dell'Aeronautica Italiana –Caccia e Assalto 1943-1945".
Avendo anni fa riprodotto il G.10/R3 W.Nr. 491353 "nero 7" della 4° sq. del 2° gr. della A.N.R. , ho deciso di riprodurre un analogo velivolo del 1° gr.ct. : sempre per evitare ripetizioni e volendo realizzare anche un G.14 A/S della 3° sq., potevo solo scegliere un velivolo delle altre due squadriglie del gruppo. Della 1° sq. si conoscono al momento solo due foto relative ad un Bf. 109 G-10, ovvero il W.Nr. 491461 1-10 che però ha le ali con i rigonfiamenti di forma rettangolare per le ruote con diametro più grandi e che riprodurrò spero quanto prima con il kit in 1/48 del G.10 della Monogram : questo modello a differenza del kit Academy ha i rigonfiamenti in questione solidali con le ali...L'ultima opzione è quindi un velivolo della 2° sq. ma anche in questo caso le immagini in pratica si riducono ad una inquadratura parziale da sinistra e da dietro del velivolo W.Nr. 491333 con codici di linea 2-10: la foto però
fa vedere chiaramente che le ali del velivolo sono senza dubbio quelle tipo G-6 e che lo stesso ha le insegne di nazionalità e di reparto italiane. Esaminando le immagini degli altri Bf.109 G.10 del 1° gr. e ragionando per analogia da bravo avvocato e modellista (!) , ho ritenuto di poter ricostruire abbastanza fedelmente l'aspetto generale anche del 2-10 .
Con delle mascherature realizzate volutamente in modo irregolare, ho dapprima riprodotto le obliterazioni delle insegne tedesche che erano effettuate, in modo non uniforme e sul campo, dagli avieri italiani usando il Grigio Azzurro Chiaro 1 (Humbrol 141) in fusoliera e Verde Oliva Scuro 2 (Humbrol 91) sulle ali.
Sotto le ali le insegne erano sempre della Lufthwaffe generalmente di tipo semplificato costituito solo dai tratti esterni in nero: queste insegne le ho ricavate dal foglio decals del kit Academy che essendo prodotto dalla Cartograf si sono rivelate ottime come adesività e trasparenza per il film di sostegno. Sulle ali la foto del 2-10 evidenzia che i fasci alari erano quelli ricavati sul campo con mascherature: anche in questo caso sono ricorso ad un foglio di fasci alari della A.N.R. che ho realizzato autarchicamente con una stampante laser. Dal foglio Tauromodel dal 48-502 ho preso i quattro tricolori italiani presenti in fusoliera, dal 48-524 l'insegna di reparto, ovvero l'Asso di Bastoni presente solo sul lato sinistro del cofano motore .
Per i codici di linea del G.10 in questione ho fatto ricorso per il numero di squadriglia dal foglio Sky Model 48-011 dedicato ai Bf. 109 italiani che ha i numeri 2-8 (ovvero per un esemplare di cui non è per nulla certa la configurazione delle ali ) : ho dovuto pertanto ricavare da altri pezzi di decals gialli dei numeri 10 con un carattere il più possibile simile a quegli degli altri velivoli del reparto . La matricola in coda è ricavata da quelle del foglio Sky Model 48-011.
Tutto il resto della costruzione come detto è stato analogo a quella del citato modello del G.14 A/S 3-13: lavorare in contemporanea su questi due kits della Academy dedicati al BF.109 K-4 non è stato affatto difficile e mi ha consentito così di arricchire in modo consistente la mia collezione di riproduzioni di velivoli italiani, settore velivoli A.N.R. !!!