F 16C Block 30 Artic splintered aggressor da kit Tamiya scala 1/32

Salvatore Grassi è un amico modellista che predilige la scala 1/32 per riprodurre accattivanti velivoli dei giorni nostri e cosa più accattiante c'è di un F 16 Aggressor in colorazione Artic Aggressor e per giunta nella versione splintered? vediamo come ha proceduto nel suo articolo.

Modello, testo e foto di Salvatore Grassi.

La versione Aggressor di un aereo secondo il mio modestissimo parere è il completamento di un insieme di caratteristiche che una macchina moderna dovrebbe possedere, mi spiego meglio, di solito in un aereo si considerano le caratteristiche tecniche per l’impiego nelle diverse missioni e in modo marginale la sua livrea.

Nel mio caso, e parlo da modellista, la livrea alla pari del modello stesso ricopre un ruolo fondamentale e come qualsiasi modellista una livrea ben fatta migliora un modello di oltre il 50% e, se consideriamo una livrea speciale rispetto alla classica, per me il tutto migliora di oltre il 70%.

Ho cercato di realizzare una mimetica aggressor perchè spinto dalla volontà di cimentarmi con diverse tecniche di colorazione e colto dall’entusiasmo nella realizzazione dell’F15 in scala 1/32 mi sono dedicato anche in questo caso nel realizzare una versione dell’F16 e nello specifico la versione C partendo da un kit Tamiya del dell'F 16-CJ Block 50 da riportare ad un Block 30 Alaska Splinter.

Il kit di partenza come detto è un CJ Block 50 e per portarlo ad un Block 30 ho dovuto apportare alcune modifiche con l’aggiunta di alcune piastre di rinforzo dorsali specifiche per questa versione e la presa d’aria più larga rispetto al modello di partenza, altra modifica da apportare riguarda gli scarichi in quanto il modello in mio possesso monta un F110 mentre per la versione che voglio realizzare necessito di un F100.

Comunque partendo dal kit c'è da dire che le stampate sono, come sempre, ben fatte e sinceramente il kit potrebbe non aver bisogno di alcun kit di aftermarket se non per le modifiche basilari, ma siccome voglio incasinarmi la vita e possiedo al momento della realizzazione il set in resina Aires per il cockpit  e il vano carrelli sempre in resina, mi sono detto ok complichiamoci la vita.

Naturalmente come sempre parto dal cockpit con la classica colorazione e posso dire che non è stato complicato inserirlo, è bastato grattare via un po di resina e il tutto è stato adattato senza grosse complicazioni. Ripeto il cockpit della scatola va benissimo è solo che come sempre e come detto in precedenza mi sono voluto complicare la vita con i set in resina oltretutto perchè posso dire che mi posso ritenere fortunato il mio è entrato liscio, spesso bisogna penare per farlo entrare.

Il punto che mi ha creato un po di problemi è stata la presa d’aria, sinceramente avrei potuto farne a meno ma avendo il pezzo gia in mio possesso mi sono detto ma si utilizziamolo, l’avessi mai fatto, il punto di attacco finale della presa con il kit era più piccolo di mezzo millimetro per cui si creava quel fastidioso scalino che seppur microscopico mi ha indotto ad utilizzare un po di stucco con il fastidio di dover grattare l’eccesso e ricreare le pannellature scomparse.

Facciamo il punto della situazione, cockpit terminato presa d’aria sistemata adesso possiamo chiudere il tutto.

Passo successivo ho nastrato le parti trasparenti e sono andato di primer e dopo aver atteso qualche giorno ho cominciato a studiare e realizzare la mimetica.

All’inizio ero un po spaventato in quanto non avevo mai realizzato una mimetica di questo tipo, ma con un po di pazienza e tanto nastro adesivo il tutto si è rivelato non eccessivamente complicato.

Il dubbio ad un certo punto che mi ha fatto pensare un bel po è stato schiarisco o non schiarisco le pannellature? Alla fine ho detto vabbe schiariamo il giusto per dare un po di tridimensionalità al modello.

Dopo aver atteso qualche giorno sono andato di future e devo dire che il lucido anche se non consono a questo modello evidenzia il tutto in modo spaventoso soprattutto la procedura di schiaritura, infatti secondo il mio parere non da esperto naturalmente il lucido evidenzia qualche imperfezione se non si è data una buona diluizione al colore.

Comunque come detto dato il lucido e atteso che asciugasse bene bene via di decal, devo dire che sono fatte veramente bene delicate ma molto belle.

Altro dilemma dopo aver atteso che asciugasse il tutto ossia dopo aver messo le decal e coperte dal lucido per sigillarle, riguarda quanto sporcare.

Mi sono documentato e sinceramente non sono stato in grado di trovare velivoli reali discretamente sporchi anzi ritengo che li tirassero a lucido, comunque mi sono detto una leggera sporcatura la do.

Al termine di tutto e atteso che si asciugasse tutto ho dato l’opaco e poi via con i carichi alari Pod Acmi e AN/ALQ-188


Al termine di tutto posso dire che analizzando il progetto non lo ritengo eccessivamente complicato oltretutto perchè il kit di partenza è parecchio valido e come detto gli aftermarket potevano essere ridotti all’osso tranne quelli essenziali per ricreare questa versione specifica, ma come detto per noi modellisti le cose facili non ci aggradano dobbiamo sempre complicarci la vita, comunque devo dire che mi sono divertito parecchio e sto già pensando ad un terzo soggetto Aggressor.

Spero Vi Piaccia, Buon modellismo

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