MiG-25PU Soviet Training Aircraft da kit ICM 1:72

Il nostro Marco Rondinelli ci presenta una particolare versione del Mig 25 realizzata nella sua scala preferita 1/72 partendo dal kit ICM. vediamo come ha realizzato il modello.

Modello, testo e foto di Marco Rondinelli.

Il Mikoyan-Gurevich MiG-25 è un caccia intercettore supersonico sviluppato negli anni '60 in Unione Sovietica ed uno degli aerei militari più veloci di sempre.

Il velivolo è un bimotore ad ala a freccia progettato dall'OKB 155 diretto da Artëm Ivanovič Mikojan in collaborazione con Michail Iosifovič Gurevič, il cui prototipo volò per la prima volta nel 1964, entrando in servizio con l'aeronautica militare sovietica a partire dal 1970.

La versione PU di questo articolo è la versione da addestramento, biposto, che non dispone né di armamento né di radar.

Il kit

Gli stampi sono praticamente identici a quelli recenti della famiglia Mig-25 in scala 1/72 della ICM, con il muso modificato per la versione a due posti.

La qualità del kit appare molto buona, con ottimi dettagli, pannellature finemente incise e assenza di sbavature o altri difetti.

La costruzione è iniziata come al solito dalla cabina di pilotaggio, dove ho preferito già costruire anche la seconda nel muso destinata all’istruttore, al contrario di ciò che suggeriscono le istruzioni.

Una volta montato il tutto, ho colorato gli interni con il tipico verde turchese di molti aerei della famiglia Mig.

Ho, inoltre, sostituito i due sedili presenti nel kit con un paio di resina (il modello del sedile è il KM-1).

Dopodiché ho dipinto a pennello i vari dettagli interni, compresi i sedili, mentre per quanto riguarda i pannelli degli strumenti, ho utilizzato le ottime decalcomanie fornite nel kit.

Una volta completate le sezioni dei due abitacoli, curandone le relative giunzioni, sono passato alle prese d'aria.

Dopo aver verniciato le parti interne, ho iniziato con l'assemblaggio e in questa fase consiglio vivamente di fare prima delle prove a secco per capire bene come procedere col montaggio. Nel mio caso mi sono anche trovato meglio a seguire un ordine diverso da quello suggerito nelle istruzioni.

Terminato l'assemblaggio delle prese d'aria, tralasciando le più piccole parti che è meglio montare verso la fine, ho proseguito con la fusoliera, partendo dalla superficie inferiore.

Su questa bisogna prima assemblare e inserire i vani del carrello e poi unirla alla sezione precedentemente completata.

A questo punto si possono montare anche le gambe del carrello oppure farlo alla fine, proseguendo con l’unione delle parti laterali della fusoliera, l’inserimento degli scarichi (anche questi ben fatti secondo me), e la chiusura finale con la parte superiore.

Una volta che le sezioni verticali di coda sono state assemblate e unite e la zona della presa d'aria è completamente chiusa, si passa all'assemblaggio delle ali e delle sezioni orizzontali di coda. Naturalmente prima o dopo sono necessarie un po' di stuccature, però abbastanza poche data la qualità degli incastri.

A questo punto ho completato l'assemblaggio principale con il modello che era finalmente pronto per la colorazione.

Ho verniciato il colore di base della mimetica sopra il primer nero, in modo da realizzare già variazioni di colore ed effetti di luce e ombra.

Ho poi mascherato le aree in grigio per delineare la particolare zona delle superfici inferiori e laterali dell'aereo vicino agli scarichi, che hanno un colore metallico. Ho quindi dipinto il colore metallico di base, per poi eseguire una serie di effetti successivi, sempre ad aerografo, simulando le varie sfumature tipiche del metallo sottoposto ad alte temperature.

Per la parte finale dello scarico ho proceduto un po' a pennello e un po' ad aerografo,

per realizzare i vari effetti di usura e temperatura che ho trovato nelle foto reperite in rete, sempre un po' diversi a seconda del teatro operativo e delle ore di volo del velivolo.

La verniciatura si conclude con il pannello antiriflesso presente sul muso e le parti dielettriche sulla coda.

Dopo aver passato il lucido, ho steso le decalcomanie (ne ho trovate alcune un po' delicate), optando per il soggetto appartenente all'aviazione libica della fine degli anni 2000, con le ancora famose insegne consistenti in un cerchio verde.

Ho poi eseguito il classico weathering con lavaggi e simulato anche varie striature di sporco con diversi metodi, sia con l'aerografo che con le matite acquerellabili. Per alcune zone, come il pannello antiriflesso, ho eseguito un po' di chipping, utilizzando una spugna sporca di vernice e procedendo gradualmente fino ad ottenere l'effetto desiderato, sempre tenendo conto delle varie foto a mia disposizione che mostravano anche questa zona abbastanza usurata.

Successivamente ho completato il montaggio dei carrelli e son passato al canopy, dove per simulare le particolari guarnizioni presenti in diversi velivoli, ho utilizzato decalcomanie di scarto di altri kit e pennello. Devo dire che il risultato mi è sembrato abbastanza realistico e soddisfacente, anche perché questo tipo di guarnizioni sono abbastanza visibili su questo aereo e ho preferito non omettere questo dettaglio.

Infine, ho dato al modello una finitura opaca e ho montato e dipinto gli ultimi dettagli rimasti, prima di incollare finalmente entrambi i canopy in posizione aperta.

Buon Modellismo

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