Breguet Atlantic Br 1150 Commemorativo 41° Stormo Raduno Antisom 2006.

Un modello speciale per un proprietario speciale. Abbiamo realizzato l'Atlantic special color commemorativo del Raduno Antisom svoltosi sulla base di Sigonella nel 2006 sede del 41° Stormo dell'Aeronautica Militare.

Modello, Testo e foto di Silvio Pietropaolo, diritti di artwork riservati. Modello collezione Gen. Tony Di Fiore

Nel 2007, Durante un open day per l'anniversario del 61° Stormo, nellìaeroporto di Galatina, trovai in mostra statica un velivolo special color che così grande non lo avevo mai visto. In effetti, in genere sui velivoli di grandi dimensioni, nel realizzare un commemorativo o special color ci si limita a personalizzare la deriva o fare qualche fregio sul muso. Ma uno special color integrale su un velivolo di grandi dimensioni non lo avevo ancora visto. Il velivolo era un Breguet Br 1150 Atlantic del 41° Stormo Antisom di Sigonella numero di Carrozzella 41-11 M.M. 40124 interamente ricoperto da un una figura che al momento non compresi e che io chiamai Beluga. Fotografai questo gigante dall'accattivante colorazione, la Gallery è pubblicata in altra pagina sul nostro sito, pensando magari un giorno lo faccio. Il giorno arrivò circa un anno fa quando ricevetti un messaggio di un signore che mi contattava chiedendo informazioni su alcuni modelli, scoprivo che il signore abitava vicino casa mia, e dopo aver parlato di alcuni soggetti, l'attenzione si focalizzò sul grosso Beluga commemorativo. Dopo non molto mi sentii porre la domanda:" Ma il commemorativo del 2006 lo riusciresti a fare?" Io un Atlantic lo avevo gia costruito in colorazione monogrigia per un ex amico che lo voleva dare ad un Pilota, (magari era lo stesso?) ed il kit in casa lo avevo perchè volevo farmi un Atlantic per me. Per altro il kit era al momento di difficile reperimento dato che fuori produzione da tempo. In effetti mentre Vi scrivo Revell ha previsto la riedizione del kit dell'Atlantic proprio a partire da febbraio 2021 e guarda caso proprio con la colorazione di cui parleremo in questo articolo (si saranno copiati il mio lavoro o classico caso di Legge di Murphy?). Insomma accordatici sul lavoro a febbraio 2020 iniziamo questa sfida lunga un anno per riprodurre in scala 1/72 questo splendido special color...Ah dimenticavo, la figura sulla fusoliera di quest special color non era un Beluga ma l'Aquila simbolo dello Stormo.

I modellisti lo sanno tutti si comincia l'impresa di un nuovo modello partendo sempre da una scatola. In questo caso il kit 04384 Revell che permette di riprodurre  l'Atlantic di Francia, Germania ed Olanda. Scatola gelosamente conservata da anni nella mia tavernetta per un giorno fare un Atlantic Italiano. Ma, alla richiesta di questo signore, non potevo dire di no...ah a proposito! Ma io non Vi ho detto chi era il signore che mi ha fatto una così particolare richiesta. Ebbene, il signore è il Gen. Tony di Fiore Comandante del 41° Stormo quando fu realizzato lo special color, che lui stesso volle con quella colorazione commemorativa. Non per niente sul muso l'aereo porta il suo nome Tony sotto il vessillo del Comandante. In effetti ci si impegna in un modello che richiederà molto lavoro e del quale al momento non esistevano decalcomanie e c'era poca documentazione soltanto se lo si fa per la propria collezione o per una motivazione impoprtante o per sfida personale. In effetti in questo caso alla persona che me lo chiedeva non si poteva dire di no ed è stata una sfida elaborare tutto il disegno della colorazione fatto dal sottoscritto e poi servito come base per la realizzazione delle decals ad opera di Davide Mariani. Chiesi al Gen. Di Fiore se riusciva a reperirmi foto e documentazione per poter tracciare la particolare colorazione sul modello e disegnare a mano i fregi in particolare per comprendere l'andamento nelle zone non direttamente visibili con l'aereo in parcheggio al suolo. In effetti per poter fare il lavoro siamo riusciti ad ottenere alcune foto scattate durante la pitturazione del velivolo, spledide foto in volo, da sotto e da sopra e foto del velivolo in attesa di restauro conservato a Sigonella. Insomma si poteva iniziare questa sfida che mi ha tenuto impeganto circa 11 mesi.

Il Montaggio dell'Atlantic non presenta particolari difficoltà ma richiede un continua attenzione. Non è un kit semplice ma con le dovute precauzioni si monta bene e richiede pochissimo stucco. La maggiore attenzione va riposta nel calcolo della zavorra dato che i 50 g indicati nelle istruzioni non sono sufficienti anche perchè, avendo l'aereo il muso vetrato, non è possibile piombarlo in punta. Per cui conviene sfruttare tutti i posti disponibili dinazi al carrello centrale. Con tutte le dovute cautele il peso non sarà comunque sufficiente per cui conserviamoci le gondole motori senza montare la naca anteriore in modo da aggiungere del peso anche lì, qualora fosse necessario.

Gli oblò a semisfera possono essere montati anche dopo aver chiuso le semifusoliere, mentre l'oblò più piccolo lo realizzerò alla fine con del Microscale Cristal Clear o Vinavil. Prestare attenzione a fare in modo che le paratie interne vadano in sede esatta altrimenti i semgusci non chiuderanno bene. 

La fusoliera è suddivisa in parte centroposteriore e parte anteriore con il particolare abitacolo Duplex tipico di questo velivolo,

l'abitacolo è ben riprodotto e per sapere i colori mi è bastato un messaggio whatsapp. purtroppo una volta inserito all'interno si vedrà piuttosto poco per cui quello che il kit ci fornisce è più che sufficiente.

qualche colpo di lima permette una chiusura perfetta del muso.

Il collegamento tra la parte anteriore e centroposteriore della fusoliera è buono e non richiede stucco.

Arrivati a questo punto della costruzione contatto Davide Mariani e discuto della possibilità di creare le decals del disegno della colorazione. Davide mi dice che avendo i disegni tracciati sul modello, con l'elaborazione dell'intera colorazione, lui poi potrebbe ridisegnare le decals al computer e farle stampare. Inutile dire che data la particolare conformazione del velivolo non è pensabile di fare delle decals con i soggetti pieni in quanto foderare una fusoliera del genere a decals non darebbe buoni risultati per cui consiglio Davide di fare a decals il solo filetto giallo delle figure e tutti gli altri fregi, ma provvederò a dipingere le aree dell'aquila in grigio scuro e la pancia azzurro mare come pure il tricolore sul radome sopra la deriva.

Dopo aver deciso come procedere, foto alla mano inizio a tracciare a matita, a mano libera e direttamente sulla fusoliera del modello, i fregi partendo dagli artigli dell'aquila ed i fulmini.

Proseguo poi con la testa ed il corpo dell'aquila.

Fortunatamente i lati sono quasi simmetrici per cui possiamo dedicarci alle onde ed allo studio della colorazione sulle ali e gondole motori.

Prima però dobbiamo consolidare il lavoro fatto per cui stendo sulla fusoliera col disegno a matita un pezzo di pellicola trasparente Frisket e ripasso il disegno sulla pellicola con un pennarello.

Dopodichè incollo il Frisket su un foglio A4 e lo conservo.

stessa cosa facciamo per la zona corpo con zampe ed artigli e fulmini, per l'onda e per le lunette sulla coda. Indichiamo pure l'ingombro dei simboli del comando sul muso e dei due stemmi di reparto.

Anche in questo caso il frisket col disegno fatto sulla fusoliera viene incollato su un foglio A 4.

Avendo finito di disegnare la parte di colorazione presente sulla fusoliera, sono passato al montaggio delle ali e delle condole dei motori, sicuramente la parte più complessa dell'intera costruzione dato che le gondole sono formate da 4 facce in modo da avere dettagli nitidi da tutti i lati. Mettere insieme queste parti richiede una certa attenzione ed è buona norma bloccare il tutto con una fasciatura di nastro adesivo in modo da far fare presa all'incollaggio. Attenzione perchè è molto facile che le parti si disalliniino creando fastidiosi scalini.

Nel mio caso un'ala era fortemente svergolata, cosa risolta con una manipolazione sotto al phon per capelli e poi incollando la parte superiore l'ha richiamata nella posizione corretta.

Avendo le semiali assemblate, prima di montarle sulla fusoliera, ho proceduto allo studio dalla parte superiore della fusoliera su ali, gondole motori e parte interna delle gondole. Cio è stato possibile unicamente grazie a delle foto che il Gen. Di Fiore mi ha fornito e che inquadrano questa parte del velivolo durante la pitturazione della colorazione commemorativa ed altre che fanno vedere l'andamento della colorazione sulla faccia interna delle gondole motori. Queste foto, che vengono pubblicate per la prima volta in esclusiva sul nostro sito e di cui il diritto di copiright resta del proprietario e del nostro sito, sono state assolutamente indispensabili a me per disegnare le sagome dei fregi ed a Davide Mariani per il ricalco al computer dei miei disegni fatti a mano direttaente sulle forme del modello, per la definizione di colori e per gli spessori del filetto giallo e quindi per produrre la decal. Per altro in queste foto si vede che il velivolo ha delle linee di walkways sulle ali di colore Rosso.

Per cui foto e matita alla mano ho disegnato a mano libera sulle parti l'andamento della colorazione e della bocca di squalo.

Anche in questo caso il disegno dalla plastica è stato trasferito sul frisket con indicate anche le linee di taglio della parti da ricongiungere.  A questo punto è stato possibile disegnare anche gli altri fregi come le scritte Antisom e 41° Stormo, sono stati dati anche i riferimenti dimensionali di stemmi, coppa del mondo numero di carrozzella e stemma sul portello carrello anteriore, Il tutto in grandezza al reale sul modello per la scala 1/72.

Sui fogli è stata incollata una moneta da 10 centesimi per riferimento dimensionale per poter riscalare i disegni a video e poterli ripassare col programma di grafica vettoriale 2D per la stampa delle decals. I fogli così composti e firmati sono stati scansionati e spediti via email a Davide Mariani per la realizzazione del foglio decals. Inutile dire che senza la attenta e cortese collaborazione del Gen. Di Fiore, che ha messo a disposizione foto del velivolo e loghi dei reparti, non sarebbe mai stato possibile ne per me ne per altri la realizzazione di questo modello in questa particolare colorazione, data la complessità della colorazione stessa e l'impossibilità di reperire sul web foto che ritraessero il velivolo da tutte e visuali possibili per elaborare correttamente le particolari forme, gl'ingombri e le dimensioni di questa inusuale colorazione. Nel frattempo dovendo attendere che Davide preparasse la bozza delle decals mi metto a completare l'assemblaggio del modello.

Le ali vanno in posizione bene nel robusto e preciso incasso, ciò fa si che possano essere montate correttamente senza usare stucco.

Montate le ali il modello comincia ad essere difficile da maneggiare, e dopo aver provato la bozza decals, provvediamo a montare anche il cielo della cabina che è in plastica trasparente ed un tutt'uno con le vetrature. Prima abbiamo provveduto a mascherare le finestrature con del nastro Tamiya.

Dopo alcune settimane Davide mi comunica di aver preparato la bozza e me la invia via email al fine di verificare ingombri e dimensioni sul modello. Stampo il file grafico e comincio pazientemente a ritagliare le forme per incollarle sul modello. Anche se con colori improbabili il risultato mi fa comprendere che come diceva il doctor "Frankenstin" nel noto film di Mel Brooks: "SI PUO' FAREEEE"


Consiglio a Davide di eliminare il fondo pieno in grigio scuro all'interno dei soggetti della colorazione dato che foderare a decal un modello di queste dimensioni e forme sarebbe ingestibile o comunque chiedo che il mio foglio sia senza fondi grigi ed indico delle rettifiche dimensionali su alcune parti tipo scritte fregi di reparto o del comandante ed una volta fatte le correzioni il file va in stampa. Con l'occasione dimensiono anche le decalcomanie per gli altri due Atlantic special colors dello stormo, quello con mimetica Macchi per il 40° anniversario credo di prossima uscita ed il Last One per il 45° anniversario uscito insieme alle decals del nostro special colors.

Il modello intanto prosegue nel montaggio e prima di incollare le parti trasparenti mi preoccupo di realizzare un piccolo gadget presente quando io vidi il velivolo a Galatina.

 

Il velivolo sfoggiava all'interno della bolla del pattugliatore una grande bandiera del Comandante, che sarà comunque presente nel foglio decals ma che al momento ancora non era pronto, per cui decido di farmela con un pezzetto di stagnola dei Baci Perugina.

Dopo aver tagliato un pezzetto a misura spruzzo il rosso,

poi maschero la striscia centrale con del nastro tamiya e do il blu

Tolto il nastro questo è il risultato.

La incolliamo sulla griglia con un pò di vinanil e poi incolliamo la bolla trasparente sempre con la stessa vinavil.

Prima di concludere il montaggio verifico il bilanciamento del modello. Pur avendo già inserito circa 50 grammi nel vano anteriore il modello tende a sedersi. Compro dei piombi da pesca e comincio ad inserirli nelle gondole dei motori prima di montare la naca del motore.

Saranno necessari altri quasi 40 g per tenere il nostro atlantic sulle sue future ruote.

A questo punto montiamo le naca e proviamo le eliche a cui abbiamo costruito un nuovo perno e che monteremo alla fine quindi, dopo qualche carteggiatura, mascheriamo il tutto e cominciamo a pensare alla verniciatura. L'uso di stucco sul modello è davvero esiguo se si ha la giusta attenzione nel montaggio.

Tutte le parti interne, vano scaletta, stiva, vani carrelli vanno dipinte in avorio.

Per la colorazione ho deciso di procedere al contrario. Come base e primer ho utilizzato un Primer Grigio scuro a solvente messo a punto da Christian Bertolini circa 6 anni fa, il colore quarda caso è perfetto per riprodurre le figure Grigie della colorazione ed è un'ottima base per un preshading leggero quando daremo il monogrigio Italico. I vecchi colori di Christian (col vecchio marchio Kcolors) come pure i nuovi col nuovo marchio Kustomservice si possono dare senza diluizione con il risultato che vedete in foto. Un velluto!

Nel frattempo, sono arrivate le decals prodotte Davide Mariani, ottima stampa su film unico, ottima coprenza e bel dettaglio. Il mio è il primo foglio. Alcuni stencils vanno presi dal foglio del kit Revell. Nel mio foglio c'era un solo stemma del 11° RMV che va sul radome ventrale (devono essere 2) ed il logo A.M. deve essere più piccolo e senza puntini. Segnalo la cosa a Davide fornendo anche indicazioni per alcune segnaletiche di sicurezza presenti nel foglio revell in arancio ma su questo velivolo sono state ridipinte in rosso. Davide a stretto giro mi fornice il tutto permettendomi di realizzare un modello assai rispondente al vero.

Come già accennato ho deciso di procedere al contrario nella pitturazione della complessa colorazione dando come base il tono grigio scuro. In origine l'aereo era dipinto in nero ma ha subito preso un tono grigio scuro molto simile all'FS 36081. Avendo finalmente il foglio decals in mano ho fotocopiato lo stesso ed ho cominciato a ritagliare le sagome, mettendole in posizione un pezzo alla volta col patafix e dipingendo ad aerografo in maniera leggera il bordo e l'area corrispondente in grigio chiaro.

Come grigio ho usato un primer grigio all'acqua sempre messo a punto da Christian Bertolini che guarda caso ha una tonalità perfetta per riprodurre il monogrigio italico che io solitamente riproduco con lo FS 36373. ho direttamente dosato copertura e pressione al fine di non debordare troppo sotto la mascheratura e gestire il fondo grigio scuro per il preshading.

Il risultato ottenuto è questo poi facilmente ripulito e ritoccato a mano libera con il grigio scuro. Facendo in questo modo ho evitato al massimo eventuali problemi di distacco del colore sottostante quando si rimuovono le mascherature a nastro. Come si può notare, anche essendo la carta un pochino sollevata, ho ottenuto una sagoma non sfumata e avendo la tolleranza di circa 1,5 mm dovuto alla successiva posa del filetto giallo a decals alla fine il risultato sarà definito e pulito. Inutile dire che chi utilizza colori più resistenti alle mascherature, potrà ritagliare mascherine col frisket riferendosi ai contorni delle figure.

Stessa cosa ho fatto per la parte posteriore della colorazione dove l'Aquila germisce con gli artigli gli strali da lanciare sul mare.

Sicuramente più critica la mascheratura delle gondole motori dove particolare attenzione va posta tra lato interno ed esterno della gondola e nella simmetria della colorazione delle gondole sinistra e destra. Anche la mascheratura della fusoliera richiede particolare attenzione.

Terminata la complessa e lunga mascheratura, un lavoro di 15 minuti di spruzzatura ha consegnato al nostro Eagle special la sua particolare colorazione con la sagoma dell'Aquila.

Stessa cosa abbiamo dovuto fare dall'altro lato dove è stato necessario qualche ritocco.

Arrivato a questo livello, il modello mi sarebbe stato gia' bene così data la grande soddisfazione di essere riuscito a creare in maniera soddisfacente una colorazione così complessa, ma l'aereo reale non era esattamente così per cui continuiamo. Al Comandante Di Fiore va sicuramente il merito di aver fatto creare all'epoca uno dei più grandi special colors mai realizzati ma anche una livrea commemorativa che era perfettamente adattata alle particolari forme dell'Atlantic tanto da renderlo paricolarmente elegante in questa "mise" grigia ed elegante.

Particolarmente impegnativo il mantenere la simmetra della colorazione dipinta. Il grigio è stato desaturato spruzzando lo stesso colore sbiadito con del bianco.

Ma la colorazione non finisce certo qui dato che questo velivolo ha il mare con le onde dipinto sotto la pancia a ricordarci il suo particolare modo di volare duranti i lunghi ed interminabili pattugliamenti con la pancia a sfiorare l'azzurro del Mediterraneo.

Forbice e carta alla mano ritagliamo le sagome e le fissiamo a delimitare la pancia per poter dare prima un fondo bianco per rendere più vivo l'azzurro

Successivamente alla base bianca ho colorato l'area con l'azzurro Francia FS 35095 schiarito con una punta di azzurro Martini ottenendo il risultato più vicino possibile all'originale.

Qualcuno direbbe: però, ha finito la colorazione! Ed invece no; dato che questo velivolo ha un tricolore che fascia il radome sulla sommità della deriva. Per cui dopo aver dato un trasparente lucido, per proteggere i colori e prepararli a lavaggio e decal, rimettiamo mano al nastro Tamiya per mascherare questo radome.

In questo caso ho iniziato dando un primer bianco, che poi rimarra' come colore centrale della bandiera, poi ho messo del nastro sulla deriva sotto al radome, e delle striscioline di nastro Tamiya gommato bianco dato che le sezioni del tricolore non sono separate da una linea retta ma da archi leggermente coricati verso la coda. 

Praticamente visto lateralmente il tricolore ha le separazioni oblique e non verticali. Quindi aerografo 0,2 poi verde pino e rosso corsa sempre foto alla mano.

Per sigillare trasparente lucido KSW 100 Kustomservice sia sul tricolore che sull'azzurro che poi rimarrano comunque lucidi.

La colorazione si completa con ancora qualche metro di nastro per mascheratura e nero Kustomservice su tutti i bordi d'attacco di ali, piani di coda e deriva. Anche la naca delle gondole motori va in nero.

Le eliche sono state dipinte in ADC Coin Grey 36307, la punta dell'ogiva è stata trattata a pennello dal tubetto Steel AK Extreme Metal le tips sono state mascherate con nastro tamiya e dato un fondo in primer bianco.

Poi mascherate con nastro 3M da 1 mm. a metà dell'area bianca e successiva spruzzata in dayglo orange.

Le eliche vengono terminate completando il bordo d'attacco delle pale con del nero vicino al mozzo e grigio 36176 sul bordo della pala fino alle tips. A conclusione le decals con lo stemma del produttore sulle pale vanno soltanto su una sola elica. Evidentemente solo una era stata sostituita di fresco e manteneva i marchi del produttore.

L'interminabile lavorazione di questo modello, Iniziato esattamente un anno fa e che ha richiesto 11 mesi di lavoro, ci porta ora alla fase che ogni modellista attende dato che è il momento in cui il modello si anima: la posa delle decalcomanie. Per testare la qualità delle declcomanie di DM Special Colors ho iniziato da uno dei soggetti più compatti e piu semplici da sistemare e cioè le piume bianche sulla deriva. Come già detto le decals sono stampate molto bene su pellicola unica, per cui i singoli soggetti vanno ritagliati, non richiedono protettivo trasparente sopra prima di essere immerse in acqua, sono sottili ed hanno ottima adesività. Per altro non hanno reazioni sgardite ai liquidi Microscale Micro set e sol.

La posa continua sulla parti più facilmente gestibili e raggiungibili preferendo le superfici piane in modo da prendere dimestichezza con le decals.

Successivamente passo alle superfici più curvilinee avendo l'accortezza di segmentare il bordo giallo in sezioni più piccole di quelle fornite dal foglio in modo da annullare eventuali gaps leggeri tra aree dipinte e bordino a decal. I punti migliori dove far capitare le giunzioni tra i vari spezzoni di decal sono le punte e le cuspidi e gli angoli in genere.

La soddisfazione è grande nel veder nascere questo soggetto, anche la tristezza è grande comunque dato che si tratta di un modello su richiesta ed andrà al suo proprietario, quindi non me ne potrò fregiare nella mia collezione. Mi rimane soltanto la soddisfazione di urlare:

SI PUO' FAREEE!!

Non è da tutti avere un aereo con il proprio nome sopra e sono veramente in pochi quelli che si possono fregiare di avere anche il modello di quel velivolo il Comandante Tony è uno di questi. 

Finita la lunga posa delle decalcomanie (una settimana di lavoro) il tutto viene sigillata con una seconda mano di trasparente lucido all'acqua KSW 100 Kustomservice. il lavaggio era stato effettuato con l'Italeri washing Grey. Si passa allora la fase del montaggio dei dettagli più fini, dei carrelli e dei portelli carrelli. Il kit Revell è predisposto per riprodurre le versioni Francese, Tedesca ed Olandese di questo velivolo. La versione italiana differisce da quelle citate per la selva di antenne sopra e sotto al velivolo che non sono uguali a nessuna delle tre versioni dato che i nostri usano un pò, un pò ed un pò delle varie versioni. Quindi almeno tre giorni di studio degli schemi di montaggio del modello e delle foto del velivolo in volo a scovare ogni minimo pixel che potesse indicarci la presenza di questa o quell'antenna.

Alcuni dettagli non ci sono proprio e vanno autocostruiti come questi quattro scarichi nella parte posteriore della fusoliera.

O come l'antenna GPS, quella in fondo a padella rovesciata, non presente nel kit e qualche altra antenna stilo presente sotto.

Il montaggio dei carrelli è per me un moodello assai importante, io adoro fare le ruote.

I carrelli sono in acciaio lucido leggermente brunito, questa volta senza scomodare l'aerografo, ho voluto provare a dipingerli a pennello con lo Steel AK Extreme Metal in tubetto. impressionante! Valida alternativa all'aerografo quano si vuole far diventare metallici piccoli pezzi. (nella foto la tronchesina è in acciaio cromato, le gambe dei carrelli sono in plastica dipinta, a pennello)

Le ruote hanno i cerchioni dipinti a ad aerografo con Dark Chrome Kustomservice e gli pneumatici dipinti a pennello con Nero Kustomservice. Lavaggio in nero Italeri Washing.

Il modello sulle sue ruote fa la sua bella figura. il montaggio si è concluso con l'aggiunta dei tergicristalli, delle eliche, delle antenne e delle luci.

Una mano dello spettacolare trasparente all'acqua Kustomservice KSW 10 Military Matt da al modello la sua giusta finitura opaca. Le parti lasciate lucide sono la pancia in azzurro ed il radome tricolore sulla deriva. Tolte le mascherature il modello è pronto... o quasi. Analizzando le foto del velivolo in parcheggio nel 2007 a Galatina abbiamo notato sotto le gondole dei motori prima del vano carrello, appese degli oggetti in tinta con la pancia del velivolo, cioè azzurri. Analizzando le foto scopro che erano...secchi, catini in PVC. Non potevo tralasciare un dettaglio tanto caratteristico, per cui costruiamoci i secchi in scala 1/72.

e li facciamo pure azzurri.

Ora si che possiamo dire ad alta voce che il nostro "Beluga" è finito!

Non mi resta che montare il modello sulla base sontuosa fornitami dal suo proprietaro al cui centro campeggia la medaglia commemorativa dell'evento in conio smaltato a tiratura limitata.

Un modello che ti impegna continuativamente per quasi un anno di lavoro è difficile da raccontare in un testo come quello di questo articolo, per questo motivo questa volta a corredo ci sono ben 4 gallery di fotografie che Vi invito a visionare.

Alla fine di un lavoro del genere, mai tentato prima da nessuno, almeno non con questi risultati, c'è studio, capacità intuitive e di restituzione grafica ed interpretazione delle forme, sia da parte dello scrivente che da parte di Davide Mariani che ha ben interpretato le indicazioni fornite.

Alla base di tutto una grande analisi di documentazione fotografica fornita di prima mano da chi quest'aereo lo ha fatto realizzare per carpire tutti i dettagli di questa particolare versione speciale. Non si fa un lavoro del genere perchè qualcuno te lo commissiona, lo si fa perchè c'è passione verso il soggetto e ci si mette in gioco e ci si sfida nella realizzazione.

Questo studio e questo lavoro han permesso di aprire la strada alla possibilità che altri modellisti possano realizzare in futuro questo modello e forse ha risvegliato l'interesse di qualche produttore per questo soggetto dato che Revell sta rilasciando proprio una riedizione del suo kit con questa versione.

A noi resta la soddisfazione di avere, come anche altre volte, tracciato una via perchè altri la possano percorrere. In fondo anche questo è servizio...servizio modellistico.

Le gallery sono dedicate alla

Colorazione del Modello

Realizzazione delle decalcomanie

Montaggio del modello

Modello Finito

Buon Modellismo

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