Aeronautica e Salento 2017
Domenica 20 agosto abbiamo assistito al più importante appuntamento dell'estate salentina, Aeronautica e Salento 2017, Air Show del Salento come sempre organizzato dal Aeroclub Vega ULM di Lecce, Con il cospicuo contributo di Aeronautica Militare 61° Stormo come ente facilitatore, Reparto Sperimentale come Partecipazione all'air show con importanti assetti in esibizione e 313° Gruppo con le Frecce Tricolori come esibizione clou della manifestazione. Abbiamo avuto la possibilità di assistere a questa splendida giornata in una posizione privilegiata ospiti del Comando del 61° Stormo presso il distaccamento A.M. di San Cataldo (Le)
Si ringrazia il Comandante del 61° Stormo Col. Pil. Luigi Casali per l'invito ricevuto ed il personale tutto dell'Aeronautica Militare che malgrado le difficoltà logistico-organizzative ha permesso di effettuare questo bel reportage fotografico.
Testo e Foto Silvio Pietropaolo, ogni diritto riservato
Domenica 20 Agosto, il sole splende sul litorale di San Cataldo, la spiaggia della bella Lecce. Il litorale è affollato a perdita d'occhio e la gente attende cercando refrigerio in acqua. Nel presidio A.M. di San Cataldo anche gli ospiti attendono che l'evento abbia inizio con quell'aria tipica delle grandi occasioni e la certezza che si avrà la possibilità di assistere ad un bel pomeriggio di volo, aeronutica, acrobazia e tecnologia allo stato puro.
Anche quest'anno l'Aeroclub Vega di Lecce è riuscito nell'intento di organizzare una importante manifestazione aerea in terra di Salento e sul mare salentino. Manifestazione che come sempre ha radunato nella spiaggia di Lecce circa 100.000 persone tra appassionati locali ed esterefatti turisti. Lo spettacolo come sempre lo hanno fatto i velivoli ed i piloti con le loro evoluzioni al tempo stesso concentrato di adrenalina e bellezza poetica di fumi e forma disegnate nel cielo azzurro. Tra mare e cielo in questo trionfo di azzurro di certo non poteva mancare la partecipazione dell'Arma Azzura alla quale tutti siamo legati da affetto, passione ed ammirazione che spesso cerchiamo di trasferire nei nostri piccoli modelli in scala. l'Aeronautica Militare, come da sempre accade nello spirito di collaborazione con l'Aeroblub di Lecce, ha dato un cospicuo aiuto sia a terra sul campo, sia in volo nel programma della manifestazione con la inedita partecipazione del reparto sperimentale ed assetti alcuni assolutamente in anteprima nei cieli del Salento come l'HH 101 Caesar ed il C 27 J.
Con 35 gradi di temperatura e sulla spiaggia è assai difficile operare mantendo efficienza, eppure gli uomini dell'Aeronautica Militare hanno saputo essere precisi, ospitali ed affidabili come sempre per cui da parte nostra un particolare ringraziamento anche perchè grazie alla loro ospitalità possiamo offrire a voi lettori che queste belle foto che spero saranno di vostro gradimento.
Il nutrito programma si è dimostrato fin da subito interessante ed è stato rispettato in tutto il suo svolgimento e con impeccabile puntualità per cui alle 15,00 tutti col naso all'insù a salutare la nostra bandiera portata da un Velivolo della nostra Aeronautica Militare.
Il tricolore ha sventolato lungo tutti i tre chilometri del litorale di San Cataldo portato dall'aerosoccoritore in forza all'assetto Agusta Westland HH139A 15-41 M.M. 81797 del 15° stormo, 84° gruppo S.A.R. di Gioia del Colle sulle note del nostro inno nazionale seguito con attenzione da appassionati ed ospiti.
Da dx il Com. del 61° Stormo Col. Pil. Luigi Casali in compagnia di due Illustri Ospiti Istituzionali: Sua Eccellenza Il Prefetto di Lecce Dott. Claudio Palomba ed il Procuratore della Repubblica Cataldo Motta osservano con attenzione le evoluzioni dei velivoli.
L'HH 139 del S.A.R. ci ha fatto vedere quello che in missioni operative deve essere in grado di fare e cioè il recupero dei naufraghi o persone incidentate in qualunque condizione e con qualsiasi tempo. Dopo la dimostrazione di recupero, il pilota di questo spledido velivolo ci ha dato un saggio delle capacità di volo della macchina prodotta da Agusta Westland - Leonardo.
interessante e quanto mai in tema la successiva presentazione in volo dei due velivoli Promecc Aerospace Freccia e Sparviero. Queste macchine biposto affiancate, pur rientrando in categoria ultraleggeri, sono ad elevato tasso di tecnologia ed utilizzano fusoliere in materiale composito, dotazione avionica di elevato livello, facilità di uso e manutenzione oltre che prestazioni di tutto rilievo. Anche le linee sono belle, filanti e curate ed i motori da 100 e 150 hp assicurano prestazione in tutto l'inviluppo di volo. Costruiti dalla Promecc nel cuore del Salento, a Corigliano d'Otranto sono un orgoglio del distretto aerospaziale salentino, portati in volo da Gigi e Francesco Fracasso dell'Aeroclub Vega hanno mostrato spiccate doti acrobatiche e di manegevolezza anche se il velivolo non nasce come velivolo acrobatico.
Dopo modernità e tecnologia il programma della manifestazione prevedeva un tuffo nel passato con l'esibizione della formazione mista North American T 6 Texan e due Stearman in splendide colorazioni storiche della U.S. Navy e U.S. Army anteguerra.
Avevamo già avuto modo di vedere in volo il Texan con il suo particolare rombo del motore radiale a doppia stella a pistoni ma i piccoli Stearman sono stati per noi salentini una delle tante anteprime a cui questa manifestazione ci ha permesso di assistere. Per altro uno dei due piccoli addestratori americani si è esibito in un programma acrobatico di alto livelo che fino ad ora era possibile vedere soltanto in alcuni air show di oltre oceano.
Il quadro cambia di colpo e dall'azzurro del cielo salentino ci si sposta molto più in basso in mezzo all'azzurro del mare salentino dato che, ad opera di umini e mezzi del servizio aeronavale della Guardia di Finanza, assistiamo ad una esibizione ad alto tasso adrenalinico di grande dinamica e con elevato virtuosismo da parte del pilota della Volpe 318 Agusta Westland - Leonardo A 109 Nexus M.M. 81707 del comando aeronavale G.diF. di Bari. Nel simulare l'inseguimento di un natante di contrabandieri l'assetto aereo della G.diF. raggiungeva il natante inseguendolo con manovre di alta perizia letteralmente a pelo d'acqua tanto che in alcune fasi l'acqua sollevata dalla scia del natante andava a bagnare il velivolo inseguitore. Cio ha permesso l'intervento di una unità veloce di superficie della G.diF. che ha bloccato il natante e tratto in arresto i malfattori. Avevamo già assistito a simulazioni del genere di grande realismo e di grande efficienza ma il nuovo velivolo A 109 Nexus ha dimostrato maggior prestanza ed efficienza anche a quote molto basse. Qualora fosse rimasto qualche dubbio sulla efficienza del nuovo velivolo, la successiva esibizione del Nexus ha dimostrato prestazioni al top della categoria di questa splendida macchina italiana in produzione da ormai quasi 40 anni con successivi aggiornamenti e nuove versioni.
La parte dedicata all'esibizione dei gruppi acrobatici civili ha visto varii display di cui sicuramente uno dei più apprezzati quello dei padroni di casa.
Il Club Vega ULM ormai piu di 10 anni fa organizzò una delle prime pattuglie acrobatiche in assoluto su velivoli ULM con i propri velivoli Tecnam che margrado abbiano potenze installate limitate messi in mani esperte presentano inaspettate doti acrobatiche. Nata da una intuizione dei piloti del club capitanati da Gigi Fracasso subito acquisì tra le proprie fila anche l'allora Col. Giuseppe d'Accolti all'epoca Comandante del 61° Stormo che sin dai primi voli fece parte della formazione. già in passato alla formazione di 4 velivoli ulm si aggiungeva uno splendido Freccia della Promecc in funzione di solista. La pattuglia Club Vega ha costruito un programma con figure in formazione ed aperture simile a quello delle assai più titolate pattuglie acrobatiche militari. Questa volta la pattuglia si è presentata al pubblico di San Cataldo con in veste di quinto velivolo un Autocostruito RV 8 montato da kit dal suo pilota che anche in una successiva esibizione da solista ha evidenziato belle doti acrobatiche e di prestazione oltre che buona robustezza che gli ha permesso d'incassare virate e cabrate ad alto numero di G .
L'incessante pomeriggio di volo è continuato con l'esibizione di due mezzi assai particolari e poco conosciuti dal pubblico. Infatti per alcuni minuti nel cielo azzurro salentino abbiamo goduto dell'evoluzioni di due Autogiro Magni venuti dall'aeroclub di Bari. A metà tra aereo ed elicottero l'autogiro è un mezzo che non ha ali e la portanza è generata dal rotore principale che girando a basso velocita genera una superficie alare rotante. Una seconda elica spingente collegata al motore permette all'autogiro di avanzare.
Per la direzionalità l'autogiro è dotato di timone ma al contrario degli elicotteri l'autogiro è una macchina ad ala rotante che non permette di fare Hovering a punto fisso. Praticamente per volare l'autogiro deve sempre avanzare.
Quello che i Blue Voltige ci hanno fatto vedere è stata una esibizione di grande grazia, elevata perizia aeronautica nel volo in formazione e una poetica visuale difficilmente apprezzabile in altre esibizioni. La formazione dei due motoalianti del team ha meravigliato il pubblico presente, gli appassionati e molto apprezzata dagli ospiti.
Un sincronismo perfetto ha accompagnato tutta l'esibizione dei Blue Voltige tanto che in alcune figure sempbrava che i due velivoli fossero collegati da funi tanto erano vicini e perfettamente allineati.
Nei voli in formazione il pilota del velivolo che segue e sta in basso vede solo la pancia a distanza ravvicinata del velivolo che lo sovrasta e deve seguire quella pancia fidandosi cecamente e copiando i movimenti del leader. nel passaggio a pieni fumogeni i due velivoli affiancati hanno disegnato nel cielo di San Cataldo un immenso anello di fumo bianco elegantemente contornato dalle scie di blu intenso provocando un effetto assai bello nel cielo pomeridiano dell'estate salentina. Veramente Bello!!
Volare è come andare in bicletta; una volta imparato non lo si dimentica più e sopratutto una volta saliti non si vuole più scendere.
L'esempio tangibile di ciò è rappresentato dalla Pattuglia Blu Circe dove arzilli Nonni volanti non hanno perso minimamente lo smalto del volo e dell'acrobazia scatenando ad ogni passaggio tutta la nostra ammirazione. Quattro piloti con età che va dai quasi settantanni agli ottanta abbondantemente superati che ci hanno ammaliato con passaggi in formazione ed acrbazie di gruppo veramente encomiabili.
Aviatori che dalla vita hanno imparato tutto anche e soprattutto la solidarietà che con un passaggio a fumi giallo rossi hanno voluto testimoniare alla nazione Spagnola per i recenti fatti terroristici avvenuti a Barcellona.
Dopo un breve pausa lo show cambia completamente marcia dato che l'ultima ora e mezza di spettacolo prevede l'esibizione degli assetti A.M. messi in campo dall'R.S.V. di Pratica di Mare e dal 313° Gruppo di Rivolto per cui l'atesa sale per poter assistere alle esibizioni di velivoli che mai hanno volato nell'Air Show Salentino.
Ad aprire le danze (e vi assicuro che non è un eufemismo dato che i suoi piloti sono stati in grado anche di fargli ballare la pizzica) per la prima volta nei cieli del Salento l'assetto Agusta Westland HH 101 A Caesar 15-05 M.M. 81868 condotto da collaudatori del Reparto Sperimentale. Abbiamo avuto modo di apprezzare per la prima volta in volo questa macchina possente che già abbiamo presentato in più corpose walkaround a terra sia per gli esemplari della Marina Militare che per Caesar dell'Aeronautica Militare.
L'esibizione in volo ha dimostrato che questa macchina, anch'essa orgoglio dell'industria aerospaziale nazionale, è possente e maestosa ma con elevatissime caratteristiche di manovrabilità anche grazie alla robustezza della cellula ed alla generosissima potenza installata. Anche amici piloti elicotteristi presenti all'esibizione hanno manifestato apertamente le grandi caratteristiche di volo e capacità della macchina che ne fanno un velivolo possente e capace di ben figurare sia in missioni di ricerca ogni tempo che di soccorso sia esso in ambito operativo difficile per condizioni meteo che ostile.
Neanche il tempo di terminare gli entusiastici commenti sul Caesar ed ecco che i piloti dell'R.S.V. ci lasciano di nuovo a guardare il cielo a bocca aperta per l'arrivo sul campo d'esibizione dell'Aeritalia C 27J Spartan - N.C. 119 RS-50 (già 46-87) CSX 62219.
Il C 27J di sicuro non è aereo acrobatico, è un aereo da trasporto tattico, in grado di trasportare uomini e mezzi blindati nella sua pancia. Per cui da un aereo da trasporto di tutto ti aspetti meno che si metta a fare looping e tonneau. Ebbene i piloti della "Sperimentale" ci hanno sempre abituato a vedere l'impossibile ed a spingere i propri velivoli ai limiti massimi degli inviluppi di volo per cui anche far fare acrobazie ad uno Spartan diventa una cosa possibile. Anche in questo caso la bontà della progettazione e della tecnologia dell'industria aerospaziale italiana ha prodotto un velivolo efficiente ed affidabile ben oltre i suoi compiti operativi istituzionali.
Apprezzato anche oltre oceano il G 222 prima ed il C 27J si conferma ottimo aereo da trasporto che fa l'occhiolino anche al volo acrobatico.
Mi ha dato parecchio filo da torcere ma qualche foto passabile alla fine sono riuscito a farla. L'ultimo assetto presentato dai piloti del Reparto sperimentale è stato l'Aermacchi (M) T 346 A Master 61-13 del 61° Stormo M.T. 53217. Il nuovo addestratore dell'Aeronautica Militare è anch'esso orgoglio della nostra Industria Aerospaziale nazionale. L' M 346 nasce da una joint venture con lo studio di progettazione sovietico Yakoliev che stava mettendo a punto il suo Yak 130. A seguito dell'accordo la Aermacchi di Venegono provvede a riprogettare lo Yak 130A ricavando l'M 346 ed il pariclasse Yak 130 D. subito acquisito dall'Aviazione Sovietica e dall'Aeronautica Militare, l'M 346 è stato anche apprezzato dalle aeronautiche di Singapore, Israele e Polonia presentandosi come il miglior velivolo da addestramento bireattore attualmente in circolazione.
Il T 346 A Master è velivolo in dotazione alla Scuola di Volo di Galatina dove viene utilizzato nella formazione finale preoparativa di 4° livello per i piloti militari della Linea Caccia che sono destinati ad EF 2000, Tornado ed F 35A. L'esibizione del Mster sin da subito si è dimostrata tiratissima con looping, tonneau, salite a candela mossafiato e passaggi ad alta velocità. Ciò ha messo a dura prova le mia capacità di "seguire l'obiettivo con il mio obiettivo" per cui alcune foto sono riuscito a farle ma molto spesso perdevo il contatto visivo con lo sfuggente nostro addestratore.
Il sole si sta abbassando ora è in posizione ottimale per diventare riflettore naturale ed illuminare l'esibizione clou del pomeriggio. Il Tenente D'Aniello, speaker ufficiale, scruta il cielo col microfono in mano in attesa dell'arrivo della formazione che puntuale alle 18 si presenta sul campo d'esibizione.
E le 10 Frecce puntuali arrivano, prima nere per il controluce e poi nei colori della nostra bella Italia, quando vengono illuminate dal sole.
Uno spettacolo unico di 10 velivoli blu come il nostro cielo e tanto fumo verde, bianco e rosso come il nostro tricolore. Unemozione forte che solo la nostra pattuglie è in grado di dare. 28 minuti di adrenalinica acrobazia, precisione e perizia del volo scandida dalla voce del Ten. D'Aniello. Senza soluzione di continuità la formazione a 9 ed il solista si susseguono continuamente per non farci chiudere la bocca che resta aperta di stupore ad ogni figura.
Una Scintilla si appresta a scoccare per la prima volta nei cieli del Salento e da architetto non posso non essere fiero di aver scattato la foto sopra dove allo scoccare di questa scintilla i velivoli sembrano disposti con millimetrica precisione ad angoli specifici e simmetricamente perfetti quasi fossero disposti con una squadretta da disegno, attia a far partire le prime faville seguite subito da quelle della foto sotto.
Sfuggite le prime faville qui i 4 velivoli centrali, anch'essi quidati dalla squadretta di un architetto d'altri tempi, si dispongono con angoli perfetti e simmetrici per far partire le altre faville di questo spettacolare fuoco, anzi fumo d'artificio anche questo omaggio alla tradizione salentina di fuochi pirotecnici e luminarie.
Ci ha lasciato a bocca aperta questa scintilla e mai nome fu così azzeccato per una figura acrobatica. Non sparkle, ma Scintilla da dire e scrivere in italiano in tutto il mondo cosi come scelto dal popolo degli appassionati. altre foto le potrete vedere sotto ed altre delle esibizioni dei singoli assetti le vedrete nei prossimamente sul nostro sito, ma questo reportage voglio concluderlo con i dovuti ringraziamenti ad A.M. 61° Stormo per la squisita ospitalità, ad Aeroclub Vega per aver organizzato questo Air Show, ma sopratutto volevamo concludere con il più bello e più lungo tricolore del mondo...quello delle Frecce Tricolori dal cielo azzurro dellu Salentu, sopra il mare azzurro di San Cataldo, la spiaggia di Lecce e dei Leccesi.
Silvio Pietropaolo coresponsabile Modellismosalento.it